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Very Hot Topic (More than 25 Replies) Una serata da dimenticare (Read 40144 times)
Controlbass
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Una serata da dimenticare
05.08.2004 at 10:02:30
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Ciao ragazzi, 

ieri sera mi sono esibito con il mio quintetto jazz ad un banchetto di matrimonio ed ho portato con me (per fortuna) sia il Contrabbasso che il basso elettrico. Premetto che suono il mio Gewa 3/4 utilizzando un pickup K&K Double Big Twin (quello con i pallini) il tutto collegato ad un minicombo 121 della Mark bass. A parte il suono chitarroso, si pone sempre il problema della risonanza del piano armonico..giunti a metà serata sono stato costretto a passare al basso elettrico, perche il suono del CB era oramai diventato un frastuono e disturbava pure l'esecuzione degl'altri musicisti! Le ho provate tutte: abbassarte i medio alti e i medio bassi, abbassare i bassi, inserire il VLE, giocare con il livello del gain e master, posizionarmi a 6 metri dall'ampli, provare lo stesso sistema con il preamp Purepreamp. Niente!
Eppure il CB non amplificato suona splendidamente..
Sarò costretto a cambiare pickup? Sono tentato di comprare il "The realist".

Ciao e buone vacanze a tutti
  
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KRK
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #1 - 06.08.2004 at 12:22:07
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Conosco purtroppo questa musica - vi sono alle volte dei "ritorni" bestiali, per cui tocca suonare con regolazioni da radiolina!Mi interessa conoscere la tua impressione sul Mark Bass 121.Ciao e grazie.
  
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Controlbass
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #2 - 06.08.2004 at 14:11:54
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Il Mark bass 121 (minicombo) è il max della comodità e della potenza a cui un contrabbassista/bassista possa aspirare. In soli 16kg ti porti dietro un ampli da 350 watt (RMS!!!) e fidati, li sviluppa davvero bene. Cosa dire di più? Il suono è inalterato e potente, senti lo strumento per il suono che realmente ha. Con il contrabbasso come avrai capito non ho avuto modo di sfruttarlo bene ma con il basso l'ho testato ormai un bel po di volte, ed è un ottimo ampli! Conosco cmq gente che lo usa benissimo anche con il CB e non ha mai avuto nessun problema. Il GK è un sistema ormai superato.
Per qualsiasi altro dubbio scrivimi pure

ciao Grin
  
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MrPC
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #3 - 09.08.2004 at 07:11:37
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Ciao, mi dispiace per la serata ... a volte capita ...
Riguardo al MarkBass anch'io mi trovo bene. Sicuramente esistono sistemmi più fedeli, che sono però anche molto più costosi (AER per esempio, o Glockenklang o Acoustic Image scendendo un po' di prezzo)!
A quelli con cui suono piace, presente e nitido, dal vivo in situazioni all'aperto si esprime al meglio in quanto il suono può viaggiare libero e tutte le frequenze sono ben sfruttate.
In ambienti chiusi occhio alle frequenze basse, VLE possibilmente escluso, e se necessario attenuare un pelo i bassi (partendo da una equalizzazione flat).
Io prefersico tenerlo sollevato da terra, anche abbastanza alto se possibile, il suono è più naturale e meno pompato sui bassi.
Se ci suoni vicino hai una impressione di suono non proprio bellissima, ma se ti ci poni di fronte a due metri senti che il suono si sviluppa in tutti i suoi colori. Suonando vicino all'ampli tenderai ad aumentare i bassi (con risultati non proprio lusinghieri), in realtà questi ci sono e ben presenti, solo che li senti al meglio appunto se sei di fronte ad un paio di metri.
Una cosa poi è utilizzarlo da solo, allora i bassi non danno fastidio, una cosa è quando si aggiungono la batteria e gli altri strumenti dove allora l'eccessiva presenza di basse frequenze, soprattutto in ambienti chiusi e piccoli, può rendere tutto molto confuso.

Riguardo alla potenza non è mai stato chiarissimo il potenziale dell'ampli.

All'inizione veniva dato come 250W (il minicombo 121) mentre p.es. il combo121 veniva dato a 300W). In realtà entrmbi gli ampli, e la serie dei combo traveller montano tutti la stessa testata (la littlemark) che sviluppa (dati desunti dalla guida della testata e riportati anche dal distributore in germania) 280W a 8 ohm (quindi con 16Kg ti porti dietro 280W) e 450W a 4 ohm. Questa testata è l'unica tra quelle della MarkBass (eccetto gli acoustic combo di cui non conosco le caratteristiche) ad avere oltre all'ingresso jack anche un ingresso microfonico bilanciato XLR.
  
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campus
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #4 - 10.08.2004 at 12:07:26
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Il K&K Double Big Twin ha elementi trasduttori adesivi che dovrebbero proprio enfatizzare il suono delle corde ed è probabilmente per quello che avverti il suono ... "chitarroso".

