Hot Topic (More than 10 Replies) PETRACCHI ON DOUBLE BASSIST (Read 8490 times)
vitoliuzzi
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PETRACCHI ON DOUBLE BASSIST
29.03.2005 at 14:53:19
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Cari colleghi,
è con immenso piacere che vedo pubblicata un' intervista su DOUBLE BASSIST periodo Primaverile 2005, al nostro contrabbassista di riferimento M.° FRANCO PETRACCHI.
Vi dirò subito che da giornalista pubblicista quale sono, mi è piaciuta più l' intervista al M.° Stefano Sciascia, forse perchè piena di "pathos" e perchè Stefano è mio amico, detto per l' "incisivo cariato".
Ma a parte queste mie personali analisi tecniche, trovo che Double Bassist non poteva dimenticarsi del Petracchi, autentico baluardo della Scuola Contrabbassistica Italiana e che ha, per così dire, sfornato il meglio o quasi del contrabbassismo italiano.
Certo, come si diceva sul Forum Classico di Bocini, non si dovrebbero dimenticare altri famosissimi esponenti della nostra Scuola come Pederzani, Benzi padre e figlio, Ferraris, Milani (di cui sono un fun acceso!) e tanti altri che ora non ricordo. Ma questo è un altro discorso. Come dice quella canzone "Uno su cento ce la fà".
Bene, essere rappresentati dal Petracchi non è cosa da poco. Parliamo ovviamente della c.d. "non più giovane" classe di ferro.

Ma su di un punto vorrei soffermarmi con voi, se possibile.

Il punto è il seguente: anche nell' intervista, il Petracchi ha ribadito la concezione che il vero Solista si vede solo dal vivo, nei Recital dal vivo, nei concerti dal vivo. Non certo da morto! (battuta infelice, lo so). Perchè, a Suo dire, una cosa è suonare sui dischi una cosa è suonare dal vivo.

Lasciando stare da parte la querelle del "Vivo o Morto",
io personalmente posso capire il Petracchi, con cui ho avuto modo più volte di discutere la questione personalmente in occasione delle sue venute giù in Puglia. Niente da fare! E' così e non cambierà mai idea!
Idea e principio che io approvo ma non condivido.

Non vorrei dilungarmi, ma i tempi sono proprio cambiati.
Ed è a questi tempi che bisogna adeguarsi. Dal vivo può succedere l' errore, la stonatura, l' armonico artificiale che non esce, i problemi con l' arco che non attacca causa umidità e via discorrendo; ma se un contrabbassista è bravo sul disco lo sarà anche dal VIVO, anche se noi tutti ormai siamo abituati ad una certa "perfezione virtuale da vinile". 

Pensate ad uno Sciascia, Bocini, Ettorre, Siragusa, Donati e via dicendo. Se sono bravi non è mica per i dischi che hanno inciso, ma prima perchè hanno dimostrato SUL CAMPO di cosa fossero capaci. 

Secondo voi un Bottesini, se ci fossero state le conoscenze tecnologiche sufficienti, non avrebbe registrato tutto il suo repertorio ed anche di più? Mi sembrerebbe assurdo, per chi conosce la sua biografia, dare una risposta negativa a codesta mia illazione.

Allora, ripartiamo da zero.

Il tema che propongo, che è poi una sorta di sondaggio, è il seguente: "Siete o meno d'accordo sul fatto oggettivo che un vero solista si giudica dal Vivo e non per i Dischi che ha inciso? Può una serata negativa compromettere il nome di un Thomas Martin, Streicher, Azarkin, KARR ed altri?

Spero di sentire i vostri sapienti e dotti pareri!

A presto

Vito Liuzzi
  
vito liuzzi
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andrea
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Re: PETRACCHI ON DOUBLE BASSIST
Reply #1 - 30.03.2005 at 04:55:21
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ti rispondo subito, dicendo che un bravo solista si giudica dal vivo, ma non sulla base di 1 concerto, che una serata storta puo' succedere a chiunque. in effetti secondo me quello che distingue l'eccellenza e' proprio la capacita' di superare tutti gli incerti del mestiere che si possono persentare durante un'esecuzione "vera". chiaramente un bravo solista fara' anche ottimi dischi, ma la musica e gli strumenti sono fatti per suonare davanti ad un pubblico e non davanti ad un microfono.
conoscevo un chitarrista, molto bravo, ma assolutamente incapace di esibirsi davanti ad una platea (ansia ragazzi, ansia!). secondo me non e', ne sara' mai un bravo solista. 
tutto questo, ovviamente, secondo la mia modesta opinione!

andrea
  
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dinibass
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Re: PETRACCHI ON DOUBLE BASSIST
Reply #2 - 30.03.2005 at 06:08:49
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io credo che un musicista debba seguire un percorso che permetta di maturare esperienze di vario genere: concerto live in teatri, in locali più piccoli a ridosso dl pubblico, in eventi inconsueti  (es mostre etc), contests, workshops, registrazioni in studio.

