Normal Topic La transumanza dei lupi (Read 5338 times)
proudhon_bakunin
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La transumanza dei lupi
08.03.2005 at 11:12:09
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Vista la discussione iniziata sul topic dedicato al cb di Vito provo a proporvi un mio piccolo problema.
Ultimamente ho notato sul mio strumento di fabbrica un lupo sul si II° corda seconda ottava che prima non mi sembra ci fosse.
In parte il problema si riflette anche sul si I° corda seconda ottava ma qui il problema posso superarlo alleggerendo un po' l'arco.
Vi è mai capitato di osservare un fenomeno simile?

Ho già provato con un anti-lupo ma senza alcun risultato.

Il problema non sarebbe troppo grave, visto l'imminente consegna del mio nuovo cb, se non fosse che la prossima settimana ho l'esame di conferma.
Cosa faccio, cambio diteggiatura?

Grazie
Ciao
Daniele
  
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vitoliuzzi
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Re: La transumanza dei lupi
Reply #1 - 08.03.2005 at 11:28:37
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Non credo sia opportuno "adesso" stare a cambiare diteggiatura. Se non si tratta di una nota lunga che mette troppo in evidenza il difetto (tieni conto che anche il semplice variare di temperatura/umidità potrebbe aver innescato il problema) non mi pare personalmente che sia necessario cambiare diteggiatura. In fin dei conti si tratta di un "esame di conferma" (in bocca al LUPO ... tanto per restare in tema) e non credo neanche che i commissari-docenti si accorgano di tale mefistofelica presenza oscura.

Secondo me, vai tranquillo!

Al massimo riprova a mettere l' antilupo, magari posizionandolo molto vicino al ponticello ... chissà ... la transumanza potrebbe aver fine Wink!

Vito ... e facci sapere come è andata!
  
vito liuzzi
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vitoliuzzi
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Re: La transumanza dei lupi
Reply #2 - 08.03.2005 at 11:36:46
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... oppure, come fa qualcuno empiricamente, prova a mettere un tappo di spumante (così poi festeggiamo!), adeguatamente tagliato per ridurne la lunghezza, fra la fine della cordiera (alla punta) e la parte finale del piano armonico. Questo tappo deve fare pressione fra questo punto della cordiera ed, appunto, la parte finale del piano armonico. 
E' una soluzione poco elegante, ma alcuni l' hanno trovata funzionale. In fin dei conti, la pressione esercitata del tappo in sughero sulla tavola "potrebbe" eliminare qualche armonico che va a contrastare ed acuire la nota fondamentale da cui trae origine il lupetto.

Ci sono altre soluzioni. Mi pare che ne abbiamo discusso tempo fa.

  
vito liuzzi
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andrea
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W il contrabbasso!

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Re: La transumanza dei lupi
Reply #3 - 08.03.2005 at 12:08:32
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io ti rispondo per quanto riguarda l'interazione tra i due si (basso e alto). il lupo e' una risonanza anomala dello strumento. in pratica in corrispondenza di una certa frequenza (e quindi di una certa nota) lo strumento si mette a vibrare in maniera incontrollata e il risultato e' il lupo. probabilmente la frequenza che "eccita" il tuo lupo e' un armonico di si che e' piu' presente nel si alto che nel si basso, e quindi sul si basso riesci a tenere sotto controllo il tutto, mentre sul si alto no.
l'idea del tappo (o di cose simili) puo' essere un "tampone" valido, perche' tende a smorzare aun po' la cassa armonica e probabilmente sposta leggermente la frequenza di risonanza. io ho un problema simile sul mio con il re, specialmente sulla III corda. siccome amplifico lo strumento, questa e' la nota con la quaòle rischio di piu' che parta un fischio. per un periodo ho risolto la cosa con un rotolo quasi finito di carta igienica pigiato tra cordiera e piano armonico. ma era un po' troppo pittoresco!

in bocca all' upo
andrea
  
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proudhon_bakunin
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Re: La transumanza dei lupi
Reply #4 - 08.03.2005 at 12:34:50
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Grazie a tutti, come al solito tempestivi ed esaurienti.

Proverò a festeggiare in anticipo per sfruttare il tappo della bottiglia!
Nella speranza che ...

CREPI IL LUPO!

Ciao
Daniele
  
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vitoliuzzi
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Re: La transumanza dei lupi
Reply #5 - 09.03.2005 at 10:02:46
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Caro Daniele,
concordo con Andrea quando in pratica dice che si tratta di soluzioni "estemporanee". Sarebbe meglio che il piano armonico vibrasse in tutta la sua pienezza, vista l' importanza che ha nella produzione del suono.

Potresti provare anche a sistemare un "doppio" anti-lupo sulla corda a distanze diverse o ravvicinati, così da rinforzare l' effetto di smorzamento.

Oppure, e non credo di dire un' eresia visto che sono cose che si sanno, dovresti cambiare corde e scegliere una muta o marca che abbia uno spessore più sottile, tipo le Corelli. Sono corde iper-sottili che piacciono a Karr, Marillier, Rabbath ed altri. Tuttavia, grazie a questa loro particolarità, attenuano o fanno scomparire del tutto i fenomeni di cattiva risonanza del piano armonico.
In Italia forse non le consideriamo moltissimo perchè bisogna abituarsi a questo diametro iper-sottile, ma se suonassi il modello che usa Gary Karr (dovrebbe essere il 360 Forte TX), noteresti che i lupi finiscono la loro transumanza (nel 90% dei casi) e la morbidezza delle corde a volte è imbarazzante. Tutto questo nella mia esperienza diretta. Purtroppo sono corde un pò meno dolci nel suono rispetto a Pirastro o D'Addario. Ma la risposta all' arco è ottima, anzi eccellente.

Tutto questo per dire che anche le corde sono fattori importanti nella produzione della risonanza anomala; se però anche usando le Corelli il problema non si dovesse risolvere (lo dico a titolo di esperienza personale), allora il difetto è abbastanza grave e bisognerebbe provare a spostare la cordiera od usarne un' altra. Ma qui il discorso si complica.

Il problema è che anche i liutai possono fare ben poco.
Ci sono stati molti tentativi empirici per risolvere il problema, ma alla fine credo che sia una questione di legni e spessori. Ricontrollando gli spessori qualche risultato lo si è ottenuto. Ma, tenendo conto dell' alto costo dell' operazione e della difficoltà, personalmente ci penserei su due volte.

Ciao Daniele

Vl
  
vito liuzzi
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