Ho avuto la possibilità di avere in prova il modello Sinfonia della ARCUS, archetto in fibra di carbonio il cui costo si aggira sui 1500 Euro. Dopo vari tentativi da parte della Arcus di vendermelo a Euro 1000 pur di promuoverlo in giro, alla fine ho fatto forse la cosa più saggia: ridarlo indietro ! In linea generale si tratta di un arco realizzato molto bene, forse fin troppo perfetto. Ma alla fine alcuni nodi importanti sono venuti al pettine. Il più importante riguarda ovviamente il rapporto qualità/prezzo che a mio avviso risulta estremamente scarso. Un archetto nuovo di Slaviero sugli 800 Euro, oggettivamente, suona meglio. Speravo di trovare qualcuno in rete con cui confrontare questa mia esperienza col " carbonchio ", ma non ho trovato nessuno... almeno fino ad ora. Questo è un quadro riassuntivo:
Archetto ARCUS Sinfonia in fibra di carbonio:
Suono : voto 8
Bilanciamento : voto 8,5
Costruzione: voto 9
Attacco tallone : 8
Tenuta tallone-punta : voto 9
Attacco punta : 7,5
Trillo : 9
Colpi d' arco ( una media ) : 7.5/8.0
Ricchezza armoniche : 7.5
Profondità: 8
Risposta ai cambi climatici : 9.5 ... ovviamente !
Qualità nasetto : 9
Qualità materiali usati : 9 
Crini in dotazione : 6
Durata crini : 5.5
Peso : il giudizio è variabile e soggettivo. Per me 9.0 !
Prezzo: voto 4

p.s.: avrei avuto voglia di cambiare i crini neri di fabbrica con altri sempre neri che ricevo da Cremona e che posseggono un grip eccezionale. Molte delle valutazioni estemporanee di sopra, con ogni probabilità, avrebbero avuto delle rifiniture " in melius ".

Saluti

Vito Liuzzi

Caro Filippo

quali marche hai provato ?

so che anche Slaviero ne sta costruendo un modello in collaborazione con un francese (mi ha detto il nome ma l'ho dimenticato)

Ciao Filippo.
Interessano anche a me questi archi in fibra di carbonio (o possono essere anche in fibra di vetro). Vorrei solo precisare una cosa. Giusto un esempio. Ho provato un arco in f.di.c. della Yamaha. Non sono bilanciati bene come gli Arcus. Insomma. Anche con questi nuovi materiali le differenze ci sono. E pure di suono, che penso sia la cosa più importante. Sembrerà strano ma è così. Ciò non toglie che vi possano essere aziende che con cifre minori offrano buoni archi. Ma bisogna saper valutare con molta attenzione tanti parametri. 

Ciao
Vito

p.s.: Curiosità. L' arco in fibra di carbonio, a differenza dell' arco in legno, percepisce molto di più il cambio di marca o modello di corde, naturalmente rispetto a quello in legno. Dico un' eresia: l' arco in fibra sembra amare di più le corde con spessori più grandi!!

interessante il discorso, perchè sto valutando se acquistare un arco in legno o uno in fibra.
quale è il peso di questi archi in carbonio?

grazie
gd

La mia situazione: ho 3 archetti:
- uno in pernanbuco ma non molto pregiato, piuttosto pesante, rimesso in sesto da poco. Pregio: trovo che studiare con un arco pesante irrobustisce. Difetto: curvatura poco accentuata - e questo influisce sul bilaciamento che non è ottimale.
- uno in pernanbuco 'Alfred Knoll', non troppo pesante, un arco tuttosommato senza lode e senza infamia.
- un arco in fibra di vetro Glasser, molto economico, misura leggermente più corta dello standard (se lo standard è 3/4 questo è 1/2); la differenza è di pochi cm. Pregi: bilanciamento ottimo per la mia mano, peso ottimo (non troppo leggero e non troppo pesante). Difetto: un suono bruttino, veramente troppo nasale.

Ho interpellato Glasser e il consiglio che ne viene è di acquistare un loro archetto in fibra di carbonio, con le stesse caratteristiche di fabbricazione del modello in fibra di vetro che ho appena descritto.

E' un consiglio corretto? In particolare:
1. Mi conviene indirizzarmi sul 3/4 o sul 1/2?? Mi costerebbe circa usd.300 + spese spedizione. Il peso dell'arco è 117 gr (poca differenza di peso tra le due misure in verità).
2. Mi potrò fidare del suono (non ho la possibilità di provare o ascoltare l'arco...)

Grazie in anticipo per le vostre opinioni!
gd

Dimenticavo, Giorgio.
Per tentare di "alleviare" la nasalità del tuo Glasser potresti fare una prova, se non l' hai già sperimentata.
Fai cambiare i crini. Metti quelli neri o bianchi che vuoi, ma chiedili molto spessi (cerca di evitare i Mustang). Di solito i crini che montano in fabbrica sono paurosamente pietosi. Dopo di che potresti usare come pece la Nyman (o Carlsson, sono identiche). Proprio perchè colofonie "cerate", potrebbe darti un timbro un pò più dolce.