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Very Hot Topic (More than 25 Replies) Acquisto arco: consigli (Read 23955 times)
rino65
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Il Contrabbasso: un amore
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Acquisto arco: consigli
03.09.2005 at 13:42:25
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Vorrei acquistare un arco, alla francese, un pò più decente di quello che ho (cinese ed ormai sfibrato nei crini).

Vorrei spenderci fino a 250 Euro.

A chi rivolgermi (internet, negozi, liutai, archettai) ?
Come accorgermi che non mi stanno mollando una suola ?

A cosa debbo stare attento quando lo provo ?

Crini bianchi o crini neri (a proposito che differenza c'è a livello di suono e suonabilità ?

Miglior colofonia sul mercato da abbinare al mio nuovo arco ?


Grazie in anticipo  Wink
  

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pabbass
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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #1 - 03.09.2005 at 16:57:40
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Vorrei acquistare un arco, alla francese, un pò più decente di quello che ho (cinese ed ormai sfibrato nei crini).
Vorrei spenderci fino a 250 Euro.
A chi rivolgermi (internet, negozi, liutai, archettai) ?
Come accorgermi che non mi stanno mollando una suola ?
A cosa debbo stare attento quando lo provo ?
Crini bianchi o crini neri (a proposito che differenza c'è a livello di suono e suonabilità ?
Miglior colofonia sul mercato da abbinare al mio nuovo arco ?


Consigli?

Allora, 250 euro per un arco professionale purtroppo non bastano. 
Se un archettaio ti chiede una cifra del genere per un suo arco i casi sono due:
a) E' Babbo Natale (allora presentatemelo! Sono anni che cerco di incontrarlo, e anche se sono vissuta per anni in Finlandia non l'ho mai trovato);
b) Ti sta tirando una sola;

Ti sembro cattiva? Probabilmente lo sono, ma sono stata per anni con un archettaio e conosco bene i costi del materiale, del lavoro e delle tasse qui in Italia che strozzano gli artigiani, e so che un arco fatto bene e con legni dignitosi per quel prezzo non lo trovi, a meno di tornare al punto a).
Indi: negozio? Forse si, ma dipende dal negozio. Lascia perdere il negoziante che ti ordina da catalogo, senza fartelo provare, l'arco XXX definito dalla ditta produttrice "da gran concerto": una definizione, meglio, un'auto-definizione, non costa nulla darsela, ma a che serve?
Per quella cifra, se ricorri al legno, ti arriva un arco in... "legno brasile". Sotto quell'etichetta fantasiosa ti fanno passare di tutto, e al 99% non è pernambuco (e se lo è, non oso pensare di che razza di pernambuco si possa trattare...). In realtà si possono persino trovare archi accettabili come peso/bilanciamento/risposta (attenzione, dico "accettabili", non buoni), ma è un salto nel buio perchè da una foto sul catalogo non si può certo valutare cosa ti arriverà.
A questo punto, meglio ripiegare sull'arco in fibra: in genere li aborrisco, perchè puoi suonarli per dieci anni e resteranno sempre uguali a loro stessi, senza minimamente modellarsi alla tua arcata (il legno, se è buono davvero, lo fa). Però, per un arco di media qualità, almeno ti dovresti trovare un arco equilibrato, robusto ed indeformabile. Non è poco (quelo che non capisco sono gli archi in fibra da 1500 euro, ma questa è un'altra faccenda).
Terza ed ultima possibilità: cercarne uno presso un privato. E' la possibiltà più rognosa, perchè puoi trovare cose ottime e cose infami, e devi concederti un po' di tempo per la ricerca. Ma spesso capita di trovare persone che per qualche motivo devono decidersi ad alienare un secondo arco (e con la crisi che affligge il settore capita sempre più spesso). A quel punto non è raro trovare archi buoni che vengono ceduti a costi decisamente bassi. Se ti viene permesso di provarlo (se chi te lo vende è corretto dovrebbe farlo) e ti trovi bene, non fartelo scappare.
Per un arco di fascia media, la dote migliore secondo me è l'equilibrio (un arco davvero buono dovrebbe anche  'suonare bene'- anche il legno dell'arco risuona, eccome, ma da un arco semi-professioanle non si può chiedere la luna). Provalo, accertati che non cada in punta, che 'morda' bene e che soprattutto che tu ti ci trovi bene (alla fine è questo ad essere determinante! Potrebbe essere il migliore arco del mondo ma se non si adatta alla tua mano, alla tua presa, al peso del tuo braccio, al tuo modo di suonare, allora non fa per te!!!) ed a quel punto tienilo!
I crini neri danno un suono più robusto, quelli bianchi hanno un suono più pulito e con meno fruscio, ma questo vale ovviamente per il crine di qualità: il mio primo arco - una schifezza cinese che il negoziante mi aveva tirato dietro insieme al contrabbasso - aveva i crini bianchi, ma preferisco non ricordarmi il suo suono...