Prima di buttarlo nel cestino (non farlo perchè te lo compro io !) ti suggerisco di:
1) allontanare il più possibile i singoli trasduttori adesivi dal loro punto di appoggio delle singole corde avvicinandoli alla tavola armonica;
2) verificare il corretto inserimento nell'ansa del ponte in corrispondenza della corda di MI del piezo più grande (il K&K Bass Max vero e proprio) curando che l'aderenza sia perfetta sulle due facce di appoggio;
3) equalizzare tagliando piuttosto che boostando le frequenze;
4) contenere i volumi al massimo ed escludere il VLE;
5) se anche con questi accorgimenti hai ancora un suono ... "chitarroso", elimina completamente i trasduttori adesivi dalla "volta" del ponte e prova ad appoggiarli alla base dello stesso o addirittura sotto il ponte sulla tavola armonica;
6) se anche questo tentativo fallisce prova con il solo Bass Max e isola i .....tentacoli.
Se come dici hai già un bel suono sullo strumento, non dovrebbe essere difficile recuperarlo: bisogna solo avere molta pazienza e andare per approssimazioni successive.
  
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Controlbass
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #5 - 11.08.2004 at 08:06:14
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Grazie per gli utili suggerimenti ma io sono in possesso solo del Big twin e del pure preamp e non del bass max! 

???
  
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Controlbass
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #6 - 11.08.2004 at 08:08:07
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Comunque se vuoi te lo vendo volentieri!!

Grin
  
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #7 - 11.08.2004 at 11:21:28
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Diciamo allora che il Big Twin è identico al Bass Max, solo che in più ha i piccoli trasduttori adesivi per ciascuna corda (i tentacoli appunto). Se l'hai comprato da Bob Gollihur (www.gollihur.com) puoi avere preziose indicazioni per la corretta installazione e l'ottimizzazione del suono. Se non l'hai comprato da lui idem.

Ehm ... inutile dire che è preferibile NON utilizzare il Pure Preamp se entri nell'ingresso principale del MARKBASS perchè rischi di saturare il suono (al limite puoi provare a collegare il Pure Preamp al return degli effetti).

All the best!
  
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Controlbass
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #8 - 11.08.2004 at 13:34:43
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stasera ho un'altra serata, seguo i tuoi consigli...

Ti faccio sapere domani!

Ciao e grazie  Wink
  
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #9 - 11.08.2004 at 14:25:09
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Magari prova prima di uscire col gruppo ... giusto per non fare bricolage sul posto !

  
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Controlbass
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #10 - 13.08.2004 at 02:25:12
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ho seguito il tuo consiglio relativamente all'allontanamento del pickup dalle corde, anche questa sera, il basso si sentiva decentemente durante il sound check. Ho dovuto usare il pure preamp tenendo tutte l'equalizzazione a 0 (non flat ma proprio azzerata) praticamente ho usato il preamp solo per avere un po di guadagno. lasciando dall'ampli tutto lineare e vle spento, il basso è inascoltabile, se aumento i bassi e taglio quasi a zero le frequenze medie e le alte, il suono è decente...ci trovavamo all'aperto, durante i primi pezzi con volume dell'ampli a 7 gain e 6 master. riuscivo a sentirmi decentemente anche se dal pubblico mi hanno detto che il suono non era per niente cristallino (si sentiva solo la botta ma non il tocco). Appena la piazzetta si è riempita di gente, non ho più sentito quasi niente..infine sono stato costretto a passare al basso elettrico!

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MrPC
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #11 - 13.08.2004 at 06:57:52
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Non conosco il pre che usi, ma tenendo tutte le frequenze a zero dubito che esca un suono decente.
Se tagli a zero medio alti ed alti ed aumento i bassi crei un disequilibrio nel suono e nel volume (quando tagli le frequenze in pratica togli anche volume).
Infatti mi sembrano spropositati i livelli di gain e master.
Il controllo del VLE funziona ... alla rovescia... ruotando in senso orario lo escludi mentre in senso antiorario lo porti al massimo, siamo sicuri vero di questo?
Secondo me, devi partire da una situazione di flat e non aver la premura di enfatizzare i bassi, anzi. comincia ad escluderli!
Il suono chitarroso lo avverti quando suoni da solo o suonando in gruppo? spesso il suono che hai ottenuto da solo non va bene quando si mischia a quello degli altri strumenti, batteria soprattutto. Magari il suono che da solo è chitarroso in gruppo rende bene.

Lo so che ci vuole pazienza, certe volte al primo tentativo tutto va bene, altre volte non c'è verso di ottenere un buon suono.
  
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Controlbass
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #12 - 14.08.2004 at 15:17:01
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Mr PC grazie innanzitutto per il prezioso intervento...

