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Very Hot Topic (More than 25 Replies) LEZIONI di CONTRABBASSO CLASSICO on line ! (Read 77896 times)
Massimo_P
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Re: LEZIONI di CONTRABBASSO CLASSICO on line !
Reply #80 - 13.06.2006 at 21:36:41
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Ciao Taz
a volte la soluzione migliore in questi casi è pigiare il si con il secondo dito e il fa diesis col primo oppure il si col terzo e il fa diesis col secondo. Trovo che sia più sicuro e più preciso rispetto all'idea del barré. Chiaramente come scrive Vito dipende dal contesto in cui tale intervallo è inserito
  
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dinibass
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Re: LEZIONI di CONTRABBASSO CLASSICO on line !
Reply #81 - 15.10.2006 at 09:20:01
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Sull'ultimo numero di Double Bassist c'è un interessante articolo a riguardo del "double-stopping" (di questo stiamo parlando).

saluti
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vitoliuzzi
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Re: LEZIONI di CONTRABBASSO CLASSICO on line !
Reply #82 - 20.10.2006 at 15:03:34
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TECNICA APPLICATA: il BARRE' ? SI!

   Visto che quando si pensa alla mano sinistra nel Contrabbasso ci sono alcune Scuole che non pensano minimamente all' utilizzo di un "eventuale" barrè a mò di chitarra, io personalmente credo che l' utilizzo di tale tecnica anche in campo classico e specie per l' esecuzione di alcuni passi nei concerti o sonate classiche sia altamente consigliabile.

Premessa.
Per barrè dobbiamo indicare la posizione del primo dito indice che va a pigiare contemporaneamente da due a tre corde contemporaneamente. L' action delle corde non deve essere tale da impedire questa tecnica che ha lo scopo di suonare in posizione in situazioni nelle quali si preferirebbe spostarsi di un semitono specie in posizione arretrata. Mi viene in mente, di primo acchitto, il concerto di Dittersdorf (il no.2, o come tale classificato) a titolo di esempio. La cosa più importante è che il contrabbasso sia settato nella maniera migliore anche per chi non ha una mano provvista di dita lunghe e forti, ma abbiamo sin qui detto che la tecnica applicata, su ogni strumento, è quella che permette di rinforzare le dita, renderle agili ed al contempo ed indirettamente migliora anche l' esecuzione dei vibrati.
    E' chiaro che una studentessa di contrabbasso con una mano magari piccola (a titolo di esempio) se volesse applicare questa tecnica, dovrebbe ricercare un contrabbasso con un manico piccolo e corde sottili con una tensione possibilmente verso la Light, al fine di poter comprimere almeno la prima e terza corda (Sol e LA a vuoto) almeno in quarta posizione, quindi non eccessivamente vicine al capotasto, dove è preferibile lo spostamento.

PRATICA

   L' utilizzo del barrè su tre corde non è di facile esecuzione in relazione all' esecuzione delle note che il terzo dito (è preferibile usare medio e non medio anulare insieme) e l' anulare devono poi affrontare. Ma si tratta di suonare in posizione a mò di ottava ma con la possibilità che medio ed anulare si possano spostare di un semitono in avanti senza che il barrè debba spostarsi.

ESEMPIO

Pensiamo e visualizziamo mentalmente di pigiare un MI in terza corda ed un RE in prima corda e che queste due note siano una sorta di "basso continuo" da suonare più volte insieme ad un Fa naturale in prima corda od un si-do naturale in seconda corda.
A questo punto le strade esecutive da percorrere sono due:

1) Preferire lo spostamento di tutte le dita se si devono ad esempio eseguire delle quartine di semicrome di cui magari le prime due legate (e la cosa diventa ancora più complessa), oppure ...