Scusa se mi infervoro per il discorso arco, ma sinceramente, se devo scegliere fra l'abbinamento arco infame+contrabbasso di liuteria // arco splendido+fabbricone cinese, scelgo la seconda possibilità. Questione di punti di vista, ovviamente...



  
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Rudy
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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #2 - 03.09.2005 at 19:32:21
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Io ho acquistato da pochi giorni un arco alla tedesca in fibra CARBONDIX presso Musicherie ad euro 249+S.P.(10 euro) e devo dire che è un buon arco con una buona curvatura, flessibile, giustamente pesante (140 gr.) buono nello staccato e nel legato nel passaggio da una corda all'altra. Unico neo i crini: bianchi (ma questo non vuol dire niente) poco resistenti e con pochissima presa tanto che devo dare pece ogni mezz'ora.Penso che siano euro ben spesi anche considerando una nuova crinatura presso un eccellente archettaio (Righetti di Vr costo 50 euro).
  

Rodolfo Merizzi
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vitoliuzzi
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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #3 - 04.09.2005 at 11:01:29
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Caro Rino,
concordo in tutto e per tutto con quanto detto dalla nostra Paola. Ma anche ciò che ha riferito Rudy non deve essere preso sottogamba. Mi spiego meglio.
Dalla ditta "Palladium" di Turi (BA) vicino alla mia cittadina decidemmo di prendere prima un solo arco della Gewa e firmato Richter. Legno brasile, ovviamente, ma ben costruito. Il prezzo si aggira su 220/250 euro. Provato da me e considerato il rapporto qualità/prezzo mi sembrò un buon arco per chi vuole spendere in una determinata fascia di prezzo. Il titolare di Palladium ne ordinò una decina e li ha venduti tutti, anzi continua a venderne specie per chi deve cominciare o per qualche Jazzista. Ma la cosa più strana è che su quindici archi che dovevano essere identici, in realtà peso, bilanciamento ed altro cambiavano in maniera anche preponderante. Per alcuni miei allievi ne ho scelti "i migliori " e solo uno usa un Carbondix.

Allora, quello che voglio dire Rino, non ti preoccupare dei crini se sono bianchi, rossi o gialli o marrone. Sui crini bianchi o neri incide solo il loro diametro, anche se Lucchi mi ha sempre inviato (dietro mia) richiesta crini bianchi dello stesso spessore dei neri, forse più aggressivi e meno dolci (lo dico col dovuto beneficio d' inventario). Tu hai a disposizione una certa cifra (250 Euro). Allora o aggiunti qualcosa e con 400/450 provi a chiedere a Scaramelli un arco in un discreto pernambuco (lo feci acquistare ad un mio allievo, Remigio, ed è risultato ottimo). Oppure pensi ad uno di questi in legno brasile, magari provandolo prima anche per una mezz'ora, o ti indirizzi sul Carbondix***, in fibra di carbonio e che fornisce ottime performance ed un buonissimo suono (come dice Rudy solo i crini sono troppo sottili ed andrebberro cambiati). Ma per il resto il rapporto qualità/prezzo del Carbondix è notevole, anche perchè sono costruiti con tutti i crismi. Oppure ci sono I Glasser in fibra di cui ha parlato Giorgio Dini, ma credo che i prezzi siano un pò più alti ... credo Smiley!

Una prova che devi sempre fare e quel famoso esercizio che indicavo tempo fa. Tira l' arco sulla II corda nei pressi del ponticello e prova a vedere se da tallone a punta et viceversa ti mantiene salda la vibrazione della corda, senza sfasamenti di sorta. Se non ci sono problemi al contrabbasso, con questa prima prova (se positiva) già hai la dimensione che l' arco è ben equilibrato. Il Carbondix in questo va molto bene, così come nei diversi colpi d' arco. Dicitur:"Arco nuovo, contrabbasso vecchio". Infatti l' arco in legno tende a sfibrarsi nel tempo e perde le sue caratteristiche. Un arco in fibra non ha questi problemi. 
Questa è in breve la mia esperienza.

