Normal Topic Domanda per i moderatori (Read 5534 times)
gpto
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Domanda per i moderatori
06.09.2005 at 17:33:33
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Come mai sul forum non si possono "postare" le foto? 
E' una scelta?
 
Ciao
  
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vitoliuzzi
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Re: Domanda per i moderatori
Reply #1 - 06.09.2005 at 21:18:12
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Caro gpto,
in questo Forum non ci sono moderatori. Io l' ho solo ideato, ma credo che fra persone civili e che vogliono discutere anche avendo opinioni diverse non ci sia bisogno di moderare alcunchè Wink! Cmq. ti rispondo subito.

http://it.groups.yahoo.com/group/contrabasso_italiano/

Vedi questo link? Beh, se ci vai troverai tante sorprese !!
Questo nostro programma non permette di postare foto ecco perchè mi venne l' idea di sfruttare un sito della Yahoo dove si possono fare più cose. Questo lo ricordo anche ai nuovi iscritti. Non potrai accedere ai vari Tools se prima non ti registri. Funziona così !

Un saluto

Vito
  
vito liuzzi
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vitoliuzzi
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Re: Domanda per i moderatori
Reply #2 - 06.09.2005 at 22:00:02
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Off Topic

Ragazzi (chi più chi meno!) volevo solo ringraziarvi per l' assetto che avete dato al Forum. Un anno e mezzo fa non avrei mai creduto che giocando con "questo giocattolo" si potesse mettere in piedi un Forum con tanti contrabbassisti. Mi scuso vivamente per i miei Post sempre un pò troppo lunghi ... un pò si fa per dire. Ma purtroppo è una "logorrea" professionale e poi è un piacere troppo grande quello di sapere di poter crescere insieme con altra gente che condivide la tua stessa passione.

Il contrabbasso è uno strumento eccezionale ! L' unico che si possa suonare in due modi diversi. Peccato solo che si parli meno di "classica": è un dato di fatto. E' vero che fra poco anch'io diventerò un jazzista  visti gli argomenti trattati e per me interessantissimi. Ma non riesco a capire perchè nel classico siamo più rissosi, più altezzosi. E' un dato di fatto che ho personalmente constatato in questi anni. Se dico che non mi piace come suona un jazzista, motivando la scelta, nessuno mi tira le pietre dietro. Se dico invece che il nostro Stefano Sciascia ha preparato per ottobre un cd per me eccezionale (ragazzi il contrabbasso CANTA ), rischio di essere impiccato con un Mi di contrabbasso. E' solo un esempio e basta. Ma questa rivalità acerrima fra i classici esiste da sempre, ma non ne ho mai capito il perchè ??? Invidia, gelosia ... ma basta con queste cose infantili ??? Sarò idealista? Si! E spero che il discorso classico si possa sempre più ampliare ... quello jazz va fin troppo bene Smiley! Perchè non sfruttare la "virtualità" per renderla una "realtà". Mah ... 

Salutoni

vl
  
vito liuzzi
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emi
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Re: Domanda per i moderatori
Reply #3 - 06.09.2005 at 22:59:34
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Sai bene Vito che molti di noi comunque sono legati a questo spazio perche' e' davvero ben gestito e mi riferisco in particolare anche a qualche tempo fa' quando magari gli utenti erano di meno e ci voleva il tuo entusiasmo e la tua preparazione tecnica per portare avanti il forum... 
Io personalmente ho davvero imparato tante cose qua dentro. 

Per il discorso delle "invidie" (passami il termine dai ) fra musicisti,  ti voglio dire che il mondo del jazz non e' assolutamente esente da questo morbo.  Temo che i tutti i musicisti si ritengano un po' "prime donne" e fra loro cali facilmente la competizione prima della collaborazione: 
Tutto cio' e' a dire poco spiacevole e sopratutto non e' costruttivo nei riguardi della musica , verso la quale tutti infine dovremmo metaforicamente sentirci in debito... 
Detto questo, 
Penso che i musicisti dovrebbero seguire una direzione , avere un obbiettivo comunicativo (magari comune) da raggiungere, un messaggio da divulgare: Una parola politica, sociale , o religiosa... ma ci vorrebbero dei significati , significati con i quali confrontarsi o magari scontrarsi fortemente. E' in questo modo di concepire la musica , come l'arte in genere che nascono movimenti importanti, (accompagnati da veri e propri manifesti) , e' con questo tipo di approccio che si prova almeno a segnare il cammino evolutivo ed intellettuale dell'essere umano. 

