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Very Hot Topic (More than 25 Replies) parere arco... (Read 27144 times)
emi
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parere arco...
30.10.2004 at 16:59:58
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Non mi intendo affatto di archi. 
Mi sono incuriosito visitando questo sito.:
http://www.incredibow.com
La cosa pare un po' particolare se non buffa se vogliamo, ma ho letto alcuni forum di violoncellisti e violinisti che si dicono particolarmente contenti di questo tipo di arco (in particolare rispetto al prezzo). 
Ho postato al costruttore che mi ha detto che puo' produrre archi per contrabbassi , sullo stile di quelli sono esposti sul sito per cello. 
Prezzo 105 Euro spedizione inclusa in Italia.   
Mi e' stata chiesta la grammatura dicendomi che comunque questi archi rendono al meglio se leggerissimi come pare possono essere realizzati (l'arco per cello pesa dai 40 ai 60 grammi) e la lunghezza (mi e' stato detto che possono essere realizzati archi fino a 80 cm, il che mi pare anche un po' troppo , visto che il mio comunissimo ed anonimo arco attuale vedo che misura poco piu' di 70 Cm.)  Il materiale credo sia grafite o qualcosa di simile. 
Sono tentato di ordinarlo, e' proprio curiosita' ... i soldi certo non sono tanti , ma non vorrei comunque sprecarli. 
Mi date un parere?
Grazie in anticipo a tutti.
  
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vitoliuzzi
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Re: parere arco...
Reply #1 - 30.10.2004 at 17:34:25
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Mahh...!!!
Personalmente non so cosa possa uscire per un arco per contrabbasso. Forse qui non si tratta proprio di essere esperti di arco, ma di cosa ci si aspetta che un arco debba fare (staccato, balzato, saltellato, picchettato, "sautillè", "detachè", "ricochet", spiccato, staccato alla torinese, legato, tremolo e così via). Se un arco così mi garantisse questa varietà di possibilità, forse lo proverei. Ma non credo. E faccio solo un appunto tecnico. Sembrano più archi usati molti secoli addietro, per particolari strumenti come una viola da gamba. All' epoca la curvatura veniva concepita in maniera opposta a quella attuale. Ma anche i risultati dovevano essere diversi e forse meno brillanti. Per non parlare della corretta presa degli stessi. E' pur vero che ancora oggi anche grandi contrabbassisti (Rabbath o Martin) preferiscono tener il pollice non nella "U" ma sulla bacchetta. Solo che i risultati sonori sono sensibilmente diversi. Ho la sensazione che simili archi possano andar' bene per la musica barocca, ma, se dovessi eseguire una Tarantella di Gliere o Bottesini, non saprei proprio da dove cominciare. Del resto il cambio di curvatura, per dirla in breve, ebbe lo scopo di rendere l' arco più equilibrato per una serie di motivi legati alla tenuta del suono ed alla varietà degli stessi colpi d' arco che oggi noi possiamo ottenere. Sarebbe un ritorno al passato che non mi sembra così "incredibile". E' un modo di riproporre un qualcosa che forse in pochi riproducono in un mercato che va in altra direzione. Magari per gli strumenti indiani potrebbero andare molto bene!!! Tuttavia, io che sono un grande curioso, non li acquisterei mai. Poi ognuno fa le proprie scelte. Ma mi sembra più un gioco di mercato.
Non riesco a pensare come si possano eseguire i Capricci di Paganini con archi del genere. Magari dirò una bestialità, ma non mi sembra proprio che siano adatti a ciò. Problema filologico? Non credo!

