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Very Hot Topic (More than 25 Replies) Una serata da dimenticare (Read 40636 times)
campus
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #40 - 31.08.2004 at 08:00:11
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Concordo perfettamente con MrPC: se riesci ad avere una bella cavata potente ed un suono pieno e definito su tutta la tastiera difficilmente il sistema di amplificazione ti dovrebbe mettere in crisi. 

Anch'io per scelta "sto sotto il gruppo" anche se il suono che cerco di avere in tutte le situazioni è "portante". Un bell'esempio di suono "sotterraneo" ma molto performante lo puoi trovare in un bel lavoro di Avishai Cohen intitolato Colours. Se hai un suono pieno non hai bisogno di molto volume, al contrario se cerchi di portare la tecnica della mano destra che hai sull'elettrico sul contrabbasso (usando solo i polpastrelli a sfioro)probabilmente ti accorgerai di avere un suono sottile che ti costringe ad appoggiarti sul volume dell'amplificatore snaturando il suono del contra.

Provo a darti un paio di dritte:
1.) Verifica di avere le corde a fondo tastiera ad altezza compresa tra i 7 e gli 8 millimetri.
2.) Prova a tenere, per cominciare, l'indice della mano destra parallelo alle corde e ben disteso ma non rigido, con l'anulare affiancato a mo' di supporto, appoggia la porzione dell'indice che va dall'attaccatura del dito alla prima falange alla corda, rimanendo con la mano destra a 8-10 cm dal fondo tastiera per cominciare; a questo punto, cercando l'appoggio con tutta la superfice di "ciccia" possibile, tira la corda sfruttando il peso della mano e l'attacco delle due falangi facendo una leggera rotazione del polso come se stessi svitando un barattolo, usa tutto il braccio per dosare l'energia applicata ... valuta se il suono di partenza cambia rispetto al tuo.

PS. mi rendo conto che scrivere è ben diverso che far vedere o ascoltare, ma in un forum ci si prova ad aiutare così.
  
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Controlbass
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #41 - 31.08.2004 at 09:08:04
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grazie per i preziosi consigli, mi piacerebbe se tu potessi mandarmi qualche sample audio del suono che riesci ad ottenere...

Ciao e grazie ancora
  
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campus
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #42 - 01.09.2004 at 07:21:16
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Facciamo così: 
se mi lasci un recapito sulla e-mail provo a registrarti qualche cosa in modo didattico e te la mando su CD.

Utilizza questo indirizzo:
estrosinistro@virgilio.it
  
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MrPC
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #43 - 01.09.2004 at 08:21:37
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Potresti usare lo spazio che disponiamo su Yahoo, o ci sono problemi di dimensioni?
  
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Controlbass
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #44 - 01.09.2004 at 08:41:32
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ma nessuno di voi usa Macintosh? 
con ichat ci vorrebbe un attimo...


ma quale set up usi attualmente? ampli, pickup, corde....

adesso ti mando una mail
  
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campus
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Re: Una serata da dimenticare
Reply #45 - 01.09.2004 at 12:35:54
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Credo che la registrazione in formato wave renda sicuramente maggiore giustizia al nostro strumento e la preferisco decisamente a qualsiasi formato compresso.

Sulle tecniche di registrazione in digitale mi sono scritto un reference handbook dove ho raccolto i miei esperimenti (comprensivi di tanti errori) di home recording con decine di schede di settaggi per i synth che utilizzo, i bassi elettrici e più recentemente con il contrabbasso.

Mentre ho realizzato 4 CD autoprodotti e 1 pubblicato dalla Fridge Record di Milano in cui ho suonato principalmente il basso elettrico, e dove ho anche trafficato con tastiere digitali, programmazione di campionatori e batterie elettroniche, devo dire che mi considero un neofita per quanto riguarda la registrazione di strumenti acustici, che ritengo richiedano ambienti e sistemi di ripresa professionali e la cui realizzazione ha costi decisamente superiori e per me non affrontabili, non facendo il musicista di mestiere, rispetto a più modesti progetti di home recording. Anche se poi a volte si hanno delle belle soddisfazioni, perchè per esempio sto facendo alcuni lavori in digitale con un pianista australiano che insegna jazz al Gordon Institute of TAFE a Geelong, a 50 km da Melbourn, Australia (lì suono l'elettrico).

Rimando comunque a quanto scritto anche dagli amici nel thread "Home Recording" su questo forum.

Mi ripromettevo di sottoporre a McPanther solo un piccolo saggio di suono del mio contra fatta con microfono a condensatore e registratore digitale TASCAM in ambiente domestico per aiutarlo nella ricerca del suono, tutto qui.

Suonando abitualmente il contrabbasso in un quintetto acustico di jazz ho anche ipotizzato di registrare in sala con il gruppo ma i prezzi che ho sentito non credo giustifichino il desiderio di avere un pur bel ricordo per un gruppo amatoriale come il nostro che non ha poi ambizioni di distribuzione. E devo dire che di tecnici del suono che sappiano registrare jazz o comunque strumenti acustici ne ho trovati davvero pochi.

Se volete possiamo aprire a parte un thread su studi di registrazione ed etichette.

Scusate se sono uscito dal seminato ma quello che posso dare come appassionato lo condivido volentieri.

« Last Edit: 01.09.2004 at 15:17:20 by campus »  
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dinibass
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visitate www.siltarecords.it

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Re: Una serata da dimenticare
Reply #46 - 01.09.2004 at 20:36:16
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caro Campus, come non reagire al tuo messaggio?!

1. studi di registrazione: eh sì, quando si tratta di registrare strum acustici e contenere i costi è dura, quasi un salto nel buio. Anche in situazioni live professionali si trovano tecnici audio che sanno al volo cosa fare ed altri che non c'è verso di cavargli un suono decente da strumentazioni milionarie.

2. scusa non resisto, se si parla di etichette discografiche indipendente non posso non citare Silta Records (http;//www.siltarecords.it); mi fermo qui che sennò lo faccio afette a tutti quanti (scusate l'espressione un po' così...)

un saluto
giorgio
  
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