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Fede
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Curricula
08.02.2004 at 14:08:23
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Vorrei avere qualche consiglio su come si fanno i curricula "dettagliati", quelli con i quali si è "punteggiati" artisticamente in eventuali e apposite sedi di valutazione, quelli nei quali ci si mettono tutti i concerti fatti.
Tutti? Solo quelli documentabili immagino ...(tramite programmi di sala o certificati vari... giusto?)
Possono essere inclusi i concerti "non classici"? Che sia jazz o musica popolare o altro? Se no, quali possono essere i limiti entro i quali selezionare? Solo concerti con teatri e musica di camera varia (o da solisti)? I concerti fatti in conservatorio da studente? Gli spettacoli teatrali? Eventuali collaborazioni musicali anche non come strumentista? Recensioni e articoli di giornale? I dischi e le registrazioni? Stage e masterclasses? I titoli di studi non musicali (diplomi e lauree o simili)?

Grazie
Fede
  
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vitoliuzzi
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Re: Curricula
Reply #1 - 08.02.2004 at 17:37:30
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Fede,   
io credo che tu ti riferisca a "sedi di valutazione" tipo Conservatori o IMP. O meglio, io ti posso dire qualcosa in merito a queste Istituzioni, perchè in qualche occasione mi sono trovato a far parte delle commissioni giudicatrici per la formazione di alcune graduatorie. Praticamente tutto quello che hai evidenziato è oggetto di valutazione, oltre ai cc.dd. "titoli di servizio" che riguardano eventuali rapporti lavorativi con queste scuole. Purtroppo, e questa è una grave lacuna legislativa, per i titoli di servizio e quelli di studio (diploma scuola media superiore, laurea in discipline musicali e non e diploma di Conservatorio o IMP con relativi voti) ci sono dei parametri di valutazione ben precisi.Nella valutazione dei titoli "artistici", ovvero tutto quello che riguarda l' attività musicale, le commissioni non hanno degli elementi standardizzati. Ecco perchè molte volte, pur presentando la stessa documentazione i differenti sedi, i punteggi possono essere diversi. E la cosa, sinceramente, non è affatto "oggettiva", ma esclusivamente "soggettiva", legata cioè a quella particolare commissione che deve valutare i tuoi titoli. Il discorso è veramente molto ampio. Ti dico solamente, come suggerimento personale, di inserire anche titoli artistici "non classici", perchè, pur non essendo specificatamente previsti, potrebbero essere tenuti ugualmente in considerazione in una valutazione finale e di carattere generale. Se poi una classe di concorso riguarda ad esempio proprio il "jazz", ti rendi conto come tali titoli diventino predominanti. Tutto però deve essere documentabile e documentato. I titoli, in originale o copia autenticata (basta una dichiarazione personale firmata che attesti la conformità all' originale), vanno depositati presso un Conservatorio a scelta. E' chiaro che, titoli falsi o falsificati, dichiarazioni mendaci e via dicendo, sono soggette a sanzioni penali di una certà gravità. Una cosa importante, a cui non tutti danno grande rilevanza, è la precisione dell' indicazione dei titoli e soprattutto l' ordine. Tieni conto che in molti casi le commissioni devono valutare anche più di cento curricula. Un "curriculum vitae" ben ordinato, ben stampato, suddiviso per sezioni tipo: a)collaborazioni con orchestre, b)incisioni discografiche, c)concerti solistici, d)corsi di perfezionamento ...ecc. (si tratta di un elenco indicativo), e più facile da valutare, ergo si tiene in considerazione con più attenzione e correttezza. Sono consapevole che sia una cosa un pò strana, ma ti assicuro che è importante. Non vado oltre, altrimenti rischio di scrivere uno dei miei soliti papiri. Tu inserisci tutto quello che hai a disposizione. Questo è il mio consiglio personale. Male che vada, qualcosa non verrà valutata se la commissione dovesse ritenere il titolo non conforme all' oggetto della classe di concorso per cui si partecipa. Da questo punto di vista non incorri in nessun tipo di sanzione !!! Scusa per la faragginosità della mia risposta. Un saluto.

Vito
  
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vitoliuzzi
Ex Member


Re: Curricula
Reply #2 - 09.02.2004 at 10:18:36
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Volevo aggiungere che lo stesso tipo di curriculum potrà essere inviato anche presso istituzioni orchestrali, allorquando non sia stato bandito un vero concorso pubblico. Molti sottovalutano questa possibilità ed attendono passivamente che qualcosa muti nel loro microcosmo. Io credo che, vista la possibilità di reperire facilmente gli indirizzi dei vari organismi orchestrali in Italia (ma anche all' estero), si possa tranquillamente inviare una lettera sempre scritta possibilmente ad un PC (magari sarebbe il caso di farsi anche delle lettere intestate), indicando tutte le proprie generalità ed allegando il proprio curriculum ben suddiviso per voci. In questo caso si potrebbe impostare lo stesso in maniera leggermente diversa da quello di sopra, ma l' aspetto più importante riguarda sempre l' ordine e la classificazione per voci (luogo del conseguimento del Diploma, data, maestri con cui ci si è perfezionati, collaborazioni con altre orchestre, concorsi ...). Ho dimenticato di indicare (e produrre) anche eventuali "lettere referenziali) o di referenza. Trattasi di brevi lettere (meglio se autografe), nelle quali un insegnante di "chiara fama" (sarebbe interessante chiarire questo concetto alquanto vago) attesti e garantisca il vostro grado di preparazione. Per le orchestre, infine, si possono richiedere nella relativa domanda due cose in particolare:
1) o di poter sostenere un' audizione come contrabbasso di fila
2) se ciò non fosse possibile, si può chiedere di essere informati nel momento in cui dovessero essere banditi concorsi od audizioni per la copertura di uno o più posti per professori d' orchestra.
Non tutti i concorsi o le audizioni si possono vincere. L' idoneità è, tuttavia, un successo parziale ma importante. Prima di tutto perchè diventa parte integrante del proprio curriculum. In secondo luogo, perchè c'è sempre la possibilità di essere chiamati in un momento successivo anche per un breve periodo di tempo, cosa estremamente importante. La propria carriera professionale la si deve costruire a piccoli passi. 

VL
  
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