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Very Hot Topic (More than 25 Replies) domande cretine sulle improvvisazioni jazz... (Read 29380 times)
sergiao
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domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
18.02.2005 at 11:22:52
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...perchè se provo ad improvvisare sui brani jazz faccio schifo?
ovvero, cos'è che rende "jazz" un solo?
i miei solo sono banali, ho studiato giusto qualche pattern da inserire in progressioni II-V-I, ma non posso vivere solo di quello!!! =)

cos'è che rende le sonorità di un solo jazz??

mi consigliate cosa fare/leggere, per migliorare?
  
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andrea
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #1 - 18.02.2005 at 12:49:07
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bella domanda!

non ne ho la piu' pallida idea, non suono jazz (non sono abbastanza bravo) ma ti posso dire che secondo me (da quello che ho ascoltato) la differenza tra un bel solo e un brutto solo e' tutta personale. 
io non apprezzo i soli a 3000 note all'ora, ma quelli cantati, "che tirano fuori le note giuste", insomma che hanno un'anima.
dove si trovi quest'anima non so proprio dirtelo...
quanto a dire che un solo e' jazz e uno no... direi che e' impossibile stabilirlo, soprattutto per come si e' evoluto il jazz, che oramai e' quasi ogni cosa....
  
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Mordecaj
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #2 - 18.02.2005 at 13:31:54
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Sergio, tu chiedi i cosiddetti "brevi cenni sull'universo". Per quanto mi riguarda avevo raggiunto discreti risultati con l'elettrico. Per il contrabbasso per ora mi concentro solo sullo studio del classico, che basta e avanza. Penso comunque che devi fare il percorso più o meno seguito da tutti: studio delle progressioni e suonare parecchio. Se vuoi maggior cantabilità si deve in primo luogo partire dai temi e concentrarsi su essi e la variazione melodica. Già eseguire con swing, relax e un caldo fraseggio un tema è un bel risultato. Alla fine quello che chiamiamo improvvisazione è il frutto di situazioni ben controllate.
  
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sergiao
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #3 - 18.02.2005 at 17:29:35
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si, ma io vi avevo anche avvisato che erano domande cretine =)
  
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vitoliuzzi
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #4 - 18.02.2005 at 19:17:03
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Tutte le domande possono essere "cretine". E' l' interlocutore che, se bravo, le sa rendere intelligenti ed impreziosirle di consigli ottimi per tutti. Anche per i più esperti Wink!

Amen

Vito
  
vito liuzzi
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emi
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #5 - 19.02.2005 at 00:48:13
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io credo che sia importante studiare quello che i caposcuola hanno fatto in passato... Ad esempio penso sia molto utile studiare i soli trascritti di alcuni grandi... e scopiazzarli bene bene... Wink
  
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vitoliuzzi
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #6 - 19.02.2005 at 11:24:25
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A proposito, e scusate la mia totale ignoranza in merito,
c'è qualche testo BASILARE da poter consigliare a chi voglia cominciare lo studio serio del Jazz?

Sarebbe una cosa molto interessante scoprire se ci sono testi "comprensibili" per poter avere un primo approccio all' incredibile ed affascinante mondo jazzistico.

Se qualcuno ne sapesse qualcosa in merito o ha delle osservazioni da fare, è il benvenuto.

Bass is best!

Vito Liuzzi
  
vito liuzzi
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dinibass
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #7 - 19.02.2005 at 14:58:54
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mi sento di consigliare due sistemi per migliorare i soli jazz:
1. trascrizione di soli, partendo da quelli di Pettiford, Chambers e poi andare avanti con Mitchell, Carter, Haden, Peac o ck, e chiunque ti piaccia.
Puoi anche dedicarti a porzioni interessanti di soli che ti piacciono. Non significa che poi quando suonerai lo stesso btano dovrai ripeterli! Ma ti serviranno per interiorizzare un certo linguaggio, la pronuncia giusta, gli accenti... e poi prenderai la tua strada!
2. parallelamente, farsi accompagnare da un paziante pianista (o chitarrista) o in alternativa praticare sulle ballads-medium degli Aebersold.

g
  
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barberam
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #8 - 20.02.2005 at 08:56:33
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Mi sembra che gli altri abbiano detto cose sacrosante, io personalmente ti consiglio di procurarti il software BAND IN A BOX e improvvisare sugli standard in esso contenuti: tieni presente che rispetto alle basi su CD puoi rallentare la velocità di esecuzione e molte altre features ancora... veramente un ideale complemento ai metodi didattici tradizionali (c'è la tecnologia... sfruttiamola!)
Fammi sapere.
Massimo.
  