vl
  
vito liuzzi
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vitoliuzzi
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Re: parere arco...
Reply #2 - 30.10.2004 at 17:47:13
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Aggiungo solo che, se non erro, l' ottavo capitolo della Nuova Storia del contrabbasso di Brun analizza molto bene questa sorta di evoluzione nella forma dell' arco. Nel corso del 1500 è possibile vedere dalle rappresentazioni iconografiche questo tipo di archi. Per noi contrabbassisti, andando più in là, assunse il il nome di "arco alla Dragonetti" il quale, in una rappresentazione non ricordo di che anno, impugna questi arco quasi semi-circolari con la tipica presa dell' arco alla tedesca, mentre i suoi colleghi già utilizzavano archi che definiremmo più moderni e con una presa più vicina alla nostra. Sono convinto che se lo dovessi acquistare, ti arriverebbe proprio un arco come quello che usava il nostro Domenico e quindi dovresti cambiare totalmente presa. Ma allora, perchè non spendere qualcosina in più per avere magari un arco alla Dragonetti anche il legno brasile che offre maggiori garanzie? Insomma un "German bow"!!! Wink!

sempre ... VL 
  
vito liuzzi
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vitoliuzzi
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Re: parere arco...
Reply #3 - 30.10.2004 at 18:07:12
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Peccato che non si veda molto bene. Occorreva ingrandire il partcolare. Ma ti puoi fare almeno un' idea.

Ho inserito queste tre foto nella mia cartella.
Ma si vedono troppo in piccolo. Lavoro inutile!!!

Il link :
http://it.photos.groups.yahoo.com/group/contrabasso_italiano/lst

Poi vai nella prima cartella "Vito Liuzzi".
  
vito liuzzi
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vitoliuzzi
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Re: parere arco...
Reply #4 - 30.10.2004 at 18:12:49
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Anzi no!!!
Se clicchi ancora sulla foto, ti apparirà in modalità "gigante". 
Però Yahoo è proprio forte ... peccato che ti cancellano il sito con un nonnulla !

Spero di avert fatto cosa gradita.
  
vito liuzzi
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emi
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Re: parere arco...
Reply #5 - 30.10.2004 at 20:08:39
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Grazie Vito , sei stato molto chiaro.  Io per primo ho dei dubbi su quest'oggetto.

Peccato che non riesca a vedere le pagine che mi hai scannerizzato (non mi si aprono in formato gigante). 
Potresti magari spedirmele via mail?  (l'indirizzo e' nel mio profilo). 
  
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vitoliuzzi
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Re: parere arco...
Reply #6 - 31.10.2004 at 12:18:12
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Te le ho inviate. Spero che ti giungano forte e chiare!
Se hai un anti-virus, dovrai attendere un 30 secondi.

Ciao

Vito
  
vito liuzzi
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vitoliuzzi
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Re: parere arco...
Reply #7 - 31.10.2004 at 18:48:25
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http://it.photos.groups.yahoo.com/group/contrabasso_italiano/lst ;

Scusa, caro Dark, ma la cosa mi sembra molto strana.
Hai provato a cliccare ancora per due volte sulla prima foto che ti appare?
Se funziona con me non vedo perchè non dovrebbe funzionare con te?
Sei un Utente registrato di Yahoo?
Mahh... misteri del web!

Ciao

VL
  
vito liuzzi
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vitoliuzzi
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Re: parere arco...
Reply #8 - 31.10.2004 at 19:09:27
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http://www.billbentgen.com/bass/players/dragonetti.htm

Guarda, Dark, qui c'è la stessa foto del nostro amico Drago ad un' età piuttosto avanzata. Forse ho detto un' inesattezza nei Post precedenti. Riguarda il suono "ben tenuto" dal tallone alla punta (e viceversa). Proprio col tipo di impugnatura che qui puoi vedere e che storicamente si è evoluta in quella c.d. "alla tedesca", il vero grande vantaggio è proprio quello di poter essere molto aderenti alla corda ed avere quel tipico suono alla Streicher o Karr che, bene o male, tutti i contrabbassisti classici conoscono. Lo stesso Karr mi diceva che lui usa l' impostazione alla tedesca (sapendo anche usare quella alla francese) con un arco lunghissimo, proprio perchè ciò gli permette di poter suonare molto vicino al ponticello ed avere una gamma di armonici molto più ampia. E' un pò lo stesso concetto del "bel suono" viaggiante espresso dall' ottimo maestro Lucchi che dice in sostanza: è pur vero che suonando più vicino alla tastiera il suono è più dolce, ma non viaggia ed è poco focalizzato. Oistrach aveva un suono pessimo se lo ascoltavi da vicino, ma eccezionale appena ti allontanavi un pò, e potevi sentire che sovrastava un' orchestra anche dal più lontano angolo della hall grazie proprio a questo suo modo di suonare. E' questa la tecnica che cerco di applicare ed insegnare, ma non è semplice poichè bisognerebbe avere anche lo strumento adatto che si lascia ben plasmare a ridosso del ponticello.
E noi contrabbassisti abbiamo veramente bisogno di "farci sentire" specie in contesti solistici!
Poi ognuno la può pensare come meglio crede Wink!

