Normal Topic Dimensioni del contrabbasso (Read 5108 times)
tramaker
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Dimensioni del contrabbasso
24.05.2005 at 06:03:21
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Domande ai forumisti più esperti di acustica:
Si è accennato alle dimensioni dello strumento a proposito della diteggiatura: quali sono le ragioni per cui:
a) lo strumento non può essere più piccolo di tanto?
b) il diapason non può essere più piccolo di tanto?

grazie in anticipo
  
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dinibass
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Re: Dimensioni del contrabbasso
Reply #1 - 24.05.2005 at 07:57:33
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Al di là delle leggi fisiche (che non conosco...), mi pare che se hai uno strumento con lunghezza corda vibrante sotto ai 101 o 102 cm non sei ammesso a certi concorsi.

Sono certo che altri sapranno darti risposte più precise ed esaurienti della mia,

ciao
g
  
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andrea
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W il contrabbasso!

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Re: Dimensioni del contrabbasso
Reply #2 - 24.05.2005 at 10:10:20
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parlando di leggi della fisica, invece, c'e' un grosso problema di timbrica e di volume sviluppato.
la cassa del contrabbasso (e degli strumenti acustici in genere) funziona come un risuonatore di Hertz, che enfatizza alcune frequenze (funziona un po' come le casse bass reflex). solitamente le frequenze enfatizzate sono quelle piu' basse dello strumento.
dato che la "frequenza di risonanza" dipende sia dal volume che dalla superficie dei fori (le f), se riduci troppo il volume della cassa sei costretto a variare le dimensioni dei fori e il picco di risonanza si stringera' tendendo ad esaltare solo poche frequenze. la cassa quindi ha dei limiti sotto i quali la potenza e la qualita' dell'emissione calano vistosamente.
l'altro problema e' la lunghezza della corda, che e' ancora legata al timbro ma soprattutto alla potenza. per far vibrare al meglio il sistema ponte-piano armonico e ottenere un buon volume, occorre che le corde abbiano una certa tensione. per avere quella tensione e riuscire ad accordarle alle note desiderate (per il contrabbasso) ci vuole un certo peso specifico e una certa lunghezza. se vuoi ridurre la lunghezza, hai 2 strade possibili: fai delle corde piu' spesse e pesanti (che pero' diventano veramente difficili da suonare) e tieni la stessa tensione (o una tensione simile) oppure diminuisci la tensione della corda. nel primo caso perdi qualita' timbrica (prova a suonare un mi in IV corda al capotasto e un mi in II. stessa nota ma timbrica ben differente...). nel secondo caso (riduci la tensione) perdi potenza sonora (e anche qualita', o meglio il suono si snatura..)
insomma, e' molto difficile costruire uno strumento acustico "simile" al contrabbasso come qualita' e potenza sonore, ma con diapason e cassa piu' piccoli. si possono costruire strumenti diversi per timbro molto probabilmente piu' scarsi per volume e proiezione.
come tante cose che l'uomo ha fatto evolvere nel corso di secoli di tentativi empirici, e' ben difficile ottenere di meglio basandosi sulla conoscenza scientifica. spesso la conoscenza ti puo' aiutare a capire perche' certe scelte sono state fatte e si sono dimostrate vincenti, difficilmente ti permettera' di fare molto meglio.
scusate la lunghezza, ma non si riesce a dire in due parole...

andrea

ps ovviamente il tutto e' un po' semplificato e se qualcuno non concorda, io non ho la verita' in tasca! Smiley
  
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vitoliuzzi
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Re: Dimensioni del contrabbasso
Reply #3 - 24.05.2005 at 11:36:40
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Bravo Andrea,
dilungati pure quanto vuoi Smiley!
  
vito liuzzi
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andrea
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W il contrabbasso!

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Re: Dimensioni del contrabbasso
Reply #4 - 24.05.2005 at 12:50:33
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caro vito, dato che mi provochi aggiungo ancora qualcosa.
il problema delle dimensioni e' chiaramente legato alla tecnica e alle possibilita' "virtuosistiche" che lo strumento offre. un contrabbasso piu' piccolo consentirebbe un uso "comodo" delle 4 dita e quindi + velocita', piu' precisione, e probabilmente anche un'accordatura per quinte che aumenterebbe l'estensione dello strumento.
credo che questo problema si sia presentato quasi subito, in parte risolto con l'uso di corde ricoperte in metallo e quindi con dimensioni dello strumento accettabili.
il problema e' che un diapason "comodo" sarebbe la classica dimensione dei bassi elettrici, 34 pollici, ovvero 87 cm. il basso elettrico, specialmente nel jazz, ha offerto molte possibilita' in piu', e' morbido, veloce, trasportabile, pero' come ben sappiamo NON ha il suono di un contrabbasso e non c'e' modo di averlo, o meglio, non c'e' modo di avere la timbrica del contrrabbasso classico, senza contare il problema dell'amplificazione (che in ambito classico proprio non esiste!).
dobbiamo considerare che il contrabbasso come strumento, seppur con grandi variazioni e mutamenti, e' uno strumento con 400 anni di storia.
praticamente e' al massimo delle sue possibilita'. la scienza ha dimostrato che la forma della cassa non e' importante e se non vediamo cose strane e' solo perche' il contrabbasso e' bello cosi'. pero', per fare un'esempio stupido,la scienza ha anche dimostrato che le volute del ponte sono importanti per la qualita' del suono.
in pratica, la storia del contrabbasso (ma la cosa vale per tutti gli strumenti acustici "da orchestra") ha portato ad affinare tutti quei particolari che contribuiscono a creare il suono del contrabbasso classico. piccole migliorie sono ancora possibili, ma la base e' quella, piu' di tanto non si puo' ottenere. il fatto che tutti noi si continui a suonare e ad amare questo mastodonte e' proprio per la storia e il suono che si porta dietro, che per ora NON e' producibile in altro modo.
la tecnica che si e' sviluppata su questo strumento ha anch'essa una storia lunga, fatta i prove e di esperimenti e ripensamenti. e probabilmente quelo che abbiamo oggi e' vicino al massimo. qualche particolare puo' essere sistemato o migliorato, ma la base e' quella.   

un piccolo aneddoto a questo punto ci sta bene. quando la musica ha cominciato a spostarsi dalle camere alle sale per concerti e nei teatri, il clavicembalo ha cominciato a mostrare i suoi limiti, soprattutto in termini di volume. per ovviare a questo problema sono stati sperimentati dei clavicembali di ghisa. il volume c'era, ma il suono era veramente agghiacciante.
pressoche' tutti i clavicembalisti si sono spostati verso l'allora nascente pianoforte, scoprendo un mondo di possibilita' espressive che hanno cambiato la musica. il suono ovviamente era diverso.
con il contrabbasso siamo ad un punto simile. la maggior parte degli strumentisti si sono spostati sul basso elettrico, scoprendo un mondo di possibilita' espressive e facendo tutt'altra musica. il suono, ovviamente, e' diverso.

noi poveri nostalgici mettiamoci il cuore in pace. il nostro strumento e' un'armadio scomodo e faticoso, ma se non fosse cosi' non l'ameremmo cosi' tanto.

andrea
  
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