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Hot Topic (More than 10 Replies) Quanto "svendersi" per suonare? (Read 15332 times)
emi
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Quanto "svendersi" per suonare?
24.06.2005 at 12:04:45
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Credo che la priorita' sia sempre quella di fare ottima musica. 
Tuttavia a mio avviso  la musica ed il ruolo stesso del musicista perdono di senso se non esiste un fruitore di queste musica , un pubblico. 
Portare avanti dei progetti musicali interessanti ma avere un buon riscontro di pubblico ed avere la possibilita' di suonare sui palchi a mio avviso significa spesso anche cercare un compromesso fra l'"arte" e la "commerciabilita'" del progetto musicale stesso. 
Vi chiedo cosa pensate a riguardo e fino a quanto secondo voi e' opportuno spingere questo "compromesso". 

Grazie anticipatamente ed un saluto a tutti, 
Emiliano.
  
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andrea
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W il contrabbasso!

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Re: Quanto "svendersi" per suonare?
Reply #1 - 24.06.2005 at 12:57:48
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tutto dipende da come porti a casa la pagnotta!
secondo me se la principale fonte di reddito viene dalla musica, non c'e' compromesso che tenga! si suona quasi tutto.
la "ricerca" e' un lusso che si puo' permettere che ha gia' certe sicurezze!
poi sono abbastanza convinto che se si e' convinti della propria arte non bisogna accettare troppi compromessi.
vale piu' la pena di suonare davanti a poche persone che apprezzano ma senza o con pochi compromessi, che suonare musica banale in uno stadio.
la cosa, poi non e' cosi' legata, nel senso che credo che si possano avere dei buoni ritorni di pubblico anche con pochi compromessi, e suonare negli stadi non e' necessariamente indice di banalita'.

vabbe', mi sono incasinato un po'....
  
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gpto
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Re: Quanto "svendersi" per suonare?
Reply #2 - 26.06.2005 at 09:23:03
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Io cerco di suonare sempre cio che mi viene richiesto nel modo migliore possibile secondo le mie capacità.
Penso che non importa cosa stai suonando ma come lo suoni con che spirito e se veramente ami cio che stai facendo. 
Non credo in "generi" ed "etichette" varie, ma credo che il suonare con persone che amano il loro mestiere sia bellissimo indipendentemente dalla play-list.
Poi la pagnotta è un'altro discorso...
  
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dinibass
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Re: Quanto "svendersi" per suonare?
Reply #3 - 26.06.2005 at 20:09:09
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A mio modo di vedere è necessario suonare una musica che piace. Non necessariamente sempre solo quella che piace di più, ma guai se non piace... allora si uccide l'arte ed è molto deprimente per il musicista, che non cresce e non si mette in gioco nel modo giusto.

L'ideale è vedere con chiarezza il proprio punto di arrivo e non dimenticarlo mai, seguire opportunità e percorsi in considerazione di questo. Sembra una banalità ma non è così.

Suonare musica commerciale ad un certo livello può essere anche professionalmente stimolante, anche questa è crescita sotto il profilo musicale.

Poi ognuno segue la propria storia, ognuno diverso, ognuno coi suoi guai.... non lo diceva Vasco Rossi??

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doppiobassoit
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Re: Quanto "svendersi" per suonare?
Reply #4 - 28.06.2005 at 12:10:23
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Interessante quesito, al quale dall'alto (si fa per dire) della mia esperienza posso dire che c'è un po' di incompatibilità tra il fare della "ottima musica" come giustamente dice Emiliano, e il portare  a casa la pagnotta.
Io ho fatto il contrabbassista come professione principale ed unica per 10 anni. Dapprima ho avuto la fortuna di suonare con grandi orchestre, per una serie di coincidenze fortunate. Poi mi sono ritrovato (non andavo a genio ai primi contrabbassi) come si suol dire in mezzo ad una strada, professionalmente.
A quel punto (tenete conto che mi sono sposato a 24 anni), dovevo accettare per forza di "pagnotta", tutto ciò che veniva.
Questi erano i primi tempi ed il livello era quel che era, alcune volte buono, altre ottimo ed altre decisamente scarse.
Col tempo mi sono fatto un nome e conquistato il mio posto.
Devo precisare che tranne un paio di ore di insegnamento gli ultimi anni, ho sempre e solo suonato (dal barocco al contemporaneo, dalla musica da camera alla sinfonica).
Tutto questo per dire che, purtroppo come in altre occasioni, anche nel nostro campo, se non sei un super genio, ti devi adattare e scendere a compromessi se hai bisogno di sbarcare il lunario.
Saluti a tutto il forum

beppe B.
  
