beh... io direi TUTTI!!!!

Ma suddividiamo il suo lavoro in categorie:

- con Ornette Coleman e Don Cherry (CD a nome di Coleman negli anni 60-70 e con la band 'Old and New Dreams')

- con il Quartet West

- con la Liberation Music Orchestra

- la serie di CD "Montreal Tapes", con tanti diversi ospiti

- i CD in duo (Hank Jones, Kenny Barron, Pat Metheny, Ornette Coleman...

- i CD del Quartet West

- le collaborazioni.

A ri-leggersi alla prossima puntata! Caspita, ci farei una tesi di laurea, non si capisce che è il mio favorito, eh??

g

Concordo totalmente con Giorgio.
Ammiro tantissimo molti contrabbassisti, ma alla musica di Charlie Haden voglio bene. E' un'altra cosa.

Ciao 

So di andare contro corrente, ma ho un'altra opinione su Haden:

1) Ha un suono bello ma che non mi emoziona, come se fosse troppo perfetto, e la perfezione nell'arte non è una cosa che mi suscita forti emozioni.

2) Il modo di suonare così minimalista non mi piace

Probabilmente sarete scandalizzati dalle mie idee, e non voglio convincere nessuno, però non è il mio contrabbassista ideale.

io trovo il suono di Haden molto emozionante così come il suo lirismo...non è un caso se lo chiamano il poeta del contrabbasso

Indubbiamente Holland è il più completo in circolazione...ma non mi è mai capitato di piangere dopo un suo assolo..

No !
nemmeno io ho mai pianto dopo un assolo di Dave Holland, non mi commuovo molto facilmente...
...beh adesso che ci penso un mese fa mi son commosso davanti ad un piatto di Rognone con la polenta, effettivamente era da favola, e l'abbinamento con lo Sforzato valtellinese era ottimo.

Scusate l'assenza --  torno a bomba all'argomento del topic e appofondisco.

1. HADEN & ORNETTE/DON CHERRY: questi dischi sono fondamentali per comprendere l'approccio ARMOLODICO (rif topic di alcuni mesi fa), dove il cbasso sovrapponendosi alla linea melodica del solista (es sax o tromba o altri)- in un brano senza una struttura armonica predeterminata - crea un'armonizzazione estemporanea che con le sue assonanze e dissonanze è il fondamento appunto dell'armolodia (mi fermo qui...).
Interessante il CD "Soapsuds Soapsuds" in duo, ma se devo consigliarne uno rappresentativo è il doppio "In all languages", dove Ornette suona gli stessi brani con il quartetto tradizionale e poi con il gruppo elettrico prime Time.

2. COLLABORAZIONI VARIE: non particolarmente attraenti i dischi fatti con Art Pepper e George Adams, indispensabile ascoltare qualcosa del TRIO JARRETT (Jarrett/Haden/Motian) che ha preceduto di alcuni anni il Supertrio con Peac o ck e DeJohnette, o il quartetto Jarrett - Dewey Redman. 
E poi superlativo "Song X" di Pat Metheny, ed il precedente CD ECM di Metheny (con Haden e B Higgins) "Rejoicing" ma come non citare "80/81" con Redman e Brecker!
Io poi amo molto il trio di Geri Allen/CH/P Motian - bellissimo "Etudes" e il favoloso disco Soul Note "Silence", con Chet Baker e il nostro Pieranunzi.

3. DUO: condivido i commenti sul duo con K Barron, ma il mio preferito resta "Missoury Sky" con Metheny, questo mi emoziona tutte le volte che lo sento. Molto 'notturno', volendo scomodare il mood Chopiniano.... chiedo perdono!
Eppoi Gismonti, Paredes, Hank Jones.......

4. Della Liberation Orchestra suggerisco "Dream Keeper", ma solo per gusto personale perchè sono tutti belli...

5. Quartet West: qui il nostro si è cimentato in un repertorio più rivolto al mainstream ciononostante ha saputo farlo in maniera fresca e convincente. Non amo "Now is the hour" con il quartetto e l'rchestra d'archi - troppo sofisticato per il miei grezzi gusti- e a pelle direi che il migliore resta il primo "QW", unico con Higgins alla batteria, poi sostituito dall'ottimo Marable. I brani di questo CD del 1987 (che dovresti trovare in economica) sono eccelsi: 'Body and Soul', 'My Foolish Heart', il parkeriano 'Passport', l'ornettiano 'the Blessing'.

Haden non è un semplice musicista - è un universo musicale che non è semplice scoprire integralmente per la sua vastità; a causa dei tanti sconfinamenti stilistici vissuti nella sua carriera (ma sempre con la sua precisa identità) mostra un percorso artistico addirittura più sfaccettato di un Charlie Parker, di un Ornette Coleman o di altri altisonanti nomi.

g

Non so perchè, ma i CD che meno mi entisiasmano sono quelli del trio Lee Konitz + Haden + Brad Meldhau (Blue Note"Alone together" e "Another Shade of Blue":
suonati splendidamente, ma i brani sono troppo lunghi e li definirei dischi a cui manca solo qualcsa per essere dei capolavori -  e per questo motivo finiscono per essere il contrario di un capolavoro, senza possibilità di mezze misure.

Mi piacerebbe leggere delle opinioni diverse...

g

Oltre al bellissimo album Nocturne trovo stupendo l'album in trio,con Pieranunzi e Higgins,FIRST SONG
mi piace anche GITANE in cui rende omaggio,assieme al chitarrista Escoudè,a Django Reinhardt..(il cd si apre con una versione di DJANGO stupenda)mentre il cd della serie MONTREAL Tapes co Geri Allen e Paul Motian mi ha colpito un pò meno
Il cd in duo con Metheny è un capolavoro!penso che il prossimo cd che comprerò è quello con Al Foster e Joe Henderson..ho letto le recensioni e sembra che quest'ultimo fosse in particolare stato di grazia la sera della registrazione..me lo consigliate?
ciao

Andrea in uno dei suoi ultimi post afferma di essersi commosso in un contesto teatrale. Secondo me questo è assolutamente attinente a Charlie Haden. 
Secondo me Haden è maledettamente capace di "raccontare cose", e quindi di "portare via", che vuol dire commuovere, disturbare, infastidire, fare innamorare, ma raramente lascia indifferenti.