Si tratta di uno contrabbasso di fabbrica antica con doppie fasce (cosa che non gli fa onore), commissionato dalla storica fabbrica milanese di Romeo Orsi, primo clarinetto alla Scala alla fine del '900. E' possibile datarlo al 1890 circa.
Romeo Orsi non costruiva contrabbassi, ma mise su una delle più importanti e venerate fabbriche al mondo di costruzione di clarinetti e tutto quello che riguarda i cc.dd. "legni". Forse a costruirlo fù un liutaio del Bresciano, ma, la scelta dei legni venne fatta direttamente da Orsi, che come mi spiegava l' attuale presidente mi pare americano della "Romeo Orsi", aveva una conoscenza eccellente degli stessi. Il fondo e di un buon acero e così le fasce. Il piano armonico in ottimo abete. E' un 4/4 con diapason 110. Tastiera in ebano sagomata. Monta un ponticello regolabile di gran qualità (acquistato da Gollihur), un "tension blocker" che ne aumenta la risonanza ed una bellissima (e funzionale) cordiera regolabile, per eliminare eventuali "lupi" che si dovessero formare in relazione al tipo di corda che si monta (in particolar' modo, in base alla massa e spessore di questa). Con le Thomastik weich assume una potenza sonora di tutto rispetto; con le Obligato, oltre ad un' ottima resa sulle frequenze basse , acquista un bel suono anche con l' uso dell' arco. Insomma, non sarà mai un Rossi od un Pollmann, ma una cosa è certa. Suona ... e pure troppo
. E per questo motivo non sono mai stato convinto realmente se venderlo o no. Ma la mia abitazione, non essendo un reggia, lascia posto solo ad uno. Vedremo.
Ciao
Vito
p.s.: ovviamente insieme lascio anche la custodia professionale acquistata su misura da Scaramelli con quattro rotelline e tutto il resto, praticamente ancora nuova.