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dinibass
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Re: Quanto "svendersi" per suonare?
Reply #5 - 28.06.2005 at 17:36:19
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Saper fare di necessità virtù è sempre un'ottima cosa!

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franchia73
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Re: Quanto "svendersi" per suonare?
Reply #6 - 28.06.2005 at 19:34:39
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.."Quanto "svendersi" per suonare?"..
e per i forum?..il nostro vito lo fa e COME!!!..alias giobo,fr,luigi,matteo,francesco,luigi..ecc..ecc..ecc..
..e W il doppiaggio,i doppiatori,i mercenari e tutti quanti !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!..

  
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dinibass
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Reply #7 - 29.06.2005 at 07:34:51
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Ragazzi, non sono il moderatore ma mi sento un 'anziano' del forum (nel senso che partecipo da i primi post, non che sono vecchino...); vorrei solo invitare tutti i partecipanti a mandare i loro messaggi in maniera comprensibile a tutti.

Il Forum non dovrebbe essere un luogo per scambio di messaggi privati a meno che non ci sia un interesse di fondo per gli altri lettori.

Lungi dal voler censurare alcuno di noi, ma vorrei ricordare un paio di regole d'oro (non scritte finora) del Forum:
- Principio dell'equità: qui tutto viene discusso allo stesso livello per l'utilità di tutti, in maniera democratica.
Quindi il più celebrato solista, l'amatore autodidatta e lo studente alle prime armi hanno il diritto a chedere e rispondere in assoluta equità.
- Educazione e rispetto: vi invito a trattare il prossimo con educazione e rispetto, come sempre fatto finora, evitando allusioni e polemiche inutili e lasciando spazio a discussioni costruttive e scambi di idee ed esperienze a 360 gradi. 
Lo spazio per lo scherzo e la battuta rimane sempre, con l'augurio che sia comprensibile ai più.

scusate se sono stato noioso...
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tramaker
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Re: Quanto "svendersi" per suonare?
Reply #8 - 29.06.2005 at 09:18:47
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Sull'ultimo topic di Giorgio:

concordo al 100%, non sei stato noioso.

ciao a tutti
  
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tramaker
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Re: Quanto "svendersi" per suonare?
Reply #9 - 29.06.2005 at 13:05:04
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in topic.....

Il tema è interessantissimo e delicato. 

- Personalmente non mi trovo d'accordo a contrapporre  "arte" e "commercio". 
- Concordo invece al 100% con l'affermazione di Emi sulla NECESSITA' DI UN PUBBLICO, cioè, senza nulla togliere al piacere di suonare per sè, credo che il senso di fare musica sia comunque raccontare cose agli altri
- Suonando jazz ho sempre trovato fastidioso l'atteggiamento di alcuni colleghi davanti alla disattenzione del pubblico, traducibile nell'affermazione "eh, purtroppo la gente non capisce un caz zo... ". Se l'organizzatore di una serata estiva in un paese turistico propone un quartetto che fa l'omaggio a Coltrane o a Parker, poi non può lamentarsi se il turista che è uscito per far fare la pipì al cane  o il gruppo di ragazzini in libera uscita non si interessano.
- Se il pubblico non si interessa a quello che faccio, credo che la prima cosa da fare sia porsi la domanda "dove ho sbagliato?", nel senso che non è il pubblico che ha cercato me, sono io che gli ho proposto cose. Porsi questa domanda non vuol dire fare i ruffiani o "commercializzarsi", ma cercare con attenzione una strada per arrivare alla gente. 
- E' d'altra parte vero che la divisione in "generi" e l'offerta mediatica (e non dò tutta la colpa alla televisione) di pappe preconfezionate non aiuta la formazione di una coscienza all'ascolto da parte delle persone (intendo il pubblico del bop che VUOLE sentirti fare BOP, gli amanti del blues che VOGLIONO sentirti fare blues, etc...). 

Il tema è davvero stimolante, sarebbe bello sentire altri pareri...

ciao a tutti
  
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MrPC
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Re: Quanto "svendersi" per suonare?
Reply #10 - 30.06.2005 at 04:57:09
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Sull'OT più che altro non capisco il fatto che rancori che possono essere nati altrove vengano a disturbare le discussioni di questo forum.
Anche nell'eventualità di colpe da parte dell'attaccato (non entro nel merito perchè non ne so niente), l'attaccante non fa certo migliore figura.

Su quanto svendersi.
Io suono per hobby, per quanto hobby come il contrabbasso ed il jazz non siano proprio leggeri.
Per me suonare è divertimento, divertimento soprattutto se c'è un pubblico che ascolta. Il budget poi passa in secondo piano. Se la situazione è divertente suono anche gratis. Se trovassi sul posto tutta le strumentazione suonerei gratis senza problemi. La musica che non mi piace non la suono.
Se poi arriva anche qualche soldino chiaramente è meglio ....
  
