Normal Topic polso e tenuta d'arco (Read 7002 times)
neroantico
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polso e tenuta d'arco
14.09.2005 at 12:07:07
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cari amici,
premetto che ho un bravo insegnante, in questo periodo mi sto impiccando negli studi perchè non sempre riesco a mantenere la giusta fluidità nelle arcate...
Quando è possibile provo a studiare davanti ad uno specchio.
L'aiuto che vi chiedo è se avete dei consigli su come mantenere il polso non rigido ed avere il controllo sopratutto nella ultima fase di spinta dell'arcata(il lancio)

spero di esser stato chiaro.

grazie & ciao

Giovanni
  
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rino65
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Re: polso e tenuta d'arco
Reply #1 - 14.09.2005 at 12:57:37
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Tieni presente che dovranno rimanere rilassati:

il polso
l'avambraccio
il braccio
la spalla
il collo
i muscoli della mascella (si, hai capito bene !!!)

devi praticamente essere completamente rilassato.
Anche se solo contrai la mascella potrebbe verificarsi un peggioramento nel suono.

Vito se sbaglio correggimi !!!! Wink

Ecco perchè non è semplice l'uso dell'arco.

Poi dopo aver impugnato correttamente l'arco NON lo devi STRINGERE CON FORZA (è come se lo soffocassi, fai finta che l'arco sia animato, quindi MAI STRINGERLO CON FORZA !!!!) ma SPINGERE CON LA PARTE INTERNA DELL E QUATTRO DITA DELLA MANO DESTRA SULLA BACCHETTA, VERSO LA CORDA.
MA SENZA ESAGERARE ALTRIMENTI IL SUONO ESCE SOFFOCATO.

IL TUTTO SEMPRE CON DOLCEZZA, ESTREMA DOLCEZZA !!!!

In pratica è come se l'ARCO SI ADAGIASSE SULLA CORDA e SI FACESSE TRASPORTARE dal movimento della mano e del polso (il polso trasmette il movimento alla mano, si intende, NON VICEVERSA !)

Circa il lancio, SEMPRE SPINTA CON LA PARTE INTERNA DELLE DITA SULLA BACCHETTA SPOSTANDO AVANTI E INDIETRO L'INDICE. 
Ma è sempre il polso a dettare direzione e intensità, mai le sole dita !!!
Anche se alcuni teorizzano proprio questo (cioè che le dita spostano l'arco a sin e a destra. Boh !? ???)

Facendo così il suono dovrebbe migliorare in rotondità e dolcezza.

Sia chiaro però: io sono un dilettante.

Il mio maestro non me le disse tutte queste cose (infatti, l'ho liquidato Smiley), le ho scoperte io con l'esercizio e la lettura di un libro che secondo me è ottimo ("IL MANUALE SEMISERIO" di Alfredo Trebbi).
Compralo, non te ne pentirai !!!!!!

Le corde poi sono fondamentali, devono essere adatte all'uso dell'arco (sto per fare l'ordine a Bonacchi per le Obligato, per sentire il suono del budello. Che bello, le sonorità barocche !!).
Fammi sapere se ottieni un miglioramento !! Wink
« Last Edit: 14.09.2005 at 14:44:50 by rino65 »  

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rino65
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Re: polso e tenuta d'arco
Reply #2 - 14.09.2005 at 14:40:28
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Continuo, l'argomento è troppo interessante !

Circa, l'impugnatura dell'arco ho scoperto che la mia mano predilige quella "alla Bottesini".

Vito, se dico una eresia fammelo notare subito !

Ti spiego:

pollice piegato verso destra tra fine del nasello e anello(allo spigolo tra i due, praticamente);

indice su bacchetta (con falangina che spinge un pò) spostandolo in avanti quando spingo l'arco ed indietro quando lo tiro (con l'eserciizo viene naturale)

medio e anulare (insieme come nella mano sinistra !) adagiate in modo da lambire bacchetta e lato destro dei crini, spingendo un pò con le falangine;

mignolo legegrmente appoggiato sulla bacchetta poco prima della vite !

e poi TUTTO POLSO con lato destro del corpo rilassato !!

PER LA PRECISIONE.

