Hot Topic (More than 10 Replies) ARMOLODIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE (Read 15724 times)
vitoliuzzi
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ARMOLODIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE
24.06.2004 at 16:30:35
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http://users.unimi.it/~gpiana/dm8/kong/improvvisazione.pdf

Si tratta di uno scritto di 91 pagine in pdf che all' epoca mi stampai e lessi con grande attenzione. Ovviamente l' aspetto teorico-filosofico ne è la base costituente, ma anche per un inesperto come me è stata una lettura molto piacevole ed illuminante. Spero che lo sia anche per voi. Magari approfondendo qualche aspetto, del tipo: fra l' armolidia (che fu il tema della Leandre a Monopoli) ed il free jazz ci sono elementi in comune? sono la stessa cosa? se no, in cosa differiscono? e cose del genere. Mi sembra un tema abbastanza complesso.

vl
  
vito liuzzi
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dinibass
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Re: ARMOLIDIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE
Reply #1 - 24.06.2004 at 16:47:29
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Vito, mi scarico il pdf e me lo divoro poi ti dico.
Guarda che si chiama ARMOLODIA, non 'armolidia'...
e infatti il sito di Ornette è: www.harmolodics.com

ciao
  
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vitoliuzzi
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Re: ARMOLODIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE
Reply #2 - 24.06.2004 at 16:59:52
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OPS...Smiley! E' stato credo un lapsus con l' armonia greca,
la "lidia", che non è quella tua amica carina che non mi hai mai presentato !! Chiedo venia, Giorgio. Tu mi capisci. Un povero classico come me improvvisa solo quando la parte è difficile ... e che improvvisazioni Wink!!
 
Armo-nia Me-lodia ARMOLODIA, però...

Ho preso l' ultimo di Turetzky e non so se definirlo ARMODIOLICO ARMADIOLICO MARALIODICO ... penso che non ne acquisterò più, perchè il suo linguaggio non è mai più di tanto innovativo. Non basta aggiungere strumenti stranissimi per creare qualcosa di nuovo. Quando capiremo che il nostro linguaggio è puro caos, sentiremo l' esigenza di tornare indietro di almeno dieci secoli, alla purezza del suono. E' un fatto vichiano, che prima o poi sperimenteremo.

vl
  
vito liuzzi
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dinibass
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Re: ARMOLODIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE
Reply #3 - 25.06.2004 at 18:45:57
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le tue parole rispettano la teoria dei cicli, per cui gli eventi ciclicamente si ripetono: è vero in tante cose, dall'economia all'astronomia, dalla meteorologia, alle mode e forse anche per la musica.

vedremo!
  
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Fede
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Re: ARMOLODIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE
Reply #4 - 25.06.2004 at 22:45:45
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...sentiremo l' esigenza di tornare indietro di almeno dieci secoli, alla purezza del suono. E' un fatto vichiano, che prima o poi sperimenteremo. ...


Beh in realtà uno ti potrebbe rispondere che già ci siamo arrivati negli anni 50 con la musica elettronica, o meglio con la parte di essa che lavorava sulle onde pure (sinusoidali, quadre, o altre) con l'intenzione di ritornare alle basi del fenomeno musicale, non di continuare il cammino intrapreso nel corso dei secoli dalla musica "colta occidentale".
O forse è anche facile trovare altri esempi meno "estremi".
Ma francamente stiamo parlando di realtà (plurale) di nicchia. Come se non si fosse ancora tanto digerito Coltrane o Schoenberg, figuriamoci tutto quello (ed è proprio tanto) che è venuto dopo. O quantomeno è stato digerito da un numero non abbastanza rilevante di persone (ma magari mi sbaglio) (e comunque sul fronte jazzistico, in quanto a comunicabilità con l'utenza siamo molto più avanti secondo me...).
Comunque anch'io credo nei cicli vichiani, mi domando se forse non siamo ancora troppo "giovani" perchè avvenga.

Anche sul concetto di "innovativo" e "nuovo" ci sarebbe molto da discutere, ma forse si uscirebbe un po' dal tema...

Ciao
Fede

P.S.: ...ho scritto tutto questo senza sapere chi è Turetzky... è grave? Chi è?
  
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vitoliuzzi
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Re: ARMOLODIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE
Reply #5 - 26.06.2004 at 04:44:38
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Non è grave, Fede.
Bertram Turetzky, adesso contrabbassista abbastanza anziano, è stato uno dei primi a concepire il contrabbasso sotto il profilo non puramente classico, ma "avanguardistico". Le sue composizioni, sin dai tempi remoti, costituivano un linguaggio ai più estremamente noioso e privo di contenuti. In realtà, il tempo gli ha dato ragione poichè oggi, a ragione, viene considerato uno dei più grandi compositori di musica contemporanea, dove il contrabbasso ritrova la sua metafisica essenza originale, scevra da qualsiasi contaminazione di maniera. Turetzky è stato (e lo è ancora) il capostipite di una giovane generazione che oggi si è fatta proprio ascoltando i suoi "stranissimi" LP. Un grande!
  
vito liuzzi
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Re: ARMOLODIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE
Reply #6 - 26.06.2004 at 19:02:12
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hai scritto cose molto corrette Fede, e allora voglio provocare circoscrivendo il discorso al solo mondo del Jazz:
negli anni 40 nacque il bop e si suonava una nuova musica sui giri degli standards (vedi l'anatole I got rhythm e tutti i temi parkeriani che manengono le armonie di base dei classici gershwiniani, porteriani etc).

