Hot Topic (More than 10 Replies) OCTOBASSE (Read 13617 times)
vitoliuzzi
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OCTOBASSE
09.01.2004 at 15:19:24
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http://www.xray.it/octo/

Queste mie osservazioni le ho già poste in altra sede, ma credo che anche qui da noi si possano avere delle risposte ad alcuni miei dubbi e curiosità. Il dott. Nicola Moneta è l' unico al mondo che suona questo Octobasse che si vede nel suo sito. Ma ci sono altre musicisti che si son' fatti costruire un giant del genere? Inoltre, Moneta asserisce che con un frequenzimetro il Do più grave che riesce a suonare con le sue corde in budello raggiunge i 16 Hz. Quello che mi domando è : può l' orecchio umano percepire una tale frequenza? E se si, l'effetto è simile a quello percepibile da un subwoofer di un hometheatre?
Ho qualche perplessità ... Che ne pensi Beppe o chi è pratico di queste problemi "acustici"?

Saluti

Vito
  
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vitoliuzzi
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Re: OCTOBASSE
Reply #1 - 09.01.2004 at 18:32:25
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" All’ ingresso della chiocciola la membrana basale è sottile e tesa come una corda di violino e l’impedenza del liquido all’interno della coclea è maggiore (in quanto il condotto è più largo): la frequenza di risonanza in questa zona è quindi alta. Procedendo verso il centro la membrana diventa più spessa e meno tesa, fino ad essere come una corda di contrabbasso: questo meccanismo fa sì che le componenti del suono a frequenze basse trovino la loro zona di risonanza solo dopo aver percorso i 30 mm di lunghezza del canale vestibolare. Perciò esse sono udite con un certo ritardo ed attenuate. "

Da questa spiegazione scientifica si evince come pur ponendo accanto un ottimo violino ed un ottimo contrabbasso ( in via non del tutto ipotetica, basti pensare almeno al celeberrimo Gran duo Concertante di Bottesini ), uno spettatore posto ad una certa distanza percepirà sempre meglio il violino rispetto al contrabbasso, magari mantenendo anche costante la pressione sonora e stando in auditorium ideale. E' il famoso dramma del " contrabbasso che non si sente mai o quasi in un concerto live " ( se con orchestra è un vero disastro ). Purtroppo la natura biologica del nostro orecchio chi poteva penalizzare: i contrabbassisti Sad
Ecco perchè non sono molto convinto delle tecniche esecutive del Bocini, Lanzillotta, Guttler e dello scomparso Badila, che suonano seduti bloccando parte del fondo che vibra meno, e spostando il centro di gravità dell' archetto. Ma questo è un discorso che meriterebbe un Topic a parte.
Dimenticavo. Da un altro grafico che stavo analizzando, credo proprio che quei 16 Hz che produce l' Octobasse del Moneta ( il Do gravissimo!), li possa udire solo un fonometro. L' orecchio umano sarebbe praticamente impossibilitato. E poi con che microfoni si registra un Octobasse ? Mah...
Ai posteri l' ardua sentenza.

Saluti

Vito Liuzzi
  
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Fede
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Re: OCTOBASSE
Reply #2 - 10.01.2004 at 11:18:12
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...sono molto di corsa quindi approndirò meglio quanto segue in un altro momento...


Un paio di anni fa circa scoprì che una persona che conoscevo era molto amica di Nicola Moneta, già a me noto come possessore di octobass. Dovevo quindi conoscerlo! Andai a trovarlo (è una persona molto simpatica e ospitale) apposta per suonare lo strumento.
Devo dire che è molto affascinante da vedere. In quella sua enorme stanza comunque all'orecchio umano (per lo meno al mio) non riuscivo a ditinguere oltre il la, le rimanenti note basse erano solo rumori e armonici. Nicola mi precisò infatti che c'è bisogno di uno spazio "più ampio" per poter percepire le note basse basse, un teatro, una chiesa...

...continuo un'altra volta...
  
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vitoliuzzi
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Re: OCTOBASSE
Reply #3 - 10.01.2004 at 13:04:13
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Quote:
...sono molto di corsa quindi approndirò meglio quanto segue in un altro momento...