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Mordecaj
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #9 - 21.02.2005 at 07:14:34
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Ciao Sergiao, penso che tutti abbiamo suggerito cose importantissime. A me in particolare è servita la via degli  Aebersold. Perfetto cominciare con le ballads/medium, ma anche blues. Voleva anche chiederti se hai un gruppo? Se hai situazioni di musica d'assieme e/o Jam sessions? Ritengo necessario passare dalla studio "solitario" al "palco" per così dire....Comunque anche chi pensa d'aver fatto un primo passo non è immune, dopo aver fatto qualche solo, dalla sensazione di "schifo" da te richiamata........ ciao
  
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dinibass
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #10 - 21.02.2005 at 08:59:05
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la pratica live è importante quanto lo studio.

il consiglio di Pat Metheny, che ti giro volentieri, è di fare sempre in modo di essere il più scarso del gruppo: è solo un modo per dire che solo suonando con gente più brava si migliora di più e più in fretta!

interessante quello che avete scritto sui software tipo B-in-a-Box, sarebbe bello se qualcuno aprisse un topic su questo argomento, illustrando i software reperibili sul mercato per scopo educativo-musicale!

g
  
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vitoliuzzi
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #11 - 21.02.2005 at 10:45:28
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Caro Giorgio,
puoi aprire tranquillamente un Topic sui software tipo il Band in a Box suggerito da Massimo (io non lo conoscevo ... ma sono giustificato!).
Penso che molti colleghi contrabbassisti ed amici possano essere interessati a questo tipo di discorso.
Forza e coraggio Wink!

OT:
Complimenti ancora per la bella recensione del tuo Out! su SUONO ... mica male!
Magari lo inserisci nel tuo Topic così abbiamo tutte le recensioni memorizzate in un unico contesto. Il potenziale acquirente vi troverà MILLE critiche ed informazioni ... E NON MASTERIZZATELO Sad! Fatelo per il nostro Grande Fratello: il contrabbasso!

Saluti

VL
  
vito liuzzi
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sergiao
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #12 - 21.02.2005 at 12:23:25
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non posso che ringraziare tutti per le cortesi e preziose risposte, gia uso gli aebersold, devo dire che per quanto riguarda il walkin' sono cresciuto parecchio, anche se sono scarsissimo, ma molto meno di prima!!!

tra l'altro suono con un pianista, anche lui studia jazz, insieme facciamo qualche standard, cioè, abbiamo iniziato ora, pertanto siamo fermi a "a foggy day" e "autumn leaves", ma è un inizio no???

ho comprato dei dischi bellissimi di rollins, dove ci sono molti assoli di contrabbasso, ma è così poco definito il suono, che non riesco bene a distingere le note, non riesco quindi a trovarlo ad orecchio, esistono gli spartiti di quei soli? si possono scaricare??

grazie ancora a tutti, questa community è la più "cortese" e "concreta" di tutte quelle che ho frequentato, complimenti a tutti (:
  
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MrPC
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #13 - 21.02.2005 at 15:21:07
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Facendo qualche ricerca in rete troverai siti con trascrizioni di soli di contrabbasso o altri strumenti.
Prova per esempio sui siti di Marcello Sebastiani o Lucas Pickford.

C'è un volume Aebersold in cui Todd Coolman propone una serie di solo ordinati secondo il concetto dell'evoluzione stilistica, si va da Jimmy Blanton (Body & Soul se non sbaglio) a Eddie Gomez passando per Paul Chamebrs, Israel Corsby, Ray Brown, Scott La Faro et altri.
Non ricordo il titolo del volume, forse The bass tradition o qualcosa di simile.

Ciao!
  
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marco_r
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #14 - 22.02.2005 at 08:48:18
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ciao a tutti,
fino ad ora ho solo letto in questo forum e ho sicuramente ricavato consigli molto interessanti. Su questo argomento mi sento di dire la mia quindi spero di portare un contributo utile. Testi sull'improvvisazione jazzistica: ne ho comprati tanti sperando di trovare quello giusto e definitivo. La maggior parte sono testi che trattano solo alcuni aspetti anche se spesso in maniera molto approfondita, altri rimangono molto in superficie e ripetono le stesse cose. Su consiglio di un insegnante ho comprato i libri di Hal Crook, trombonista e insegnante al Berklee College di Boston, e devo dire che sono di gran lunga i migliori testi sull'improvvisazione in cui mi sia imbattuto. I due libri in questione sono: "Ready, Aim, Improvise" e "How to Improvise" casa editrice Advance Music. Sono libri complementari e andrebbero studiati insieme soprattutto per principianti e forniscono materiale di studio per anni oltre a una metodologia su come organizzare lo studio dell'improvvisazione. Purtroppo sono in inglese..
  
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vitoliuzzi
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #15 - 22.02.2005 at 10:22:39
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Grazie Marco e benvenuto.
Faremo tesoro delle tue ottime indicazioni.