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emi
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Re: Quanto "svendersi" per suonare?
Reply #11 - 30.06.2005 at 06:50:06
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Premettendo che uno fa ovviamente quello che ritiene + opportuno , Io non credo sia giusto suonare gratis all'interno di un locale o comunque se inseriti in un contesto commerciale. (insomma dove c'e' un cliente che paga , dove c'e' un profitto). 
Al contrario in questi casi (che sono i +) credo che il musicista che e' stato chiamato (non a caso) dal proprietario/organizzatore a fare uno spettacolo debba esigere un compenso. 
In primis perche' il lavoro in genere , ed il rapporto datore di lavoro/lavoratore deve assolutamente essere retribuito. (e questo e' d'obbligo se il datore di lavoro ottiene profitto da tale situazione).
Inoltre lo ritengo "eticamente" corretto anche verso chi ha dedicato una vita intera alla musica e comunque "arranca" mese dopo mese per campare con un po' di dignita'...
  
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dinibass
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Re: Quanto "svendersi" per suonare?
Reply #12 - 30.06.2005 at 07:36:10
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Questo è vero, e l'argomento si può estendere alle manifestazioni di beneficienza. 
Può capitare spesso che il musicista venga invitato a partecipare gratuitamente perchè trattasi di beneficienza; anche se in molti casi (soprattutto quando la manifestazione ha carattere locale) non c'è malafede, altre volte si creano situazioni non corrette, ovvero viene chiesto al musicista di esibirsi gratis 'per beneficienza' ma in realtà 'ci provano' (e spesso gli va a buon fine): 
in queste manifestazioni in realtà il delaro che va il beneficienza è il profitto al netto di tutti i costi; tra i costi ci mettono anche l'onorario del service, di chi vende la birra, di chi presta qualsiasi servizio.
Una volta che i costi sono coperti il resto va in beneficianza, ma non è vero che in questi casi la gente lavora gratis!!!!

In molti di questi casi poi non riconoscono neanche un rimborso spese, ma credete che quando fanno il 'Live Aid' sono tutti lì a lavorare gratis??

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tramaker
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Re: Quanto "svendersi" per suonare?
Reply #13 - 30.06.2005 at 08:04:06
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Sulla prestazione gratuita o poco pagata provo a dire la mia.

Il caso che faccio è relativo a locali, circoli e associazioni, che a mia esperienza sono i più rognosi:
- Se mi si chiede una prestazione professionale (ti presenti a una data ora con una data strumentazione con un dato programma e suonerai per un dato tempo etc...) ritengo giusto che questa vada pagata il giusto. Questo a prescindere dall'incasso della serata o dalla mia bravura (sono rischi di impresa che si assume il mio datore di lavoro). Sulla quantità del "giusto" io ritengo (parere del tutto personale) che sotto i 70 euro netti per una serata in un locale, una persona è assolutamente sotto pagata. 
- Se mi si chiede di suonare senza pagarmi o (pagandomi poco) è implicito che la prestazione richiesta NON è professionale, quindi non ho obblighi di sorta. Suono quello che voglio, quando voglio, se voglio mi fermo, quindi la performance diventa un happening.

ciao a tutti
  
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MrPC
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Re: Quanto "svendersi" per suonare?
Reply #14 - 30.06.2005 at 09:33:50
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La mia era una estremizzazione del concetto.

Non vado certo a suonare gratis in un locale o in una situazione commerciale.
Però mi è capitato, in feste private di amici, di esibirmi gratuitamente, divertendomi e mangiando e bevendo bene. Situazione da happening come diceva tramaker, più rilassante e senza troppi impegni. 
Ed i commenti che si facevano alla fine tra noi erano del tipo "se non ci fosse da caricare macchine, monatare e smontare ....", tipo prova in pubblico insomma, senza gli obblighi della prestazione remunarata e senza il peso della strumentazione. Esco la sera, invece di sedermi con gli amici al tavolo del bar a bere e parlare mi trovo con gli amici su un palco a bere e suonare.
Capisco che è una situazione un po' idealizzata, ma è solo piacere di condividere la tua musica .... poi so che non è giusto
  
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emi
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Re: Quanto "svendersi" per suonare?
Reply #15 - 30.06.2005 at 13:04:16
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Quote:
Questo è vero, e l'argomento si può estendere alle manifestazioni di beneficienza. 

