ops ... chiedo venia!
Nel mio post ho messo prima il 7/8 e poi il 4/4. "lapsus freudiano"

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Grazie per la correzione, MrPC. Hai detto delle cose giustissime proprio in relazione allo strumento Jazz dell' amico Sergio Scaramelli. E, tutto sommato, questo discorso rientra in tutta quella problematica ulteriore che si poteva approfondire.
Il fatto è che non esistono delle tabelle di tipo "standard" che ti permettono di dire: questo è un 3/4 e quello è un 4/4. Come si è visto, le eccezioni sono parecchie. E ciò è dovuto principalmente al fatto che la tipologia di costruzione dei contrabbassi, sin da antica data (diciamo agli inizi del XVII secolo), ha subito nelle varie Nazioni delle mutazioni estremamente differenti. Così come le diverse Scuole di liuteria (il testo del Rosengard mette in evidenza anche questo aspetto, parlando soprattutto del centro nodale di produzione dei contrabbassi, collocandolo all' incirca nel Lombardo-Veneto).
Ma per quello che ci riguarda, si è visto che non sempre il diapason è relazionabile alle dimensioni dello strumento. Insomma, può non esserci un rapporto di tipo matematico.
Ma sono d' accordo anche con Giorgio. Ormai negli strumenti di fabbrica si tengono sempre più presenti degli elementi standardizzati, anche per fare e dare chiarezza al mercato stesso. Un diapason da 102 mi fa pensare più ad un 3/4 "piccolo", definiamolo così. Ma nulla esclude che possa essere un 2/4, anche se "a vista" un 2/4 è facilmente individuabile, specie se si controlla la misura della distanza fra le spalle (alte e basse), e poi l' intero corpo dello strumento.
Ma nel caso del nostro amico mi sembra più probabile che sia un 3/4, altrimenti per la "piccolezza" del suo contrabbasso lui stesso avrebbe avuto dei dubbi.
Ma alla fine, l' importante è che suoni e che ti vada bene

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VL