Mia esperienza: Per anni ho suonato "ideologicamente" acustico, quindi corde altissime, poche note, grande volume, calli da manovale. Utilizzavo solo l'indice, tutte e tre le falangi il che dava tantissimo corpo al suono, ma mi costringeva a pensare "avanti" la nota. Curando il rilassamento e lavorando tutti i giorni sugli "up" sostenevo bene un metronomo a 340, oltre diventava un problema. Quando mi sono passate le paturnie ho abbassato le corde, rinunciato all'idea di suonare acustico a tutti i costi, e adottato la tecnica delle due dita (indice/medio). Modificare un uso consolidato è durissima, e ho dovuto studiare parecchio per dare uniformità al suono, ma ora è talmente un'abitudine che uso indice/medio anche nelle ballads. Tocco la corda con poco dito, vicino al bordo sinistro dell'unghia, il che produce un attacco molto netto (apprezzato dai boppisti, che più suoni top beat più son contenti), e la corposità del suono non ne risente troppo, inoltre mi permette di costruire soli totalmente ritmici, cosa che con un dito (se non sei Charlie Haden) ti porta a scadere facilmente nel banale. Secondo me l'impostazione "due dita" offre maggiore possibilità espressiva, consente di lavorare con maggiore relax, e per quello che si chiede oggi a un bassista, è imprescindibile Qualsiasi impostazione si scelga mi pare fondamentale quello che ha scritto Mauro, un ATTIVO RILASSAMENTO dalla spalla alle dita è la chiave di tutto. Ciao a tutti - trmk
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