Normal Topic UNA QUESTIONE D' ARCO (Read 6766 times)
vitoliuzzi
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UNA QUESTIONE D' ARCO
04.07.2004 at 04:59:45
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La scuola dell' arco non finisce mai. Siete soddisfatti del vostro modo di tirare l' arco? Quali i problemi più frequenti!
Riuscite ad avere un suono pieno e ricco di armonici?
Ed i colpi d' arco? Parliamone... magari escono delle cose interessanti.

vl
  
vito liuzzi
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vitoliuzzi
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Re: UNA QUESTIONE D' ARCO
Reply #1 - 05.07.2004 at 17:46:41
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Ops... forse è meglio non parlarne. Grande successo questo topic Wink
Buon lavoro e buone vacanze.

vl
  
vito liuzzi
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dinibass
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Re: UNA QUESTIONE D' ARCO
Reply #2 - 05.07.2004 at 18:55:21
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guarda che forse i nostri colleghi hanno appeso l'archetto al chiodo per recarsi in spiaggia! Non disperare!

Ti vengo in aiuto.
Non sono ancora soddisfatto del mio tirar d'arco, il mio problema è che se mi dedico all'arco per un certo periodo in maniera continuativa ottengo miglioramenti rapidi e udibili, ma se lo abbandono per qualche giorno (magari per suonare fuori o studiare pizzicato) quando riprendo mi sento un passo indietro.

Una domanda tecnica: quale è il punto ottimale di contatto dell'arco? Intendo dire, a che distanza dal ponticello? Lo chiedo perchè io tendo a poszionarmi forse un po' troppo distamte dal ponte, perchè mi sembra di ottenere un suono più morbido e ricco, mentre avvicinandomi al ponte il suono rischia di 'grattare' un po'. 

Quale il consiglio?
  
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vitoliuzzi
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Re: UNA QUESTIONE D' ARCO
Reply #3 - 07.07.2004 at 03:23:59
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Quando avremo la possibilità di incontrarci di insegno qualche trucchetto ed il tuo suono si triplicherà di armonici, senza rovinare il suono .... ANZI!!!

Se you

Vl
  
vito liuzzi
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tramaker
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Re: UNA QUESTIONE D' ARCO
Reply #4 - 09.07.2004 at 15:12:05
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io sarei interessato e anche tanto, ma temo di farmi ridere dietro...

Ho un arco francese che utilizzo da autodidatta (dai, per favore, smettete di ridere...) su un contrabbasso elettrico che, come ho scritto, è molto "clemente". Il suono, trattato con effetti, esce buono.
Sull'acustico (monto thomastick spirocore wck) è un disastro.

Mi piacerebbe lavorarci sopra, ma non so da dove cominciare. Tenuto conto dello studio sul pizzicato, non potrei dedicarci più di un'ora al giorno (quando va bene).

Qualsiasi consiglio sarà graditissimo
ciao e grazie in anticipo

  
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vitoliuzzi
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Re: UNA QUESTIONE D' ARCO
Reply #5 - 10.07.2004 at 04:23:08
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1) Prova con le Obligato, le trovi anche da musicherie,
2) Usa una pece cerata tipo Nyman o Carlsson.
3) Se il tuo bc. ti da qualche problema, ti conviene far registrare di nuovo la tastiera. Spostare l' anima più sotto a sinistra. Se puoi, monta un ponticello più sonoro. Scaramelli ne ha di buoni da me testati, anche regolabili.
4)Lo strumento ha poco suono. Monta un capotasto mobile (anche qui Scaramelli docet) e vedrai se non ti cambia lo strumento.
Se non hai la possibilità di fare questo, ti dovresti arrangiare. Per l' arco: note lunghissime col metronomo, innnazi ad uno specchio, moltovicino al ponticello. Su Yahho ci sono le mie foto che potresti utiizzare,
  
vito liuzzi
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tramaker
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Re: UNA QUESTIONE D' ARCO
Reply #6 - 12.07.2004 at 08:16:59
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Grazie Vito, 
ottime indicazioni!
  
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Beppe
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Re: UNA QUESTIONE D' ARCO
Reply #7 - 14.07.2004 at 10:56:08
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Se posso permettermi di dare un consiglio agli autodidatti dell'arco (non sono assolutamente un insegnante): provate con l'arco tedesco non con il francese, io dopo quasi 15 anni di contrabbasso classico ogni volta che prendo in mano il mio arco francese mi metto sempre in discussione, e basta che allento un po' la concentrazione sulla mano destra che vengono fuori dei gran disastri. Ho avuto l'occasione di provare un arco tedesco e devo dire che è molto più immediato nell'impostazione base. Io sono dell'idea che l'arco francese sia meglio, però per un jazzista o un autodidatta consiglierei l'arco tedesco.
  
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