Bye

VitC
  
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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #4 - 04.09.2005 at 12:01:23
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Ogni volta che ne parliamo dico la stessa cosa: per quel budget cale assolutamente la pena prendere un arco in fibra, ma attenzione: non sono tutti uguali!

Io ho un Glasser (la serie migliore in fibra carbonio, non in fibra vetro!) da 1 anno e mezzo e mi ci trovo BENISSIMO: mi piace il suono, il peso è ok e soprattutto è veramente ben bilanciato (che credo sia la cosa più importante).

Lo acquistai direttamente dagli USA per posta in quanto intendevo usarlo come 'muletto', da quando ce l'ho è diventato il mio primo arco e sto usando solo questo.

L'ho confrontato insieme al liutaio Cazzaniga (BG) con il suo Carbondix (che è fatto in Cina) ed entrambi abbiamo convenuto questo è un arco superiore sia esteticamente che per la cura della fabbricazione che per la suonabilità, sebbene devo ammettere che il Carbondix sia un buon arco, ben suonabile - ottimo rapporto qualità-prezzo davvero.

Guarda con attenzione questo sito e la gamma Glasser:
http://www.glasserbows.com/products.html

e clicca sul modello ADVACNCE COMPOSITE BOW, è l'arco che ho io.

Inoltre il rapporto euro / usd aiuta di questi tempi.
ciao
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rino65
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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #5 - 05.09.2005 at 06:01:40
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Ogni volta che ne parliamo dico la stessa cosa: per quel budget cale assolutamente la pena prendere un arco in fibra, ma attenzione: non sono tutti uguali!

Io ho un Glasser (la serie migliore in fibra carbonio, non in fibra vetro!) da 1 anno e mezzo e mi ci trovo BENISSIMO: mi piace il suono, il peso è ok e soprattutto è veramente ben bilanciato (che credo sia la cosa più importante).

Lo acquistai direttamente dagli USA per posta in quanto intendevo usarlo come 'muletto', da quando ce l'ho è diventato il mio primo arco e sto usando solo questo.

L'ho confrontato insieme al liutaio Cazzaniga (BG) con il suo Carbondix (che è fatto in Cina) ed entrambi abbiamo convenuto questo è un arco superiore sia esteticamente che per la cura della fabbricazione che per la suonabilità, sebbene devo ammettere che il Carbondix sia un buon arco, ben suonabile - ottimo rapporto qualità-prezzo davvero.

Guarda con attenzione questo sito e la gamma Glasser:
http://www.glasserbows.com/products.html

e clicca sul modello ADVACNCE COMPOSITE BOW, è l'arco che ho io.

Inoltre il rapporto euro / usd aiuta di questi tempi.
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Scusa, Giorgio, ma quanto costa e comprare per posta non è rischioso ?
C'è un tempo di prova dell'arco ?

Grazie a tutti voi comunque per i preziosi consigli.
  

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dinibass
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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #6 - 05.09.2005 at 06:16:47
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Il prezzo di listino  lo trovi sul sito Howard Core:
http://www.howardcore.com/Glasser/CG.htm

Il prezzo che leggi (usd 490) verrà scontato credo del 40% o giù di lì (meglio che chiedi via email) e comprende la spedizione con corriere.
Sono seri e l'acquisto è sicuro: in pochi giorni ti arriva l'arco, ma attento che devi pagare dazio e iva in Italia (circa 70 euro in tutto se ricordo bene).

Evidentemente la difficoltà è che non lo puoi provare, compri a scatola chiusa: io l'ho fatto perchè avevo già un arco economico Glasser in fibra di vetro, suono orribile ma mi piaceva il bilanciamento - quindi parlai con il costruttore e mi disse che col carbonio le caratteristiche dell'arco restavano le stesse rispetto a quello che avevo già ma il suono era un'altra cosa.

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emi
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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #7 - 05.09.2005 at 06:52:54
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Qua e' "on sale" a $149.00:
http://www.music123.com/Bass-Bows-d1719.music
  
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emi
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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #8 - 05.09.2005 at 06:54:20
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Scusa , e' a $ 176
  
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Beppe
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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #9 - 05.09.2005 at 08:13:01
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Il mio consiglio a Rino65 è il seguente:

aspetta fino ad arrivare ad un budget di 1000 EURO poi vai da un archettaio e ne provi un po' quando trovi quello che ti soddisfa lo compri. 

