sul finire il conservatorio non ho dubbi, anche perchè studio con un signor insegnante e non andrei a studiare fuori per nessun motivo no mi riferivo in generale al suonare, ovvero Roma, città eterna nonchè sede dello stato vaticano con l'avvento dell'euro le vecchie 100.000lire che si prendevano di media per una serata, il minimo sindacale, chiamalo come vuoi, sono diventati (quando va bene) 50 euro. amici che suonano in orchestra mi dicono che la situazione li non va tanto meglio, e parlo di orchestre stagionali, un don giovanni qua, un flauto magico la, una quinta di beethovehn su etc... e il discorso potrebbe essere lunghissimo e pieno di esempi quindi la mia domanda era precisamente questa; lungi dai giri che rendono e ai quali tutti vorrebbero approdare (accompagnare cantautori noti, musical pagati, orchestre fisse etc) il musicista tipico che la sera va a suonare standard, è considerato? c'è un sindacato? la paga è meglio di quella detta poco fa? chiedo ciò perchè indipendentemente dallo studio, che uno porta avanti con passione e dedizione, e che sapete tutti quanto sia duro, capita di porsi delle domande determinanti, specialmente alla fine di una delle n serate fatte in locali in cui a- l'impianto di amplificazione fa abbastanza schifo b- i soldi sono sempre quelli c- il pubblico è mediamente più interessato al megaschermo che non ai suonanti quest'ultimo punto non è la norma, per carità ma vi assicuro che capita e non è piacevole per il resto ovviamente non si pensa troppo all'applicazione finale e si pensa al bello di imparare arcate, staccati legati e tenuta di suono, ma un paio di domande dopo un'esperienza di lavoro trasversale come la mia e neanche troppo estesa viene quasi naturale vorrei sentire anche altri pareri.
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