R65


  

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vitoliuzzi
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Re: polso e tenuta d'arco
Reply #3 - 14.09.2005 at 16:30:48
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Caro Rino65 (o Gabriele!),
dopo aver letto il tuo annuncio per la ricerca di una contrabbassista a cui mi associo Smiley!, personalmente ti rispondo spero in maniera oggettiva. La Scuola dell' Arco alla francese non è unica, ma vi sono tante scuole quanti sono i contrabbassisti. Non sto dicendo un' eresia od una cosa fuori dal normale. Non cerdo però che tu tenda a suonare con l' impugnatura alla Bottesini (ho studiato le sue foto ed altro materiale di cui ti faccio un sunto).Lui, in pratica, tendeva a tenere l' arco proprio a livello del tallone, ma con le dita che si collocavano alla destra dello stesso, quindi non sulla bacchetta od alla violinista per intenderci. Il polpastrello del mignolo deve toccare l' estremità del tallone, mentre le altre di toccano l' estremità del tallone della parte inferiore. Solo l' indice si piega sulla bacchetta. Insomma ragazzi se osservate le mie foto su Yahoo penso di essere molto vicino alla sua impugnatura; almeno tento di crederci!!! Bottesini diceva inoltre che "il pollice spingerà un pò piegato sul lato diritto, dopo l' intaglio ad arco del tallone, e non nella bacchetta come si usa per il violino". Insomma, se osservate le mie foto forse quella potrebbe essere l' impugnatura del Maestro poichè tende a rispettare quelle regole di cui lui parla. Il tutto per avere più spinta sulla corda e maggiore sonorità. Credo che il nostro maestro Stefano tenda a suonare proprio alla violinista ... con risultati tuttavia incredibili. Ma per favore, una cortesia Rino: tieni bloccate le quattro dita sul tallone e non fare su e giù con le dita. Ne guadagnerai in brillantezza delle arcate e potenza sonora. Lavora solo col polso distendendo tutto il braccio. Poi fai come meglio credi Wink!

Vado che ho da fare. Magari ne riparliamo! Troppo bello questo post Smiley!

Bye

Vito Domenico Liuzzi
  
vito liuzzi
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Stefano_Sciascia
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Re: polso e tenuta d'arco
Reply #4 - 14.09.2005 at 21:03:56
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Non vorrei scrivere ma lo faccio .

Il mio Maestro era allievo di Pasquale Forgione primo cb alla Scala tanti anni fa .
Forgione era un diretto esponente della Scuola milanese di Giovanni Bottesini .
Mi e' stato insegnato a tenere l'arco come lo teneva Giovanni Bottesini , e cioe' sulla bacchetta .

Esattamente come un suonatore di violoncello ,queste le parole di Bottesini dal suo Metodo che e' stato deturpato dei suoi disegni e di cui posseggo un'edizione originale .

Poi il polso che si muove e le dita che non stringono l'arco producono una impossibilita' a suonare di fronte a piu' di una persona che non sia la stessa che suona .

Tutto rilassato e' giustisimo ,ma il movimento parte dai muscoli della schiena che trasmettono al braccio e le varie giunture seguono rilassate l'impulso .

E' come predicare nel deserto quello che scrivo visto che poi un contrabbasso da solo in concerto si sente raramente.

Quindi ognuno puo' insegnare cio' che piu' gli piace visto che poi raramente e' soggetto a verifica .

Al masssimo un po' di musica da camera , quartetti di cb piccole orchestre , ma non c'e' la necessita' di farsi sentire sopra un orchestra sinfonica o di suonare 2 pp in una sala da mille o piu' posti raggiungendo anche l'ultimo spettatore (il famoso piano appoggiato di cui tanto si parla ma mai si sente)

Ben vengano dunque le 100 e passa scuole nominate giustamente da Vito e tutti i bellissimi metodi per CB che ti fanno suonare 2000 esercizi in tutti i toni ma non ti dicono come , e il Maestro li suona ?

Tanto poi l'orchestra con 8 cb e' la somma di questi suoni e un po' si sente .

NON SCHIACCIARE..ha ha ha ,la piu' grossa preoccupazione italiana .

Fatti sentire con un bel suono e canta , poi suona un Recital di un ora e mezza senza essere stanco dopo, direi io  e soprattutto ottieni una tecnica che non ti faccia venire l'ansia di suonare 2 mesi prima dell'esibizione in pubblico ,esame saggio audizione o concerto che sia .

Avrei anche da dire qualcosa sui commissari alle audizioni per il nostro strumento , ma per ora mi fermo .

Rispetto l'opinione altrui ma dico francamente la mia , sono parole di Giovanni Bottesini ,ma sono state cancellate insieme a tante altre belle cose dai nostri migliori didatti italiani .