Se ne provi un po' rimarrai stupito dalle differenze tra i vari archi.

Io non ti consiglio di comprare un altro arco economico, vorrebbe dire rimandare solamente il salto di qualità che potrebbe darti un arco di liuteria.

Se ad ottobre passi da Cremona puoi visitare la fiera di liuteria e provare un po' di archi.

Beppe
  
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vitoliuzzi
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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #10 - 05.09.2005 at 08:20:33
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Giorgio ha spiegato efficacemente cosa fare per acquistare un Glasser. Se invece ti dovesse interessare un Carbondix***, per completezza del discorso, musicherie.com te lo invia e credo che tu lo possa provare per 10 giorni, scaduti i quali lo puoi tenere e pagare il bollettino postale che ti arriva insieme, oppure rimandare il tutto al mittente. 
Giorgio ha ragione su di una cosa: quando si tratta di queste cifre conviene andare sulla fibra di carbonio, visto che adesso esistono e se ne può approfittare.
Del resto, puristi o non, questi archi (sono certo anche il Glasser che indica Giorgio) possono contare su di un ottimo bilanciamento, e quindi è più facile che diventino il prolungamento del nostro braccio. E poi sono archi facili da suonare e non si sfibrano nel tempo. Diro di più: da alcuni studi fatti dalla Arcus (visitate il loro sito) si è visto che la capacità di propagazione del suono con la fibra di carbonio è maggiore rispetto ad un buon pernambuco. Io ho sempre qualche remora a proposito !! Cmq. un dato è certo (per rispondere alnche alla nostra Paola). Ho avuto la possibilità di avere un Arcus Sinfonia ed un Arcus Concerto. Effettivamente i prezzi sono da capogiro (1500/2000 euro) e sebbene siano archi molto ma molto interessanti, continuo a tenere l' Arcus Sinfonia che mi serve più in orchestra. Ti assicuro, e mi rivolgo a Paola, che fra un Carbondix ed un Arcus la differenza di suono c'è, ed anche nel metodo di costruzione. Solo che con quelle cifre forse propenderei più per un buon Slaviero in pernambuco. Ricordo, inoltre, di aver inviato alla 2xbl una sorta di reportage con relativi voti sui vari colpi d' arco e per me un Arcus Sinfonia può avere un voto medio di 7,5/10 . Questa la mia impressione. Vedrete che qundo si abbasseranno i prezzi  (il principio della domanda/offerta è sempre valido), la fibra di carbonio sarà molto più diffusa. Hanno tentato di farlo pure con i contrabbassi (assurdo! ... ma vero), ma penso che il risultato sia stato abbastanza deludente. Sono due cose diverse. 
Argomento interessante. Meglio che mi fermi qui !!

Salutoni (è un neologismo nato nel Forum).

Vito
  
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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #11 - 05.09.2005 at 08:50:28
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Ragazzi, innanzitutto vi ringrazio tutti per tutti i consigli che sto archiviando nella mia scatola cranica.
Per rispondere a Beppe dico che 1000 Euro al momento non li posso proprio spendere, anche se a pensare che attualmente suono con un arco cinese che si sta spelacchiando, mi rendo conto che è come se suonassi con una scopa Sad
Mi viene da pensare che è come non suonare veramente con l'arco.
Cmq, ho visto che ci sono dei pernambuchi a 250 - 270 Euro, saranno di pernambuco di decima classe, vero ?
Una domanda che ora mi preme: come si capisce che l'arco è ben equilibrato, visto che le altre qualità si possono vedere solo col tempo ?

Ciao.
  

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pabbass
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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #12 - 05.09.2005 at 16:48:36
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Cmq. un dato è certo (per rispondere alnche alla nostra Paola). Ho avuto la possibilità di avere un Arcus Sinfonia ed un Arcus Concerto. Effettivamente i prezzi sono da capogiro (1500/2000 euro) e sebbene siano archi molto ma molto interessanti, continuo a tenere l' Arcus Sinfonia che mi serve più in orchestra. Ti assicuro, e mi rivolgo a Paola, che fra un Carbondix ed un Arcus la differenza di suono c'è, ed anche nel metodo di costruzione.


