Normal Topic Amplificazione del contrabbasso: l'opinione di Ron (Read 4798 times)
dinibass
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Amplificazione del contrabbasso: l'opinione di Ron
10.04.2005 at 08:45:03
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http://it.groups.yahoo.com/group/contrabasso_italiano/

Sul nostro database di Yahoo ho caricato un file pdf, con un articolo scritto da RON CARTER per la rivista della International Society of Bassists (ISB), con la sua opinione sull'amplificazione del contrabbasso.

E' interessante, in realtà risponde a coloro che optano per un 'ritorno al passato' senza pickup e ampli, con action alta per farsi sentire e basta.

Io sono daccordo con Ron Carter, voi che ne pensate?
La frase conclusiva dell'articolo è emblematica e riassume tutta la problematica: " seguendo quel consiglio di scollegarsi dall'ampli, alzare la action e suonare più forte causera solo grandi vesciche e niente più lavoro!"

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vitoliuzzi
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Re: Amplificazione del contrabbasso: l'opinione di
Reply #1 - 10.04.2005 at 12:18:48
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E' pur vero che potrebbe dipendere dal contesto in cui si suona decidere se amplificarsi o meno, ma credo che oggi sia quasi impossibile suonare tutto live. Ripeto, a meno che le condizioni ambientali e musicali non lo permettano. Altrimenti sentiremmo un contrabbasso piccolo-piccolo che non mi entusiasmerebbe molto.
Ma io non sono un Jazzista e mi piacerebbe sentire altri pareri Wink!

Saluti

Vito
  
vito liuzzi
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emi
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Re: Amplificazione del contrabbasso: l'opinione di
Reply #2 - 11.04.2005 at 06:02:35
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Grazie per l'articolo Giorgio. 
Sono daccordo con Carter , come ad es. poter suonare senza amplificazione in un piccolo club affollato con batterista indiavolato accanto?  Wink   
In alcuni casi (quando si e' alla ricerca di un certo tipo di atmosfera "old style" e' anche interessante provare a togliere ogni amplificazione per ricercare quel tipo si sonorita' e suonare il piu'  possibile "in stile".
Ma credo che vi siano dei limiti oggettivi in questo , tutto qua. 

Del resto nessuno avrebbe cominciato a cervellarsi con i pick-up etc. se non ve ne era la necessita'... non credete?
  
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Mauro_Gargano
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Re: Amplificazione del contrabbasso: l'opinione di
Reply #3 - 11.04.2005 at 06:25:50
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Concordo con Ron Carter, aggiungo che però negli States é anche + facile suonare in acustico , in quanto i batteristi hanno un concetto della dinamica completamente separata dal volume. Non é detto quindi che per suonare con una dinamica altissima si debba obbligatoriamente  suonare a volume forte.  Esistono batteristi che hanno un controllo tecnico del loro strumento che gli permette di suonare a dinamiche indiavolate e a volumi tutto sommato moderati, penso a J.Rossy, J. Ballard, B.Blade, Nasheet Waits. Questo concetto mi é stato spiegato da Larry Grenadier, il quale nonostante suoni in acustico completamente ha sviluppato una maniera di suonare piuttosto moderna e tecnica. Io penso che l'ideale é ne mezzo.  Bisognerebbe amplificarsi con l'ampli sul palco come monitor , e all'esterno in acustico con un microfono. Io cerco di fare così....   Un salutone a tutti.                            Mauro
  
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dinibass
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Re: Amplificazione del contrabbasso: l'opinione di
Reply #4 - 11.04.2005 at 06:49:38
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Credo che quello che descrive Mauro ha molto a che fare con le frequenze degli strumenti intorno al cbasso.
La batteria in particolare in un contesto no-ampli va suonata limitando l'uso della cassa.

Ho ascoltato una volta il quintetto di Phil Woods, assolutamente acustico (sax, tromba, piano, batteria) con l'eccezione del cbasso che era leggermentre amplificato da un piccolo GK tenuto a fianco del bassista.
Niente sistema di amplificazione, concerto in un teatro silenziosissimo.
Evidente a tutti che il batterista ha suonato il 90% del concerto con le spazzole e il più delle volte faceva quasi finta di suonare tanto era a basso volume....

Infine, la testimonianza di un contrabbassista dell'epoca pre-pickup: racconta che era fondamentale per lui arrivare alla sala del concerto prima di tutti, soprattutto prima del batterista, per trovare il punto del palco con la migliore sonorità e piazzarsi per primo....

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emi
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Re: Amplificazione del contrabbasso: l'opinione di
Reply #5 - 11.04.2005 at 07:26:42
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Credo tu abbia centrato il nodo della questione con il discorso "frequenze". 
A me capita di suonare acustico in un quartetto stile hot club, con un violino e 2 chitarre maccaferri , ma gia' con i fiati sono in difficolta' , (per non parlare della cassa della batteria...) 
Ma tutto e' relativo anche al luogo: Suonare in un teatro (o tatrino che sia) e' un conto , suonare in un buco di club con la gente a sbronzarsi al bancone e' un'altra soria...
  
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