Hot Topic (More than 10 Replies) cordiera in materiale composito (Read 12435 times)
dinibass
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cordiera in materiale composito
04.10.2004 at 10:41:15
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Vedo pubblicizzata una cordiera in materiale composito (sarà volgare plastica o altro?) che viene data come leggera, ad alta densità (quindi per questo simile all'ebano) e dalle qualità sonore magnifiche.

Qualcuno ha esperienza a riguardo? Suona bene davvero? 
E' almeno pari a una buona tastiera d'ebano o è di livello inferiore?

grazie
gd
  
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Beppe
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Re: cordiera in materiale composito
Reply #1 - 04.10.2004 at 15:19:02
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Mai provati, però non mi ispirano un granchè. 

Secondo me sono stampati a iniezione, ed il materiale potrebbe essere Nylon caricato con fibre di vetro.

Se fossero fatti in fibra di carbonio lo comprerei subito, così il mio contrabbasso assomiglierebbe ad una Ferrari F2004
  
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dinibass
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Re: cordiera in materiale composito
Reply #2 - 06.10.2004 at 20:45:33
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A riguardo, ho trovato questo sito.

http://www.wittner-gmbh.de

che ne pensate?
  
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vitoliuzzi
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Re: cordiera in materiale composito
Reply #3 - 07.10.2004 at 08:57:54
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http://www.wittner-gmbh.de/cgi-bin/db_search_e.pl?rubrik=Tailpieces%20for%20Doub...

Li avevo visti sul trimestrale Double Bassist qualche tempo fa, ma sembra che non abbiano avuto grande successo. Ad ogni modo, se un vantaggio vi dovesse essere, non credo sarebbe relativo al tipo di suono prodotto, che dovrebbe rimanere pressocchè lo stesso, quanto in fatto di maggiore "leggerezza" dello strumento, un pò come la F2004 di Beppe!!!
A questo punto, se il proprio contrabbasso dovesse avere dei problemi in fatto di "lupi o lupetti", oppure la vibrazione delle corde non dovesse essere costante ed uniforme, consiglierei di provare più un "cordiera compensata o bilanciata" (compensated tailpiece), sempre in ebano o legni similari (tipo quelle di Mike Pecanic). Almeno seguirebbe una logica ben precisa. Del resto il discorso è un pò simile ad un cordino che la Velvet mi regalò tempo fa, quello per l' attacco al puntale. Un cordino ad alta resistenza, particolarissimo! Ma alla fine lo strumento suonava esattamente come con il "cordone ombelicale" in acciaio o in filo di ferro, a parte l' effetto placebo Wink!.

Ciao

Vito 
  
vito liuzzi
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emi
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Re: cordiera in materiale composito
Reply #4 - 07.10.2004 at 11:56:26
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Dal momento che siamo in tema cordiere , colgo l'occasione per chiedere un parere:
La cordiera che trovai montata sul mio strumento e' di metallo.  E' molto pesante ed il mio liutaio ha sempre sostenuto che fosse una thomastik: (una di queste)
http://www.thomastik-infeld.net/strings/index.html ---> Tailpieces. 

Non ho mai cambiato cordiera , non ho motivo di lamentarmi , ma non ho idea di cosa potrei guadagnare nel mettere una cordiera di diverso materiale , come in legno.
Ogni parere e' ben accetto.

Grazie in anticipo.

  
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vitoliuzzi
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Re: cordiera in materiale composito
Reply #5 - 07.10.2004 at 14:57:28
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Personalmente credo che siano delle ottime cordiere. Ne avrei voluto provare una ma poi ho sempre optato per la "tradizione" (ma non è detto che in futuro non lo faccia). A mio giudizio non otterresti dei miglioramenti montandone una in ebano od altro legno simile a questo. La forma può essere molto importante perchè, se non proporzionata alla strumento, potrebbe togliere un pò di suono. Ma sono congetture che poi devono essere verificate sempre caso per caso. Il fatto che sia molto pesante non significa molto: aggiungi solo altro peso a quello già consistente di un contrabbasso. Ma da un punto di vista squisitamente tecnico, non credo proprio che usare questo particolare tipo di materiale costituisca una sorta di "bestemmia" per strumenti che tradizionalmente sono costruiti in legno. Del resto anche alcuni liutai che ho sentito su questo tema hanno idee abbastanza diversificate. Indubbiamente un costruttore di cordiere in ebano tenderà sempre ad esaltare la qualità di questo materiale che se per la tastiera può avere una giustificazione, non credo che altrettanto valga per una cordiera. E' chiaro che una cordiera in palissandro assorberebbe suono. Ma ciò che una cordiera non deve fare è proprio quello di togliere suono. Ogni materiale che può essere utile a questa causa dovrebbe essere ben accetto. Del resto, e ripeto un mio pensiero già espresso, se i vari Gasparo da Salò, Amati e così via, alla loro epoca, avessero avuto i materiali così sofisticati di cui oggi noi disponiamo, probabilmente ne avrebbero fatto uso. Ma non essendo io un liutaio, tutto quello che dico è da prendere col dovuto beneficio d' inventario.

