Credo che la traduzione più corretta possa essere " cordiera bilanciata ". Ad ogni modo, si tratta di una cordiera che, personalmente, proverò subito dopo i proverbiali concerti natalizi e la cui caratteristica principale consiste nell' essere dotata di fori per l' attacco delle corde collocati a " distanze differenti e proporzionali fra di loro ". Solitamente una cordiera standard ha i quattro ( o cinque fori ) disposti sulla stessa linea. Una cordiera bilanciata ha il foro per la quarta corda collocato notevolmente più in basso rispetto a quello della prima, al fine di " correggere " la diversa lunghezza delle corde. In tal modo, mi dicono ( e penso che tecnicamente il discorso sia valido anche sotto il punto di vista scientifico ), si viene a " bilanciare " la diversa tensione dovuta anche alla differente massa e lunghezza delle corde, ottenendo una migliore vibrazione della corda, con una maggiore capacità " viaggiante " delle fondamentali. Questo sulla carta, almeno ! Joel Quarrington, con la sua accordatura per quinte, ne fa uso quotidiano !! Altri, non lo sò ! Se, ad esempio, il ponticello regolabile è molto usato negli States, non solo dai Jazzisti ma anche dai Classici ( chi scrive ne ha montato uno acquistato da Bob Gollihur e mi ha risolto tanti problemi ), questa cordiera bilanciata non mi pare riscuota ancora oggi unanimità di consensi. Di certo, può essere indicata anche per risolvere il problema dei cc.dd. wolfe tones, visto che automaticamente varia anche la distanza della cordiera, unitariamente considerata, dal ponticello. Se qualcuno ha già provato un tale " arnese ", sarei felice di sentire le proprie osservazioni. Saluti Vito Liuzzi
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