quando ho letto il monologo di Suskind mi pareva davvero scritto da tanti cbassisti che conoscevo,ma in questi anni vedo che alcuni aspetti di quel carattere sono molto meno comuni.Streicher ci manca,i migliori fanno volentieri musica leggera,nessuno puo'dire di non amare il Jazz,si mette in discussione perfino Dittersdorf!Per quanto volesse descrivere una specie di alienazione,mi pare che sia migliore quella che la condizione del contrabbassista" di mercato "di oggi.Grazie a chi mi dira' che non e'vero per niente

Prego

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Gpto,
vedrai che lo leggi in mezza giornata. La sua bellezza è la discorsività, l' ironia ed un pizzico di sarcasmo. Un piccolo capolavoro. Anch'io ce l'ho sul mio comodino, anche se l' ho letto due volte. Mi guarda e mi dice con voce soffusa: "Ricordati che sei un Contrabbassista" ed io gli rispondo: "Meglio che essere un violoncellista" !

Io ho fatto di peggio, è stato rappresentato ma non sono andato a vederlo.

Ciao a tutti!

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Caro Andrea,
hai posto una bella domanda a cui non è facile rispondere, secondo me! Infatti non tutti i contrabbassisti sono così "affratellati" come tu dici; la gelosia e l' ignoranza imperversano in tutti i settori musicali. Gelosia, tradimenti, misfatti e miscredenze, ingiurie blasfeme e diffamazioni fanno parte anche della nostra cara nicchia. Te lo posso assicurare. Dove c'è competitività là imperversa anche l' invidia.

Qui su Contrabbasso Italiano le cose sembra che stiano diversamente. Effettivamente si è creato un clima quasi da BAR DELL' INCONTRO, dove cerchiamo di discutere nel nostro interesse senza limiti di sorta. Speriamo che sia sempre così, anche se il pericolo è sempre dietro l' angolo.

Certo, il mondo dei violinisti o dei violoncellisti è peggio: basta osservare come "non si guardano" durante prove o concerti. Ma per fortuna ci sono le dovute eccezioni che però confermano la regola di quanto vado dicendo.

Concludo. "Last but not least", dentro di me credo anch'io che a parte qualche immotivata gelosia di troppo noi contrabbassisti siamo più propensi a "fraternizzare" (mamma mia cosa ho mai detto !). Il contrabbasso proprio per la sua "specialità" è uno strumento dalla bellezza spropositata e la nostra è una vera e propria "missione ecumenica" che ci spinge a comprendere come, alla fine, non dobbiamo proprio pensarla alla Suskind (che non è Flaviosenzacolpa !) altrimenti c'è da deprimersi, ma dobbiamo avere una nostra AUTOSTIMA elevatissima per capire che, alla fine, facciamo sempre colpo sugli altri, si spera più nel bene che nel male. 
Certo, non è uno strumento comodissimo da trasportare e molti sorridono al nostro passaggio. Ma siamo abbastanza maturi per capire che siamo UNICI e che questa unicità e rarità fanno la nostra forza.

Ciao, Andrea. Grazie per lo spunto. Chissà gli altri cosa ne pensano del titolo "Fratellanza contrabbassistica?" !

Un caro saluto

Vito

lo Sforzo sia con te Vito, e con la Fratellanza Contrabbassa!

l'invidia credo sia connaturata con qualsiasi attivita' umana. noi Adoratori del Sacro Mastodonte della Fratellanza Contrabbassa abbiamo raggiunto un'altro livello di consapevolezza indotta da ore di meditazione accompaganta dai Lugubri Suoni del nostro Adorato.

e adesso basta che ho gia' scritto troppe c***te!
andrea

Letto il monologo: Simpatico, verità ma non realtà.
Non ho una formazione classica e sicuramente molte sfumature me le sono perse, non ho mai conosciuto violoncellisti e violinisti quindi non posso avere un'idea sugli argomenti trattati (frustrazioni), però su alcune cose non posso essere d'accordo...tipo quando dice che il Cb ha una forma orrenda!

Per la "fratellanza"  dico  che la categoria nostra è molto affiatata. Il bassista spesso è quello che organizza contatta crea...è vero.
Penso però, che cio sia duvuto piu alle persone che "al tipo di strumento" non so se mi spiego, ed il fatto che siano sempre i bassisti i piu simpatici è solo una coincidenza; coincidenza intesa all'orientale però non all'occidentale...un'altra categoria che si difende bene sono i batteristi dei pazzi scatenati, capaci di parlare per ore di 16simi e 32simi.

Rilancio: a proposito di letture simpatiche ma anche utili (in questo caso), consiglio "il Contrabbasso,manuale semi serio" di Alfredo Trebbi... uno spasso!

Salutazioni

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Mhhh, grazie per la dritta! Al piu presto mi assicurerò l'opera...è troppo simpatico Trebbi; anche se non lo conosco di persona.

salutazioni

non solo ho letto il monologo, ma ho assistito alla sua rappresentazione per 2 volte a teatro.
Per quanto riguarda i libri di Trebbi invece mi devo dichiarare deficitario!
saluti
beppe B.

Non sono il solito ad andare in OT, ma vedo che anche voi non ve la cavate poi così male !

Ma si! Dopo tutto Il manuale semiserio del M.° Trebbi è veramente un bel libro, scritto molto ma molto bene e pieno della sua solita ironia. Chissà adesso cosa si sarà inventato con Contrabbasso Mon Amour.

VL