Saluti a tutti.
Ho cominciato da poco a suonare il contrabbasso, impugnatura tedesca, e pizzicato.
non riesco a trovare niente riguardo a cosa fare per evirare  tendiniti, e problemi di schiena vari, e visto che sono pressoche autodidatta vorrei evitare di prendere posture errate.Qualcuno ha qualche consiglio da darmi?
un saluto

Ciao Hans, mi unisco al benvenuto di Giorgio.

Credo che in un Topic precedente abbiamo parlato di questo ti problemi abbastanza frequenti per noi contrabbassisti. Io ti posso dare il mio parere personale oltre a quello già espresso da Giorgio che mi sento appieno di condividere.
Secondo me ci sono vari aspetti che possono prevenire simili situazioni, non solo tendiniti ma anche problemi alla spalla o alla schiena. Il problema della tendinite può riguardare genericamente tutti i contrabbassisti, Jazz e Classici, quelli riguardanti soprattutto la schiena si verificano principalmente nei Classici quando si comincia a suonare al capotasto fino agli armonici. In quest' ultimo caso la postura è veramente infelice, specie se si utilizzano contrabbassi da 4/4 con delle spalle molto ampie che, inevitabilmente, costituiscono un ostacolo per il braccio sinistro, aumentando il piegamento sullo strumento e portando in tensione non solo i muscoli del collo ma anche tutti quelli ad esso collegati, dallo sternocleidomastoideo fin giù.
Vediamo se con un elenco le cose diventano più semplici.

1)Altezza strumento: credo che tu, Hans, suoni in piedi. Bene. Devi stabilire all' inizio l' altezza del tuo strumento. La regola "storica" delle sopracciglie che sono in corrispondenza col capotasto (o degli occhi in generale) mi sembra inizialmente quella più corretta. Personalmente non concordo con chi tiene lo strumento molto più in alto poichè le spalle dello strumento possono rendere più difficoltoso il raggiungimento delle posizione più alte sulla tastiera. Ma qui le opinioni sono varie e contrastanti. Col tempo valuterai se sia il caso di modificare detta altezza.
2) Altezza corde.
Questo è un aspetto fondamentale. Un settaggio ottimale dello strumento è il modo migliore per evitare problemi in futuro. Assicurati di non usare corde troppo tese: solitamente le Medium delle varie fabbriche dovrebbero andare bene. Visto che suoni anche con l' arco penso che un' altezza di 5/6 mm. sulla prima corda possa andare bene. Col tempo valuterai anche questo aspetto, specie considerando il mix fra arco e pizzicato.
Controlla che fra corda e tastiera non vi sia molta "aria" a corda pigiata, overro pigiando ad esempio un Re a fine tastiera non vi deve essere molto spazio fra la corda stessa e la tastiera. Un settaggio fatto male sotto questo profilo è la causa principale delle tendiniti al braccio, visto che lo sforzo iniziale nel pigiare le varie note risulta estremamente non omogeneo e troppo forzato. Un buon liutaio potrebbe risolvere questo importante aspetto intervenendo o piallando la tastiera e registrarla in altra maniera o, addirittura, intervenendo sull' angolazione della tastiera che potrebbe risultare errata. 
3) Riscaldamento. Secondo me questo è un tema molto soggettivo. Anche cominciando con l' eseguire delle scale lente potrebbe essere dannoso per mano e braccio, specie se lo strumento non è settato bene. Meglio eseguire delle scale ad un ritmo più elevato in modo tale da evitare che le singole dita spingano sulla tastiera per un tempo molto elevato. Inizialmente, sarebbe meglio cominciare con le corde vuote controllandosi in uno specchio e poi aggiungere la mano sinistra. Col tempo capirai gli esercizi di tecnica che meglio si adattano alla tua persona in fase di riscaldamento.
4) Stretching. Molto utilizzato da Gary Karr, lo stretching od un pò di esercizio fisico non dovrebbero mai mancare nella vita di un contrabbassista. Sia per il collo-schiena che per le singole dita, un brevissimo programma di stretching aiuta moltissimo ad allungare i muscoli e renderli più agili, oltre a lenire alcuni dolori che sorgono specie quando si suona parecchio al capotasto.
5) Pause. Nella fase di studio, non arrivare mai al limite delle proprie forze prima di effettuare una pausa. Questa non deve essere troppo breve ma neanche troppo lunga. Quando si comincia a percepire una sensazione di "raffreddamento" del proprio corpo, sarebbe opportuno riprendere lo studio.

Ci sarebbe altro da dire, ma dalla mia esperienza personale, questi punti potrebbero essere sufficienti. Poi ognuno serba in sè metodiche differenti.

Ciao

Vito