evidentemente questo percorso dovrà variare a seconda delle occasioni che capitano nella vita del singolo musicista, ma è auspicabile allargare il proprio orizzonte il più possibile; ecco perchè oltre alla tipologia di performance, può anche essere utile cambiare geografia (esibire certi repertori in paesi diversi può dare riscontri differenti, e se crediamo che lo scambio di 'energia' con il pubblico sia qualcosa da cercare allora anche questo ulteriore allargamento dell'esperienza servirà).

l'ansia da palcoscenico è ben diversa dall'ansia da registrazione. Entrambe si possono certamente vincere, ma non è corretto secondo me pensare che davanti a un microfono non ci possa essere ansia: magari è vero a casa propria, ma in uno studio con i tempi risicati e laddove la propria parte deve essere eseguita contestualmente ad altri musicisti allora è un'altra cosa e solo con un po' d'esperienza si può registrare in certe situazioni con la dovuta tranquillità.

g
  
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doppiobassoit
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Re: PETRACCHI ON DOUBLE BASSIST
Reply #3 - 30.03.2005 at 14:35:07
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Gli aspetti sono molteplici.
Da una parte dal vivo ci può essere l'ansia da palcoscenico, che non è un problema da sottovalutare se si pensa che anche grandi strumentisti hanno dovuto abbandonare la carriera solistica per questo motivo.
D'altra parte, considerando la esecuzione in studio, c'è da dire che mancando il contatto col pubblico ed eseguendo magari il brano in un ambiente per così dire un po' "asettico", vengono a mancare il pathos e l'adrenalina che ti dà un concerto dal vivo.
Detto ciò cos'altro dire....? Le reazioni possono appunto essere diametralmente opposte, ossia: "l'animale da palcoscenico", darà il meglio di sé stesso appunto sul palcoscenico, l'esecutore più analitico e introverso, magari sarà un eccellente esecutore di cd.
Una cosa naturalmente non esclude l'altra. Quindi non mi sembra di poter condannare, per esempio' il M.° Petracchi perchè ha poche incisioni discografiche (o dire che valga di meno per la stessa ragione). E neanche si può dire che chi ha meno suono sia meno "bravo" di chi ne ha di più. Poi ragazzi i gusti sono gusti, e se volete un mio parere il migliore che ho sentito è e rimane il grande Streicher (pace all'anima sua). Provate ad ascoltare il concerto di Vanahl o qualsiasi cosa di Bottesini.....che suono, che leggerezza.
Comunque queste sono naturalmente valutazioni soggettive.
Ciao a tutti
beppe B.
  
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vitoliuzzi
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Re: PETRACCHI ON DOUBLE BASSIST
Reply #4 - 31.03.2005 at 06:19:04
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OT: Scusate, ma riuscite a collegarvi a www.nbbrecords.com ; .

Grazie e scusate l' OT già ripetuto.

Vito
  
vito liuzzi
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doppiobassoit
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Re: PETRACCHI ON DOUBLE BASSIST
Reply #5 - 31.03.2005 at 06:47:32
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Io sì, ritenta sarai più fortunato!
buona giornata
beppe B.
  
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vitoliuzzi
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Re: PETRACCHI ON DOUBLE BASSIST
Reply #6 - 31.03.2005 at 08:06:05
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ADODB.Field error '800a0bcd' 

Either BOF or EOF is True, or the current record has been deleted. Requested operation requires a current record. 

/index.asp, line 34 


Ciao Beppe,
sono tre giorni che non riesco a collegarmi. Ogni volta risulta questo tipo di errore che sopra vedi descritto. E questo in ogni ora del giorno. 

Mah... sarò costretto a chiamare qualcuno!

Grazie per la gentilezza.

Vito
  
vito liuzzi
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daCancellare
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Re: PETRACCHI ON DOUBLE BASSIST
Reply #7 - 31.03.2005 at 12:07:48
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non è per caso che l'errore sia legato al fatto che hanno cancellato uno dei tuoi login??
  
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Beppe
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Re: PETRACCHI ON DOUBLE BASSIST
Reply #8 - 31.03.2005 at 13:25:37
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a proposito dell'ansia da palcoscenico:

Ho letto un articolo in cui si descrive come negli USA sia diffusissimo il doping prima dei concerti, c'è stato uno scandalo in cui sono finiti docenti che consigliavano agli allievi l'assunzione di BETABLOCCANTI per rallentare il battito cardiaco e tranquillizzarsi.

Rostropovich usava invece prendere prima dei concerti un bicchierino di grappa. Mi sembra meglio questa seconda ipotesi.

Beppe A.
  
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doppiobassoit
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Re: PETRACCHI ON DOUBLE BASSIST
Reply #9 - 31.03.2005 at 14:03:23
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Anche nell'ambiente più ristretto delle audizioni so che qualcuno adottava il metodo della mezza pasticchetta.....
Io al massimo ho assunto della valeriana
beppe B.
  
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guadanini
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Re: PETRACCHI ON DOUBLE BASSIST
Reply #10 - 02.04.2005 at 15:22:35
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  FANTASTICA  Intervista al piu grande MAESTRO de la Italia . Molto interesante.
  
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