Vito Liuzzi
  
vito liuzzi
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dinibass
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Re: parere arco...
Reply #9 - 31.10.2004 at 19:11:45
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Uno nota importante: al di là delle problematiche di bilanciamento etc ben espressee da Vito, che hanno un'importantza fondamentale qualsiasi musica si voglia suonmre c'è l'aspetto più basilare che è IL SUONO.

Dici che è in grafite, non ho mai ascoltato archi con questo materiale. Posso però dire di possedere un arco in fibra di vetro che ha un bilanciamento ottimo e un suono orrendo ed un arco in fibra di carbonio che invece ha un suono bello (al di là delle disquisizioni di cosa significhi bello...).

Ho altresì ascoltato archi in fibra di carbonio con suoni mediocri - eh sì, c'è fibra e fibra a quanto pare!


Sono molto curioso anch'io, non lo nego; ma una cosa mi insospettisce: se ti hanno chiesto peso e misure potrei pensare che non sono così esperti di archi per cbasso - dovrebbero conoscere i parametri standard minimi e massimi e dovrebbero assestarsi su peso e misura che ritengono ottimale per quel tipo di arco. 
Se questo è vero allora dubito che il bilanciamento possa essere ben studiato. Ma forse sono solo un malpensante!
g
  
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emi
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Re: parere arco...
Reply #10 - 31.10.2004 at 22:29:06
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Tutto molto interessante Vito, la foto dell'ottantenne Dragonetti poi, mi ha fatto venire i brividi. Non mi chiedere il perche', perche' non lo so neppur io. 

Riguardo al suonare vicino al ponticello... cerco di farlo comunque anche con la mia impugnatura alla francese ed e' cio' che  mi ha sempre consigliato di fare il mio maestro. 
Tuttavia ho un problema pratico:  Suono principalmente pizzicato e tengo lo strumento piuttosto alto (diciamo che mi rimane comodo cosi', essendo anche io una persona alta). Con tale impostazione , non riesco ad arrivare con l'arco vicino al ponte.  Dovrei abbassare ogni volta il puntale, cosa che sinceramente non faccio.

Riguardo alle foto sul gruppo di yahoo, anche a me la cosa sembra strana , ma ti confermo che le foto non sono cliccabili e quindi ingrandibili.  (sono normalmente registrato)
Ho notato che questo mi accade anche in altri gruppi di yahoo, forse e' un problema di impostazioni del mio utente. Mah. 


X Giorgio:
Se dovessi adesso prendere un arco in maniera ragionevole , credo che mi affiderei al "pubblicizzato" carbondix.  (che fra l'altro ho letto in altro sito che e' fabbricato in Cina... vedi mio post su topic "contrabbasso per jazz"). 
Pero' questo strano incredibow incuriosisce. 
Io credo tu abbia ragione, penso che questo archettaio , tale Edward Wilcox stia giusto adesso mettendo a punto i primi archi per contrabbasso, che non ci sia niente di gia' definito ed infatti sul sito per adesso sono esposti solo archi per cello e violino. 
E cosi' anche sul gruppo di yahoo. (incredibow@yahoogroups.com)
E' scritto che e' fabbricato in "tapered graphite stick": E' possibile che non esistano archi in tale materiale e proprio in questo sta parte della mia curiosita'. Dall'altra parte mi rendo conto di essere ignorante in materia e non vorrei cadere in banali errori di valutazione. 