Un paio di anni fa circa scoprì che una persona che conoscevo era molto amica di Nicola Moneta, già a me noto come possessore di octobass. Dovevo quindi conoscerlo! Andai a trovarlo (è una persona molto simpatica e ospitale) apposta per suonare lo strumento.
Devo dire che è molto affascinante da vedere. In quella sua enorme stanza comunque all'orecchio umano (per lo meno al mio) non riuscivo a ditinguere oltre il la, le rimanenti note basse erano solo rumori e armonici. Nicola mi precisò infatti che c'è bisogno di uno spazio "più ampio" per poter percepire le note basse basse, un teatro, una chiesa...

...continuo un'altra volta...


Ciao Fede.
Quando non vai di fretta e furia, visto questo tuo incontro col dott. Moneta, mi puoi togliere qualche curiosità? Tipo:
1) Pensi che nelle registrazioni che ha realizzato (e che non riesco a trovare da nessuna parte) si possa apprezzare od almeno individuare il suono dell' Octobasse?
2) Come fa a trasportarlo ?
3) Parlare di archetto forse è improprio: ma tu hai provato a suonarlo con quell' arco gigante e magari spingendo qualche tasto ?
4) Se, ovviamente, in una Chiesa o in un ambiente più grande le frequenze più basse dovrebbero essere udibili, ma forse è più corretto dire "percepibili", credo che l' unico modo per registrarlo sia avere degli ottimi microfoni su aste molto alte, rivolte verso il fondo dell' ipotetica chiesa, o viceversa, dei mic posti nel fondo della stessa ( poichè non è detto che queste note dalla lunghezza d'onda incredibilmente esasperata possano avere un feedback di rientro nel momento in cui alcuni materiali le dovessero assorbire in parte ). Cosa ne pensi?
Se hai altre curiosità od elementi interessanti, mi farebbe molto piacere saperne qualcosa.
Grazie anticipatamente.

Vito

p.s.: mandami direttamente a casa il conto del costo della connessione ad Internet per rispondere a queste mie deliranti domande Smiley.
  
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vitoliuzzi
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Re: OCTOBASSE
Reply #4 - 10.01.2004 at 13:08:13
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Dimenticavo.
Ma esiste un mic Neumann, Akg, EV od altro in grado di registrare un Do a 16 Hz, anche mettendo il mic all' interno del Obe ? Mah...

VL
  
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Fede
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Re: OCTOBASSE
Reply #5 - 12.01.2004 at 23:18:25
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per quanto genovese possa essere non è il costo della connessione che mi frena, quanto il tempo materiale per scrivere con la dovuta calma. è un periodo abbastanza denso, ma per alcuni versi, meglio così!
Brevemente:

...dov'ero rimasto? ah sì...
L'arco me lo ricordo come un grosso, grosso pezzo di legno, corto e pesante, da impugnare "tipo macellaio". Massimo di agilità consentita per mettere in vibrazione i cordoni: note di un quarto a 100 di metronomo (una sorta di virtuosismo). So che Nicola ha fatto delle registrazione, ma non so ne come reperirle, ne se ne vale la pena, ne come ha registrato l'energumeno, ne come riprodure dalle casse di uno stereo 16 Hz...
La realtà è che è stato uno strumento parecchio anacronistico. Attribuito a Villaume (che se non errò fu importante anche come costruttore di archetti) intorno al 1849, ne esiste un originale credo a Parigi, dal quale sono state prese le misure per fare quello di Nicola. (Non ho (tantomeno le avevo qualche anno fa) le capacità per valutare se quello di N. Moneta è o non un buon octobass, visto che scarseggiano i paragoni e non ne capisco io granchè di liuteria.) In quel epoca a Parigi non esistevano le station vagon, con le quali ora si muove il buon nicola dopo aver "comodamente" smontato il suo "cucciolo", allora solo carrozze. Mi risulta che Berlioz volesse espressamente un octobass per la sinfonia fantastica e addiritura due per il Te Deum. Se questo sia poi avvenuto per lo meno non è documentato. So che comunque Nicola l'ha usato un po' per varie cose dal barocco a Mendhelson fino a Gershwin (non pretendete che a quest'ora di notte scriva giusti i cognomi!), usandolo come raddoppio (32 piedi!) dei contrabbassi (solo le note lunghe immagino). E qualche compositore anche ha fatto qualcosa apposito per N.Moneta, mi sembra.