Infatti Giorgio io min riferivo a situazioni che sono apertamente "commerciali" come un locale. 
Il discorso manifestazioni di beneficenza/raccolta fondi o cose del genere sta su un altro piano.  Io personalmente tuttavia (come te mi pare di capire) conservo molti dubbi. 
Spesso manifestazioni che si presentano come no-profit nasconodo introiti sotterranei belli e buoni. 
E la cosa si potrebbe estendere anche ad enti ultranoti che operano a livello internazionale nel ramo dell'assistenzialismo. 
Io personalmente preferisco esigere una sorta di salario minimo ricambiandolo con la mia serieta' che rischiare di essere vittima di qualche business travestito di buonismo... va beh, discorso lungo... 

Un saluto caro a tutti , mi fa' sempre piu' piacere poter scambiare opinioni riguardo la ns. passione con voi tutti.

Emiliano.
  
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JazzBass
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Re: Quanto "svendersi" per suonare?
Reply #16 - 01.07.2005 at 16:39:16
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Io, scusate arrivo a discussione inoltrata, sono abbastanza d'accordo con quello che dice Dinibass, è fondamentale essere pagati se come lavoro fai il musicista, se no che lavoro è? Come è chiaro che se suoni gratis per amici, anche tu ti stai divertendo e quindi suoni quello che ti piace, perchè vuoi divertirti anche tu, 
Per quanto riguarda gli enti e le associazioni, no-profit,  ( visto che ne dirigo una) suonare no - profit, non significa affatto suonare gratis, infatti le associazioni " serie" richiedono sempre un rimborso spese per ogni musicista, che partecipa a qualche manifestazione, non per niente la cifra di 70 euro minima a testa, ( meglio se 100) mi sembra il minimo come si diceva in qualche post prima  è comunque una cifra  adeguata per un rimborso spese degno di un musicista che aderisce ad un iniziativa, è chiaro che se ti chiama  invece Lucio dalla per fare dei turni in studio o delle serate, il discorso cambia e non mi muovo da casa se non si comincia a parlare dai 500-600 euro in su.
Poi come dice Emi, è anche vero che ci sono enti ed associazioni che approfittano della beneficenza per tenere su una struttura costosissima nella quale lavorare e pagarsi profumatissimi stipendi, Ci sono Associazioni ( a livello internazionale) , purtroppo non posso fare nomi, ma pensate ad una che si fa spesso pubblicità sulle reti nazionali, e che lavora a favore dei bambini della guerra, per i bambini africani ecc. Che di tutto quello che chiede e non solo spettacoli, ma donazioni su conti correnti ecc. da solo il 20% dei loro introiti realmente in beneficenza, il restante 80% viene trattenuto da loro per pagare le spese pubblicitarie e gli stipendi dei dipendenti.
Comunque si il discorso sarebbe interminabile.
Ciao JazzBass
  
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dinibass
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Re: Quanto "svendersi" per suonare?
Reply #17 - 02.07.2005 at 10:11:11
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Molto interessante davvero,  specialmente visto che sono commenti che vengono da un operatore del settore.

Per curiosità, di che organizzazione si tratta?
(per riservatezza puoi scrivermi direttamente, vedi tu)
ciao
giorgio
  
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JazzBass
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Re: Quanto "svendersi" per suonare?
Reply #18 - 03.07.2005 at 17:36:26
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Ciao Giorgio per ovvi motivi ti rispondo su quanto mi chiedi per e-mail, a proposito ho visto sul tuo sito che hai suonato fra gli altri con Roberto Cipelli, anche io ho suonato con lui parlo di diversi anni fa anni 80 per l'esattezza, anzi stiamo stati " compagni di corso " al Dams di Bologna , ho fatto sempre in quegli anni qualche data con Luigi Bonafede assieme al pianista Riccardo Zegna e al sassofonista ormai scomparso Larry Nocella, allora mi ricordo Riccardo e Luigi si alternavano entrambi divertendosi come pazzi  al pianoforte e alla batteria. eheheheh....bei tempi....!!!!
Se ti capita di risentire Roberto Cipelli, sono quai 20 anni che non lo vedo, salutamelo caramente.
Salutoni e a presto Ezio - JazzBass
  
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dinibass
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Re: Quanto "svendersi" per suonare?
Reply #19 - 04.07.2005 at 04:46:21
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Ciao,
ricambio il caloroso saluto volentieri!

Anch'io ho perso le tracce di Cipelli, è passsato del tempo devo anche dire che fu una collaborazione piuttosto breve, solo poche date con una formazione che durò poco.

Mi ha contattato qualche mese fa il fratello di Larry Nocella, voleva organizzare qualcosa in ricordo di Larry ma poi non ho sentito più niente. Ma sono certo che il ricordo di questo grande e sfortunato sassofonista è sempre vivo anche per te!

a presto
giorgio
  
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