Normal Topic Accordatura per Quinte (Read 5223 times)
Amin
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Accordatura per Quinte
20.10.2005 at 22:48:10
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..visto che si parla del Maestro Joel Quarrington in un altro post, e dell'accordatura una quarta sotto in un altro post, lancio quest'altra discussione...

Chi ha mai provato anche solo per curiosita' l'accordatura per quinte C-G-D-A..?

-premetto:non ho mai provato e nel futuro prossimo non intendo nemmeno farlo.. intendo risolvere i miei problemi tecnici, quelli si... ;-P

Ho letto che chi la usa sostiene che lo strumento si liberi e suoni e risuoni molto di piu... dicono che l'intonazione venga piu naturale con tutta l'orchestra, l'attitudine mentale e' la medesima degli altri archi e poi si ha piu estensione (dal Do grave alla I corda , che e' un solistico La...)
ma ho anche notato che si parla di strumenti relativamente piccoli.. e poi solgono utilizzare la diteggiatura 1 2 3 4.... insomma.. oltre lo strumentino ci vuole comunque anche la manona...
Difatti sul sito il Maestro Quarrington nella sezione FAQ alla domanda "My hands are small. Can I play in fifths?" risponde:  "It will be more difficult and you will be forced to shift often. Perhaps you shouldn't."

"Perhaps you shouldn't" , se non erro, vuole dire "forse non dovresti..." 

Insomma, e' un "pour parler"...

Per quanto non intenda avvicinarmi a questa pratica ne soffro il fascino... ma vi vedo anche molti lati negativi: quanti cambi di posizione...?!? quanto extra-lavoro per la sinistra...?!? lo strumento per le sue dimensioni non aiuta certo questo tipo di manualita'... boh... non saprei...

Voi che ne pensate...?
  
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andrea
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W il contrabbasso!

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Re: Accordatura per Quinte
Reply #1 - 21.10.2005 at 07:41:01
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ciao amin,
come dicevo nell'altro post, io ho provato mentre pasticciavo con l'accordatura del contrabbasso. 
in effetti il problema e' che l'accordatura per quinte ha bisogno delle 4 dita per diventare efficace. se non si riesce ad avere questa diteggiatura il numero di spostamenti a cui e' costretta la mano sinistra diventa troppo oneroso. gia' in nostro strumento e' abbastanza lento, cosi' diventa LENTISSIMO!
in realta' si potrebbe limitare l'uso dell'1-3-4 solo alle primissime posizioni, per poi passare all'1-2-3-4. questo pero' vorrebbe dire avere 3 modi diversi di suonare lungo la tastiera e credo complicherebbe ancora di piu' le cose.
insomma direi che l'accordatura per quarte rimane l'accordatura di riferimento per il suo carattere di universalita'.
per quanto riguarda il suono direi bisogna valutarlo usando delle corde che siano pensate per questo tipo di accordatura. con delle corde in E-A-D-G si crea uno sbilanciamento tonale tra la IV corta decisamente sottotensione e la I sovratensione.
l'esperimento puo' essere interessante come "curiosita'" quando hai un pomeriggio da perdere.

ciao
andrea
  
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vitoliuzzi
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Re: Accordatura per Quinte
Reply #2 - 21.10.2005 at 14:25:25
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Amin ed Andrea,
avete detto delle cose sacrosante a mio giudizio. In questo momemto sto riascoltando il Cd di Mr. Quarrington dedicato tutto a Bottesini e, onestamente, mi pare un grande musicista, a prescindere dall' aspetto tecnico, ma non ricordavo che fosse così bravo. Logicamente è il mio personale giudizio. Che dire! 
Il cd è stato registrato alla Glenn Gould Studio a Toronto, con eccellenti risultati tecnici-sonori. Se uno chiudesse gli occhi durante l' ascolto avrebbe la sensazione di ascoltare un vero e proprio violoncello, ma più bello di questo ! 
Può questo fatto giustificare una rivoluzione copernicana nel fatto di accordare (o scordare) lo strumento per quinte ? E' difficile dirlo. Io pensavo che Mr. Quarrington avesse utilizzato nella sua incisione il Red Mitchell Set della Tomastick; invece sembra che usi le Dominant (sarà contento giorgio  !!) ma accordandole in questo modo. La prima corda è un LA preso dalla muta Dominant Solo, la II è un RE preso dall' accordatura d' orchestra, la terza è un Sol (fa# tirato su di un semitono), la quarta è un Do prendendo un Mi dell' accordatura Orchestra e scordandolo fino al Do grave.

Come avete ben detto voi, non si tratta certo di una "tecnica universale" per i motivi già accennati. C'è poi anche da considerare il fatto che bisogna anche abituarsi a diverse tensioni fra le quattro corde, e lo stesso piano armonico subisce pressioni diverse a seconda delle varie tensioni delle corde. Questo fatto mi fa riflettere: sarà il Maggini di Quarrington a rendere in una maniera così straordinaria oppure anche uno strumento di fabbrica potrebbe trarne benefici? Inoltre, che metodi impostare nell' approccio alle quinte? E per chi possiede un contrabbasso da 108/110 cm. di diapason? Come avete detto voi fare un mix di 1-3-4 nella prima parte della tastiera e poi 1-2-3-4- ? Personalmente non credo sia molto fattibile. 