2) .... oppure utilizzare il primo dito come barrè ed abitursi ad allargare la mano per prendere un fa naturale (I) od un do naturale (II). 
N.B. : La cosa più importante in questo tipo di barrè atipico non è tanto spingere le tre corde citate se non se ne ha la forza, ma almeno bloccare il Re (I) ed il MI (III) in modo tale che il La (II) che dovrebbe essere anch' esso pigiato possa rimanere leggermente alzato e pigiato all' occorrenza.

FINALITA'

Lo scopo di questa tecnica, che è più facile a farsi vedere che descrivere (come per tutte le tecniche o fraseggi musicali) consiste nell' eseguire alcuni passaggi "a mano potenzialmente ferma" ma che sfrutta la tecnica delle OTTAVE del Petracchi in maniera più completa. Altrimenti si dovrà preferire di spostare la mano su e giù depotenziando l' intonazione e la corretta esecuzione dell' arcata.

ESERCIZIO PREPARATORIO

    A tale scopo se non si studia la tecnica delle OTTAVE del PETRACCHI rinforzando proprio il primo dito indice che deve essere tenuto ben saldo sia in fase di avanzamento che di arretramento (tecnica "spacca mano" ma di grande importanza), allora è meglio non tentare la tecnica di questo "barrè" atipico che tuttavia, a seconda dei differenti diapason utilizzati che devono essere ben relazionati alla grandezza della mano (e chiaramente proporzionati alla stessa). 

CONCLUSIONI

   Questo barrè a tre corde che abbiamo definito atipico con la possibilità di allargamento del 3° e 4° dito, potrà essere utilizzato solo da certe posizioni in poi, e le cause di ciò le abbiamo analizzate in fase introduttiva.
Certo, i nostri avi sicuramente pensavano le cose in maniera più semplice, privilegiando magari più gli spostamenti a detrimento della velocità di esecuzione.
Ma non è detto che nelle composizioni future questo tipo di tecnica non venga applicata volutamente applicata per una migliore esecuzione di ciò che il compositore gradisce. 
Si può anche concludere dicendo che molti contrabbassisti la applicano inconsciamente quando si trovano di fronte a certe situazioni che possono essere risolte in un solo modo, ma se ne ho parlato è perchè anche in alcuni concerti classici essa può trovare applicazione concreta (nel jazz vale un discorso analogo ma non è il mio campo e non ne tratto).

A presto

Vito Liuzzi
  
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Re: LEZIONI di CONTRABBASSO CLASSICO on line !
Reply #83 - 21.10.2006 at 18:53:59
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INTONAZIONE

   Dalla 2xbass apprendo una notizia che mi sembra interessante specie per i jazzisti. Sembra che Ray Brown asserisca che prima di cominciare una session di studio occorra esercitarsi sulle scale "con l' arco" al fine di migliorare la propria intonazione. Di per sè questa non è una grossa novità, ma detta da un personaggio di tale levatura acquisisce maggiore rilevanza, conoscendo la differenza percettiva di un suono quando viene tirato con un arco rispetto al solo pizzicato.
Ma un consiglio interessante, che personalmente ogni tanto applico durante il tempo dedicato allo studio della tecnica, è quello di suonare le scale sulle quattro corde utilizzando un determinato dito. Nel senso che si comincia sulla I corda ad esempio con la scala di Lab col primo dito ed andare avanti (sempre e solo sulla prima) utilizzando "solo" il primo dito. A capotasto si continua con il capostasto e le altre dita in posizione cromatica e continuando ad usare solo il I dito.
Poi si passa alle altre corde nello stesso modo. 
Per la scala di LaM si usa solo il primo ma poi anche il  3° dito (o secondo a seconda delle tecniche) e si va avnti solo col terzo. Così sulle altre corde.
Per la scala di SiB si possono utilizzare tutte e tre le dita.
Cioè si parte dalla I corda col 1° dito e si va avanti nella scala sempre con questo. Sempre sulla prima si riparte col terzo (al capotasto 2° dito) e si va avanti solo con questo. Poi si comincia col quarto (al capotasto il 3°) e si va avanti con solo questo dito.