A presto

Vito Liuzzi
  
vito liuzzi
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tramaker
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #16 - 28.02.2005 at 10:42:58
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Ciao, 

Le tue domande mi paiono tutto meno che cretine. Secondo me vale una regola di base, non solo jazzistica: “non è detto che tu sappia eseguire con lo strumento quello che hai in mente, ma è certo che tu non saprai eseguire con lo strumento quello che non hai in mente”. 

Butto giù alcune incomplete cose che mi sono state utili:

1)-  Seleziona POCHI soli (due o tre, non di più), SEMPLICI di autori BRAVI (p.e. il solo di Davis in Kind of Blue), non necessariamente di contrabbassisti. Non temere di peccare di banalità, se li studiano tutti una ragione c’è. All’inizio prediligi roba registrata in studio (è più chiara)
2) – Impara a cantarli. Se sei stonato non è un problema, l’intonazione della voce si impara. Non aver paura di cantarli troppo uguali all’originale, non sarai mai “abbastanza bravo” da ripeterli alla perfezione. 
3) –Sul contrabbasso studia BENE hammer-on, pull-off e slide (sono FONDAMENTALI per dare un senso alla pronuncia). STUDIALI TECNICAMENTE (spesso gli si dedicano i momenti di cazzeggio)
4)– Prendi singole frasi (p.e. Kind of blue – Davis – apertura - sequenza D-D-F-A-G-A-D) e ripetile cromaticamente (all’inizio fregatene del 2-5-1) utilizzando hemmer-on e  pull-off. Lavora dove sei sicuro (se non sei bravo al capotasto non andarci) Lavora LENTO (è più difficile dare senso a una ballad che a un medium).
5) – Ascolta Be-bop. È un genere difficilissimo, ma ti dà tantissimo l’idea del nerbo della pronuncia moderna. Hai scritto che hai roba di Rollins, ASCOLTA LUI più dei suoi contrabbassisti.
6) – non aver paura di studiare sui “vecchi” (Jaco Pastorius cita Paul Chambers come maestro)
7) - Studia (già te l’hanno detto) con altra gente possibilmente più brava di te. 
8) - Chiedi a quelli più bravi che ti critichino spietatamente, e considera ogni palata di letame sulla faccia come una preziosa occasione di miglioramento e una sfida.   

Aggiungo una considerazione a margine, che probabilmente qualcuno considererà “eretica”. Quando costruisci un solo PENSA a cosa vuoi dire: prendi il contrabbasso e ti chiedi: come posso raccontare in 80 secondi che mi hanno rubato il motorino o che la mia compagna mi ha detto una cosa carina o che fuori piove? Cose piccole e quotidiane, non impegolarti in grandi temi. Quando inizi fregatene del tema degli accordi delle scale, pensa solo a RACCONTARE una cosa, l'unica cosa che hai a disposizione è il tuo contrabbasso, non devi essere necessariamente bravo, DEVI ESSERE CHIARO. Non temere di fare delle puttanate (cosa credi che pensino i vicini quando inizi con l’archetto?). poi comincia ad applicare questa regola a un brano (per esempio "Foggy day" o "Autumn leaves"). Un buon musicista ha bisogno di tecnica, ma non è detto che un bravissimo tecnico sia anche un buon musicista.

uffa, ma quanto parlo???

Ciao e buon suonare!
  
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vitoliuzzi
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #17 - 28.02.2005 at 11:01:48
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BRAVO!
Ottime indicazioni, le prendo anche io come "consigli musicali" in genere.
Caro Tramaker,
hai detto delle cose a mio giudizio interessantissime e per alcuni versi originali. Sono poi "regole" che possono valere sia nel classico (il mio ambiente naturale) che nel Jazz.
Per questo motivo ti invito a scrivere quanto ti pare e piace, invito che estendo a tutti gli amici del Forum.
A volte una frase è più che sufficiente!
In altri casi occorre sviluppare un pensiero più complesso sia musicalmente che tecnicamente.
Fai però attenzione! In un Post non si può scrivere all' infinito: il programma è fatto così! Magari, nel caso di messaggi lunghi, si può suddividere in più parti il testo.
Non vorrei che il messaggio andasse perso, come spesso capita al sottoscritto 8:)!

Attendo la Lezione n.2 sul tema in questione. Altro che domande "cretine" ... qui si può scrivere un Libro Wink!

Un saluto e .... scrivi quanto vuoi: sarà un piacere leggere te e gli altri amici colleghi.

Un saluto al Forum.

VL
  
vito liuzzi
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campus
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #18 - 28.02.2005 at 14:30:01
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Tramaker mi unisco a quanto già detto da Vito.
Veramente BRAVO ! Hai toccato un punto fondamentale dell'improvvisazione: il sapere raccontare. 
Non è da tutti ... posso garantirtelo.
  
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campus
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Re: domande cretine sulle improvvisazioni jazz...
Reply #19 - 28.02.2005 at 14:39:06
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Un grazie anche a Marco_R per il contributo importante e un benvenuto anche da parte mia.
  
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