Normal Topic COLPI D'ARCO (Read 7359 times)
vitoliuzzi
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COLPI D'ARCO
22.05.2004 at 10:29:22
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Riporto questo Bignami dei colpi d'arco (incompleto) di derivazione violinistica. Sarebbe interessante analizzare i vari colpi d' arco anche raffrontandoli con nostro alla corda, staccato, balzato, spiccato, spiccatissimo, gettato, martellato, tremolato, al tallone, alla punta, a metà arco, picchettato ... 

Vito Liuzzi

ARCO = bowed passage, to use the bow, in music it tells you to use the bow on this passage 

COL LEGNO = the bow stick is used to hit the strings 

SPICCATO = a controlled bouncing or spring bow off the string, Flexible fingers and wrist are a must. 

SAUTILLE = my personal favorite, is fast spiccato acquired through a completely relaxed hand that permits sufficient elasaticity to allow the bow to bounce itself. A rapid bounce, half on and half off the string, relies on natural rebound. 

DÉTACHÉ = is a broad legato stroke with a slight space between each note 

LEGATO = is a smooth stroke without any spacing between the change of bow 

MARCATO = is a sharp stroke, literally, well marked 

MARTELÉ - Martellato = is a hammered, accented effect 

STACCATO = is a light, short stroke with a period of silence between notes, this will very according to tempo 

RICOCHET - Saltato - Saltando = rebounding bow, bow rebounds on several notes in the same bow, springing 

TRÉMOLO = moving the bow with great rapidity, trembling, repeat the same note with rapid up and down bow movements, best done with the wrist 

SON FILÉ = sustained tone 

FLYING SPICATTO = like regular spiccatto in that the bow bounces, but instead of remaining stationary-the bow is drawn along the strings as it is bounced producing a virtuoso effect. S McLeod 

UPBOW STACCATO = there are many types of upbow staccatos...there is the normal "loose" kind...the stiff kind...and the off-the-bow "flying" kind. basically we're dealing with the normal "loose" kind. Set the weight with your arm. this weight is constant and never varies. The bow stick should remain down...it shouldn't be jumping up and down.

SPRINGING stroke and THROWN stroke French text says SAUTILLE. The terms "springing stroke" and "thrown stroke" are explained by Carl Flesch in his Art of Violin Playing book I page73. This is a great book, and my advice is to buy it and to read it form cover to cover. In the springing bow (sautille, exercise 16) the bow jumps but the hairs don't leave the string, the bow jumps by itself and you do not have the control of each individual stroke, let the bow bounce by itself. Keep your joints loose, pull the elbow in, so the bow is not totally parallel to the bridge and then give a sligthly slanted impulse to the fingers and bow. You must dig IN the string, do not try to lift the bow. The more you dig In, the more the bow will rebound, just think of a basket ball. But the actual hairs will not leave the string....(it is difficult to explain). As for thrown stroke, you control every individual stroke. Here the stick and the hairs will come off the string. Try to play strokes non parallel to the bridge. This time the elbow is not "in", so the axis of the curve that you describe with the bow is parallel to the bridge but the actual path that the bow follows is not. Imagine that instead of drawing a parallel stroke to the bridge you draw a line with the shape of a "C" (of course, the, opening, of the C is by the bridge's side). The shape of a C is not vertical (not only) but horizontal. 

SALTATO = This is a thrown staccato in the upper half of bow. It is a down bow thrown. 

COLLE = This bowing is in the MARTELE family of bowing strokes. It is Played in the lower half of the bow, it is approched from the air with an attack, then a lift. 

SUL PONTICELLO = Bowing is down near the bridge and creates a glassy sounding tone. 

SUL G = Play the passage on the G string only. 

SUL TASTO = The bow is played lightly over the fingerboard, creating a hazy sound. 
This is also known as FLAUTANDO. 

Louré or PORTATO = The slight separation of a series of notes taken in a slur. - Steve Sherrill 

CHANTERELLE = Note or passage on the E string. 

