Normal Topic Qualità Sonora ed Interpretativa nel Classico (Read 8422 times)
vitoliuzzi
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Qualità Sonora ed Interpretativa nel Classico
08.03.2004 at 09:51:24
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Era logico che a questo punto mi sarei inventato un topic sul classico Smiley. Spero che non succeda come da altre parti (e sono certo che non accadrà) dove appena si parla male (o anche bene per assurdo!) si scatenano polemiche assurde. Mi piacerebbe sentire qualche parere su  solisti italiano o stranieri, sulla loro tecnica, il loro vibrato, la qualità delle loro incisioni, le scelte interpretative ... ma senza fare un nuovo Processo del Lunedì Wink. Del resto un "personaggio pubblico" se giuridicamente è tutelato sotto alcuni aspetti, per definizione può essere soggetto di critiche positive o meno, ovviamente senza scendere nell' osceno o nell' invidia che è il peggiore dei mali.
Secondo me, ad esempio, il francese Daniel Marillier è il contrabbassista che attualmente più mi piace. Un suono di una bellezza eterea. Una tecnica che predilige i suoni allo stato puro ma sempre con bella presenza. Insomma, un inteprete di gran classe che non va mai oltre i limiti di quello che il suo fantastico strumento può offrirgli. Degli storici assolutamente il compianto Streicher, l' onnipresente Karr ed il mio amico Tom Martin che tanti non considerano: forse perchè tira l' arco alla Bottesini senza tenere il pollice nel "frog"Smiley. Ma il suo vibrato mi ha sempre affascinato sin dalle Calende Greche !!!
Vito
  
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Beppe
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Re: Qualità Sonora ed Interpretativa nel Classico
Reply #1 - 08.03.2004 at 16:30:40
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Di bravi ce ne sono tanti, tra quelli in attività il mio preferito in senso assoluto è Ettorre. forse mi sbaglierò ,ma è quello che secondo me si avvicina maggiormente allo stile di Streicher. 

Sui pezzi cantabili Gary Karr è fantastico, il suo vibrato sembra matematico, sentendo lui sembra che Bach sia la cosa più semplice di questo mondo, e invece.....
Per non parlare delle note legate. Ha una mano destra veramente morbidissima.

Però ce ne sono tanti che non ho mai sentito, sembrerà strano ma non ho nemmeno un disco di Petracchi (non ne ho mai nemmeno visti nei negozi). Ed in concerto l'ho visto solamente in quintetto, quindi non posso giudicarlo.

Beppe

PS: non riesco a capire se quello che succede nel forum NBB sia reale o frutto dell'anonimato (ovvero esiste davvero qualcuno che se la prende? e chi sarebbe?, e perchè?)

  
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vitoliuzzi
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Re: Qualità Sonora ed Interpretativa nel Classico
Reply #2 - 09.03.2004 at 11:48:23
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Caro Beppe,
se vai sul sito del maestro Petracchi puoi trovare tutta la sua discografia e molti mp3 abbastanza corposi. Petracchi è sempre stato restìo ad incidere perchè secondo lui il vero solista è colui che "suona dal vivo". Durante una cena ricordo che faceva riferimento anche al fatto che oggi TUTTI possono registrare e con le tecnologie moderne è facile "attaccare" i vari pezzettini di un brano, accuratamente modificati, per ottenere un risultato finale di un certo valore. Non ho mai voluto discutere questo aspetto (effettivamente in molte incisioni gli agganci sono abbastanza evidenti), ma se tutti la pensassero così nessuno inciderebbe. Tutti ormai incidono a spezzoni (anche le grandi orchestre). Se poi c'è un'altra e più profonda avversità nei confronti del "disco", questa non riesco a comprenderla. Ma credo che ormai per futuri progetti di registrazione il tempo sia ormai passato. Ed è un vero peccato.
Vito
  
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Fede
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Re: Qualità Sonora ed Interpretativa nel Classico
Reply #3 - 10.03.2004 at 09:06:00
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Infatti credo che il primo punto che uno si debba chiarire quando fa un disco è se, per lui, deve rappresentare una semplice riproduzione in cd di come suona, tuttalpiù migliorando l'acustica, o se il cd debba rappresentare la perfezione assoluta (relativa a chi esegue), ovvero tutto quello che un'interpretazione dal vivo non può dare.
Filosofia della registrazione.
Più evidente nella musica d'insieme...

P.S.: Anch'io io faccio fatica a capire la facilità con cui ci si incazza alla NBB, e mi spiace che ultimamente sono riuscito pure a fomentarla (non volevo, giuro...)...
  
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Beppe
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Re: Qualità Sonora ed Interpretativa nel Classico
Reply #4 - 10.03.2004 at 11:46:59
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Beh caro Fede

credo che tu proprio non ne abbia colpa per quello che succede ciclicamente nel sito NBB.

Secondo me uno incide un disco anche per congelare alcuni momenti musicali importanti. E' bello poter risentire Streicher anche adesso che purtroppo non c'è più, ma anche sentire Gary Karr anche se sta a migliaia di Km di distanza.

Un appello per chi incide un disco: vi prego, che sia registrato almeno bene, non sopporto di sentire un disco con un pessimo audio, e non lo concepisco nemmeno, visto che registrare un disco con una fedeltà accettabile oggi costa veramente poco. 

