Normal Topic Parere circa la didattica (Read 6188 times)
blueshine83
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Parere circa la didattica
18.05.2005 at 18:55:19
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Sono iscritto al conservatorio, e si sta chiudendo per me il primo anno di esperimento. Lo studio del contrabbasso va veramente a gonfie vele, riempiendomi di soddisfazione.

Ho preso a cuore questo studio e lo faccio con costanza ed intelligenza, pare che io sia assai portato; e certamente c'è l'entusiasmo per progressi che non si fanno attendere   

Solo una cosa mi lascia un pò perplesso, e cioè la sensazione che stiamo correndo un pò...

Siamo arrivati, sul primo volume del Billè, al sesto spostamento di posizione, intorno all'esercizio 90. Ovviamente è impensabile che io abbia piena padronanza di tutti gli spostamenti in avanti, e ci lavorerò molto a lungo! 
D'altra parte considerando che studio da un anno e mezzo, produco un suono che è già bello pieno e corposo, con l'intonazione non provoco grossi contorcimenti di stomaco ad un ipotetico ascoltatore.

Cosa dite del fatto di spingersi già così in avanti, con il volume?
  
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vitoliuzzi
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Re: Parere circa la didattica
Reply #1 - 19.05.2005 at 07:26:15
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Il fatto non mi stupisce.
La cosa importante è che gli esercizi già studiati vengano eseguiti in maniera "didatticamente utile".
Se il tuo insegnante reputa che questi esercizi siano stati abbastanza assimilati, allora si va avanti senza problemi. Il concetto è sempre quello della "qualità" che deve prevalere sulla "quantità". La ricerca dell' intonazione ed il resto del bagaglio tecnico di un giovane contrabbassista si formeranno, si spera, con il tempo e le ore di studio passate "saggiamente" sul proprio contrabbasso. Tanto, come la Scuola dell' Arco non ha mai fine, mi sento di ribadire lo stesso concetto anche per l' intonazione o il fraseggio.
Non ha senso ripetere un esercizio solo perchè una nota viene sempre stonata; l' importante è sempre analizzare l' esercizio nel suo complesso, senza scendere troppo nei particolari ... c'è tempo per questi!
La maturazione musicale avviene gradualmente, ed è su questa gradualità che bisogna insistere con intelligenza e sagacia.

Vai avanti così ... non ti preoccupare del punto del programma in cui sei arrivato. Altri fanno meglio ... molti altri fanno peggio: adesso non puoi avere la piena consapevolezza di ciò che ti gira intorno musicalmente. Di solito è il docente che fa le dovute valutazioni, se andare avanti o rimanere qualche giorno in più su esercizi magari basilari per una completa e matura formazione.

Vito

p.s.: solo registrandoti puoi avere un ottimo riscontro sul tuo reale modo di suonare. Riascoltati sempre e cerca di migliorare i punti che necessitano di un' attenzione maggiore. L' intonazione, adesso, è un qualcosa che fa da compendio a tutte le altre problematiche tecnico musicali. Se il livello generale è soddisfacente, non vedo perchè tu non possa andare avanti.

p.p.s.: non badare mai alla "numerazione" degli studi. Non serve! Ripeto: è la qualità che deve prevalere.

Ciao

V.
  
vito liuzzi
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blueshine83
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Re: Parere circa la didattica
Reply #2 - 19.05.2005 at 14:21:24
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Grazie Vito!

Mi permetto di darti del tu, perchè il mezzo informatico spinge a fare così, ma in effetti un professionista di spessore meriterebbe più riverenza...     Smiley

A intuito, anche leggendo altre risposte, mi sono fatto l'idea che tu sia un grande... 

In ogni modo, per quanto riguarda la mia domanda, il tutto deriva dal fatto che sono abbastanza pignolo, e questo studio è ciò che più mi importa fra le mie cose.
La mia "paura" è che certe imperfezioni possano essere portate in avanti come delle lacune, cose che poi sarà difficile recuperare.
Il punto è che non so quali aspetti si migliorano naturalmente con lo studio (paziente, faticoso e con criterio...), e quali invece sembrerebbero come "step" da dover conseguire prima di proseguire...
per esempio, l'intonazione e la tecnica dell'arco ho capito che devono migliorare un poco alla volta, "da soli"

Anche per la "padronanza" degli spostamenti di posizione funziona così?

O meglio, ponendo la domanda in modo inverso, ci sono alcune caratteristiche che devono essere conseguite prima di muoversi in avanti?
  
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danilo
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Re: Parere circa la didattica
Reply #3 - 20.05.2005 at 09:23:41
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salve!
ovviamente è pazzesco che uno si decida a 50 anni a studiare il contrabbasso (jazz) -con un Maestro- con l'unico scopo di poter imparare per quanto possibile, conscio che non sarà e mai diventerà un Musicista con la M maiuscola: nevvero?
grazie
ciao a tutti 
danilo
  
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marco_r
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Re: Parere circa la didattica
Reply #4 - 20.05.2005 at 09:58:06
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Quote:
salve!
ovviamente è pazzesco che uno si decida a 50 anni a studiare il contrabbasso (jazz) -con un Maestro- con l'unico scopo di poter imparare per quanto possibile, conscio che non sarà e mai diventerà un Musicista con la M maiuscola: nevvero?

Ovviamente è pazzesco! Per questo io ho iniziato a studiarlo alla ben più tenera età di 40 anni Smiley... Per avere un futuro davanti! Smiley Smiley
  
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tramaker
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Re: Parere circa la didattica
Reply #5 - 20.05.2005 at 10:02:49
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Si, è pazzesco, proprio per questo è bello e merita assolutamente di essere fatto. 
Buon suonare
  
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Mordecaj
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Re: Parere circa la didattica
Reply #6 - 20.05.2005 at 12:37:34
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Beh, visto che voglio sentirmi in buona compagnia, vi dico che ho incominciato l'anno scorso a 47 anni lo studio del contrabbasso classico. Il mio maestro che inizialmente mi ha mostrato tutte le sue perplessità, mi tratta ora come la "mascotte" del Conservatorio. Tra l'altro la settimana scorsa, proprio perchè non c'era ne basso ne contrabbasso, ho preso coraggio e sono salito sul palco della mia prima jam (con l'acustico ovviamente).Con olimpica tolleranza da parte di tutti e con grande economia di note da parte mia sono stato rimandato a settembre....
  
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vitoliuzzi
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Re: Parere circa la didattica
Reply #7 - 23.05.2005 at 04:36:26
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Per me, se uno ha quel minimo di capacità richieste per lo studio del contrabbasso può benissimo cominciare anche a 60 anni. Non c'è nulla di male! A prescindere dai risultati che si vogliono raggiungere. L' importante è trovare l' insegnante che ti prende a cuore senza tuttavia tralasciare i giovanissimi, i quali sono la nostra vera ed unica speranza

Certo in un'Istituzione come un IMP o Conservatorio sono i giovani che devono essere cresciuti in maniera estremamente professionale. Però ... non chiudiamo le ante a chi è più avanti nell' età.

Ecco la mia classe:
13 -17 - 19 - 26 - 38 - 36 -42  ... giocateli su qualsiasi ruota Wink!

Ciao

Vito
  
vito liuzzi
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danilo
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Re: Parere circa la didattica
Reply #8 - 23.05.2005 at 09:31:22
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grazie a tutti quelli che hanno trovato il tempo di rispondermi.
saluti
Danilo
  
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