Anche l' ASODB (American Society of Double Bass) utilizza la diteggiatura naturale anche nelle prime posizioni, e sono stati scritti dei libri che mi hanno lasciato molto dubbioso. Il problema anche qui? Avere uno strumento piccolissimo e mano da "pallavolista" !

Chissà, magari in un futuro a medio termine queste tecniche potranno essere promosse come bocciate. O forse ci saranno contrabbassisti che suoneranno con una tecnica ed altri che sfrutteranno l' altra, ed altri, come me, molto più tradizionalisti che utilizzerano ancora la 1-3-4 e solo negli allargamenti la 1-2-4. Boh!

Anch'io sono certo di un fatto: il concetto di "universalità" andrà a farsi benedire e l' approccio al contrabbasso potra essere dei più diversi. 

Non so se questo potrà considerarsi un fatto positivo o negativo! Certo contribuirà a creare ulteriore confusione su di uno strumento come il contrabbasso che ha sempre basato la sua esistenza sulle "incertezze".

Sarà il destino? "ai posteri l' ardua sentenza " Wink!

Che ne pensate!

Vito
  
vito liuzzi
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Amin
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Re: Accordatura per Quinte
Reply #3 - 23.11.2005 at 13:59:42
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Sto ascoltando anch'io il cd del Maestro Quarrington su Bottesini e confermo IN TOTO quanto affermato da Maestro Vito, sembra di ascoltare un violoncello, ma piu bello...dal suono ovviamente piu spesso e grave.

Noto come laddove Bottesini preveda degli armonici particolarmente "impiccati" spesso Quarrington e' costretto a "pigiare" e a volte a non salire piu di quanto probabilmente la sua accordatura non gli permetta comodamente, visto che si tratta di armonici... 

Insomma in piccolissime parti il lavoro e' riadattato al suo strumento...

Comunque in definitiva penso che Quarrington sia uno dei piu grandi contrabbassisti viventi. Ha un suono fantastico ed e' un grande musicista in senso lato...si sente da come fraseggia..
Veramente 10 e lode.

Per quello che riguarda il problema sollevato delle "diverse tensioni" delle corde, vorrei informare i piu audaci che alcune ditte produttrici di corde (tra i quali sono sicuro c'e' anche la velvet) fanno anche una muta di corde accordate per quinte (C G D A), che PRESUMO abbiano una tensione ottimale per questo tipo di acccordatura.

Io, ascoltato Quarrington e analizzati tutti i pro e i contro, facendo pura elucubrazione mentale, mi sento di dire che l'accordatura per quinte e' un'altra cosa rispetto al contrabbasso...
Per quello che riguarda il fraseggio e anche buona parte della letteratura composta per lo meno dall'800 in poi... (visto che in epoca barocca le scordature erano molto piu frequenti forse...)
Per quello che riguarda il suono anche.. e' vero che il suono dell'accordature per 5' puo' risultare piu aperto, ma e' anche vero che la nostra accordatura per 4' se magari perde in "chiarezza e apertura" del suono, acquista forse in altri termini...no? un suono piu compatto e "granitico"...mi sbaglio?

Insomma, non critico affatto chi suona per 5', anzi!
Dico solo che ad oggi, e' una mossa che non farei MAI!

Se poi penso che Karr ha inciso il concerto di Dvorak per violoncello, Edgar Meyer ha inciso le suite per violoncello solo di Bach, Bocini ha inciso l'Arpeggione di Schubert, e tanti altri contrabbassisti fanno cose meravigliosamente fantastiche col nostro amato "mastodonte" , beh, a questo punto sento solo il bisogno di studiare, perche' questi suonano tutti in maniera per cosi' dire "convenzionale" per quel che riguarda l'accordatura.

Baci.
  
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vitoliuzzi
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Re: Accordatura per Quinte
Reply #4 - 23.11.2005 at 19:25:46
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OT.

Amin,
anche Mr. Karr ha inciso tutte le sei suite di Bach in due Cd diversi. Solo due sono state trascritte in altra tonalità per il contrabbasso (ma tutti i libri che contengono le suite di Bach trascritte per contrabbasso adottano questo sistema) perchè altrimenti sarebbero risultate ineseguibili all' ottava reale. 
E' vero! Karr ha inciso il concerto di Dvorak senza nulla cambiare con un' orchestra giapponese. Ma non credo sia in commercio. Forse alcune piccolissime pecche presenti in questa registrazione dal vivo hanno portato Karr a non pubblicarlo. Lui è un perfezionista! Tuttavia ascoltarlo ti fa capire che lui veramente vive su un altro pianeta. E si! Karr è Karr !

In Topic
Quarrington è un Grande! Rabbath altrettanto! Forse il secondo adotta una tecnica più interessante sotto il profilo della "adattabilità" a qualsiasi contrabbasso e contrabbassista (con alcune limitazioni). Suonare per quinte sarebbe forse il massimo (dovremmo rivedere però l' ottanta per cento del nostro repertorio tradizionale). Se Quarrington si dovesse ricordare di noi, visto che ci aveva promesso un suo intervento esplicativo (ma il suo sito è più che esauriente in merito), magari ci facciamo mandare un parte di Bottesini riditeggiata "a quinte"Wink! Se ci ha già dimenticato, cosa più probabile, allora qualcuno che voglia sperimentare questa accordatura sarebbe ben accetto fra di noi, a patto che ci racconti la propria opinione !!

Bye

Vit.C
  
vito liuzzi
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