Questa e' la mail che ho ricevuto di risposta da Ed (la posso pubblicare apertamente , tanto non vi e' nulla di privato o delicato):
"- Bass bow can be up to 32" long
and most any weight you want.  Our bows grab the
strings nicely so lighter weight works well.  Look at
our Cellobows at incredibow.com for possible
configuration.  We'll make something like this or
modify if you want.  Price:$98 in USA/ Canada; $105
elsewhere. "

Una cosa pero' va' considerata: Se navighi alcuni forum di violinisti e violoncellisti, ad ex:
http://p078.ezboard.com/fcellofuninstrumentsandequipment.showMessage?topicID=298...

http://www.fiddleforum.com/fiddleforum/index.php?PHPSESSID=3f94362d3f1a307294582...

leggerai che gli utilizzatori sono (chi + , chi -) soffisfatti di tale oggetto. 
Di certo si rischia di fare le cavie , ma magari con 100 euro c'e' la possibilita' di avere un oggetto interessante...?   

Su via , chi si offre volontario?  Smiley  Smiley Smiley

  
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vitoliuzzi
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Re: parere arco...
Reply #11 - 01.11.2004 at 10:42:29
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Sarà contento il nostro Domenico Dragonetti, ma il vostro Domenico V. Liuzzi non ci spenderebbe una Lira ... ops... un Euro ... ariops ... un centesimo Smiley!
Sono d' accordo (di Do Magg.) con quanto detto da Giorgio (e mi aspettavo anche  un intervento di Beppe!).
Acquistare un arco così diventa un investimento. O lo terrai in bella mostra spiegando le antiche origini di siffatto attrezzo (dubito che lo utilizzeresti), oppure, se dovessi trovare un acquirente-appassionato di cose strane, potresti anche rivenderlo a cifre più alte.
Sono convinto che ti basterebbe un piccolissimo "input" di qualcuno ad acquistarlo e tu lo faresti Wink!
Del resto $105 sono appena Euro 82,37 centesimi, ovvero Lire 159.491 . Ti sparerà una ventina di dollari per le spese di spedizione, ma che vuoi che siano!
E poi, chi sono questi violinisti Wink!??

Ciao

Vito Domenico "Dragonetti" ... ops Liuzzi (ahimè)
  
vito liuzzi
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emi
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Re: parere arco...
Reply #12 - 01.11.2004 at 10:53:33
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Quote:
Del resto $105 sono appena Euro 82,37 centesimi, ovvero Lire 159.491


Questa e' subdola Vito! Smiley  Da venditore di enciclopedie! Smiley :
  
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vitoliuzzi
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Re: parere arco...
Reply #13 - 01.11.2004 at 13:55:22
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Lo so, caro Dark.
Ma ormai dovresti conoscermi Wink!
Però vorrei aggiungere solo una cosa che magari potremmo analizzare in un Post a parte.
L' impostazione alla Dragonetti rispetto a quella alla Francese, secondo un clichè definitorio ormai consolidato, è notevolmente più semplice da "impostare". Me ne rendo conto con i miei poveri allievi che mi devono sopportare ... fra una risata e l' altra !!... ma non sempre! Questo tuo post, che all' inizio poteva sembrare un pò bizzarro, in realtà si è rivelato utilissimo anche per fare un pò di storia sull' arco e sulla sua evoluzione. E per questo ti ringrazio. Ma non posso non essere d' accordo con Giorgio, sempre molto attento ai minimi particolari (ed anche per questo è un ottimo musicista). In fin dei conti, e te lo dico sinceramente, anche a me farebbe piacere avere un arco proprio come quello che si vede nella foto di Dragonetti. Ma che uso ne potrei fare? Oggettivamente nessuno! Ma come il mio Maestro fa collezione di oggettini che ricordano il contrabbasso (e quanti ce ne sono su Ebay! ... se lo venisse a scoprire li acquisterebbe tutti!), io acquisterei un arco così solo per tenerlo appeso alla parete e dire:"Ecco questo è un arco che si utilizzava a metà del XVI secolo". Per i violinisti, scherzi a parte, la cosa potrebbe essere più interessante. Ma fino ad un certo punto. Fatto sta che è meglio un arco Carbondix*** o un Glasser indicato dal buon Giorgio non solo per chi fa il classico, ma soprattutto per i Jazzisti. Il suono è buonissimo, te lo assicuro! La fibra di carbonio altrettanto. Ma almeno ti dura a vita, non si sfibra, non perde le sue caratteristiche sonore, non si graffia o rompe durante i traslochi vari e, "last but not least", costa di più Smiley! Vuoi che ti rifaccio il calcolo???!!! Meglio di no! Vediamola in questi termini: è rivendibile! Ma se proprio lo vuoi acquistare, promettimi che metti delle belle foto su Yahoo con te che lo suoni. Chissà! Potrei convertirmi anch'io Wink!