Infatti per me il punto non è il sistema di lavorazione dell'arco in fibra di carbonio, ma il concetto stesso di arco in fibra di carbonio entro una certa fascia qualitativa. 
Se riconosco le qualità di un arco in fibra della fascia media (intese come equilibrio, robustezza, indeformabilità) non vedo però ragione di ricorrere all'arco in fibra piuttosto che a quello in legno nell'ambito di un livello superiore: ho avuto occasione di provare per alcuni mesi  - anni fa - vari archi in fibra, che penso possano definirsi di qualità, come i Le Gouic ed i Durro, ma sinceramente non ho riscontrato nulla che li rendesse superiori ad un analogo arco di liuteria in legno! Parliamo di archi commercializzati in una fascia di prezzo dai 2000 euro in su, non di caramelle!!!! Se ad un costruttore è possibile richiedere un arco che rispondente a determinate caratteristiche determinate da esigenze personali, pensate forse che una ditta possa adeguarsi ugualmente bene alle richieste del singolo cliente? 
E non sono d'accordo sul discorso dell'obbligato sfibrarsi di un arco in legno nel corso degli anni: l'unico arco che baratterei seduta stante con il mio senza rimpianti è un meraviglioso Mattei di proprietà di un mio ex insegnante, che ha un suono spaventoso, altrettanta presa e nervo, e zero fruscio: ed è un arco che ha 25 anni di vita ed è stato suonato per tutto questo tempo! Perchè mai esistono dei Tourte che ancora oggi hanno più nervo di archi di liuteria appena costruiti ??
Mi spiace, ma per me non ha alcuna importanza il nome dell'autore: ho provato archi di 'nome' che secondo me avevano ragione di esistere solo in virtù della firma - volendo accontentarsi - ed archi di autori quasi sconosciuti con una resa da paura. 
Perciò da parte mia lancio una sfida: provate i miei due archi! Uno è di un liutaio definibile senz'altro "celeberrimo" sul panorama nazionale. E' un arco indubbiamente dignitoso, altrimenti non l'avrei comprato. L'altro è opera di un costruttore 'qualsiasi' che chiede per i suoi archi 1/5 della cifra rispetto all'archettaio di cui sopra. Venite a suonarli per un pò, senza però leggere la firma, e poi ditemi quale dei due è l'arco d'autore. E soprattutto, ditemi quale dei due avreste il coraggio di barattare con un arco di fibra... che costa sul mercato la stessa cifra se non di più!!!!
Ditemi pure che sono passatista, oscurantista e di idee antiquate. In realtà sarei disposta a convertirmi anche ad un arco in gommapiuma... ma prima voglio che mi si dimostri che è davvero migliore! Quando volete, come volete. Ma se mi date ragione mi pagate da bere (e bevo forte, attenzione...)

  
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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #13 - 05.09.2005 at 17:50:09
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Cara Paola che dire !
Il tuo discorso non fa una piega. Permettimi però di essere civilmente in disaccordo con te su di un fatto. Avevo un Fracassi pagato una bella cifra. Non so quanti anni avesse ma ti assicuro tanti. Me ne innamorai per la dolcezza del suono. Purtroppo il mio liutaio, ad un controllo attento (in occasione della reincrinatura), mi fece notare con la lente d' ingrandimento come se l' arco avesse delle micro crepe in più punti. Non ci credevo ma era così. Il problema se gli archi si sfibrano o meno è scientificamente provato: tempo fa se ne parlava anche sulla 2xbl . Ora, io non sono un esperto ma ti posso dire una cosa: ci sono archi ed archi e legni e legni. Lo sai meglio di me. Sicuramente tu sei stata abile e fortunata nella scelta (per un regalo di Natale andrebbero benissimo Smiley!), nel senso che i tuoi archi tengono ancora alla grande. Il problema di un arco sfibrato, tuttavia, (magari i tuoi sono ancora in condizioni perfette) non sta tanto sul suono che tu percepisci sul posto, ma quello che si sente viaggiare in lontananza.
Per curiosità in Auditorium feci provare ad un amico sia il Fracassi che uno Slaviero di prezzo medio. In lontananza le armoniche prodotte dal Fracassi non si producevano, con lo Slaviero praticamente nuovo il suono raddoppiava.

Morale della favola. 
Non voglio dire che tutti gli archi antichi siano sfibrati; anch'io ne ho provati alcuni da far paura ... anche per il mio portafoglio. Solo che nell' acquisto di un arco datato bisogna fare molta attenzione a questi particolari. Insomma, Paola, non è un discorso generico ma relativo al caso per caso.

