Normal Topic TECNICA DEL PIZZICATO (Read 8786 times)
neroantico
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TECNICA DEL PIZZICATO
11.05.2004 at 14:40:02
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UN SALUTO A TUTTI GLI AMICI DEL FORUM.

STO CERCANDO UN TESTO O UN SITO IN RETE DOVE SIANO SPIEGATE LE TECNICHE DEL PIZZICATO,
MI SPIEGO: DITO SINGOLO 1 O 2 . VANTAGGI RISPETTO A 1 O 2. DITA SOVRAPPOSTE (?) PIZZICATO CON 1 E 2 INSIEME. ESERCIZI.

SPERO DI ESSERE STATO CHIARO, LE VS ESPERIENZE IN MERITO SARANNO GRADITISSIME
  
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MrPC
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Re: TECNICA DEL PIZZICATO
Reply #1 - 12.05.2004 at 06:50:24
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Personalmente per pizzicare alterno le due dita (indice e medio naturalmente). Con un solo dito ha secondo me tiri fuori un suono migliore (praticamente indice e medio attaccati un po' come nella 1-3-4 con la mano sisnistra), ma è chiaramente più stancante sui tempi veloci.
C'è anche la possibilità delle tre dita, molto utile per bicordi/accordi, salti di corda (indice + anulare) e triplets.
Alcune pagine di esercizi per la sincronia tra mano destra e sinistra e l'alternanza tra le dita nel cambio di corda li trovi nel Jazz Bass Compendium di Sigi Busch.
Non ricordo a memoria gli estremi di questa pubblicazione però so di averla citata in un vecchio post in cui si parlava di metodi per il jazz. Torna indietro nei post e lo trovi di sicuro.

Ciao
  
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neroantico
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Re: TECNICA DEL PIZZICATO
Reply #2 - 12.05.2004 at 13:41:34
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Grazie mr PC !

seguiro' subito il tuo suggerimento, purtroppo i dati che ho raccolto finora non sono stati esaustivi, molto e forse giustamente viene lasciato allo studente. Ho rimediato qualche input da talkbass.com e dall'evolving bassist di Rufus Reid.
Il suono che preferisco e' quello delle 2 dita unite con il pollice appoggiato sull'esterno della tastiera, ma lo trovo dinamicamente limitante poichè il peso proviene poco dall'avambraccio quanto piuttosto dal lavoro muscolare della mano (a proposito, ti risulta che negli uptempo si deve stare molto leggeri o è una conseguenza fisiologica?).

sto provando con l'indice ed il medio parzialmente sovrapposto in modo da avere piu' peso.
Il mio insegnante invece usa l'inverso e tiene l'indice a disposizione per una eventuale cavata.

ai calli l'ardua sentenza!
  
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MrPC
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Re: TECNICA DEL PIZZICATO
Reply #3 - 12.05.2004 at 14:00:54
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Nei tempi veloci hai chiaramente meno tempo per pizzicare la corda e quindi sarai un po' più leggero.
Un pizzicato deciso è comunque importante per il suono, se sei troppo leggere prevale infatti la componente elettrica del suono.
Molto importante è poi l'inclinazione della mano che colpisce la corda, in quanto cambia la dimensione della superficie di contatto tra dito e corda, con conseguenze anche sul suono. Va da se che più il tempo è lento più è facile tenere la mano parallela alla corda, più il tempo è veloce e più la mano tende a diventare ortogonale alla corda. Con la mano in parallelo sei in grado di tirare fuori suoni più corposi.
  
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Mauro_Gargano
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Re: TECNICA DEL PIZZICATO
Reply #4 - 13.05.2004 at 08:24:18
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Se posso aggiungere la mia....
Direi che in generale sarebbe meglio studiare tutte le posizioni (ad un  dito , a due , a tre) e poi cercare di utilizzarle per le esigenze di suono del momento.
In generale mi é capitato di notare che la maggior parte dei contrabassisti di jazz affermati , non utilizzano solo una posizione
ma mutano spesso e volentieri postura.
Questo per esigenze di suono e di sviluppo della tecnica .
E' chiaro che suonare i "fast" con un dito solo é quasi impossibile 
(se non sei Paul Chambers o Ray Brown specialisti di questa tecnica) , però permette nei medium di (specialmente se si suona con la mano destra alla fine della tastiera) un suono percussivo e corposo .
Viceversa a due dita si può dire che il suono é + asciutto ma + definito ed agile adatto ad un lavoro solistico o ad un accompagnamento su tempi veloci.
Credo si debba imparare a combinarle all'occorrenza in maniera fluida ed armoniosa.
La cosa che volevo aggiungere é che penso che il peso del braccio sinistro nel pizzicato sia di una importanza vitale !
Se si vuole ottenere del suono forte e nello stesso tempo un relax che permetta di evitare contrazioni tendiniti ecc.é importantissimo all'inizio di impostare la mano in una maniera molto naturale e "fisiologica" e poi di cercare il "peso" del braccio sulla corda.
Ed anche la mano (e non le dita) ha una componente essenziale nella riuscita del suono .
La combinazione dei due (braccio e mano) crea la componente dinamica del volume sonoro.
Vi saluto e buon lavoro.
Mauro
  
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dinibass
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Re: TECNICA DEL PIZZICATO
Reply #5 - 19.05.2004 at 13:04:51
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cavolo, non c'è proprio niente da aggiungere!
  
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tramaker
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Re: TECNICA DEL PIZZICATO
Reply #6 - 01.06.2004 at 08:12:49
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Mia esperienza: 

Per anni ho suonato "ideologicamente" acustico, quindi corde altissime, poche note, grande volume, calli da manovale. Utilizzavo solo l'indice, tutte e tre le falangi il che dava tantissimo corpo al suono, ma mi costringeva a pensare "avanti" la nota. Curando il rilassamento e lavorando tutti i giorni sugli "up" sostenevo bene un metronomo a 340, oltre diventava un problema.

Quando mi sono passate le paturnie ho abbassato le corde, rinunciato all'idea di suonare acustico a tutti i costi, e adottato la tecnica delle due dita (indice/medio). Modificare un uso consolidato è durissima, e ho dovuto studiare parecchio per dare uniformità al suono, ma ora è talmente un'abitudine che uso indice/medio anche nelle ballads. Tocco la corda con poco dito, vicino al bordo sinistro dell'unghia, il che produce un attacco molto netto (apprezzato dai boppisti, che più suoni top beat più son contenti), e la corposità del suono non ne risente troppo, inoltre mi permette di costruire soli totalmente ritmici, cosa che con un dito (se non sei Charlie Haden) ti porta a scadere facilmente nel banale. 

Secondo me l'impostazione "due dita" offre maggiore possibilità espressiva, consente di lavorare con maggiore relax, e per quello che si chiede oggi a un bassista, è imprescindibile 

Qualsiasi impostazione si scelga mi pare fondamentale  quello che ha scritto Mauro, un ATTIVO RILASSAMENTO dalla spalla alle dita è la chiave di tutto.

Ciao a tutti - trmk
  
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