Ed invece , vedo distese di grandi musicisti, godere a lungo del proprio virtuosismo o pedersi in lunghi racconti di se stessi , del loro io...  (ma sono cosi' sicuri che a qualcuno interessi cosi' tanto?) . La musica diventa un messaggio invdividualista , svincolato da responsabilita' sociali , poltiche , religiose...  il musicista sta la'... in alto, in cielo, quasi irraggiungibile nella sua bellezza.  (ha pure il tutto il tempo per perdersi in polemiche ed invidie...)

E allora mi chiedo: Cosa diranno Fra 1000 anni , quando leggeranno delle barbarie del ns. secolo , degli orrori con i quali ormai e' per noi ormai normale convivere :
-Cosa dicevano gli artisti? Cosa suonavano i musicisti di quell'epoca? Chiederanno...

Chiudo e mi scuso per questo dilungamento OFF TOPIC. 

Un saluto a tutti.
Emiliano.
  
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rino65
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Il Contrabbasso: un amore
lungo una vita !

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Re: Domanda per i moderatori
Reply #4 - 07.09.2005 at 05:53:56
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Caro Emiliano,
io non credo che tu sia Off Topic, perchè quello che tu dici è sacrosanto.
Anzi, le tue domande dovrebbero essere quelle che un musicista serio dovrebbe porsi innanzitutto, prima ancora di dedicarsi alla tecnica strumentale ed allo studio della musica.
La "direzione" da dare alla propria musica in generale dovrebbe essere le strada che ogni serio musicista dovrebbe intraprendere (ci sono tanti, anche tra i jazzisti, caro Vito, che non lo sono affatto e sono quelli che si credono i migliori, ma non sanno che la loro opera è solo distruttrice nei confronti della musica).
In particolare, la ricerca del proprio "voicing" non è che un corollario della suddetta "direzione" e chi non ha capito questo può anche incidere cento dischi, ma farà semplicemente quello che altre migliaia di persone hanno già fatto.
Tracciare una porpria "strada" però è difficilissimo ed allora si sceglie la "viuzza" perchè è più semplice, più facile, più comoda, ma facendo così non si da nulla alla musica ed ai nostri posteri  rimarrà il niente.
Ognuno di noi anche nel suo piccolo dovrebbe studiare e suonare pensando a questo Smiley
  

THE BEST WAS SCOTT LAFARO
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gpto
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Re: Domanda per i moderatori
Reply #5 - 07.09.2005 at 07:22:15
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Vedi Vito che in fondo il "jazz" è insito in ogniuno di noi?
Guarda questo post, da una semplice richiesta su come mai non si posso postare delle foto su questo forum, siamo arrivati ad affrontare "la filosofia del musicista" bellissimo! Tutto molto "jazz" nel senso che da un punto di partenza si arriva chissa dove...
Anche io mi accodo ai complimenti per la realizzazione e gestione di questo muro: IMPECCABILE!
Quindi grazie a te, che hai avuto questa bellissima idea, e sopratutto per il tuo atteggiamento da perfetto e cordiale "padrone di casa"...inutile parlare della tua preparazione tecnica e carica umana che penso sia sotto gli occhi di tutti. 
Spesso ti leggo e tra le tue parole trovo un po' di rammarico per una certa astensione -diciamo cosi- del mondo classico. Penso che sia normale, si tende sempre a parlare quindi intervenire su questioni dove si pensa di poter dire qualcosa, io per esempio sui discorsi classici non partecipo ma leggo sempre con attenzione...non saprei cosa dire. Discorso differente per gli altri argomenti dove penso di poterci mettere becco (con un po' di presunzione) dicendo la mia. Nei miei interventi cerco sempre di riportare le mie esperienze, quelle di un dilettantissimo appassionato di music jazz che trastulla un contrabbasso, che ha conosciuto un sacco di persone, una sacco di maestri, una sacco di musicisti di tutte le categorie e livelli, ma sopratutto TANTI VENDITORI DI FUMO. 
Intorno al jazz c'è un'aria di misticità, il principiante pensa che per poter essere un jazzista bisogna andare alla ricerca del "Sacro Graal", spesso spinti da insegnanti che hanno come unico scopo quello di attingere dalle tasche dei propri allievi...
Invece il jazz è la musica più semplice che possa esistere, e più suona semplice e più è bella, perchè nasce, ed è,  musica popolare. 
Una volta appreso il suo linguaggio si va tranquilli. Ovvio, c'è un linguaggio che va recepito (chi con lo studio chi con l'ascolto) ma non è nulla di trascendentale, con buona volontà ed applicazione ci si riesce...poi tutto è rapportato al tempo che ci si dedica.
Chi non vuole capire questo, chi pensa che per poter suonare Jazz debba essere in possesso "del segreto" o della "formula magica" fa nascere questa rissosità o invidia di cui avete discusso sopra. Non so se è un discorso riconducibile anche al classico, sono un profano, ma nel jazz secondo me è così. Quindi chi si sente superiore invidia chi probabilmente lo è per davvero. 
Io vivo la musica in un contesto amatoriale più che professionale, nel senso che faccio altro per vivere, ed ai miei compagni di viaggio "perfezionisti" dico sempre una cosa: ricordate che noi stiamo facendo spettacolo, non opere d'arte! 