Perchè oggi si continua a definire la musica di Dolphy e Ornette come 'moderna' e avanguardista, chessono passati 35 anni?! E perchè alle jam sessions non se ne parla proprio di trovare musicisti pronti a sfidarsi su questo linguaggio, che non è neanche più nuovo visto il tempo che è passato?

La verità è che il Jazzista medio è una brutta bestia, è conservatore e poco aperto a suoni nuovi, senza rendersi conto nemmeno del rischio di passare la vita a fare il verso agli americani che sul loro territorio stanno 5 spanne sopra...

Esagero? Ma per fortuna non ci sono solo i Jazzisti medi... giusto?
  
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dinibass
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Re: ARMOLODIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE
Reply #7 - 26.06.2004 at 19:04:46
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Vito, purtroppo non conosco Bertrand Turezky, chissa se posso chiederti di scaricare degli mp3 in rete yahoo/contrabbassisti, così possiamo renderci conto?

giorgio
  
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Mauro_Gargano
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Re: ARMOLODIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE
Reply #8 - 26.06.2004 at 22:25:57
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Il problema non credo sia quello di imitare gli americani....
che i generale mostrano di avere molto + rispetto della tradizione del jazz rispetto a gli europei (e mi sembra anche normale..),anche di quella tradizione che riguarda Ornette , l'ultimo Coltrane ,  Dolphy , che sempre tradizione é ...

Gli europei mostrano di avere delle proposte + originali e creative , ed usufruiscono appieno di quella libertà di espressione che spesso relega i musicisti americani + creativi,  o ad emigrare in Europa (vedi Lacy , Shepp , Rosenwinkel , Betsch ecc.ecc.) , 
o a scomparire nell'anonimato (con le dovute eccezioni..).

In Europa credo che sia + facile essere creativi , e proporsi in una maniera personale e non commerciale . (e chissà forse se non stanno cambiando le cose anche qui...... credo che in Francia stanno cambiando.)
Il problema di vivere della propria musica é ben + grave negli USA 
che in Europa.....

Gli "estremisti" del jazz esistono in tutti gli stili di questa musica ( e  di tutte le musiche). Anche nel free e nella musica "improvvisata" c'é gente molto chiusa e totalmente avulsa da un certo tipo di tradizione , che pure esiste in tutti i sensi.
Credo sia un problema di apertura 
e in un certo senso di "cultura"........
Qui per esempio la musica di Ornette e Dolphy la chiamano "free tradizionale".....
Ogni posto ha le sue peculiarità e differenze , 
chissà se in effetti la mentalità di certi musicisti (in certi posti) non sia semplicemente anacronistica (per ignoranza) , 
e non conservatrice?

Mi é capitato di vedere fior di musicisti bop ( e free) impallidire ai raccondi di Barre Phillips sulle sue collaborazioni con Hancock , Coltrane , Braxton o Ornette........
O i racconti di Lacy in tournee con Monk ......
O di Chevillon in concerto con Ed Thigpen (?!?!)...........
I grandi in effetti non hanno barriere.
E' per questo sono un esempio.....

Mauro
  
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Mauro_Gargano
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Re: ARMOLODIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE
Reply #9 - 26.06.2004 at 22:30:01
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Pardon...
Per quanto riguarda Barre Phillips é Hancock........
  
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Mauro_Gargano
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Re: ARMOLODIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE
Reply #10 - 26.06.2004 at 22:31:59
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Domanda ....
Ma perché il post mi scrive Hancock?
  
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vitoliuzzi
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Re: ARMOLODIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE
Reply #11 - 27.06.2004 at 04:42:15
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Appena possono vedo di caricare qualcosa sul nostro sito di Yahoo in mp3 riguardante l' ultimo di Turetzky. Naturalmente questo lo potete fare anche voi, se volete porre l' attenzione su qualche artista in particolare, o, addirittura, su specifici passaggi di un certo spessore. Potremmo confrontare gli stili e discuterne. Sia per il classico sia per il jazz.
Es.: come fare a superare lo scoglio dei bicordi nel primo movimento del concerto di Koussevitky? Perchè mi viene tutto frusciato ed alla corda?

vl
  
vito liuzzi
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Re: ARMOLODIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE
Reply #12 - 27.06.2004 at 10:27:01
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Mauro, il tuo primo paragrafo guida tutto il discorso: 
è bello leggere che Ornette e Dolphy fanno parte della tradizione, ne sono pienamente convinto, ma non mi pare l'opinione generale diffusa. Parlo della media, poi per fortuna ci sono anche tante eccezioni.

