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Hot Topic (More than 10 Replies) EDGAR MEYER - segni e segnetti !!! (Read 18615 times)
vitoliuzzi
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EDGAR MEYER - segni e segnetti !!!
19.11.2004 at 20:19:36
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Ho visto ed ascoltato il bellissimo DVD di Meyer-O'Connor ed il magico Yo-Yo. Per gentile concessione di un amico del Forum di cui non faccio nome per evitargli la galera (poi mi toccherà difenderlo pure gratis ...!!).
Grazie F. di cuore.
Non esprimo il mio personale parere su Meyer. Da contrabbassista classico che tento disperatamente di essere, non mi piace in nessun aspetto. Tranne forse la grande musicalità. Ma non mi crocifiggerete per questa mia pubblica ammissione Wink!

Curiosità:
1) Meyer nel DVD Live è amplificato in vario modo: microfono sotto il contrabbasso (uno tradizionale), microfoni panoramici per O'Connor ed il mio grandissimo Yo-Yo, un bel microfonino piazzato proprio nella F sinistra del contrabbasso dalla tastiera infinita.
Che microfonino è? Che sistema?

2) Usa per caso corde Thomastik?

3) Che ne pensate di quei bei PUNTONI COLORATI di GIALLO collocati sulla tastiera in corrispondenza degli armonici chiave? Meyer li guarda spessisimo! Ma per una nota stonicchiata non succede niente. Forse è eccessivo.

Attendo fiducioso i vostri competenti pareri.

Grazie

Vito
« Last Edit: 22.11.2004 at 11:14:52 by vitoliuzzi »  
vito liuzzi
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Re: EDGAR MEYER
Reply #1 - 21.11.2004 at 15:13:18
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Quote:

3) Che ne pensate di quei bei PUNTONI COLORATI di GIALLO collocati sulla tastiera in corrispondenza degli armonici chiave? Meyer li guarda spessisimo! Ma per una nota stonicchiata non succede niente. Forse è eccessivo.


Non ho veduto il video , ma mi interessa questa cosa dei riferimenti sulla tastiera.   
Tempo fa' notai che alcuni contrabbassiti (piu' o meno facendolo notare o dicendolo) usano segnare la tastiera.  E mi riferisco anche a musicisti professionisti , se non insegnanti di conservatorio.  (non cito i nomi per ovvi motivi) 
Ho visto spesso usare la pece per farlo. 
Successivamente anch'io ho provato a segnare con una matita bianca i riferimenti degli armonici principali e devo ammttere che la cosa e' stata utile.  E' evidente che non suono guardando continuamente i segni (non sarebbe nemmeno possibile! e oltretutto sono a malapena visibili , sempre sbiaditi essendo una matita... ) , ma in alcune situazioni , sopratutto dal vivo , sapere dove imediatamente ritrovare l'intonazione perfetta mi aiuta molto. Forse e' solo un discorso psicologico... forse solo placebo, ma dal momento che ritengo che l'importante sia essere a proprio agio e suonare nel migliore modo possibile , credo siano utili. 
Il mio insegnante , pur non usando fare cio', approvo' la tesi.   
Voi cosa ne pensate?
  
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proudhon_bakunin
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Re: EDGAR MEYER
Reply #2 - 21.11.2004 at 15:32:50
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Io sotto suggerimento del mio maestro ho disegnato a matita delle belle righe in corrispondenza degli armonici principali (per intenderci l'8va la 12ma e la 16ma della corda a vuoto) e li trovo molto comodi!

Il mio maestro dopo anni di insegnamento e di orchestra continua ad usarli senza alcun problema anche se probabilmente non ne ha alcun bisogno.

Non mi sembra molto funzionale segnarli con la pece (è gia parecchio fastidioso trovarsi le mani impiastricciate quando si suona fuori tastiera), la matita credo sia più che sufficiente, si vede e volendo si può cancellare senza lasciare alcuna traccia.

Ciao

Daniele
  
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dinibass
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Re: EDGAR MEYER
Reply #3 - 21.11.2004 at 22:27:52
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io usavo fare una righina con il bianchetto oppure attaccare una striscetta di nastro adesivo bianco, solo in corrispondenza dell'armonico di 8a.

poi ho cambiato strumento e non l'ho più messo, comunque è un riferimnento sempre utile anche se non indispensabile quindi magari lo rifaccio!