Spero che il senso sia chiaro. Naturalmente si studiano le scale in questo modo sulle quattro corde singole.

Si noterà, per chi non è abituato, che tale tecnica inizialmente potrà mettere in difficoltà l' esecutore che avrà qualche problema con l' intonazione. Ma col tempo le cose miglioreranno e, abbinando questa modalità di studio delle scale con quella tradizionale a più dita e differenti diteggiature, l' intonazione dovrebbe migliorare in maniera considerevole.

Una manna dal cielo? Non lo so! Certo che si affina al meglio la percezione mentale delle distanze fra nota e nota.

Ciao

Vito
  
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Re: LEZIONI di CONTRABBASSO CLASSICO on line !
Reply #84 - 01.12.2006 at 18:59:14
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Francois RABBATH (presa dell' arco)

Ecco un' immagine della presa dell' arco di Rabbath a cui sempre mi sono personalmente ispirato, anche se io utilizzo l' uso del pollice leggermente piegato non sulla bacchetta bensì sulla parte superiore della "U" del nasetto (tallone).
Anche il mio uso del polso è forse più vicino a quello di Rabbath, anche se ai miei pochissimi allievi insegno quella che ho definito precedentemente "la presa avvolta" (od "impugnatura avvolta"), che sfrutta il contatto di tutte le dita sulla parte superiore della bacchetta, quando ciò occorre ... quasi sempre.
Una curiosità: Rabbath utilizza come Karr o Marillier e tanti altri (me compreso) le Corelli ... credo le TX ( a me piacciono le 360Medium). Alcuni colpi d' arco strepitosi di Rabbath, oltre che da suo genio, nascono anche dall' utilizzo di queste corde iper sottili che sono in grado di produrre anche particolari sonorità impossibili per altre marche. Inoltre i bariolage o jetè o ricochet mi sembra che siano agevolati con le Corelli visto che corde così sottili sono molto reattive all' arco ma, cosa incredibile, forniscono una spinta opposta a quella esercitata dal rimbalzo dell' arco che ne permette una maggiore maneggevolezza soprattutto per questi colpi d' arco di grandissimo virtuosismo.
Concludo: anche se la tensione di una Corelli per arco è TX, quindi molto tesa, la capacità di risposta alle sollecitazioni dell' arco è altissima. Ovviamente non si può pretendere di avere da corde iper sottili un suono similbudello o alla Pirastro. Ma è una questione di scelta della sonorità e del proprio modo di suonare.
Anche perchè passare alle Corelli ipersottili non è così facile all' inizio e bisogna abituarsi visto che occorre ridefinire i propri punti di appoggi e la precisa collocazione rispetto al ponticello, punto nel quale la corda viene sfruttata al meglio. Insomma una teoria totalmente diversa dal comune, ma sempre più in voga per i notevoli benefici che si ottengono in fase di fraseggio, vibrato stretto e strettissimo, facilita di pressione e migliore scorrimento delle dita.

Vito Liuzzi

  
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Re: LEZIONI di CONTRABBASSO CLASSICO on line !
Reply #85 - 08.12.2006 at 18:33:37
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UN AIUTO PER IMPARARE A TIRARE L' ARCO DA AUTODIDATTA

SUPERSENSITIVE GRIP



Cose incredibili! La Supersensitive ha realizzato questo "grip" credo in un materiale gommoso che, ben analizzato, serve (non so quanto!) ad impostare "correttamente" (dicono loro) la mano destra sull' archetto alla francese.
Vi è da dire che Rabbath ed altri solisti utilizzano un grip simile, non certo per imparare a tirare l' arco, ma sembra per avere una migliore presa dello stesso e migliorare alcuni difficili colpi d' arco. 
That's incredible!

Vito Liuzzi 

  
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Re: LEZIONI di CONTRABBASSO CLASSICO on line !
Reply #86 - 09.12.2006 at 13:15:34
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TECNICA GIORNALIERA (con arco od anche pizzicato)







By Vito Liuzzi





  
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Re: LEZIONI di CONTRABBASSO CLASSICO on line !
Reply #87 - 09.12.2006 at 13:25:01
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TECNICA GIORNALIERA per i virtuosi Smiley!