In seconda istanza mi pare di capire che in Francia sono/siete qualche anno avanti rispetto all'Italia in questo, anche se suoni un campanello d'allarme causato dall'eventualità che la visione 'americana' correlata al business si diffonda anche in Europa.

Infine, concordo con te: in tutti i generei musicali troviamo gli 'integralisti'. a ben vedere questi sono dappertutto, anche al di fuori della musica (politica, sport, etc).
alla prossima.
  
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Mauro_Gargano
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Re: ARMOLODIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE
Reply #13 - 27.06.2004 at 19:26:56
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Ciao Giorgio ,
sono contento che sei concorde con me .
Purtroppo non so come sono i media del jazz in Italia in questo momento.
Sono 6 anni che sono via , e mi capita qualche volta di comprare "Musica jazz".
Che devo dire che anche prima della mia partenza era abbastanza orientata "jazz contemporaneo e creativo" cosa che a me personalmente piaceva molto.
Mi piaceva sopratutto il fatto che gente di "lettere e musicologia" (come in generale sono i giornalisti di questa rivista) condividesse con noi musicisti le proprie idee e sensazioni.
Forse le cose sono cambiate?

In Francia devo ammettere che le riviste di jazz sono abbastanza varie nelle proposte ma spesso un pò superficiali....
"Jazzman" é quella + moderna ed equilibrata e che spinge abbastanza i giovani , ma moderatamente commerciale.
"Jazz magazine" é quella che spinge abbastanza gli artisti "ipermediatizzati" e commerciali . (in tutti gli stili , basta avere una major...)
"Jazz Hot" é orientata sul jazz classico , il bop , lo swing , e la tradizione afroamericana ( un pò da "rivista" musicale...).

Il business della musica avanza in Francia come dappertutto credo.
La mentalità dei "nuovi imprenditori" ha contagiato anche le musiche che da sempre sono state un pò avulse da questo meccanismo. (jazz , folk , contemporanea ecc.)
Parole , come profitto , fatturato , obbiettivi ,  stanno cambiando nei valori e nell'immagine questo piccolo mondo tanto affascinante......
Ed a sentir parlare i musicisti jazz affermati di un'altra generazione , il futuro non é rose e fiori......
Ti saluto

Mauro

ps 
a Vito
Ho un disco molto bello di Turetzky in duo con il trombonista George Lewis .
Se ci vediamo questa estate ti do una copia.
  
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Re: ARMOLODIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE
Reply #14 - 27.06.2004 at 21:22:07
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in realtà non mi riferivo ai Media, ma facevo considerazioni sul musicisti; anche se generalizzare è difficile e talvolta fuorviante o ingiusto, ho riportato una mia personale sensazione.
GD
  
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Mauro_Gargano
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Re: ARMOLODIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE
Reply #15 - 27.06.2004 at 21:35:07
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Scusami , ho letto velocemente ed fuorviato il senso delle tue parole....

  
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Re: ARMOLODIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE
Reply #16 - 28.06.2004 at 05:46:12
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Mauro, dovrai pur tornare nella nostra Bari, anche se io abito a Conversano. Chissà, forse potrò farti provare anche il Rubino, il "piccolo" Rubino che è quasi assemblato. La tastiera sarà particolare. Sarà svisata alla fine, ed arriverà a prendere il sol armonico di terza ottava pigiato. Un po alla Meyer. Rispetto al primo modello, denominato a Roma la piccola "bomba", abbiamo deciso di stringere un pò di più in corpo al centro e di usare un nuovo tipo di catene interne, che dovrebbero permettere una spinta migliore del suono.
Lo proverò prima bianco, con un ponticello regolabile e corde Solo Corelli (quelle che usa Karr, le 360 TX); la cordiera (bellissima) sarà bilanciata. Userò il cordino della Velvet per l' attacco al puntale. Ho già sperimentato questa soluzione, e effettivamente anche la cordiera viene lasciata vibrare meglio. Poi se suona, sarò contento! Altrimenti ... sperimenteremo altre soluzioni. Diapason da 105, spalle molto strette. Un 3/4 molto piccolo.

A presto

Vl
  
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Re: ARMOLODIA FREEJAZZ IMPROVVISAZIONE
Reply #17 - 28.06.2004 at 09:09:29
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Potremmo chiamarlo "RUBINETTO"........

A parte gli scherzi , 
in effetti sono curioso sul serio .
Mi farò sentire il mese di Agosto , e chissà riusciamo a vederci a Conversano. (dove fra l'altro ho molti amici)

Ciao 

Mauro
  
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