Con chi studi Andrea? Se non erro dovresti essere al II o III anno di Conservatorio. Cmq., dalla mia esperienza, ha fatto bene il grandissimo Isaia Billè a non indicare mai (se non in rari casi) nel II Corso del suo Metodo, i colpi d' arco che illustra ( sono tantissimi e più che sufficienti per la pratica orchestrale e concertistica). Infatti, avrebbe creato solo confusione nella mente dello studente, di per sè già poco incline a studiare "a maniera" UN solo singolo colpo d' arco. L' uso di un dizionario enciclopedico per i colpi d' arco, magari nelle varie lingue, non è a mio avviso sconsigliabile, ma potrebbe essere inutile. La descrizione di quel colpo d' arco sarebbe molto soggettiva e carente sempre di qualcosa. Penso ad una semplice quartina di crome, in cui le prime due sono legate e le altre due staccate. FACILE, NO? Prendo un bel metronomo e comincio ad eseguirle a 60 alla semiminima (esempio). Prima molto vicino al tallone, cercando di non eseguire staccata anche la seconda croma, come solitamente accade. Poi tutto a metà arco, quindi alla punta. Visto il tempo metronomico, anche tutto l' arco. Poi comincio a rifare la stessa cosa aumentando gradualmente la velocità del tempo di 2 valori alla volta, fino magari ad arrivare a 120 alla semiminima. Posso decidere di invertire l' arcata iniziale e cominciare in su, e ricominciare da 60 decidendo di "spiccare" le due crome staccate, di tenerle più alla corda e così via per l' infinità (utilizzando magari un balzatino nei tempi metronomici più veloci). Come vedi, per un solo colpo d' arco basilare, e con tutte le sue infinite varianti esecutive legate in parte al tempo d'esecuzione e per l' altra alla collocazione sull' arco ( il punto dove intendiamo eseguirlo), potremmo inventarci nomi e tipologie variegate, almeno per le differenze cc.dd."caratterizzanti". Per standardizzare TUTTI i colpi d' arco? Meglio di no! Anche perchè alla fine molti nomi non sono altro che duplicati di uno "stesso" colpo d' arco, magari eseguito più velocemente. E poi, se ci pensi bene, già nell' esecuzione del balzato, saltellato, martellato, picchettato, detaché ... spiccato e chi più ne ha più ne metta (parlo dei "fondamentali"), non sempre vi è unità d'intenti nella descrizione scientifica e poi nell' esecuzione pratica degli stessi. ciao, VL
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