CD title: ENTRE AMIGOS
Label: Chesky Records, www.chesky.com
Performers: Ron Carter, bass, and Rosa Passos, vocals and guitar
Music: Brazilian pop standards

CD title: LEE PLAYS MISEK/BACH
Label: Boston Records #BR1046, 80 Island Creek Road, Duxbury, MA 02332, (781) 934-0411, Fax (781) 934-9017, www.bostonrecords.com
Performers: Owen Lee, double bass, and Michael Chertock, piano
Music: Misek Sonata No. 2 in E Minor, Op.6, Bach Suites No. 3 and No. 5

CD title: TWO OCTAVES DOWN, RECITAL AT A110
Label: Phoenix Records #PHX16282 65, The East Mall, Suite 205, Toronto, ON M8Z 5W3 Canada, www.phoenixrecordsltd.com ;
Performers: Paul Bresciani, double bass, and William Crawford, piano
Music: Schumann, Boccherini, Bottesini, Bresciani, Koussevitzky and Bloch

CD title: DER KONTRABASS: ELEPHANT ODER SCHWAN?
Label: EMI Virgin Classics #7243 5 43596 2 6
Performers: Bozo Paradzik, double bass, and Ulrich Rademacher, piano 

Si tratta di quattro Cd che, a mio giudizio, non dovrebbero mancare nella discoteca di un contrabbassista. Magari, più in là, affronteremo un discorso specifico su Gary Karr che torna in Giappone per una lunga tourneè e che, anche se gli Americani non lo vogliono ammettere, continua  a suonare ad altissimi livelli. Le sue ultime incisioni discografiche sono delle vere perle.

Saluti

Vito Liuzzi

Ran,
ma a chi vuoi dare la precedenza, al topic in sè o a Gary Karr che continua a suonare ad altissimi livelli 

E' un topic questo che non ebbe all' epoca grosso successo, anzi fu un vero flop! Capita, tanto che io stesso non è che mi ritrovo in quello che scrissi all' epoca. In che senso. I cd indicati sono molto belli, confermo. Ma è sempre un fatto questo molto soggettivo.

Allora io nel classico distinguerei per concezione del suono e dell' interpretazione in sè per sè.

Ordine casuale:

1)Thomas Martin: il suono più dolce ed il vibrato più raffinato che abbia mai ascoltato in uno strumento (mi ricorda molto Stefano Sciascia)

2)Ludwig Streicher: agli antipodi di Thomas Martin. Ricorda un vero organo da chiesa.

3)Franco Petracchi: qui andare sul suo sito per cercare le incisioni discografiche. Personalmente il concerto di Tubin è l' espressione della incredibile eleganza artistica con la quale il Maestro addomestica il suo mastodonte. Il padrone della focalizzazione del suono.

4)Francois Rabbath: come si suonano bene le Corelli in Cd. A parte gli scherzi, il principale rappresentante della unica vera scuola antitetica a quella del Petracchi.

5)Gary Karr: la genialità di suonare il concerto di Dvorak per violoncello su un contrabbasso usando al capotasto solo primo e secondo dito. Il terzo, come il capotasto, è un optional. L' opposto di qualsiasi tecnica, come a dire l' assenza di uno standar alla Petracchi-Rabbath.

Poi Ran, ci sono oggi veramente molte incisioni degne di lode. Nell' ambito "contemporaneo" si dovrebbero citare il nostro Fernando Grillo e Joelle Leandre. Ma poi ti accorgi che se citi uno e magari non un altro ti prendono per fazioso. Ma , IMHO, quelli descritti mi sembrano i più indicativi. Se vogliamo andare sulle nuove generazioni il discorso si fa diverso. Tutto sommato anche sulle Scuole "passate" si può argomentare in varia maniera e molto accurata, visto che da loro si è passati alle "nuove" scuole che non sempre è detto che siano migliori delle precedenti 

Ciao

V.

Edgar Meyer? Lo puoi amare alla morte od odiare per sempre.
Ha inciso le suite di Bach ma non intendo commentarle. Suona spesso il concerto n°.2 del Bot. Vale la pena ascoltarlo e capire le sue tecniche particolari nell' utilizzo dell' arco (anche perchè la sua musica è molto piacevole). Ma credo che non convenga imitarlo, non tanto per i trimila puntini che ha segnato sulla tastiera e che guarda costantemente, ma solo perchè è il suo talento che lo fa suonare così, ma non è portatore di una scuola universale, cioè adatta per tutti. Rimarchevole.

V.

Cd molto ma molto bello!!!
Poi dipende dai gusti. Loro sono tre assi; noi ne abbiamo quattro di Assi, solo che suonano tutti il contrabbasso .

Vitc