Giustissimo, Fede.
Il mio riferimento era rivolto qui nel Sud Italia, dove si fa anche molta fatica a suonare Mozart ... non so se rendo l' idea. Non conoscevo questo tuo lato "barocco", ma mi fa molto piacere. Vuol dire che ti inviterò per uno stage a tema a Taranto (prima vedo se ci sono i soldi???).
Ad ogni modo tutto questo per dire al nostro Dark che questi tipi di archi, con le diverse curvature, con i crini tesi o meno e via discorrendo, servono per musica filologica di stampo barocco. Ma non è peccato acquistarne uno, credo! Storicamente vi sono molte tesi che spiegano il perchè del passaggio alla curvatura che si avvicina a quella attuale. Non tutte sono convincenti, ma certamente l' evolversi dei tempi di allora, con compositori che richiedevano maggiori "prestazioni" dalle sezioni basse (definiamole così in maniera atecnica), hanno spinto le richieste verso forme che permettessero una maggiore facilità esecutiva di alcuni passaggi non tanto veloci, ma i cui colpi d' arco si dovevano evolvere con quelli dei violoncelli e dei violini.
Come spiego sempre ai miei allievi, in Fisica (Beppe correggimi se dico una cavolata!) un violino nella sua specifica posizione quasi orizzontale alla terra costituisce quello che viene chiamato un "vincolo", specie alla forza gravitazionale. Ecco perchè l' arco per i "bassi" (chiamateli come volete: bassetto, viola da gamba, violone, arciviolone ...), che non fanno da "vincolo" alla suddetta forza, tendono a sfuggire sotto l' attrazione gravitazionale. Un' impugnatura con il palmo della mano rivolta verso il suonatore, consentiva (e consente ancora oggi) di opporsi in maniera ottimale alla FdiG. Per non parlare dell' usanza di scambiarsi parti in qualsiasi contesto che apre un capitolo di discussione a parte, ma pur sempre collegato.
Fede, attendo il tuo rientro in Rete per pescare qualche notizia in più, visto che sei un esperto del genere (e basta col buttarti giù ! 
Ma come diamine si chiama quel direttore straniero famosissimo per le sue incisioni (non dentali) filologiche che hanno fatto anche tanto discutere. Devo andarlo a ripescare fra i miei sparuti CDsss ...

Vito

se non erro l'ho già inserito io nei link...

grazie per il pensiero-invito, ma sono ancora più dalla parte di chi sta imparando che da quella di chi sta insegnando... Ci sono alcuni ottimi punti di riferimento di persona da invitare sul tema del contrabbasso barocco: Alberto Rasi di Verona, anche se da anni oramai è più dedito alla viola da gamba, Paolo Zuccheri, non lo conosco personalemente, ma so essere bravo, insegna in diversi corsi non solo nazionali, Paolo Rizzi, l'insegnante della civica di milano di violone e contrabbasso barocco, Vanni Moretto,... se non erro dalle tue parti (a Foggia) ci sta Massimiliano Mauthe von Degerfeld che si occupa anche di barocco, non lo conosco personalmente ma abbiamo un po' di colleghi musici in comune e credo che sia bravo...

il discorso sulle curvature è interessante, poi ci ritorniamo..

Ciao Giò,
benvenuto.
Personalmente so solo che adesso i Carbondix*** vengono venduti sul sito del nostro patron Antonio Bonacchi di http://www.musicherie.com . Sono disponibili, insomma.
Da quello che è stato detto sembra che provengano dai Paesi dell' Est (a sentire gli altri amici del Forum).
Se ti servono delle informazioni supplettive potresti contattare Antonio Bonacchi direttamente dalla Homepage.
Se poi dovessi cercare proprio la Casa Madre, non so proprio dove sia. Spero che qualcuno possa darti una mano.

A presto

Vito

Per quello che ho potuto leggere on-line, gli archi Carbondix sono prodotti in Cina e importati poi da un'azienda tedesca. 
(o forse e' la stessa azienda tedesca che li fa produrre in Cina...) 

Sottolineo che questa e' solo un'informazione che ho dedotto da alcuni siti on-line. Assolutamente Niente di ufficale o certo.

Chiudo dicendo che comunque dopo aver letto  molti commenti di musicisti anche esperti , tale arco rimane la mia prima scelta sopratutto in relazione alle mie esigenze ed al costo. 
(accantoniamo l'incredibow, vai ...   )