Normal Topic LA CONDUZIONE DELL'ARCO e L'INTONAZIONE (Read 3377 times)
dinibass
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LA CONDUZIONE DELL'ARCO e L'INTONAZIONE
19.05.2005 at 18:59:41
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Decido di aprire un post a parte per questo argomento, lanciato da Amin su un altro post.
Davvero interessante; riporto quanto osserva Amin: 
"Avremo notato tutti che spesso una cattiva conduzione dell'arco incide anche sull'intonazione dei suoni... quindi non solo un problema di mano sinistra... 
magari la sinistra e' ferma in posizione e un contatto sbagliato tra crini e corda compromette tutto..o una troppa pressione dell'arco sulle corde...o il punto dove si applica la pressione dell'arco... "

Se ascoltiamo "Voyage that never ends" di Scodanibbio sentiamo come nella prima parte del brano sia l'arco a variare l'intonazione della nota, con microtoni e quarti di tono, in pieno ambito minimalista. Mi pare di sentire lo stesso effetto in "Mantra 22:22" di Stefano Sciascia, in diversi punti.

E' dunque interessante il fatto che volendoci per un attimo dimenticare della mano sinistra, sia possibile agire sull'arco da solo per variare l'intonazione.

Desidero chiedervi se questo approccio viene approfondito nei Conservatori oppure se è frutto di una ricerca personale del musicista.

Inoltre, se esistono degli studi o dei documenti relativi a questo approccio.

grazie a Amin per aver ispirato questo interessante argomento!
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K.
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Re: LA CONDUZIONE DELL'ARCO e L'INTONAZIONE
Reply #1 - 20.05.2005 at 19:23:29
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effettivamente l'arco agisce anche sull'intonazione del suono.Gia' accordando lo strumento si sa che e' meglio mantenere un suono medio e costante perche' aumentando il volume del suono anche l'intonaz.cresce leggermente,credo perche aumentando il ventre tira alle estremita',e questo effetto e' interessante per la somiglianza con la voce dove  c'e' una relazione molto stretta tra volume e altezza(si dice infatti"ad alta o a bassa voce").Ho notato questo come un problema passando da un FF al PP sulla stessa nota ,suonando insieme a strumenti con una intonaz.piu' stabile.
  
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vitoliuzzi
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Re: LA CONDUZIONE DELL'ARCO e L'INTONAZIONE
Reply #2 - 23.05.2005 at 04:20:01
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Io sono convinto che anche i Berliner suonino "stonati" a causa dei diversi pesi ed appoggi dell' arco sulla corda.
K. ha detto molte code vere. Ma alla fine sono convinto che quella velatura impercettibile che possiamo chiamare "stonatura" sia una componente fondamentale per un musicista classico. La perfezione nell' intonazione è una semplice utopia ... suonate una scala di Do+ con l' accordatore a portata di mano e vedrete quante volte si è stonati. 
Ovviamente, i più bravi hanno sviluppato tecniche più consolidate e che maggiormente giungono alla perfezione. Questo è anche il bello della musica classica.
Altrimenti possiamo campionare tutti i suoni e suonare l' Eroica su di una tastiera elettronica.

Attenzione: questa non deve essere affatto una "scusante", anzi bisogna lavorarci molto specie con le quinte a bicordi del Petracchi (molto impegnativo, ma i risultati sono garantiti).

Bye

V.
  
vito liuzzi
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dinibass
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Re: LA CONDUZIONE DELL'ARCO e L'INTONAZIONE
Reply #3 - 23.05.2005 at 05:12:52
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Grazie per i contributi.

Quindi mi pare di capire che non è usuale studiare questo aspetto o perlomeno non viene insegnato come una ulteriore possibilità espressiva -- quindi non ci sono studi o libri a riguardo; ne deduco dunque che tale approfondimento venga lasciato alla iniziativa del singolo musicista.

g
  
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