COLLE = Pinched stroke at frog, often a series of down bow strokes. 

AU TALON = Bow at the frog.
  
vito liuzzi
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Re: COLPI D'ARCO
Reply #1 - 22.05.2004 at 16:34:00
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Facciamo un esempio di cosa s'intende per SPICCATO.
SPICCATO, secondo la definizione di sopra, sarebbe un colpo d'arco in cui il rimbalzo è controllato ed il saltello dell' arco si allontana dalla corda. Polso e dita devono essere flessibili.
In Italia mi sembra che lo Spiccato venga concepito in modo diverso. E cioè si tratta di un colpo d' arco "in", cioè nella corda, eseguito per lo più al tallone e con poco arco. La caratteristica è che l' arco non balza, bensì i crini rimangono molto aderenti alla corda e si dovrebbero tenere le dita sulla bacchetta abbastanza salde in modo da ottenere una sorta di STACCATISSIMO. In questa accezione la caratteristica dello Spiccato sta nel fatto che, oltre ad usare poco arco, molta aderenza e separazione fra una nota e l' altra, il rimbalzo dei crini è nell' arco stesso, cioè questi non si staccano mai dalla corde. 

Se qualcuno ha dei dubbi o vuole fare correzioni è il benvenuto. Preciso che anche Tom Martin una volta mi disse che in Italia abbia una concezione particolare dello Spiccato. Personalmente faccio molto uso della tecnica che ho descritto specie in orchestra (le Sinfonie di Beethoven offrono variegati esempi). Il suono dei contrabbassi, in questo modo, in qualsiasi condizione di acustica, esce estremamente focalizzato e con una presenza notevole. L' esecuzione in velocità richiede un certo studio, poichè se il polso non è ben bilanciato e le dita spingono troppo, c'è il rischio di bloccarsi.

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Re: COLPI D'ARCO
Reply #2 - 23.05.2004 at 10:04:08
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Un esercizio di tecnica molto utile anche per effettuare staccatissimi (e spiccatissimi) in velocità è il seguente.
Spero di descriverlo bene... è più facile farlo vedere direttamente. Proviamo.

ESERCIZIO 

Il metronomo è d' obbligo. Partiamo da una semiminima a 60. Pensiamo di eseguire tante semiminime col puntino sopra. La parte di arco utilizzata è molto breve, corta: tutto al tallone. Andiamo. Con tutti i crini ed estrema aderenza alla corda (propongo di suonare un Sol in quarta corda col 3 dito ) eseguiamo a tempo un sol e poi un sol ancora. Il polso rimane fermo, mentre le dita DEVONO rimanere nella possizione opposta a quella in cui l' arco si dirige, accentuando molto questo gioco di dita con la bacchetta. Lo scopo è di avere una vera è propria asimmetria fra le dita e la bacchetta. In esecuzione l' arco deve essere "gettato" ( non lo fate sul serio) in modo tale che le dita (specie il pollice) si rinforzi in questa strana esecuzione. L' esecuzione è pertanto molto veloce. Quando ci sarà estremo controllo con le semiminime staccate, lo eseguiremo a duine (due crome), terzine e quartine sempre allo stesso tempo. La cosa non sarà così facile. Ma quando ci si sarà impadroniti della tecnica, nell' esecuzione di passaggi staccati oppure spiccati in velocità, non ci sarà più bisogno di utilizzare le dita in maniera asimettrica, poichè la presa si sarà così rinforzata tanto da utilizzare solo piccolissimi movimenti delle dita in maniera sincrona al pollice, con innegabile pulizia di suono e fraseggio. Le varianti possono essere molte, ma poi ognuno può personalizzare l' esercizio di base.

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Re: COLPI D'ARCO
Reply #3 - 24.05.2004 at 11:05:25
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Vito, non posso far altro che incoraggiare questo tipo di istruzioni!

Lancio un'idea, potresti addirittura 'postare' un corso di perfezionamento 'a puntate' (tipo 1 lezione ogni settimana). Avrebbe molto successo.
Se poi tu realizzassi un corso del genere su video e dvd, ne vederesti anche un bel po', secondo me (io almeno lo comprerei!).

