Francois RABBATH (presa dell' arco)
Ecco un' immagine della presa dell' arco di Rabbath a cui sempre mi sono personalmente ispirato, anche se io utilizzo l' uso del pollice leggermente piegato non sulla bacchetta bensì sulla parte superiore della "U" del nasetto (tallone).
Anche il mio uso del polso è forse più vicino a quello di Rabbath, anche se ai miei pochissimi allievi insegno quella che ho definito precedentemente "la presa avvolta" (od "impugnatura avvolta"), che sfrutta il contatto di tutte le dita sulla parte superiore della bacchetta, quando ciò occorre ... quasi sempre.
Una curiosità: Rabbath utilizza come Karr o Marillier e tanti altri (me compreso) le Corelli ... credo le TX ( a me piacciono le 360Medium). Alcuni colpi d' arco strepitosi di Rabbath, oltre che da suo genio, nascono anche dall' utilizzo di queste corde iper sottili che sono in grado di produrre anche particolari sonorità impossibili per altre marche. Inoltre i bariolage o jetè o ricochet mi sembra che siano agevolati con le Corelli visto che corde così sottili sono molto reattive all' arco ma, cosa incredibile, forniscono una spinta opposta a quella esercitata dal rimbalzo dell' arco che ne permette una maggiore maneggevolezza soprattutto per questi colpi d' arco di grandissimo virtuosismo.
Concludo: anche se la tensione di una Corelli per arco è TX, quindi molto tesa, la capacità di risposta alle sollecitazioni dell' arco è altissima. Ovviamente non si può pretendere di avere da corde iper sottili un suono similbudello o alla Pirastro. Ma è una questione di scelta della sonorità e del proprio modo di suonare.
Anche perchè passare alle Corelli ipersottili non è così facile all' inizio e bisogna abituarsi visto che occorre ridefinire i propri punti di appoggi e la precisa collocazione rispetto al ponticello, punto nel quale la corda viene sfruttata al meglio. Insomma una teoria totalmente diversa dal comune, ma sempre più in voga per i notevoli benefici che si ottengono in fase di fraseggio, vibrato stretto e strettissimo, facilita di pressione e migliore scorrimento delle dita.
Vito Liuzzi