Un saluto

Vito

p.s.: la tua cordiera monta anche le viti per la regolazione fine dell' accordatura? Se si, come ti trovi? Serve a qualcosa?

p.p.s.: spero un giorno di poter realizzare un piccolo sogno. Creare un Topic dal nome: "L' angolo del liutaio", magari invitando, sono so, il maestro Scaramelli (sempre molto disponibile ma molto impegnato) ad esprimersi su alcuni temi basilari. Non sarebbe male. Vedremo!
  
vito liuzzi
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emi
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Re: cordiera in materiale composito
Reply #6 - 07.10.2004 at 20:38:09
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Quote:
author=vitoliuzzi
p.s.: la tua cordiera monta anche le viti per la regolazione fine dell' accordatura? Se si, come ti trovi? Serve a qualcosa?


Il fatto e' che non ho mai cambiato cordiera e non ho mai fatto delle prove con altre cordiere, questo ovviamente limita la mia visione della questione.   
Tuttavia come scrivevo prima non ho mai pensato seriamente a cambiare cordiera per il semplice fatto che non ho mai avuto motivo di lamentarmi. Mi sembra che tutto funzioni nel migliore dei modi. 

Riguardo alle viti , devo ammettere che sono un accessorio che io ritengo piu' "estetico" che pratico. 
Ovviamente funzionano correttamente, ma non le uso quasi mai. Per usarle c'e' bisogno di abbassarsi (piegando le ginocchia...), e ci si ritrova in una posizione che non e' ottimale.  Le mie meccaniche sono un po' pietose e a volte quasi mi obbligano a usare le viti per l'accordatura fine.  Ma se ne avessi di buona qualita' non userei proprio mai le viti... 
O forse Sara'  che il mio orecchio non ha bisogno di un accordatura cosi' precisa...  Wink


p Quote:
author=vitoliuzzi.p.s.: spero un giorno di poter realizzare un piccolo sogno. Creare un Topic dal nome: "L' angolo del liutaio", magari invitando, sono so, il maestro Scaramelli (sempre molto disponibile ma molto impegnato) ad esprimersi su alcuni temi basilari. Non sarebbe male. Vedremo!



Cosa dire ... sarebbe davvero splendido.
  
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Re: cordiera in materiale composito
Reply #7 - 08.10.2004 at 08:47:07
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Grazie infinite per la tua risposta così puntuale.
Questo discorso delle viti regolatrici mi interessa ed incuriosisce molto. Visto che da quello che riferisci sembra che funzionino, per uno sportivo come me Wink! non dovrebbe essere un problema piegarsi sulle ginocchia. Anzi, visto che suono ormai quasi sempre seduto, questa piccola scomodità della distanza potrebbe essere più agevolmente aggirata!
Grazie ancora.
Vi
  
vito liuzzi
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Re: cordiera in materiale composito
Reply #8 - 08.10.2004 at 10:11:31
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Tempo fa ero molto tentato da questa cordiera della Tomastick con regolatori fini.

Solo che appena l'ho presa in mano ho cambiato idea, visto che mi è sembrata pesantissima! 

Mi ha fatto una brutta impressione per chè mi sembrava di avere in mano un pezzo di acciaieria pesante che poco si addice ad uno strumento in legno, ma magari è solo una questione psicologica (ma lo strumento diventa certamente più pesante da portare in giro!).

Mi chiedo come mai non esistano cordiere del genere in legno (o invece esistono? Domani vado alla fiera a Cremona e magaro vedo qualcosa di bello).

g
  
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vitoliuzzi
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Re: cordiera in materiale composito
Reply #9 - 08.10.2004 at 10:51:59
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Giorgio,
questa volta devi fare da "inviato speciale" alla Fiera di Cremona per Contrabbasso Italiano. Non ti preoccupare per il compenso. Il nostro "patron" Antonio Bonacchi ti ragalerà una cordiera in fibra di carbonio, compensata e viti regolatori ad accordatura fine automatica e computerizzata, oltre ad una muta di Velvet Compas 180 Smiley!
Facci sapere se ci sono delle novità "Out?!" of Cremona and "In?!" (so di certo che il tuo prossimo Cd si chiamerà così!).

A presto

Vi
  
vito liuzzi
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Re: cordiera in materiale composito
Reply #10 - 08.10.2004 at 12:02:15
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x dinibass:

Forse non esistono cordiere con le viti in legno , proprio perche' il funzionamento della vite stessa non mi sembra indicato ad un materiale deteriorabile come il legno. Questo ovviamente IMHO. 