Non immaginavo fosse una cosa diffusa, ma solo da principianti e mi vergognavo un po'...
Però se da un lato il segno all'ottava mi è utile gli altri mi darebbero fastidio, almeno credo.

g
  
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vitoliuzzi
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Re: EDGAR MEYER
Reply #4 - 22.11.2004 at 10:19:50
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Giusto per precisione,
mi sembra che Petracchi usi tre segnetti sul Sol 8a, Re e Sol 2a ottava. Anzi ne sono certo. Quando ebbi il piacere di provare il suo Rossi mi sembra che fossero collocati proprio in queste posizioni. 
Lecito o non lecito? Non lo so!
Un fatto è certo (anzi forse più di uno). I segnetti "potrebbero" essere utili inizialmente nella ricerca delle note al capotasto (ma Meyer li usa anche alla tastiera, sul manico per intenderci), anche se preferisco impostare i ragazzi senza l' utilizzo di alcun punto di riferimento. Magari più in là possono essere un ottimo espediente per rendere meglio in particolari circostanze. Inoltre, a qualcuno potrebbero dar fastidio, nel senso che la presenza del segno in sè per sè può distrarre l'esecutore stesso. 
Non è certamente un simbolo di "minor' bravura" il fatto di usarli: sono altre le cose che si analizzano. Però quando l' uso diviene "abuso", come nel caso di Meyer (che si vede chiaramente che guarda il manico per cercare i suoi pallini colorati) beh, allora credo che il musicista non ci faccia una bella figura. Come dico sempre, il contrabbasso deve poter essere suonato anche in una stanza completamente buia (ve lo consiglio ogni tanto questo tipo di esercizio; sembra quasi di poter visualizzare le posizioni, se prima vi è stato uno studio attento). Personalmente uso i tre segnetti alla Petracchi. Alcune volte mi aiutano, altre volte mi distraggono.
Un dato è certo. Quando si studia con una certa intensità e serietà, non vi sono segni che tengano. La mano sinistra sa molto primo come e dove andarsi a posizionare!!!

Ciao 

Vito
  
vito liuzzi
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Re: EDGAR MEYER - segni e segnetti !!!
Reply #5 - 22.11.2004 at 11:41:47
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Io uso due segni a matita sull'ottava e sulla seconda ottava, sulla tastiera.
Proprio come il signore olandese che su Doublebass reclamizza le corde velvet compas 180 (Hans Rolufsson o qualche cosa del genere), primo contrabbasso dell'orchestra di amsterdam (credo)
Prendere il LA pigiato in seconda ottava mi risulta molto più sicuro.
  
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Re: EDGAR MEYER - segni e segnetti !!!
Reply #6 - 22.11.2004 at 13:13:04
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Ah beh ....! allora se si può ....

ho provato, bella comodità
  
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Re: EDGAR MEYER - segni e segnetti !!!
Reply #7 - 22.11.2004 at 15:32:14
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Vito... sta cosa di suonare al buio è interessantissima!
Lo vado a fare subito. 

  
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Fede
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Re: EDGAR MEYER - segni e segnetti !!!
Reply #8 - 22.11.2004 at 15:55:32
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Confermo che sono proprio in tanti, anche tra i nomi grossi, che lo fanno... e non vedo cosa ci sia nulla di male... anche se si trattasse di star troppo a vederli (e anche a metà manico) quel che conta è il risultato. E Meyer infatti è intonato.
A essere pignoli troppi segni sarebbero fuorvianti perchè diverse note suonano più o meno intonate a seconda dell'accordo e del contesto tonale che c'è sotto (comma più o comma meno) e un fa# o un solb possono non essere del tutto omofoni. Ma è eccesso di pignoleria... E i segni sui tre punti citati bastano e avanzano.
  
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proudhon_bakunin
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Re: EDGAR MEYER - segni e segnetti !!!
Reply #9 - 22.11.2004 at 17:15:04
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Concordo con quanto dice Fede, quello che conta è il risultato. 
Personalmente però credo che i segni sulla tastiera (prima ottava) mi porterebbero ad una sorta di pigrizia mentale, perciò meglio evitare Wink
Per quanto riguarda possibili distrazioni io ho notato (dopo un anno e mezzo di studio) che i famosi tre segnetti non mi creano alcun fastifio (forse perchè li guardo piuttosto di rado) ma mi sono altresì molto utili quando la concentrazione, per il lungo studio comincia a scemare.

PS: Davvero curare la diversa intonazione di fa# solb è pignoleria?? Io ci sto impazzendo!
  
