Normal Topic La tecnica del "The Vomit"- Gary Karr (Read 7170 times)
vitoliuzzi
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La tecnica del "The Vomit"- Gary Karr
01.05.2004 at 17:11:41
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Ragazzi, sono convinto che la parola the "Vomit" utilizzata da Gary Karr possa avere mille sfaccettature.
Perciò, riporto pedissequamente in Inglese l' essenza di questa tecnica che, a mio giudizio, è strepitosa (insieme alla Tecnica del Granchio di Rabbath o all' uso del Pivot in alcuni passaggi o scale).
Bene, in sintesi la tecnica del "Vomit" di Karr (e che solo lui esegue in maniera favolosa, minimizzando i cambi dell' arco e rinforzando sia la destra che la sinistra ma con scopi ben precisi che poi magari vedremo) si può riassumere con le sue parole.

" The Vomit Exercise looks like it's all about left-hand shifting, but it's
really all about RIGHT-HAND BOW SPEED.
  You're actually practicing Bow Speed Shifts, not left hand shifts.
  When shifting, always move the bow at the speed of the slower (lower) note.
  When you make any shift to a higher note, keep the bow going at the slower
speed until the left hand reaches the high note.  This way you don't hear the
left hand moving, since the slow bow speed disguises any higher sounds.
  When descending, from a high note the bow immediately adopts the speed of the
lower arrival note during the shift, again disguising any higher sounds. "

Ma c'è da dire di più se si vuole capire questa tecnica con un esercizio pratico.

"Gary claimed he created this exercise, while definitely
warming up the ear and the left hand, to be all about the bow and bow speed.
  Each morning session starts with about 25 minutes of "The Vomit", going
through ALL the permutations.  I suggest A Major, but because half of us
were in solo tuning and half in regular, he split the difference and had the
solo-tuners play in G#, the orchestra-tuners play in Bb.
  So, with an A drone, you play:
  A-B, B-A, A-C#, C#-A, A-D, D-A, etc., up to one octave and start coming back
down.  {{Always moving the bow at the speed of the slowest note}} Believe me,
it Sounds Like Vomit with 12 players trying it for the first time....
  1st time through, all 1st finger to 1st finger shifts
  2nd time, all 1st finger to 2nd finger shifts
  3rd time, all 1 to 3 (yes, *every* upper note on 3rd finger)
  4th time, all 1 to 4 (yes, *every* upper note on 4th finger)
Okay, now all 2 to 1, then all 2 to 2, 2 to 3, 2 to 4
   then 3 to 1, 3 to 2, 3 to 3, 3 to 4
   then 4 to 1, 4 to 2, 4 to 3, 4 to 4
  Your bow will get very accurate with the note speeds, and your left hand and
ear will be *incredibly* fortified!!!"

Se c'è qualcuno che ha un attimo di tempo per tradurre questi concetti (altrimenti vedo di farlo io), ve ne sarei molto grato. Del resto si tratta di una tecnica basilare di Karr, sia per chi lo ha visto dal vivo od in video cassetta.
Insomma, Karr quando esegue un concerto, non improvvisa mai col suo arco. Sa sempre cosa fare e dove collocarlo per avere il miglior tipo di suono. Certo, ore ed ore di studio lo hanno condotto a questa estrema precisione esecutiva, e per questo motivo, nel mio infinitesimale appoggio al Forum, cerco di indicare le tecniche che caratterizzano alcuni fra i più grandi contrabbassisti classici al mondo. Chissà se anche nel Jazz si possa fare una cosa simile.
Scusate la prolissità.
saluti
Vito Liuzzi

  
vito liuzzi
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Re: La tecnica del "The Vomit"- Gary Kar
Reply #1 - 03.05.2004 at 15:44:04
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provo a tradurre in maniera libera:
l'esercizio "vomito", così chiamato perchè se suonato da principianti in gruppo ricorda i conati tipici, sembra che serva ad allenare gli spostamenti della mano sinistra, invece serve a controllare la velocità dell'arco. 

Durante gli spostamenti in alto bisogna tenere la velocità dell'arco bassa fino a quando la sinistra raggiunge la nota più acuta. In questo modo lo spostamento viene mascherato. 