Confermo la tua impressione sul "pezzo di acciaieria pesante". Tuttavia il peso non e' poi cosi' influente rispetto al peso complessivo dello strumento,anzi... se ci pensi bene parliamo giusto di qualche etto. 


p.s.
Comunque Credo sia una questione psicologica:
Se ti immagini di avere una sorta di baionetta a supportare le tue corde , rischi di deprimerti , io al contrario mi sono immaginato di avere qualche etto di prosciutto di parma attaccato alle corde e non ne sento il peso... anzi sono tutto contento... Smiley

  
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Re: cordiera in materiale composito
Reply #11 - 11.10.2004 at 10:11:04
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in occasione della fiera di Cremona ho avuto un'interessante chiaccherata con il sempre disponibile Scaramelli, anche riguardo alle cordiere.

Ebbene, secondo lui, il materiale della cordiera influisce poco o nulla sul suono. Se nella classifica in testa c'è il tipo di legno, la vernice, la forma, le dimensioni....agli ultimi posti c'è il materiale della cordiera.

Di parere diverso è invece riguardo alla forma. Lì un po' di differenze le trova, mi ha detto che ha in mente un tipo di cordiera che non ha nessuno,  ma non ha il tempo di realizzarla. Ovviamente non mi ha rivelato dettagli.
  
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vitoliuzzi
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Re: cordiera in materiale composito
Reply #12 - 11.10.2004 at 14:38:53
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Sul fatto che il maestro Scaramelli sia di una disponibilità unica, lo confermo anch'io! Immagina, Beppe, che mi ha regalato uno "sposta anima" molto artigianale ma estremamente efficiente e costruito da lui, conoscendo che sto sempre lì a "rompere l' anima" a tutti ... i contrabbassi Smiley! Sul fatto delle cordiere sono perfettamente d' accordo. E questo lo dico per una certa esperienza maturata sul campo. Mi spiego meglio. Molti miei allievi, durante gli anni, acquistavano contrabbassi da studio con tastiera in palissandro e cordiera, definiamola così, ai limiti della decenza. Nel tempo ho notato una cosa: questi strumenti beneficiano moltissimo dal cambio di ponticello ed anima (quest'ultima, oltre al buon materiale, deve avere anche uno spessore proporzionato allo strumento; variare fra i 18 e 22 mm. può risultare determinante). Grande giovamento traggono dall' uso del capotasto mobile, che rende il suono molto più aperto. Ma ogni volta che io stesso cambiavo le cordiere, alcune anche in materiale di un certo pregio, bellezza a parte, il suono rimaneva pressocchè lo stesso. Infatti, oggi come oggi, non le faccio più cambiare, a meno che non abbiano i fori troppo stretti. Più che farli allargare, con una piccola spesa in più è meglio acquistare una cordiera nuova. Tanto non pagano il liutaio ... Wink!
Forse solo la cordiera compensata, che sto facendo montare sul mio prossimo strumento ancora in costruzione dal maestro Rubino, dovrebbe fornire qualche garanzia in più a livello di corretta vibrazione delle corde. Non che gli strumenti di Rubino ne abbiano bisogno (in 15 anni non ho mai provato un suo contrabbasso con problemi di lupi o lupetti "et similia"). Però non v'è dubbio che una quarta corda, in relazione alla sua massa, abbia bisogno di maggior lunghezza rispetto ad una prima. Mahhh.... vedremo! ... o ascolteremo! Ma credo che anche in questo caso "l' effetto placebo" sia sempre dietro l' angolo.

Saluti

Vi
  
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Re: cordiera in materiale composito
Reply #13 - 11.10.2004 at 15:43:14
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dove hai preso questa cordiera compensata? se ho capito bene è quella in stile Poellmann.

A me piace moltissimo e la sto cercando da tempo.

  
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Re: cordiera in materiale composito
Reply #14 - 11.10.2004 at 16:59:27
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Ciao Beppe,
io l'ho presa da Mike Pecanic.

http://www.mikepecanicmusic.com/home.html

Eventualmente fai solo attenzione ad un particolare. Il "caro" Mike mi mandò una cordiera compensata senza i fori per l' aggancio al puntale. Al che mi incavolai (per usare un eufemismo) in maniera abbastanza forte. Lui mi rispose dicendo che le costruiva tutte così: senza fori!
Ma accettò di riprendersela indietro per farli, senza costi aggiuntivi. Ma fra spedizione e pericoli vari, pensai proprio che non fosse il caso. Per fortuna che il buon Rubino mi rassicurò che poteva farli lui tranquillamente.
Pay attention!

Vito
  
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