Normal Topic bassisti (Jazz) e corde (Read 7483 times)
dinibass
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bassisti (Jazz) e corde
20.05.2004 at 11:23:30
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Segue elenco bassisti abbinati alle corde che utilizzano.
La fonte è sconosciuta quindi non si garantisce nè che le informazioni siano corrette, nè che siano aggiornate.

Ray Brown - ( used ) Thomastik Spirocore weich

Ron Carter - LaBella (Black Nylon)

John Clayton - Thomastik Superflexible (Rope Cores)

Ray Drummond - Thomastik Dominant, D'Addario Helicore

Larry Grenadier – Velvet Garbo

Charlie Haden - Kaplan Golden Spiral (D+G), Thomastik Spirocore (E+A)

Mark Helias – Pirastro Obligato

Dave Holland - Thomastik Spirocore Orch.

Reggie Johnson – Pirastro Obligato

Christian McBride - Thomastik Spirocore weich, Helicore Pizz.

Michael Moore - Picato Innovation

John Patittucci - Helicore Hybrid

Rufus Reid - Velvet Anima

Buster Williams - LaBella (Black Nylon)

Ben Wolfe – Pirastro Chorda

Dave Holland – Thomastik Spirocore
  
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MrPC
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Re: bassisti (Jazz) e corde
Reply #1 - 20.05.2004 at 12:27:06
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Questa lista l'avevo vista sul sito di Jonas Lohse, ma anche lá non erano indicate fonti.
Con il restyling del sito è poi sparita.
  
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tramaker
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Domandina
Reply #2 - 28.05.2004 at 15:02:43
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Non mettetevi a ridere, giuro che sono serio!
Uso da sempre le thoma spiro rosse cambiandole in genere ogni 8-10 mesi. Una volta tirata la corda sullo strumento, non l'ho mai installata su un altro strumento, come non ho mai installato sul mio corde già "tirate".
E' una mia paranoia o è corretto?
grazie - trmk
  
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dinibass
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Re: bassisti (Jazz) e corde
Reply #3 - 28.05.2004 at 15:24:29
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in passato io ho passato corde da uno strumento all'altro e non ho notato alcuno svantaggio.

una volta riaccordate sul secondo strumento le corde si comportano non da corde nuove, ma da corde usate (nel senso che si assestano più rapidamente delle corde nuove che prima di tenere l'accordatura necessitano di un po' di tempo e pazienza).

la mia è una risposta empirica non basata su fondamenti tecnici o fisici o teorici.
gd
  
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vitoliuzzi
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Re: bassisti (Jazz) e corde
Reply #4 - 28.05.2004 at 18:01:07
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Dico la mia, visto che di corde ne ho provate tante.
 
1)Se cambi una corda che usi di solito sul tuo strumento, per montarle su di un altro, come dice Giorgio, non ci sono problemi di sorta. La corda si è già "stirata" "assestata", quindi a livello sonoro e qualitativo conserva integre le sue potenzialità. Ovviamente sull' altro strumento potrebbero rendere meglio o peggio, non tanto per la qualità dello stesso, ma per via della lunghezza del diapason e dell' angolo fra tastiera-ponticello-cordiera. Per chi fa jazz, no problem!
Ma per chi tira l' arco, si potrebbero essere problemi se i diapason dei due strumenti non sono assolutamente identiti. Altrimenti si rischia che la parte che poggia sul ponticello e che si rovina maggiormente (gli anelli sotto pressione si deformano) potrebbe rientrare nella parte interna del ponticello con seri problemi quando si tira l' arco nei pressi di questo. Se si dovessero trovare dalla parte opposta, non creano grossi problemi se non di carattere visivo. Molti cambiano spesso la stessa corda, altri dopo anni. La vita media di una corda è indefinibile. Sul budello il discorso cambia. La percepisci subito la mancanza di risposta. Un dato è certo: le Obligato durano poco. Da un anno ad un anno e mezzo. Pur lasciando li lo strumento senza suonarlo. Poi ci sono così tanti fattori da considerare che potremmo aprire un topic a parte. Provate per esempio a pulire più spesso le corde. I risultati saranno notevoli. Ed è un dato scientificamente provato poichè fu fatto un test serio sulle corde per chitarra elettrica. Io uso due proddotti della stessa marca: uno per la tastiera ed uno per le corde.
Non è un "effetto placebo" ma le cose cambiano realmente.
Poi, e concludo, solo la "sensibilità" acustica del musicista decide quando è il momento di cambiarle, anche a seconda del tipo di uso che se ne fa. Un' action alta ed un pizzicato di una certa potenza, sollecita la corda di non poco. Ma anche con l' arco le cose non sono così diverse, anche se prevale il principio della simmetria, e quindi durano più a lungo.

Ciao

Vito
  
vito liuzzi
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Mauro_Gargano
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Re: bassisti (Jazz) e corde
Reply #5 - 29.05.2004 at 17:26:39
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Ciao Vito,
concordo con te pienamente .
Le Obbligato hanno un tempo di scadenza abbastanza limitato (sempre rispetto alle corde di metallo).
Volevo anche aggiungere rispetto al problema della deformazione del ponticello che hai menzionato, che é consigliabile (e comunque consigliato sempre dai buoni liutai ) di "assestare" il ponticello con il pollice (sotto ogni corda) ogniqualvolta si accorda (o si scorda) lo strumento.
Questo per evitare che la corda si "porti" il ponticello dietro.
Passo e chiudo

Vi saluto tutti

Mauro
  
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vitoliuzzi
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Re: bassisti (Jazz) e corde
Reply #6 - 29.05.2004 at 17:56:11
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Questo è vero Mauro.
Mettendo molta "matita" come si dice in gergo lo scivolamento migliora, sia al ponticello che al capotasto.
Se però entrambi sono fatti come Dio comanda, la corda scorre di per sè senza subire troppi traumi. Non per parlare sempre del mio liutaio, ma quando montiamo le quattro corde, ancora non tese ma assestate nei punti giusti, lui mi dice :"Beh, adesso tira su tutto e provatelo" e va via. Una vota gli chiesi se mi desse una mano a tener fermo il ponte, e lui :"Non ce n'è bisogno". Ed aveva ragione!!
Cmq., personalmente colloco pollece e medio all' estremità del ponticello e sono più sicuro, specie se è un ponticello datato.

Vito
  
vito liuzzi
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