Quote:...sono molto di corsa quindi approndirò meglio quanto segue in un altro momento...
Un paio di anni fa circa scoprì che una persona che conoscevo era molto amica di Nicola Moneta, già a me noto come possessore di octobass. Dovevo quindi conoscerlo! Andai a trovarlo (è una persona molto simpatica e ospitale) apposta per suonare lo strumento.
Devo dire che è molto affascinante da vedere. In quella sua enorme stanza comunque all'orecchio umano (per lo meno al mio) non riuscivo a ditinguere oltre il la, le rimanenti note basse erano solo rumori e armonici. Nicola mi precisò infatti che c'è bisogno di uno spazio "più ampio" per poter percepire le note basse basse, un teatro, una chiesa...
...continuo un'altra volta...
Ciao Fede.
Quando non vai di fretta e furia, visto questo tuo incontro col dott. Moneta, mi puoi togliere qualche curiosità? Tipo:
1) Pensi che nelle registrazioni che ha realizzato (e che non riesco a trovare da nessuna parte) si possa apprezzare od almeno individuare il suono dell' Octobasse?
2) Come fa a trasportarlo ?
3) Parlare di archetto forse è improprio: ma tu hai provato a suonarlo con quell' arco gigante e magari spingendo qualche tasto ?
4) Se, ovviamente, in una Chiesa o in un ambiente più grande le frequenze più basse dovrebbero essere udibili, ma forse è più corretto dire "percepibili", credo che l' unico modo per registrarlo sia avere degli ottimi microfoni su aste molto alte, rivolte verso il fondo dell' ipotetica chiesa, o viceversa, dei mic posti nel fondo della stessa ( poichè non è detto che queste note dalla lunghezza d'onda incredibilmente esasperata possano avere un feedback di rientro nel momento in cui alcuni materiali le dovessero assorbire in parte ). Cosa ne pensi?
Se hai altre curiosità od elementi interessanti, mi farebbe molto piacere saperne qualcosa.
Grazie anticipatamente.
Vito
p.s.: mandami direttamente a casa il conto del costo della connessione ad Internet per rispondere a queste mie deliranti domande

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