IL VIBRATO : esercizio n.4 in Quinta posizione ed oltre.
E qui nascono i problemi!
Quando si vibra un Mi in prima od anche un fa od un sol, la tecnica prima accennata va leggermente modificata.
Se prima usavamo spalla+avambraccio+ braccio e polso Fermo, adesso tutto questo non sarà più possibile farlo, visto che la curva sinistra dello strumento non te lo permetterà.
Allora devi sapientemente oscillare col SOLO POLSO ma con le dita sempre ben pigiate. In questo caso devi studiare molto poichè non vi deve essere alcuna differenza rispetto al vibrato al manico. Ti conviene non staccare il pollice dal manico altrimenti potresti perdere i punti di riferimento e stonare con più facilità.
La tecnica del polso in questa posizione è fondamentale, ma valgono gli stessi concetti sopra esposti.
Esercizio n.5 - Pizzicato + Vibrato.
E' utilissimo questo esercizio non solo per i Jazzisti al fine di allungare ad libitum il proprio sustain, ma anche per i classici. Si rinforzeranno le singole dita.
Pizzica e poi vibra: prima a duine, poi a terzine ed infine a quartine. Pigia moltissimo con le dita e devi cercare di tenere il suono quanto più a lungo possibile dopo averlo pizzicato. OCCHIO: non si deve sentire alcuna differenza a livello di sustain fra i primo ed il quarto dito.
Occore essere in grado di vibrare con tutte le dita senza far sentire la differenza del cambio di dito. In sostanza, passa a vibrare il famoso Do in prima corda dapprima col 1° dito, poi col terzo e quindi col quarto. La lunghezza o sustain del suono deve rimanere invariata. MOLTO IMPORTANTE. Pigia sempre con una buona porzione di polpastrello per rendere sicura la c.d. "presa della mano".
Esercizio 5th al Capotasto.
Qui il discorso cambia leggermente. Valgono TUTTE le tecniche di studio prima descritte solo che occorre avvicinarsi più al ponte e, in primo luogo, occorre vibrare con il solo braccio e polso bloccatto. Suonare sul SIb o Do a capotasto col 1/2/3 (ed anche mignolo, se ci riesci! ... a volte io lo uso ma raramente). Ripeti tutto quanto detto prima ma non vibrando di polso, altrimenti perdi tutta la bellezza del vibrato e si ottine il c.d. "vibrato pecorino" molto brutto. Quando suoni col 2 e col 3 il capotasto, personalmente, tendo a non alzarlo ma mi sfiora la corda, questo per mantenere sempre ben presenti le posizioni. Col tempo poi potrai vibrare anche con mezzo dito
! E' una questione di abitudine. Lavora molto sul 3 che deve produrre un vibrato uguale nella sua oscillazione al 2 e 1 . Prova a vibrare anche col capotasto: io lo utilizzo molto e rende abbastanza bene solo nei casi limite, altrimenti preferisci l' 1.
Esercizio 5-bis
Sempre a capotasto ma subito dopo il Re armonico in prima corda. Qui le cose si fanno più difficili. Non puoi vibrare con polso bloccato e con il braccio in oscillazione.
No! Qui occorre imparare a vibrare più di SOLO POLSO, visto che ormai la spalla del contrabbasso ti ha bloccato tutte le leve. Cerca sempre di ottenere un vibrato UGUALE o SIMILE PER OGNI DITO, non si deve sentire la differenza quando sulla stessa nota cambi dito e vibrato.
Per adesso basta. Per ulteriori chiarimenti fatemi sapere.
Ho cercato di abbreviare più che potevo, ma penso che i temi base siano stati ampiamente analizzati.
Ciao
Vito Liuzzi
p.s.: ricordo che anche gli arconici naturali possono essere vibrati spingendo la corda verso sinistra e vibrando spesso, un pò alla Gary Karr. Non è semplice ma di grande effetto. Con lo studio ed il "principio di gradualità" si riesce ad ottenere quasi tutto
!