Discendendo, durante lo spostamento l'arco deve immediatamente viaggiare alla velocità più bassa (quella della nota grave), sempre per nascondere note più acute durante lo spostamento

Consiglia di fare questo esercizio almeno 25 minuti al giorno (chissà poi perchè non mezz'ora) con tutte le dita (tipo i glissando di petracchi) e in tutte le tonalità.

per esempio si parte da un LA:
si va da La a si e poi si torna a LA
poi da La si va a Do diesis poi si torna a LA
insomma si suona tutta la scala continuando a tornare indietro, fino ad arrivare all'ottava.

domani proverò
  
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vitoliuzzi
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Re: La tecnica del "The Vomit"- Gary Kar
Reply #2 - 03.05.2004 at 19:25:51
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Grazie Beppe per la traduzione.
Effettivamente anch' io avevo consigliato lo studio di Petracchi sui "glissandi" con cambio di dita dal manico al capotasto, facendo attenzione alle due velocità dell' arco. Effettivamente, se studiato con attenzione e col metronomo, risulta avere una grande efficacia. Quello di Karr, che in parte è simile, è un utilissimo completamento o "complemento" del primo. The Vomit tende a rinforzare anche la mano sinistra, ma anche quello di Petracchi, se studiato anche sulla terza corda, da gli stessi risultati. E' molto facile che all' inizio l' arco sfugga in velocità. Io consiglierei, se possibile, di utilizzare uno specchio per combinare e coordinare insieme i due movimenti (lento-veloce), facendo attenzione a non gonfiare i suoni.
Poi magari parliamo anche del Pivot, tipico allargamento della 1-2-4.
Grazie ancora, Beppe.
Vito
  
vito liuzzi
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Re: La tecnica del "The Vomit"- Gary Kar
Reply #3 - 04.05.2004 at 10:43:34
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a proposito dell'esercizio di petracchi sui glissandi. Ho visto che c'è una bella differenza tra suonarlo in piedi o seduti. 

Se si sta seduti è tutto facile, stando in piedi si impara bene ad andare dal registro basso a quello alto evitando che il manico ti finisca sul muso (o il contrabbasso sul pavimento)
  
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neroantico
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Re: La tecnica del "The Vomit"- Gary Kar
Reply #4 - 04.05.2004 at 11:58:09
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SALVE A TUTTI, DOPO TANTI ANNI SULL'ELETTRICO SONO APPRODATO  O MEGLIO IMPRIGIONATO DA UN CIRCE CONTRABBASSO...

VORREI ALCUNI CHIARIMENTI SUGLI ESERCIZI PROPOSTI.

IL VOMIT VA ESEGUITO SULLA STESSA CORDA?

TECNICA DEL GRANCHIO?

INTUISCO IL PIVOT, E' SIMILE ALLA TECNICA USATA SUL SIMANDL?

GRAZIE A TUTTI IN ANTICIPO.


PERCHE' NON SUDDIVIDERE GLI ARGOMENTI IN CARTELLE COME IN TALKBASS.COM?

  
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Beppe
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Re: La tecnica del "The Vomit"- Gary Kar
Reply #5 - 04.05.2004 at 15:18:56
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Si certo !

gli spostamenti vanno eseguiti sulla stessa corda

del granchio so solo che mio piace bollito con maionese.
  
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vitoliuzzi
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Re: La tecnica del "The Vomit"- Gary Kar
Reply #6 - 04.05.2004 at 16:21:04
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Il pivot è esattamente ciò che viene illustrato in Simandl.
Facendo un esempio generale, si può provare ad eseguire una scala di Mi+ a MANO FERMA con queste diteggiature partendo dalla terza corda (ovvero Mi in 3a col 2, medio).
Avremo:
(III)2-4#-1#(II)-2-4-1#(I)-3(anulare)-4 

Le note ovviamente sono: Mi Fa# sol@ la si do# re#mi
Semplice esercizio da eseguire molto lentamente all' inizio. Sia nel repertorio solistico ma soprattutto in Orchestra può essere di grandissimo aiuto.
Questo in sintesi.
Sulla tecnica del Granchio ho già scritto in questo Forum. Prova col Tool in alto al centro "Cerca" e qualcosa comparirà. Dirò solo che è una sorta di "estremizzazione" della tecnica del capotasto che viene usato in posizioni anche molto arretrate. Del resto se si studia la bellissima Carmen Fantasy di Frank Proto, molto amico di Rabbath, ti accorgerai che se quasi costretto ad usare il capotasto in posizione "down" dovendo usare molto sia la posizione cromatica che semicromatica di Petracchi. Al capotasto "vero" (dal Sol 2a ottava in poi), il pollice rimane fermo e si sfrutta molto l' allargamento delle altre dita. In genere il pollice lo si usa solo sul Sol , Re e poi Sol per gli armonici.
In breve e spero di essere stato chiaro.
Vito Liuzzi

p.s.: per Beppe.
Concordo pienamente, caro Beppe, sul fatto che l' esercizio del Petracchi sugli scivolamenti funzioni meglio da seduto. E' più comodo e, personalmente, avverto maggiore precisione.
  
vito liuzzi
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