Certo, gli archettai ne fanno un cavallo di battaglia. Ma che l' arco col tempo tende a sfibrarsi è purtroppo un dato certo. Poi a seconda della qualità del legno i tempi possono essere più ridotti o "secolari" !!

Concludo. Il suono "sul posto" è sempre fasullo. E' a distanza che dobbiamo sentire contrabbassi ed archi.
Pensa che Gary Karr dopo aver ascoltato il mio Divertimento Concertante (che faccia tosta!) mi ha chiesto: ma che bel suono ha il tuo strumento, molto profondi i bassi! E che gli potevo dire che era un contrabbasso di fabbrica antica pagato 5.000.000 di vecchie lire? Però l' arco lo pagai in compenso 800.000 lire Smiley! Preferi non rispondergli e rimanere sul vago. 
Come vedi, cara Paola, l' altra parte del tuo discorso coincide appieno: la musica acustica ha solo fraintenditori ... gli intenditori veri sono proprio pochi!

Un saluto

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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #14 - 06.09.2005 at 08:09:04
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Rispondo a Paola

l'unico motivo per cui prenderei un arco in carbonio è legato alla musica contemporanea. Sinceramente mi dispiace un po' dover picchiettare con il legno sulle corde (senza andar troppo nel contemporaneo anche in "una notte sul monte calvo" di Mussoursky ci sono dei passaggi picchiettati).

Comunque accetto la sfida, però dimmi i nomi dei liutai (così magari ne prendo uno anche io). Se non vuoi fare i nomi pubblicamente scrivimi in privato.
  
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pabbass
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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #15 - 06.09.2005 at 09:47:02
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Quote:
Rispondo a Paola
l'unico motivo per cui prenderei un arco in carbonio è legato alla musica contemporanea. Sinceramente mi dispiace un po' dover picchiettare con il legno sulle corde (senza andar troppo nel contemporaneo anche in "una notte sul monte calvo" di Mussoursky ci sono dei passaggi picchiettati).


Appunto, ci capiamo allora! Anch'io ho bazzicato archi di fibra per lo stesso motivo, visto che - sul contrabbasso, almeno - faccio solo più contemporanea.

Quote:
Comunque accetto la sfida, però dimmi i nomi dei liutai (così magari ne prendo uno anche io). Se non vuoi fare i nomi pubblicamente scrivimi in privato.


OK, ti posto in privato, ciao!


  
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pabbass
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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #16 - 06.09.2005 at 09:56:38
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Quote:
Il problema se gli archi si sfibrano o meno è scientificamente provato

Non voglio dire che tutti gli archi antichi siano sfibrati; anch'io ne ho provati alcuni da far paura ... anche per il mio portafoglio. Solo che nell' acquisto di un arco datato bisogna fare molta attenzione a questi particolari.]...[Certo, gli archettai ne fanno un cavallo di battaglia. Ma che l' arco col tempo tende a sfibrarsi è purtroppo un dato certo. Poi a seconda della qualità del legno i tempi possono essere più ridotti o "secolari" !!


Sul discorso delle microcrepe e dello sfibramento i pareri sono molti, di rado concordi fra loro ma tutti più auterevoli comunque del mio.
In effetti ammetto che c'è un arco che ho scelto in fibra... quello da tiro a segno. Il mio in legno si era sfibrato ed ho preferito ricorrere alla fibra. Esistono campioni di tiro con l'arco che hanno fatto lo stesso, altri che sostengono che la fibra è troppo insensibile per adeguarsi alla mano.
Non è paradossale, in fondo anche l'arco da tiro sfrutta gli stessi principi che rendono elastico un arco da strumento, ed è sottoposto a forze di sollecitazione in modo non troppo diverso, anche se più intenso.

Volendo, posso invitare un archettaio (quello che collabora con Luciano Golia, che spero abbia più costanza di me nel partecipare all'attività di un forum) a partecipare alla discussione.  Se non vengo accusata di collusione, naturalmente... ed il discorso vale anche per gli altri forumisti, se hanno occasione di coinvolgere qualche costruttore.
  
