Quote:
Vorrei chiedervi in cosa "tecnicamente" e' diverso (se lo e') l'uso dell'arco nel jazz rispetto alla musica classica.
Emi.
Statiscamente si può riscontrare un percorso di tipo diverso tra i "classici" e i "jazzmen" (odio le categorie!!!), e molto raramente (ma alcuni ci sono) si trovano jazzisti che hanno studiato la tecnica dell'arco comparabilmente al contrabbassista che, tanto per capirsi, si presenta ai concorsi orchestrali. Di conseguenza c'è spesso un livello tecnico di partenza diverso, legato allo studio.
E statisticamente si può notare come la prevalenza (o addiritura la normalità) sia pizzicata in un caso e archeggiata nell'altro (un interessante argomento sarebbe lo speculare, sui differenti modi di approciarsi al pizzicato dal classico al jazz), e il differente livello tecnico ne può essere conseguenza.
Un altro fattore determinante è dato dall'amplificazione: (già se ne è accennato in altri post), se uno è amplificato neccessariamente sarà condizionato nella conduzione dell'arco e nella emissione del suono. Quello che accade spesso è che i jazzisti esercitano una pressione di gran lunga inferiore rispetto al contrabbassista medio che suona Bottesini.
Un'altro discorso interessante è legato al linguaggio: L'arco infatti si presta con difficoltà a un tipo di accentuazione tipica del linguaggio bop, per esempio; questo accade anche col violino (conosco un solo violinista che suona in maniera credibile i fraseggi da sax (tipo alla Charlie Parker per esempio), ma ci ha lavorato molto!), e figuriamoci col contrabbasso, dove il suono parte con molta più difficoltà.
Un'altra cosa: improvvisare in velocità con l'arco sulle posizione alta, richiede un certo impegno di tipo tecnico per non essere stonati, mentre improvvisare entro le prime due ottave spesso in un contesto jazzistico di tipo standard, può creare spesso caos acustico d'insieme e cacofonia.
Il concetto di suono al quale accenna Giorgio è poi importante; nel classico si studia ricercando il "bel suono", nel jazz no o non necessariamente (e questo vale per tanti altri strumenti).
Tutto ciò rimanendo nei "canoni tradizionali", più se ne esce verso il contemporaneo più le strade si incontrano; o anche se se ne esce verso altre direzioni extraclassiche e extrajazz (world music, musica di propria composizione e simili)
Ciao
Fede