P.s. Allora è il sito che non permette di postare le foto

Saluti paolo
  
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vitoliuzzi
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Re: Domanda per i moderatori
Reply #6 - 07.09.2005 at 12:37:00
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OT
Molto bello ed interessante quello che è stato detto. Mi piace il tuo discorso, Emiliano, su questa sorta di "obbiettivo" di vario carattere che anche un musicista deve possedere. Il problema, a mio avviso, è abbastanza complesso visto che noi musicisti lavoriamo con i suoni, qualcosa di immateriale, impalpabile, etereo,
spirituale e legato all' animo di ogni individualità. Un lavoro molto strano sotto certi punti di vista, almeno se confrontato con le attività lavorative più comuni. 

Ma facciamo un discorso che sia meno generalizzato e più "in-topic", nel senso che possa essere legato a noi musicisti-contrabbassisti. Potremmo intitolare questo Post "l' obbiettivo del contrabbassista", legandomi al discorso che faceva Emiliano ma contestualizzandolo direttamente al nostro strumento. 

Il contrabbasso è sempre stato considerato uno strumento di "second' ordine", quasi come a voler dire che può esserci come non può esserci. Sappiamo che questo non è vero, anche se purtroppo la realtà culturale della nostra cara ed amata Italia sotto il profilo musicale è rimasta molto indietro rispetto a Nazioni che comprendono meglio il valore sociale e sociologico che la Musica (la "M" maiuscola non è posta a caso) può avere. 
Ma a parte i discorsi filosofici o politologi che si possono fare, dobbiamo chiederci "NOI" contrabbassisti, non conta il livello di musicalità o professionalità, quale obbiettivo possiamo avere per dare un significato a quello per cui siamo più portati, il "far musica".
Non credo che sia facile dare una risposta esaustiva o definitiva, forse perchè non c'è risposta che si possa dare. Credo che ognuno di noi nella sua individualità, nel suo essere musicista, trovi la risposta dentro di sè, al di là di quello che un pubblico più o meno attento può richiedere. Noi siamo consapevoli del fatto che ogni obbiettivo deve essere giustificato e rispettato, sempre se confinato all' interno del concetto della legalità e dell' accettazione sociale. Ma vorrei puntare il dito verso un obbiettivo più generale che può riguardare un pò tutti: lo sforzo di far comprendere la "dignità musicale e strumentale" del contrabbasso. Al di là di qualsiasi forma di esibizionismo, positivamente inteso, che risiede in ognuno di noi e che giustifica in un certo senso il nostro lavoro rivolto al pubblico, non certo introiettato esclusivamente all' interno della nostra personale percezione musicale, la dignità eccelsa di un contrabbasso e del contrabbassista risiede proprio nel suo essere più profondo: un musicista indispensabile esattamente come un violino od una batteria. Ecco perchè il contrabbasso può diventare uno strumento "egregio" (ex-grege, cioè al di sopra degli strumenti più comuni), anzi sicuramente lo è diventato deviando da una concezione retrograda ed antiquata che lo vuole solo come uno strumento di mero accompagnamento.