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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #17 - 06.09.2005 at 10:09:18
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Ciao Vito! Innanzitutto Scusa! Avevo promesso di rispondere dopo aver dato l'esame! Invece... è passato più di un mese! Beh... volevo dirti che sono soddisfatto del CARBONDIX! E ringraziarti per la tua onestà perchè (va bene la pubblicità a Musicherie...) ma avevi ragione: l'arco suona veramente bene! Quando ho aperto il pacco (arrivato 3 gg dopo aver effettuato l'ordine!) sinceramente sono rimasto un po' deluso. Ho subito notato la superba curvatura ma a livello estetico mi aspettavo qualcosa meglio... sapendo che l'arco era in carbonio mi aspettavo di trovare la tipica "squamatura" del carbonio e invece... l'arco è verniciato di un nero leggermente opaco. Cmq provandolo senza pregiudizi mi sono sentito come dire... a casa! Questo feeling, questa piacevolissima confidenza che il CARBONDIX regala credo sia merito del perfetto bilanciamento. Così l'arco, pur avendo un buon peso (cmq standard), risulta in mano molto agile! Il mio veccchio arco aveva il baricentro (quasi 2 cm!!!) troppo verso il tallone quindi risultava molto pesante in punta pur essendo molto più leggero del CARBONDIX! L'ho confrontato con archi di fabbrica che costavano il doppio e il triplo e questi sono risultati inferiori. Per quanto riguarda il crine non credo, come spesso si è detto, che vada sostituito. E' semplicemente bianco con tutti i suoi pregi e difetti. Ma è montato bene. Vi dirò tra alcuni mesi se resiste. Quando sarà il momento lo sostituirò con del crine nero ma x ora sfrutto questo! L'ho lasciato x una settimana al mio insegnante (il quale possiede un arco di archetteria) e mi ha confermato le mie sensazioni più che positive al punto che ne comprerà uno come secondo arco! Magari da usare in situazioni tipo all'aperto visto che essendo in carbonio risente meno (anzi per nulla) dell'umidità. Una considerazione sugli archi in Carbonio: come giustamente sostiene Paola un ottimo arco di archetteria sarà sempre superiore ad un ottimo arco in carbonio (soprattutto perchè può essere personalizzato!). Il punto è che non sempre si hanno i soldi per acquistarne uno! E allora si finisce per comprarne uno di fabbrica. Beh, io a mia volta lancio questa sfida: trovatemi un arco di legno (di fabbrica) che costi meno di 1000 euro e che suoni meglio del CARBONDIX o del GLASSER! Sarà moooolto difficile semplicemente xkè agli archi di fabbrica viene prestata meno cura costruttiva (ovviamente causa costi) e spesso non sono perfettamente bilanciati. Il carbonio si presta molto meglio alla produzione in serie del legno (sul quale incidono molte variabili: peso, resistenza ecc. ogni volta diversi). Una volta progettato correttamente su una produzione di 1000 archi in carbonio 999 saranno perfetti. Su una una produzione di 1000 archi in legno non si potrà dire lo stesso...

Per concludere non mi illudo di avere comprato l'arco più bello del mondo... ma se non avete 2000 euro e se possiedete un arco con cui non vi trovate bene (tipo il mio cinese) comprate pure il Carbondix a cuor leggero e senza essere scettici riguardo al carbonio! Sicuramente il Carbondix non presenta mancanze che possono limitare nei primi anni di studio. Se le avvertite è colpa vostra e non dell'arco! Smiley

Ora basta: ci manca che indossi maglietta e cappellino di Musicherie e che vada in giro x Milano a fare promozione! Smiley

Salutoni

Flavio

P.S. Ciao Giovanni! Ci vediamo in Civica! O alle prove con Maltese! Così mi dici che ne pensi dell'arco...
  
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brisiujazz
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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #18 - 19.11.2005 at 16:43:21
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CIAO!

Sono andato a dare un'occhiata sul sito GLASSER per
informarmi della produzione e ho visto che nella tabella
ci sono varie misure tipi 3/4, 1/2, 1/4, 1/8, 1/10.
Che differenza c'e' tra queste misure?
Sapete mica quanto costerebbe farmene arrivare uno 
dall'america?
Lo chiedo a voi perche' magari se lo sapete evito
l'impresa di farmi capire mandandogli una mail con
un'inglese veramente zoppicante Smiley 

CIAO!

  

&&SARA' DURA!
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dinibass
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Re: Acquisto arco: consigli
Reply #19 - 19.11.2005 at 20:48:11
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Quote:
Scusa , e' a $ 176


Caspita, ribassato da usd.330 a 176 è notevole, se non fosse che non credo si romperà facilmente ne comprerei un altro!!

g
  
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