Un caro saluto.

Vito
  
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Re: parere arco...
Reply #14 - 01.11.2004 at 16:09:42
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Davvero interessante questo post.
Resto dell'idea che se cerchi un arco 'alternativo' in carbonio le alternative, credo a livello comparabile, sono il Carbondix e il Glasser (quest'ultimo, prodotto negli USA, ha finiture un po' più curate del Carbondix e infatti costa un pochino di più). Ma non so come mai questi archi vengono sempre venduto con crinatura standard bianca (il Glasser per chi lo richiede è disponibile con crini colorati, con un sovrapprezzo -  che brividi...).

Ma mi interessa approfondire l'argomento dell'arco antico alla Dragonetti. Ci sono degli arhcettai che si specializzano in archi barocchi che ne fanno di splendidi in 'legno serpente' (= snakewood; mi spiegò qualcuno che all'epoca il pernanbuco in Europa non c'era).
Come si usano questi archi, al di là che sia un bell'arco artigianale o il Incredibow? 
Mi pare di capire che ci siano limitazioni tecniche, è così?
Ed è vero che non si regolano, la tensione dei crini è fissa??
Al Conservatorio qualcuno lo usa?

tanta curiosità...
  
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Re: parere arco...
Reply #15 - 01.11.2004 at 16:46:47
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Caro Giorgio,
personalmente nei Conservatori che conosco non ne ho mai visti. Il problema è che è già difficile finire un programma settennale che avrebbe bisogno di almeno altri due anni in più. Ecco perchè la riforma Moratti ha previsto questo biennio di specializzazione (già attivo da molte parti ... non nel mio perchè non mi sono voluto adattare al programma standard che reputo assurdo ... ma dal prossimo anno, con le dovute modifiche, sarà presente anche a Taranto!). A parte questo, un vero specialista è il grandissimo Pino Ettorre che quando suona musica barocca mi sa che usi anche l' arco appropriato. Potresti chiedere a lui. Bisogna essere dei veri specialisti e aver studiato la filologia di questo particolare modo di suonare. Non è che sia tanto diverso, ma la presa di quest' arco può andare anche molto al di là del nasetto, che in pratica non viene utilizzato. La mano destra è spostata più in avanti con il pollice sulla bacchetta. Occorrerebbe usare anche corde in budello, altrimenti il senso musicale e filologico, come dicevo, non avrebbe senso. Alcuni archi barocchi posseggono la vite regolatrice: dipende dai casi. Ovviamente ci possono essere delle limitazioni da un punto di vista tecnico, ma facilmente superabili anche perchè all' epoca si tendeva a suonare molto più "sulla" corda e quasi sempre senza l' utilizzo del vibrato. Cosa quest' ultima molto difficile per l' intonazione poichè bisogna essere praticamente perfetti (o quasi). Se ascoltassi musica barocca registrata in maniera filologicamente corretta (ci sono molti Cd di un direttore di cui adesso mi sfugge il nome, fra l' altro difficile da scrivere!) capiresti meglio cosa voglio dire. Purtroppo in Italia non è facile (o quasi impossibile) poter ascoltare gruppi che eseguono musica barocca. Ma ce ne sono! Il problema è che l' Italia mette "l' arte sempre da parte!".
Pino Ettorre è Pino Ettorre! E con il ruolo che ricopre alla Scala ha molte più possibilità di utilizzare questo tipo di arco. E' un grande studioso. Per il resto, si tratta di archi veramente molto belli ma anche costosi per il semplice motivo che sono poco richiesti. Nei Conservatori i programmi non hanno mai previsto lo studio o specializzazione in musica barocca. Ecco perchè s'impara molto di più dai direttori, se ben preparati. 