Concludo dicendo che chi scrive ha imparato dal vivo e sulla propria pelle cio' che suona , l'onesta' di dire il vero ed aiutare tutti i musicisti e' troppo importante perche' venga sempre soffocata dagli interessi personali di chi gestisce il misero potere di giudicare .

Rispetto per tutti quelli che suonano .

Ora pero' sarebbe ora di andare avanti .

Ognuno per la sua Strada con rispetto per la Musica e per chi ama suonarla .

La mia e' una ce ne sono altre , la prova ? dal vivo o su cd ma che si senta .

Saluto tutti i partecipanti al Forum invitandoli a non credere che abbia parlato la bocca della verita' .

Con Stima 

Stefano Sciascia

  
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vitoliuzzi
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Re: polso e tenuta d'arco
Reply #5 - 15.09.2005 at 04:12:12
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Caro Stefano,
la tua tecnica a sentire i tuoi dischi è magnifica. Io ho riportato le parole di Bottesini ma sembra che poi, alla fine, sia una questione di interpretazione. Sarebbe bello se tu mettessi una o più foto sul nostro sito di Yahoo, per capire le differenze ... ma forse ti chiedo troppo.

Ad ogni modo ho letto con molto interesse quello che hai detto e ben sai che siamo sulla stessa lunghezza d' onda, anche se poi sono un filantropo e cerco di mantenere i rapporti buoni con tutti. A buon intenditor poche parol' ! Wink!

In attesa del tuo ultimo Cd, un caro saluto.

Vito
  
vito liuzzi
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andrea
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Re: polso e tenuta d'arco
Reply #6 - 15.09.2005 at 06:26:41
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scusate ma in tutto questo discorso non ho capito come e' meglio tenere l'arco... al tallone, sulla bacchetta, stringendo, premendo, non premendo...
insomma chi mi fa un riassunto?

andrea
  
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rino65
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Re: polso e tenuta d'arco
Reply #7 - 15.09.2005 at 06:57:30
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Certo Vito.
Mai spostare l'arco solo con le dita !!
Solo il polso devo farlo.
Ho provato a suonare spostando l'arco solo con le dita, ma mi sembra un modo innaturale di suonare, oltre al fatto che ho la sensazione di perdere in termini di sensibilità nel rapporto arco-corda.
Cmq con Vito e Stefano che partecipano a questo topic con la max autorità del caso, mi viene voglia di liquefarmi. Sad
Lo ripeto: sono un dilettante e solo ora comincio a carpire qualche segreto dell'affascinante mondo del contrabbasso classico.

Per Andrea e Nero antico:

- Corpo rilassato;

- Arco tenuto dolcemente tra le dita, senza stringerlo con forza (altrimenti lo soffochi);

- Il "motore" di tutto il meccanismo è SOLO IL POLSO (è solo questo che da slancio, movimento e intensità all'arco);

- indice sulla bacchetta che spinge LEGGERMENTE;

- medio e anulare verticali, adagiati sulla bacchetta, ma che con i polpastrelli sfiorano i crini; 

- mignolo legegrmente appoggiato alla bacchetta (verso la vite dell'arco e quindi spostato verso destra);

- pollice NEL NASELLO piegato verso destra (e NON SULLA BACCHETTA)

Questa è la mia impugnatura, ma ognuna ha la sua !!

Come le p....(ognuno ha le sue) !Wink

Ultimo consiglio: la impugnatura viene da sè solo con l'esercizio (tanto eserciizo) e la vostra impugnatura potrebbe anche essere molto diversa dalla mia.
  

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vitoliuzzi
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Re: polso e tenuta d'arco
Reply #8 - 15.09.2005 at 08:28:51
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http://it.photos.groups.yahoo.com/group/contrabasso_italiano/lst?.dir=/VITO+LIUZ...

La mia impugnatura la dovreste vedere in questo Link della Yahoo su cui, come sapete, si appoggia Contrabbasso Italiano (ripeto: occorre iscriversi anche con nomi o mail di fantasia).

Niente di particolare. Il pollice è nella U leggermente piegato ed inclinato. E' abbastanza standardizzata. Io la insegno così anche perchè la cavata del suono è molto buona. Poi ognuno la personalizza in base alla fisiologia della sua mano, non dimenticando alcuni principi cardine già espressi.

Bye

VL 

  
vito liuzzi
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