Cerco di concludere il mio pensiero.
Se la logica si presta a proporre questo obbiettivo comune il cui scopo deve essere solo quello di far crescere l' interesse per il nostro strumento (in modo che, ad esempio, anche gli stessi compositori si avvicinino maggiormente a comprendere le potenzialità espressive dello stesso), non si comprendono le invidie e gelosie di cui si parlava. Quando un obbiettivo è comune, come si suol dire, l' unione fa la forza. Diffidare di chi assume atteggiamenti eccessivamente individualistici e personalistici è cosa lecita; nessuno è depositario di una Verità Assoluta, visto che la relatività ha sempre spazzato via ogni forma di "assolutismo conoscitivo". Ma questo non è compreso da tutti ... purtroppo. Quando si giudica qualcuno, occorre prima di tutto aver giudicato se stessi in maniera intellettualmente onesta e pacata. L' invidia non fa crescere l' invidioso; la gelosia del successo altrui sminuendolo non fa crescere "musicalmente" il geloso. Costoro che dovessero rientrare in codeste categorie non possono trovare una giustificazione morale od etica nel nostro mondo (ma è chiaro che il discorso vale per ogni settore della conoscenza umanistica, scientifica ed artistica). Non dimentichiamo che il pensiero ed il linguaggio sono per l' artista gli strumenti della sua arte.
Ma se l' arte musicale si distanzia da qualsiasi obbiettivo moralmente accettabile, ecco che il musicista non fa arte ma è solo socialmente un musicista. E la cosa è sinceramente frustrante e poco gratificatorio.La  vera scuola dell' arte non è la vita, ma l' arte stessa. Ed il vero fine o scopo od obbiettivo soprattutto di un contrabbassista è quello di far arte, non lasciarsi imbrigliare in sterili polemiche su qualità altrui poche accette. 
PASSO e CHIUDO Smiley!

Cari salutoni

Vito 
  
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dinibass
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visitate www.siltarecords.it

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Re: Domanda per i moderatori
Reply #7 - 07.09.2005 at 19:19:27
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e va bene, visto che insistete darò il mio piccolo contributo su questo argomento: riporto una frase letta su una rivista straniera (non musicale peraltro - ma no, non è Playboy!):

"jazz is not dead, the jazz business is dead!"

Temo questa affermazione contenga della verità, se è vero che nel resto dell'articolo si cita una statistica (forse un po' da verificare?) secondo cui il Jazz rappresenta solo il 2% delle vendite per l'industria discografica (riferito alle multinazionali del disco, indies escluse anche se forse la stima non cambia di molto).

E allra non posso fare altro che dire: lunga vita alle etichette indipendenti come SILTA RECORDS!

http://www.siltarecords.it ;

ciao
g
  
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Stefano_Sciascia
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Re: Domanda per i moderatori
Reply #8 - 07.09.2005 at 20:15:14
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Mi unisco a quanto detto sopra in particolare riguardo alla diffusione dell'Arte .
Se prendiamo questa strada saremmo anche meno del 2 per cento e probabilmente non diventeremo neanche un po' ricchi con la Musica .

MA e c'e' un grande Ma ..forse anche solo una persona ricevera' dalla Musica quella immensa forza e passione che consente all'uomo di poter guardare avanti con fiducia nonostante sembri di trovarsi da soli .

Alle volte combattere contro i mulini a vento con tutto il Cuore puo' lasciare una fiammella nel Cuore di chi ci ascolta .

La Musica guarisce ed e' compagna per una Vita .

Ieri a Trieste ho ascoltato un vecchio musicista di strada che suonava il violino e insieme cantava , entrava dentro la sua malinconia, i suoi occhi erano stanchi ,soldi pochi .

Io l'ho ringraziato ed ho pensato che non mi devo mai dimenticare quello che stava facendo .

Voglio anche ringraziare per ogni parola che posso leggere qui' questa sera e sempre .

Alle volte poche note cambiano una giornata ,per alcuni una vita .

Stefano
  
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