Quote:e' vero che da una cassa da ukulele non esce un suono da contra, ma il ponte vibra (forse) in maniera piu' simile rispetto che su un solid body.
Il fatto è che rischio di esaltare, amplificare e quindi microfonare certe armoniche troppo mediose o alte per un contrabbasso.
Non sono un guru dell'acustica, ma sicuramente le frequenze più basse non ce la fanno a ruggire dentro una scatoletta: ergo, agli "occhi" di un PU piezoelettrico saranno le armoniche stridule e mediose a prevalere, abbettendo un po' la resa delle frequenze più gravi.
E questo, a occhio, non è buono!
Bassi come gli eminence hanno al loro interno tutto uno studio di acustica e di modellizzazione della propagazione del suono che un artigiano non si può certo permettere: basti dire che gli eminence riescono a suonare anche acustici.
Quindi, o si fanno le cose per bene, o tanto vale stare sul solido, no?
Quote:per quanto riguarda il ponte solo appoggiato, tieni conto che scaramelli (un bravo liutaio) mi diceva che la pressione del ponte sul piano armonico e' di n'ottantina di chili all'incirca. direi che non si sposta.
No, spostare non si sposta, siamo d'accordo, ma la questione forse è diversa:
Immagina di avere, da capotasto a ponte, un angolo di 80 gradi (sto dando valori a occhio eh), e da ponte a cordiera 45 gradi.
Se scomponi il vettore della forza esercitata sul ponte, vedrai che, proprio per il diverso angolo, il ponte stesso è spinto verso il capotasto.
Essendo spinto solo nella sua parte superiore (dove tocca le corde) e ricevendo una forza di reazione uguale ed opposta dal piano del corpo su cui appoggia, mi parrebbe che fosse forzato a ruotare, e quindi a ribaltarsi verso il manico, sbattendo la faccia sul corpo
L'ho detta grossa?