Uno spunto ulteriore: chiarimenti e consigli sull'interpretazione di un brano classico. C'è chi studia seriamente molti metodi, questo argomento non può essere descritto su un libro, giusto? O sbaglio?
  
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Re: COLPI D'ARCO
Reply #4 - 24.05.2004 at 11:06:02
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errata corrige: 'venderesti', non 'vederesti'...
sorry
  
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Re: COLPI D'ARCO
Reply #5 - 24.05.2004 at 14:17:47
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Grazie Giorgio, sei sempre gentile nei miei confronti.
Alcune volte ho pensato di fare un DVD tematico, anche con una semplice telecamera digitale fissa su di un tripode. Ma orchestrare bene il tutto non è facile, anche perchè devi avere un pò di tempo da dedicarci. Effettivamente di videocassette sulla tecnica classica non ce ne sono: quella di Karr è buona, ma per quanto costa non la consiglierei tanto. Il suo è un modo di suonare così personalizzato che in pratica solo il suo Genio riesce a farlo esprimere in quel modo. E poi non ci sono esercizi veri e propri o spiegazioni su "come si arriva a fare una certa cosa". Aspetto per me importantissimo. Cmq. ci penserò in Estate. Magari, se vi va, oltre a spiegare qualche colpo d' arco, carico su Yahoo alcune foto della mia tecnica di come si tira l' arco, e di come si ottiene un suono potente e ricco di armonici. Insomma una scuola dell' arco partendo da zero.
Seconda domanda: si possono studiare mille metodi, ma occorre sempre qualcuno dall' esterno che ti dia dei suggerimenti su come rendere questo studio non solo tecnicamente bello, ma anche musicalmente. Stessa cosa per un concerto. Alcuni punti ostici vanno studiati quasi sempre abbinando un esercizio di tecnica specifico. Poi si passa alla vera analisi interpretativa dove le eventuali soluzioni del docente non devono mai essere imposte, ma giustificate. L' allievo, in questo modo, sa di non avere dall' altra parte un tiranno, ma un "mentore" il cui unico scopo è quello di renderlo musicale. Molte volte mi capita di avere ragazzi che trovano soluzioni differenti alle mie. Se musicalmente o logicamente vanno bene, è inutile che io gliele cambi se non vi è una ragione valida. Molti dicono: io l'ho sempre fatto così, ergo tu lo DEVI fare così. No! Molte volte gli studenti più attenti ti tirano fuori delle cose interessanti e su cui si può discutere. Poi si arriva insieme ad una decisione.
Grazie per il sito degli archetti. Lo inserisco ovunque Wink.

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Re: COLPI D'ARCO
Reply #6 - 25.05.2004 at 13:37:52
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Se l' esercizio che definiamo n°. 1 è abbastanza chiaro, ve ne è un altro molto interessante per il controllo totale di Tallone e punta. Naturalmente si tratta di esercizi di una certa difficoltà che vanno eseguiti molto lentamente all' inizio e poi, con gradualità metronomica, vanno portati a velocità più elevate. Si presuppone che si debba avere già una buona conduzione dell' arco, ed anche corretta, altrimenti si rischia di non ottenere risultati. Vediamo se riesco a descriverlo in breve.

Esercizio per l' arco N.2

Poniamo il metronomo a 60 per semiminima.
Inizialmente questo esercizio può essere eseguito solo su di una corda vuota, tipo il Re, per trovare bilanciamento ed equilibrio di esecuzione. Successivamente passeremo ad eseguirlo sulle singole scale, per comprendere la difficoltà d'esecuzione quando l' angolo dell' arco comincia a modificarsi. Infine, aumenteremo la velocità metronomica e, non è uno scherzo, eseguiremo il tutto ad occhi chiusi, per constatare il grado di agilità raggiunto.

