La mia idea è che si tratti soprattutto di una questione di memoria.
Non è mai capitato a nessuno, in un periodo in cui si è particolarmente concentrati su un pezzo (concerti, esami, audizioni), di accorgersi che al mattino provando a cantare il pezzo studiato si azzecca la nota iniziale?
A quel punto il gioco è fatto! Basterebbe esercitarsi un po' ogni giorno, credo!
Altro sarebbe avere tale memoria talmente sviluppata da creare fastidio nell'ascolto di un brano, in se correttamente intonato ma leggermente spostato di qualche hz rispetto al la standard.
Un'altro concetto di orecchio assoluto, piuttosto diffuso negli USA, è quello che considera le note alla stregua dei colori individuando caratteristiche peculiari (brillantezza, solarità, ecc.) alle singole tonalità e note riconoscibili in qualsiasi situazione senza margine di errore.
Di questo concetto negli stati uniti il sig. David Burge fa un gran mercato:
http://www.perfectpitch.com Ciao
Daniele