Ciao

Vito
  
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Re: parere arco...
Reply #16 - 01.11.2004 at 16:51:47
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http://www.archettaio.it/ita/fotoarchi.jsp?language=It&id=9

Qui ne vedi uno molto bello di Cavallazzi.
  
vito liuzzi
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Re: parere arco...
Reply #17 - 01.11.2004 at 17:01:50
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http://www.mdw.ac.at/I105/orpheon/Seiten/education/VioladagambaPage.htm

E qui, caro Giorgio, puoi ammirare queste bellissime viola da Gamba (erroneamente ritenute le progenitrici del contrabbasso secondo il Brun!) che venivano suonate proprio con archi serpente (nella maggior parte dei casi).
  
vito liuzzi
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Re: parere arco...
Reply #18 - 01.11.2004 at 17:06:51
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http://www.mdw.ac.at/I105/orpheon/Seiten/Courses/Ibiza04.htm

Ed ancora per te, Giorgio, guarda queste foto anche "curiose" che illustrano bene come si tiene correttamente un arco barocco.
Tuttavia il problema delle impugnature divide ancora oggi gli storici. Ma quelle che qui puoi vedere sono le più "filologiche". Immagina l' effetto sonoro che ne può emergere. Bellissimo!
  
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Fede
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Re: parere arco...
Reply #19 - 01.11.2004 at 23:16:37
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premetto che sono un po' di fretta, e magari approfondirò meglio quello che voglio dire nei prossimi giorni...

Io mi occupo da un po' anni di musica barocca come contrabbassista e come violonista. Sull'arco ci sarebbero diversissime cose da dire: dal punto di vista tecnico-artigianale la maggior parte semplicemente non le so, ma dal punto di vista tecnico-esecutivo le diverse impostazioni e curvature cambiano di molto il risultato nel suono e nel fraseggio. Ci sono notevoli differenze di curvature a seconda dei luoghi e dei tempi. Più o meno l'impugnatura che normalmente si usa (e che mi è stata insegnata) è quela che dice Vito. La tensione dei crini è fissa solo per archi molto antichi, ma già nel barocco si tirano eccome (non ho comunque competenze storiche, so quello che mi è stato insegnato!); mi son trovato a suonare strumenti piccoli ad arco più antichi (lire o vielle basse) invece dove la tensione dei crini viene fatta con le dita stesse, anche con la viola da gamba può esser così, e quando mi va di suonare il violone con l'impostazione da viola anch'io lo faccio.
Altre due cose veloci: non mi risulta che il grande Pino Ettore si occupi specificatamente di musica antica, oggigiorno il settore è molto più specifico di quanto molti non credono; inoltre contraddico Vito sul fatto che in Italia non è facile sentire musica barocca, o perlomeno nel nord non è così! Non ce ne è tanta su questo sono d'accordo, ma oramai qualsiasi stagione che preveda musica del settecento o del seicento e che non abbia a che fare direttamente con qualche ente stabile chiama gruppi che lavorano (chi più chi meno) su criteri filologici e strumenti originali (per esempio è sempre più difficile trovare gruppi come i  solisti veneti a eseguire questo repertorio). Nel bene e nel male anche perchè è diventato un business. Sul fatto che i conservatori rimagano sempre conservatori non ci piove ma questa è un'altra storia...

per ora concludo...
  
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