Forse Fede la pensiamo in maniera diversa perchè quando si parla della genialità e musicalità di Meyer è quasi impossibile "accoppiargli" un altro contrabbassista con la sua stessa versatilità.
Meyer è veramente un personaggio "sui generis" e la mia critica si rivolge solo al Meyer "classico", od al Meyer visto da un punto di vista "didatticamente classico". E' in grado di eseguire con l' arco cose di altissimo livello, ma che sono frutto del suo immenso talento. Io prediligo più la genialità che nasce da una tecnica più "universale", e cioè adatta a tutti, che si possa adattare a tutti gli studenti, i quali poi, con lo studio, potranno coglierne gli elementi più virtuosistici.

Cmq., ringrazio immensamente ancora un certo F. per avermi fatto dono di questo bel regalo !.

Un caro saluto

Vito

aggiungo la mia piccola esperienza di zappatore del contrabbasso riguardo a segni e segnetti.

premetto che per me l'ottava e' un'utopia e il capotasto non l'ho mai neanche visto da lontano.
io i segnetti a fianco della tastiera li ho. sono di scoth. paro paro ai segni del basso. ho deciso di metterli quando mi sono reso conto che lo studio che potevo fare sullo strumento non riusciva a compensare le necessita' di velocita (per me alta) e intonazione che avevo suonando con il gruppo. in pratica la mia "presunzione" non mi portava vantaggi.

ora li guardo molto meno e l'orecchio fa la maggior parte del lavoro, ma spesso li usi sugli attacchi. quando riprendero' a studiare con l'arco (dopo l'estate, spero) togliero' i segnetti e andro' "a mano libera", per un motivo molto semplice: se devi leggere uno spartito spesso non hai il tempo e il modo di guardare il segnetto.
idem se devi suonare con qualcuno ed "entrare in simbiosi", spesso devi guardare lui e lasciar perdere il resto. non rinnego i segnetti che uso tutt'ora, che mi hanno permesso di fare al meglio il mio lavoro di operaio della musica.

Credo che
sia  chiaro che nessuno puo' suonare giardando i segnetti continuamente...  come e' chiaro che lo stesso Meyer non suona con gli occhi appiccicati ai segnetti, e nessun contrabbassista suona "bene" o "male" in base ai segnetti che ha sulla tastiera.
Ma io mi chiedo:
Se anche in minimissima parte , tali segnetti possono aiutare ad approcciarsi alla strumento, alla musica , al brano , in maniera migliore ,  perche' non averli? 
Ne facciamo forse una questione di convenzione? 

Io sto con i segnetti.

Saluti a tutti.