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dinibass
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Re: EDGAR MEYER - segni e segnetti !!!
Reply #10 - 22.11.2004 at 19:35:56
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Non credo sia eccesso di pignoleria; penso che in alcuni contesti tonali la differenza si noti parecchio ed in altri per niente. Ma ce lo dice l'orecchio.
Questo perlomeno in Occidente, perchè per chi ha una cultura e una formazione mediorentale o orientale allora cambia tutto, ci sono differenze enormi tra i quarti di tono che per chi è del tutto estraneo a quella tradizione sono difficili da sentire.
gd
  
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vitoliuzzi
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Re: EDGAR MEYER - segni e segnetti !!!
Reply #11 - 22.11.2004 at 20:05:37
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Volevo fare solo qualche considerazione di carattere generale (altrimenti rischio di riscrivere l' Odissea!).
Nessuno vieta i segnetti, benchemeno li potrebbe vietare. Didatticamente preferisco non farli usare, e mi sembra ovvia anche la motivazione. Ma faccio sempre presente che c'è la possibilità recondita di poterli utilizzare. Solo che non accetto i divieti assoluti posti da chicchessia o che tendano a sminuire il valore anche dei "big". La questione di Meyer è ovviamente una sorta di provocazione ma ragionata. Nel senso che lui li guarda quasi costantemente e praticamente non conosce cosa sia il vibrato, o quasi. Per Meyer è importante suonare intonato e basta: se i segni lo aiutano in questo, ben vengano. Ma chi usa con una certa perizia il vibrato in qualsiasi posizione della tastiera, sa benissimo come il valore dei segnetti sia un altro. E cioè quello che è stato detto ottimamente da alcuni di voi: un modo per trovare un punto di riferimento in situazioni od occasioni del tutto particolari od eccezionali. 
Il vibrato è un effetto, bellissimo! Ma è anche la più naturale "stonatura" che si possa ottenere dallo strumento. In fin dei conti il segno mi permette di avere un punto di riferimento per un volo pindarico di ottava (per esempio) o per partire con "il piede giusto". Ma se poi quella nota la devo vibrare, il segnetto potrebbe anche infastidirmi (parlo a titolo personale). Questo per dire che non mi piacciono i segnetti esagerati di Meyer che poi alla fine suona come un pianista, ma preferisco anche le piccole stonature, vibrate o meno, che fanno del "tuo" suono complessivo un momento artisticamente molto più interessante (almeno nella mia personale concezione). Altrimenti ritorniamo al passato e segnamo tutti i semitoni (o quasi ... e cosa che si faceva realmente) per avere quella tipica sonorità che contraddistingueva il periodo a cavallo fra XV e XVI secolo.
Ma di una cosa son' certo: l' uso dei segni non sminuisce il valore di un contrabbassista. 
Sono altre le cose che mi fanno apprezzare o deprezzare chi fa del contrabbasso una professione ad un certo livello.

Ciao!

Vito
  
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Fede
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Re: EDGAR MEYER - segni e segnetti !!!
Reply #12 - 23.11.2004 at 11:33:32
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Non è pignoleria curare la differenza tra fa# e solb, è pignoleria parlarne come se non fosse ovvio...

...e forse (pignoli per pignoli) potrebbe essere già più pignoleria pensare che un re possa essere leggeremente diverso se fosse terza di un si bemolle maggiore o settima di mi maggiore... o altro...
  
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Re: EDGAR MEYER - segni e segnetti !!!
Reply #13 - 23.11.2004 at 11:37:23
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... è come aprire una porticina escoprire che dietro di essa c'è un mondo fantastico ed inimmaginato, completamente diverso da quello che si conosceva.....

g
  
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Fede
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Re: EDGAR MEYER - segni e segnetti !!!
Reply #14 - 23.11.2004 at 11:41:54
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d'accordo con vito su tutto (anche se io, come una volta già dissi, adoro l'uso (o il non-uso) che fa Meyer del vibrato; peraltro dipendente sempre dal contesto, in altri dischi vibra ben diversamente).
Mi permetto di aggiungere una cosa: i tasti in budello degli strumenti rinascimentali o barocchi potevano essere (anzi possono essere) mobili a seconda del temperamento scelto (con qualche compromesso); e comunque non si modulava in tonalità con eccessive alterazioni in chiave. Non segni fissi dunque. (come infatti un segno a matita sulla tastiera del cb ha il vantaggio di essere cancellato e rifatto...)
  
