Magari un giorno riusciremo anche a parlare di Musica
. Scherzi a parte, colgo l' occasione per salutare il mio amico AntoMagno che ha deciso di aggregarsi a questa sparuta congregazione di contrabbassisti, e con il quale ho avuto molte volte il piacere e l' onore di suonare in Orchestra. Anto ha uno strumento del liutaio barese Donato Rubino molto ben fatto. Un 4/4 puro che a me personalmente piace molto per eleganza estetica e sonorità ( ottima la risposta ). E' giunta l' ora di cambiare corde e mi chiedeva delle Corelli. Per un periodo ho montato le Corelli Solo ( I e II 360 Medium, III e IV 360 Forte Tx ). A parte il problema di tensioni ( le Medium corrispondono alle comuni Light e via dicendo ),
non mi sembra che in Italia siano molto apprezzate, e forse neanche in giro per il mondo, da quello che leggo un pò qua e un pò là. Magari qualcuno potrebbe confermare o smentire queste mie affermazioni. Certo, le usa Gary Karr da una vita (e quel suono un pò stridente e assolutamente caratterizzante Karr, in parte è dovuto al fatto che usi anche le Corelli, se non erro la muta 360 Tx Forte, ed una pece per violoncello, la Bernadel, che personalmente ho provato e che ho subito regalato per l' appunto ad un amico violoncellista ) e, nonostante la grandissima stima che nutro per Gary Karr ( forse fra i più grandi insieme a Thomas Martin, lo scomparso e storico Ludwig Streicher e pochi altri), non credo siano il massimo per chi voglia conferire "dolcezza" di suono al proprio strumento. Sappiamo che hanno degli spessori incredibilmente sottili, anzi sottilissimi. Una prima corda della Pirastro, più o meno, ha lo stesso diametro di una quarta della Corelli. Incredibile, ma vero! Per il Jazz non credo proprio che vadano bene; penso che siano l' opposto di quello che si desidera da un pizzicato potente, ricco di armoniche e con un certo sustain. Poi necessiterebbero di un' action abastanza alta. Però la loro incredibile mordidezza, questa sensazione al tatto di non fare alcuna fatica quando le si premono, possono ammaliare uno come me che studia 25/24 ore al giorno. Ma per lo strumento dell' Anto non credo che siano una buona scelta. A questo punto sarebbe meglio andare sul sicuro con delle Helicore Medium Orchestra, una muta che ha totalmente convinto molta gente, anche nelle registrazioni solistiche ( Francesco Siragusa in parte, Stefano Sciascia, Alberto Bocini, Pino Ettorre, Thomas Martin - il quale sostiene che dopo 6 mesi di vita suonino al meglio delle loro prestazioni ).
Ciao a tutti, ed un saluto particolare ad Anto...nio
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VL
p.s.: non mi assumo responsabilità se i grandi musicisti citati non usano "attualmente" le D'Addario. Le usano, le usano....