Beppe
  
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vitoliuzzi
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Re: Qualità Sonora ed Interpretativa nel Classico
Reply #5 - 10.03.2004 at 15:14:57
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Mi associo al pensiero di Beppe per quanto riguarda il caso di Federico. Caro Fe, da un pò di tempo c'è sempre qualcuno che vuole accendere la miccia; del resto anche in passato è stato lo stesso. Forse è solo una questione d' invidia o gelosia nei confronti dell' Alberto nazionale che tanto sta facendo per il nostro strumento. Non ho altre spiegazioni. Ma tornando a noi, credo Beppe che oggi con un 3.500/4.000 Euro ti puoi assicurare un migliaio di copie in un buon studio di registrazione che ti segue dal lavoro in studio fino alla pubblicazione e diffusione del cd. Molti preferiscono farsi un Master più casalingo e non sempre la qualità è ottimale. E' il caso di Karr che molte volte ha utilizzato questa tecnica (quando non è accompagnato dall' orchestra) e, onestamente, i risultati sonori (pianoforte compreso) non sono mai stati un gran chè. Per fortuna adesso ha trovato un bravo ingegnere del suono ed una buonissimo microfonaggio. "Organically Bass", credo l' ultimo che abbia inciso (nel 2003 ne ha messi su tre!!!), sia stato registrato con microfoni tedeschi ( lui sostiene costruiti appositamente per rendere al meglio le frequenze basse): i risultati sono ottimi.
Niederhammer registrò le tre sonate di Misek, ma i risultati acustici non mi sono mai personalmente piaciuti.
E' inutile: registrare l' acustico in genere è sempre più complesso, se non hai alle spalle qualcuno che sia in grado di cogliere il tipo di colore e timbro che hai in mente.
VL
  
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Re: Qualità Sonora ed Interpretativa nel Classico
Reply #6 - 10.03.2004 at 16:23:29
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Io in realtà mi riferivo ad un suono decente, il disco di Alberto Bocini per me è l'esempio di una registrazione favolosa, direi perfetta. ma senza arrivare a tanto anche i dischi di Karr mi sembrano decenti (forse però tu ne hai sentiti più di me). 

Dico solo che trovo indecente, oltre che poco onesto nei confronti di chi compra, registrare dischi con un mangianastri dentro una pentola (tipo il disco di Rollez con l'orchestra), e poi farlo pagare 20 Euro
  
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vitoliuzzi
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Re: Qualità Sonora ed Interpretativa nel Classico
Reply #7 - 12.03.2004 at 07:03:22
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? Donizetti: Chamber Music, Vol. 3   Arts[47219] 
  Double Bass Accardo & Friends   Dynamic[207/1-4] 
  Double Bass Schubert: Quintet in A D667, Op114; String Quartet in Ef No10, D87, Op125/1   Novalis[150138] 
  Double Bass Dvorak: Quintet Op.77/Terzetto Op.74   Dynamic[45] 
  Double Bass Schubert: Quintet in A D667, Op114; Hummel: Quintet in Ef   Dynamic[8] 
  Double Bass Giovanni Bottesini: Bottesini Volume Three   ASV[907] 
  Double Bass Paganini: Violin Concertos Nos.1 & 4/Bottesini: Grand Duo Concertant   Sony[47661] 
  Double Bass Vivaldi: Concerto for violin & strings in Gm; Concerto for violins, cello, strings in B   Philips[422065] 

Queste sono alcune incisioni del maestro Petracchi. Manca in Concerto di Tubin e credo l' ultima registrazione live dello "Sconcerto"  di Trovajoli con l' Accademia di Santa Cecilia. Il cd della ASV con Tom Martin si trova ancora richiedendolo: eseguono le Passioni Amorose. Quello del Concero di Tubin anche, ma il più prezioso credo sia quello per la Sony con il violinista celeberrimo Ruggiero Ricci (Gran duo per vl.e cb.). Di lavori monografici non ho notizia.
  
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Re: Qualità Sonora ed Interpretativa nel Classico
Reply #8 - 12.03.2004 at 11:47:04
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ma sbaglio o non c'è nessun disco di petracchi nel catalogo lemur ?

Per trovare i dischi di contrabbasso a volte c'è davvero da diventare matti. una volta ho chiamato un distributore per cercare un disco e ho chiesto se si poteva ordinare il disco intitolato "bottesini works..." e l'impiegata mi disse: "bottes.., batt.. bott..ah ho capito vuole un CD di musiche per battesimi !!"
  
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vitoliuzzi
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Re: Qualità Sonora ed Interpretativa nel Classico
Reply #9 - 12.03.2004 at 16:22:33
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Non ti sbagli, caro Beppe.
Nel catalogo Lemur è presente solo Stefano Sciascia e Stefano Scodanibbio. Se rinasco vorrei chiamarmi "Stefano"!
Cmq. quello dell' ASV inglese con Petracchi e Martin si ordina facilmente e credo anche quello Sony col mitico Ricci al violino. Forse per il concerto di Tubin si possono avere delle difficoltà.
Ciao
Vito
  
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