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vitoliuzzi
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Re: EDGAR MEYER - segni e segnetti !!!
Reply #15 - 23.11.2004 at 14:15:27
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Il discorso di Giorgio no fa una piega.
Pignoleria? Non so fino  a che punto! Ma visto che i nostri strumenti hanno questa innata capacità di poter ampliare la gamma sonora potendo suonare quarti di tono o cose del genere, ben vengano coloro che riescono a sfruttare queste ulteriori possibilità che uno strumento ad arco può generare. Personalmente preferisco un discorso più "tonale", ma sono scelte che si fanno in base alle proprie capacità e agli studi pregressi che si sono portati avanti negli anni della formazione. Poi ognuno di noi fa le proprie scelte nella ricerca della via migliore per potersi esprimere al massimo delle proprie capacità. La difficoltà è che non sempre questa strada è ben delineata; ma chi ritiene di averne le capacità deve assolutamente perfezionare gli studi in questo senso ed almeno tentare. 
Nel più terribile dei casi, avrà sicuramente ampliato il proprio budget conoscitivo e formativo. Cosa di non poco conto!
Affermazioni scontate ma che ogni tanto bisogna riprendere.
Io conosco i miei limiti: cerco di superarli, ma se tale operazione risultasse infruttuosa posso dire almeno di averci provato ... e non avere risentimenti futuri o sensi di colpa.
Ragazzi, voi avete un grande dono: la curiosità di sperimentare! Dateci dentro e non abbiate timore di critiche od altre farneticherie a proposito. 
Godete del vostro contrabbasso, e lui vi ripagherà molto bene (forse anche in termini economici!!).
Ma fate delle scelte ben precise: vi aiuteranno a focalizzare meglio il vostro lavoro.
Scusate il paternalismo di questo Post, ma forse un giorno comprenderete meglio le mie umili parole.

A presto, lo spero.

Vito
  
vito liuzzi
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Re: EDGAR MEYER - segni e segnetti !!!
Reply #16 - 23.11.2004 at 17:14:32
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La scorsa estate ho frequentato un breve workshop sulla musica araba, davvero interessante.

Mi sono trovato molto a mio agio, d'altronde lo sapevo: sono bravissimo a stonare! Wink

giorgio
  
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melija
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Re: EDGAR MEYER - segni e segnetti !!!
Reply #17 - 23.11.2004 at 23:19:57
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a proposito di vibrato e di meyer come suonatore...ho un cd di lui che suona il si minore di bottesini e il doppio concerto con joshua bell: da paura!! una cadenza fantastica, il tutto preso ad una velocità alluucinante e pulitissimo. sarà anche amplificato, ma la sua bella figura la fa!!
  
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vitoliuzzi
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Re: EDGAR MEYER - segni e segnetti !!!
Reply #18 - 24.11.2004 at 04:50:43
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Sul fatto che Meyer sia un grande contrabbassista non vi sono dubbi. Il probelma è che "personalmente" a me non piace la sua tecnica, brillantissima ed a volte geniale nell' uso del capotasto in posizioni arretrate.
Preferisco altri nomi, tutto qua! E' solo una questione di scelte personali, non certo una critica.
Anche Rabbath ha suonato amplificato (cosa che non approvo moltissimo), ma la differenza mi sembra abissale. "In my opinion!!!"

Ciao

Vito

p.s.: vedi, le Suite di Bach (tre) di Meyer, ad esempio, non mi piacciono perchè ha voluto utilizzare un suono molto riverberato e troppo lavorato (equalizzato), per dare l' impressione di ottenere un suono più veritiero alla filologia storica. Ben articolato ed intonatissimo, ma alla fine stanca ed alcune scelte interpretative mi sembrano un pò scontate. Ma se quella era la sua idea, ben venga. Solo che non riesco ad ascoltarlo dall' inizio alla fine. Troppa uniformità ed una registrazione molto artefatta.
Karr ha realizzato una cosa più "fatta in casa", ma la differenza, a mio avviso, è lapalissiana!
  
vito liuzzi
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Fede
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Re: EDGAR MEYER - segni e segnetti !!!
Reply #19 - 25.11.2004 at 18:16:11
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...il mondo è bello perchè è vario!...

Io la penso proprio in maniera opposta a Vito, sia nel confronto con Rabbath, che con Karr... riferendomi anch'io al godimento o al non-godimento nell'ascolto. (...e spesso il materiale contrabbassistico, avulso da un discorso "tecnico" da stumentista, risulta poco godibile)
  
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