Quote:Vorrei acquistare un arco, alla francese, un pò più decente di quello che ho (cinese ed ormai sfibrato nei crini).
Vorrei spenderci fino a 250 Euro.
A chi rivolgermi (internet, negozi, liutai, archettai) ?
Come accorgermi che non mi stanno mollando una suola ?
A cosa debbo stare attento quando lo provo ?
Crini bianchi o crini neri (a proposito che differenza c'è a livello di suono e suonabilità ?
Miglior colofonia sul mercato da abbinare al mio nuovo arco ?
Consigli?
Allora, 250 euro per un arco professionale purtroppo non bastano.
Se un archettaio ti chiede una cifra del genere per un suo arco i casi sono due:
a) E' Babbo Natale (allora presentatemelo! Sono anni che cerco di incontrarlo, e anche se sono vissuta per anni in Finlandia non l'ho mai trovato);
b) Ti sta tirando una sola;
Ti sembro cattiva? Probabilmente lo sono, ma sono stata per anni con un archettaio e conosco bene i costi del materiale, del lavoro e delle tasse qui in Italia che strozzano gli artigiani, e so che un arco fatto bene e con legni dignitosi per quel prezzo non lo trovi, a meno di tornare al punto a).
Indi: negozio? Forse si, ma dipende dal negozio. Lascia perdere il negoziante che ti ordina da catalogo, senza fartelo provare, l'arco XXX definito dalla ditta produttrice "da gran concerto": una definizione, meglio, un'auto-definizione, non costa nulla darsela, ma a che serve?
Per quella cifra, se ricorri al legno, ti arriva un arco in... "legno brasile". Sotto quell'etichetta fantasiosa ti fanno passare di tutto, e al 99% non è pernambuco (e se lo è, non oso pensare di che razza di pernambuco si possa trattare...). In realtà si possono persino trovare archi accettabili come peso/bilanciamento/risposta (attenzione, dico "accettabili", non buoni), ma è un salto nel buio perchè da una foto sul catalogo non si può certo valutare cosa ti arriverà.
A questo punto, meglio ripiegare sull'arco in fibra: in genere li aborrisco, perchè puoi suonarli per dieci anni e resteranno sempre uguali a loro stessi, senza minimamente modellarsi alla tua arcata (il legno, se è buono davvero, lo fa). Però, per un arco di media qualità, almeno ti dovresti trovare un arco equilibrato, robusto ed indeformabile. Non è poco (quelo che non capisco sono gli archi in fibra da 1500 euro, ma questa è un'altra faccenda).
Terza ed ultima possibilità: cercarne uno presso un privato. E' la possibiltà più rognosa, perchè puoi trovare cose ottime e cose infami, e devi concederti un po' di tempo per la ricerca. Ma spesso capita di trovare persone che per qualche motivo devono decidersi ad alienare un secondo arco (e con la crisi che affligge il settore capita sempre più spesso). A quel punto non è raro trovare archi buoni che vengono ceduti a costi decisamente bassi. Se ti viene permesso di provarlo (se chi te lo vende è corretto dovrebbe farlo) e ti trovi bene, non fartelo scappare.
Per un arco di fascia media, la dote migliore secondo me è l'equilibrio (un arco davvero buono dovrebbe anche 'suonare bene'- anche il legno dell'arco risuona, eccome, ma da un arco semi-professioanle non si può chiedere la luna). Provalo, accertati che non cada in punta, che 'morda' bene e che soprattutto che tu ti ci trovi bene (alla fine è questo ad essere determinante! Potrebbe essere il migliore arco del mondo ma se non si adatta alla tua mano, alla tua presa, al peso del tuo braccio, al tuo modo di suonare, allora non fa per te!!!) ed a quel punto tienilo!
I crini neri danno un suono più robusto, quelli bianchi hanno un suono più pulito e con meno fruscio, ma questo vale ovviamente per il crine di qualità: il mio primo arco - una schifezza cinese che il negoziante mi aveva tirato dietro insieme al contrabbasso - aveva i crini bianchi, ma preferisco non ricordarmi il suo suono...
Scusa se mi infervoro per il discorso arco, ma sinceramente, se devo scegliere fra l'abbinamento arco infame+contrabbasso di liuteria // arco splendido+fabbricone cinese, scelgo la seconda possibilità. Questione di punti di vista, ovviamente...