Quote:Ditemi tutte le differenze tra i contrabbassi 3/4 e 4/4.
Per il jazz ? Classica?
Ditemi tutto quello che sapete.
grazie.
Patorius,
tu vuoi conoscere "tutto" su un contrabbasso 3/4 ed un contrabbasso 4/4, addirittura nel Jazz o nella classica. Gli auteroveli parevoli che ti sono stati forniti sono tutti validi, ma ricorda che nel Jazz come nella Classica non c'è una preferenza per la grandezza dello strumento. A dire il vero ci sono musicisti che prediligono conrabbassi "immensi" poichè ritengono che la maggiore cassa arminonica fornisca una sonorità più corposa nei bassi e più potenti. Dalla mia esperienza ti assicuro che questo discorso sia molto relativo.
Es: l' Amati di Karr (ora ceduto alla ISB) è un tre quarti piccolo ma che "spara" tutti quelli che trova davanti. Il Rossi di Petracchi è notevolmente più grande, con qualità differenti, ma che non si può dire abbia una sonorità "doppia" rispetto all' amati.
Quello che dobbiamo riflettere anche alla luce di quello che dice un semplice fonometro da provarsi in auditorium. La questione principale è la questione dei legni utilizzati e della tecnica di costruzione. Io ho ad esempio una copia di Un Tarantino da 2/4 e mezzo: sembra che suoni specie al capotasto! Uno Sciascia o un Bocini sembrano avere contrabbassi piccoli ma che suonano alla grande. Insomma, non ti preoccupare della grandezza ... è un fattore soggettivo e poco oggettivo.
Come hanno detto gli altri attento al diapason. Se hai una mano normale puoi andare fra i 104/106. Con una mano alla Petracchi un 110 va bene
!
Spero che le idee ti si siano rischiarite. O 3/4 o 4/4, scegli quello più comodo per arrivare agli armonici e che suoni con più prontezza. Il resto è per me relativo. E poi i 3/4 sono più facilmente rivendibili e sono effettivamente più comodi da trasportare.
Regards
VitC