VARIANTI



by Vito Liuzzi

p.s.: se serve qualche ulteriore spiegazione, let me know. E spero che questi "paginoni" di tecnica pura possano esservi d' aiuto. Se studiati giornalmente e dapprima lentamente (il metronomo è d' obbligo) per arrivare a velocità notevoli, con le varianti, troverete grandi benefici. Articolare bene le dita senza sollevarle troppo, non serve dattilografare ! (citazione del mio maestro Michele Cellaro).





  
vito liuzzi
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Re: LEZIONI di CONTRABBASSO CLASSICO on line !
Reply #88 - 09.12.2006 at 17:05:39
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Quote:
TECNICA APPLICATA: il BARRE' ? SI!

   Visto che quando si pensa alla mano sinistra nel Contrabbasso ci sono alcune Scuole che non pensano minimamente all' utilizzo di un "eventuale" barrè a mò di chitarra, io personalmente credo che l' utilizzo di tale tecnica anche in campo classico e specie per l' esecuzione di alcuni passi nei concerti o sonate classiche sia altamente consigliabile.


in un esercizio del Billè III corso (il #51) ho trovato la scritta "adoperare tutte le falangi e tenere le dita ferme"...

è il nostro famoso pseudo-barrè di cui parlavamo tempo fa?
  
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vitoliuzzi
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Re: LEZIONI di CONTRABBASSO CLASSICO on line !
Reply #89 - 09.12.2006 at 17:37:11
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Si Taz,
proprio quello che hai indicato è uno pseudo-barrè che si ritrova addirittura in uno studio difficile del Caimmi ma dove la doppia corda deve essere tenuta col MIGNOLO, pensa te.
Nel caso che hai citato e che ti conviene studiare prima senza legatura, si usano tutte le falangi del terzo dito (medio ed anulare insieme) e poi il quarto prende mi pare il do in terza corda. Allora, il terzo su due corde fa da barrè "anomalo" ed il quarto solo soletto deve riuscire a pigiare quel DO con un certa forza altrimenti nel legato uscirà una schifezza. Passaggio arduo già al 3° corso che forse Billè poteva evitare; ma credo, essendo questi di difficoltà progressiva, che il Maestro abbia voluto indicare come già all' epoca vi erano dei brani magari di stile classico come Dittersdorf, dove l'uso del bicordo simultaneo di quarta doveva essere preso in quel modo per evitare tremila spostamenti delle dita, sebbene in posizione.
E in Dittersdorf questa tecnica può aiutare parecchio, ma solo se alla base c'è uno studio tecnico e di rafforzamento come, giusto ad esempio, le QUINTE del Petracchi magari senza suonarle ancora al capotasto (inserendo le due varianti per migliorare l' intonazione in generale ma soprattutto quella dei bicordi). Ed a un terzo anno, il bravo studioso del contrabbasso può tranquillamente già farlo, ricordando la tecnica "dell' anticipo" in queste famose quinte del Maestro.

Buono studio

Vito Liuzzi
  
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Re: LEZIONI di CONTRABBASSO CLASSICO on line !
Reply #90 - 10.12.2006 at 17:37:32
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Vito,   
sei troppo forte,  non ho parole: ti manca solo la facoltà di "teletrasporto"!!!

Beh, in fondo non ho detto mica una stupidaggine; già sono possibili le videoconferenze: Chissa......

Complimentissimi,  Nino.
  
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Re: LEZIONI di CONTRABBASSO CLASSICO on line !
Reply #91 - 10.12.2006 at 19:43:12
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Ti ringrazio Nino.
Faccio e dico solo quello che è nelle mie personali conoscenze. Il resto lo lascio tranquillamente agli altri.

Grazie ancora

Vito
  
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