...sono di nuovo un po' di corsa, forse comunque ho detto tutto, altrimenti continuo poi...

notte
  
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Fede
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Re: OCTOBASSE
Reply #6 - 12.01.2004 at 23:21:26
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... ah già un bel po' di cose già ci sono sul sito... l'ho visto solo ora!
  
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Beppe
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Re: OCTOBASSE
Reply #7 - 13.01.2004 at 12:01:21
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Per quanto ne so io in teoria l'orecchio umano può percepire frequenze da 20 a 20000 Hz.

alcuni dicono che possono spingersi fino a 16 Hz, ma la maggior parte dei testi riporta 20 - 20kHz

Ma questa è solo la capacità uditiva di un giovane sotto i 25 anni senza alcun problema uditivo. Già dopo i 25 anni la soglia si rimpicciolisce, soprattutto per quanto riguarda la risposta alle frequenze più estreme. 

Per quanto riguarda il ritardo sulle frequenze più basse è assolutamente impercettibile. Se durante un'autopsia provaste a "svolgere" la coclea trovereste che ha una forma a "tromba" dove ad ogni diametro in sezione corrisponde una data frequenza. Quindi nella coclea c'è una precisa zona destinata all'acquisizione di ogni frequenza.

Ma i 16 Hz francamente non credo che li possa udire uno che non sia un elefante.

Beppe A.

Beppe
  
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vitoliuzzi
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Re: OCTOBASSE
Reply #8 - 13.01.2004 at 12:33:38
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All’ ingresso della chiocciola la membrana basale è sottile e tesa come una corda di violino e l’impedenza del liquido all’interno della coclea è maggiore (in quanto il condotto è più largo): la frequenza di risonanza in questa zona è quindi alta. Procedendo verso il centro la membrana diventa più spessa e meno tesa, fino ad essere come una corda di contrabbasso: questo meccanismo fa sì che le componenti del suono a frequenze basse trovino la loro zona di risonanza solo dopo aver percorso i 30 mm di lunghezza del canale vestibolare. Perciò esse sono udite con un certo ritardo ed attenuate. " 
 
Da questa spiegazione scientifica si evince come pur ponendo accanto un ottimo violino ed un ottimo contrabbasso ( in via non del tutto ipotetica, basti pensare almeno al celeberrimo Gran duo Concertante di Bottesini ), uno spettatore posto ad una certa distanza percepirà sempre meglio il violino rispetto al contrabbasso, magari mantenendo anche costante la pressione sonora e stando in auditorium ideale. E' il famoso dramma del " contrabbasso che non si sente mai o quasi in un concerto live " ( se con orchestra è un vero disastro ). Purtroppo la natura biologica del nostro orecchio chi poteva penalizzare: i contrabbassisti  .   
Ecco perchè non sono molto convinto delle tecniche esecutive del Bocini, Lanzillotta, Guttler e dello scomparso Badila, che suonano seduti bloccando parte del fondo che vibra meno, e spostando il centro di gravità dell' archetto. Ma questo è un discorso che meriterebbe un Topic a parte. 
Dimenticavo. Da un altro grafico che stavo analizzando, credo proprio che quei 16 Hz che produce l' Octobasse del Moneta ( il Do gravissimo!), li possa udire solo un fonometro. L' orecchio umano sarebbe praticamente impossibilitato. E poi con che microfoni si registra un Octobasse ? Mah... 
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Vito Liuzzi
  
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Re: OCTOBASSE
Reply #9 - 14.01.2004 at 11:04:49
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Io UN FONOMETRO ce l'ho. al limite la prima volta che vado a sentire un concerto di moneta me lo porto dietro.
  
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vitoliuzzi
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Re: OCTOBASSE
Reply #10 - 18.01.2004 at 15:50:11
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Ho avuto modo di contattare Nicola Moneta, appena tornato da Parigi per un Berlioz diretto da Riccardo Muti. 
E' possibile che Nicola Moneta inserisca qualche mp3 sul suo sito, come ha detto lui " giusto per dare l' idea ". Sarebbe una cosa veramente interessante, almeno per me. La maggior parte delle incisioni sono "private" ed anche con altri strumenti come timpani, arciviola e naturalmente il contrabbasso. Magari un giorno Nicola ci viene a trovare sul Forum per fugare ogni dubbio, perplessità o curiosità. 

Saluti

Vito
  
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