Cominciamo dall' esercizio di base sulla corda di RE.
Dobbiamo pensare di avere gruppi di otto crome in un tempo di 4/4 da eseguire staccate. Nello staccato la nota viene eseguita bloccando l' arco e lasciando un brevissima frazione di secondo fra la prima nota e la seconda (nel nostro caso saranno tutti Re). Immaginiamo pertanto queste crome con relativo puntino sopra.
Cominciamo ad eseguire il primo Re croma al tallone in giù utilizzando dai 15/20 cm. di arco, non di più. L' arco si ferma per una frazione di secondo. Il secondo Re vuoto croma va eseguito negli ultimi 15/20 cm. di arco alla punta. Dopodichè si ritorna velocissimamente al tallone per ripetere la figurazione base. Avremo: Re_______RE  e di nuovo Re__________Re. Ogni Croma viene eseguita in Giù. Quando si passa da un Re al tallone ed un alla punta, i crini devono rimanere aderenti alla corda ma non farla suonare. Stessa cosa quando si ritorna al tallone; in questo caso la difficoltà sta nel non far rimbalzare l' arco quando si fa la ripresa che è velocissima. Se l'arco rimbalza, vuol dire che il tempo metronomico e troppo veloce e possiamo portarlo a 48 alla semiminima. In questo esercizio è proprio la RIPRESA IN VELOCITA' al TALLONE che crea problemi. L' arco non deve rimbalzare ma rimanere aderente alla corda; parlo ovviamente dei crini.
Nel momento in cui detto movimento risulterà veloce e privo di saltellamenti di sorta, si potrà passare a tempi metronomici più alti, e quindi applicarlo alle scale fino a capotasto. Ad alcuni potrà sembrare semplice, per altri un pò più difficile. Ripeto: l' arco non deve sobbalzare nè quando si va da tallone alla punta, nè nella ripresa veloce che va fatta senza alzare l' arco dalle corda. Se balza l' esecuzione delle crome non è corretta.
N.B.: Le crome sia al tallone che in punta devono percepirsi con la STESSA INTENSITA' SONORA. Vale a dire che, alla punta dobbiamo utilizzare TUTTI i crini ed utilizzare bene il mignolo. Nella mia Scuola tutte le dita spingono sulla bacchetta in maniera simetrica (vedi foto su Yahoo).

Var. a)
Quando abbiamo raggiunto un certo risultato col primo esercizio, possiamo ripetere il tutto COMINCIANDO IN SU ed in PUNTA D'ARCO. Questo esercizio è difficile, ma molto gratificante. L' esercizio e la figurazione è sempre quella. Ma adesso cominciamo da 15/20 prima della fine dell' arco.
Eseguiamo il primo Re vuoto croma poi subito a 15/20 cm. dall' inizio del tallone il secondo re. ATTENZIONE: ora LA RIPRESA SARA' VELOCISSIMA IN SU'. Dobbiamo ricollocarci in punta nella stessa posizione di prima , eseguire la croma staccata, e poi tornare al tallone per la seconda croma staccata. La ripresa velocissima in SU' creerà molti problemi di saltellamento, mentre dobbiamo rimanere sempre aderenti con i crini alla corda. Difficile.
Spero di essere stato sintetico e chiaro.

Vantaggi: questo esercizio migliora notevolmente la propria agilità dell' arco ed il proprio virtuosismo, ma nello stesso tempo offre una visione spazio temporale dell' arco che prima magari non si aveva. Eseguirlo ad occhi chiuso è il massimo del virtuosismo, poichè vuol dire che i meccanismi ed i sincronismi dedicati alla corretta esecuzione dell' esercizio si sono attivati. Inoltre la Punta tende a rinforzarsi e si può valutare anche la qualità del proprio arco. Se l' arco è ben bilanciato l' intensità sonora delle due crome (Punta -Tallone) deve essere identica. Se non è così i problemi possono essere diversi, come una cattiva impostazione della mano destra, che magari predilige spingere più con l' Indice lasciano il mignolo un pò a spasso per i fatti suoi.

Good job Wink

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