Il VLE l'escluso ruotando il pan in senso orario, per quanto riguarda il problema del taglio di frequenze, hai perfettamente ragione, ma se le apro vado in risonanza ma in compenso, se le tengo a zero riesco ad ottenere un guadagno per il pickup in entrata....


la prossima serata è il 18 all'aperto...cosa mi consigliate di fare?

grazie a tutti
  
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Controlbass
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #13 - 14.08.2004 at 15:18:12
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scusate volevo scrivere "l'ho escluso"
  
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #14 - 16.08.2004 at 13:31:30
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I consigli penso che ormai ti siano stati dati nel dettaglio.
L'unica strada da percorrere penso sia quella indicata anche da MrPC: no preamp esterno, equalizazione in flat, eventualmente tagliando leggermente le basse, esclusione del VLE e ... volume contenuto.

Personalmente utilizzo K&K Bass Max e vado, secondo le circostanze in ampli SWR da 100 watt o 350 watt.

Suonando jazz in quintetto spesso mi è sufficiente l'amplificatore più piccolo (con il contrabbasso non esalto mai le frequenze disponibili sui controlli parametrici ... semmai taglio). Chiaramente se ho necessità di amplificarmi per una piazza mando il segnale attraverso l'uscita bilanciata ad un main board e faccio fare il suono finale al tecnico di turno. Sul palco mantengo il volume più basso possibile.

Se i volumi sul palco non ti consentono di sentirti con 350 watt a disposizione vai decisamente sull'elettrico. Non avere comunque la pretesa di farti sentire in ambiente aperto con l'ampli che ti fa anche da spia.
  
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #15 - 16.08.2004 at 16:35:48
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quindi in definitiva che faccio? 
Uso il preamp considerato che il pickup è passivo e, anzicchè azzerare il gain delle frequenze, lo lascio in flat (eventualemente taglio i bassi) e lo stesso faccio per l'ampli? O escludo totalmente il preamp?

Saluti
  
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #16 - 16.08.2004 at 19:12:10
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Se posso dare il mio modesto contributo, ti avviserei che non è possibile trovare una soluzione che vale sempre.
Ci sono delle variabili come ambiente (ovvero tipo di camera dove si suona, o sala concerto o all'aperto che sia), formazione (ovvero tipologia di strumenti con cui suoni, perchè alcuni possono interferire maggiormente con il cb, specialmente se equalizzati e amplificati in un certo modo), repertorio (perchè una musica che si presta ad essere suonata a volume più alto necessita di soluzioni diverse in termini di amplificazione del basso e sua equalizzazione).

Io mi sono passato la storia dell'amplificazione del cb, partendo dal vecchio Polytone MiniBrute, passando per l'Ampeg valvolare d'epoca, per il Trace Elliot testata + cassa e infine approdando al GK combo.

Il mio piccolo (e scontato) consiglio è:
- visto che usi un piezo, consiglio caldamente un pre. Io uso un Fishman (non il blender) che va molto bene. 
- partire con equalizzazione flat e volumi (sia di pre che di ampli) a meno di metà.
- a seconda del 'responso' della situazione, modificare 'a piccoli passi' il suono; identificato il volume 'ideale' (conviene fare sound check sia su una ballad che su un medium con spazzole che su un fast con bacchette) allora modificare solo l'equalizzazione con il seguente criterio:
- incrementare gli ALTI permette di dare al suono un po' di 'punta' (ovvero sentire meglio l'attacco del pizzicato, quindi dare più definizione alla nota anche in termini ritmici).
- diminuire i MEDIO ALTI permette di ottenere un suono meno nasale e non troppo 'medioso', ma in certe circostanze bisogna fare di necessità virtù ed utilizzare questa equalizzazione per guadagnare in presenza (anche se il suono può non piacere granchè, ahimè).
- non esasperare i BASSI perchè danno spesso in situazioni live un suono confuso e rimbombante che facilmente innesca con gli altri strumenti. Io volentieri li tengo a flat e piuttosto alzo il gain generale (o il volume) per darmi presenza, e addirittura suggerisco di attivare il filtro LO-CUT per avere un suono più gestibile.

Forse ho scritto delle ovvietà e non credo di aver aggiunto nulla di nuovo, ma se tutto ciò ti sarà utile ne sarò felice!

Buon concerto!
Giorgio
  
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #17 - 16.08.2004 at 19:16:15
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una piccola aggiunta, la "variabile impazzita":
una volta ottenuto un certo suono durante il sound check, se suonate in una sala chiusa appena questa si riempie il sound del gruppo cambia totalmente.

In tal caso il mio consiglio è di fare variazioni ai suoni uno per volta e a piccoli passi, senza incorrere nell'errore di incrementare il volume generale (salvo casi particolari).

ciao
  
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Controlbass
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #18 - 19.08.2004 at 00:44:41
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anche questa serata è stata un fiasco!

Ho suonato senza preamp con equalizzatore in flat con un taglio accentuato di bassi...appena li alzavo fino a metterli in flat non si capiva nemmeno una nota!

sono fortemente amareggiato!

Adesso vedo tutto!!
Cry
  
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #19 - 19.08.2004 at 00:45:24
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errata corrige:

Adesso vendo tutto!


Cry Cry
  
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