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Normal Topic Arco Carbondix (Read 6544 times)
Popibass
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Arco Carbondix
07.11.2005 at 15:58:09
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(Vito Liuzzi 24/09/2004) ...p.s.: colgo l' occasione per anticiparvi che aprirò un Topic a parte per parlarvi degli Archi per Contrabbasso carbondix *** che si possono acquistare proprio su musicherie.com . 
Anticipo che il rapporto qualità-prezzo è eccellente, se penso che il mio ARCUS Sinfonia l' ho pagato Euro 1.500. 
Ma non vado oltre poichè ho bisogno di qualche giorno per capirne (e carpirne) pregi ed eventuali difetti.   
In linea di massima, sono costruiti molto bene ed, a mio giudizio, potrebbero essere usati nel Classico o nel Jazz senza differenza alcuna.   
 
VL 


Caro Vito,
mi permetto di riprendere alcune tue righe di circa un anno fa, per richiederti nuove testimonianze, info o altro su questo arco.
Ho letto molte cose al riguardo, anche su alcuni siti stranieri, e tutti, o quasi concordano che il rapporto qualità/prezzo resta eccellente.
Purtroppo però, un paio di violoncellisti (...e non so se mi spiego!!!) hanno nototo che, dopo alcuni mesi di uso costante del CARBONDIX, i loro strumenti subivano un calo di suono.
Non credo ci sia un rapporto così stretto tra l'emissione di suono e la scelta di un legno o del carbonio, però mi hanno messo "la pulce nell'orecchio".
Ecco perchè desiderei leggerti, unitamente ad altri del forum, a riguardo.
Ciao e buon lavoro.

Popibass
  
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dinibass
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Re: Arco Carbondix
Reply #1 - 07.11.2005 at 20:23:48
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Scusa, un chiarimento: forse era l'arco a subìre un calo di sonorità, non lo strumento.

Io comunque ho un Glasser americano in carbonio da 1 anno e mezzo e va benissimo. Rapporto qualità-prezzo ottimo, un po' più bello esteticamente del cinese Carbondix, e da quando recentemente l'ho fatto ri-crinare ha guadagnato in qualità e quantità del suono: grippa meglio e uso meno pece!

E' la prima volta che sento qualcosa del genere, ci sarà una spiegazione tecnica valida ma non credo abbia a che fare con il carbonio in sè -- altrimenti la Arcus, Carbow etcetera avrebbero già chiuso!

Curioso di sentire Vito.

ciao
g
  
Giorgio Dini - www.siltarecords.it]http://www.giorgiodini.altervista.org&&www.siltarecords.it[/url]
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vitoliuzzi
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Re: Arco Carbondix
Reply #2 - 07.11.2005 at 21:04:40
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Popi,
non è possibile che un Carbondix od un Arcus od un Glasser perdano suono. A mio parere è una grande bufala ! Sai perchè quei tuoi amici violoncellisti hanno percepito un leggero "calare" della sonorità? Perchè i Carbondix, come molti altri archi ahimè, hanno un grosso difetto: I CRINI. Sono di qualità medio-bassa, anzi proprio bassa direi. Quando l' arco lo acquisti bello nuovo vanno benissimo, producendo una buona quantità di suono. Dopo appena un mese, se suonato costantemente, i crini, che fra l' altro sono finissimi, diventano esattamente come dei capelli senza squame. Puoi mettere anche un quintale di Nyman ma non attaccheranno più come all' inizio. Si ha la sensazione che i crini scivolino sulla corda senza alcun tipo di grip. Per questo motivo si ha la sensazione che il suono cali in potenza. Sostituiti i crini originali, come ho consigliato ad un mio allievo che lo possiede, con crini neri (o bianchi è lo stesso) molto spessi ed ordinati direttamente da Lucchi (come ormai faccio da anni), l' arco è tornato meglio che da nuovo. Tutto qua!

Vito

p.s.: non sono mai riuscito a capire come, a fronte di una spesa di 200 Euro e passa, non si degnino di far montare dei crini degni del loro nome. La mazzetta originale costerà non più di 1 Euro ... e tanto vale! Mahh...
  
vito liuzzi
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Popibass
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Re: Arco Carbondix
Reply #3 - 08.11.2005 at 10:41:43
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Carissimi, 
essi parlavano di calo di suono sia del cello che dell'arco, ma sono assolutamente d'accordo con voi; 
la fisica non contempla casi del genere, suppongo.
Verissimo il discorso dei crini scadenti, da sostituire subito. Credo sia proprio quello il problema.
Desidero andare in fondo, perchè vorrei provarlo e acquistarlo prima possibile.
Saluti a tutti

Popibass
  
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vitoliuzzi
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Re: Arco Carbondix
Reply #4 - 08.11.2005 at 11:46:36
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Popi,
oltre al Carbondix***, secondo me, dovresti tenere anche in considerazione il Glasser di cui parla Giorgio. Purtroppo io non ne sono in possesso, ma credo nelle parole di Giorgio e nella descrizione che egli ne ha fatto. Per dire se uno sia migliore dell' altro bisognerebbe provarli insieme a parità di crini. Con gli archi in fibra di carbonio, tutto sommato, questi prezzi mi sembrano giusti, specie dopo la mia esperienza con l' Arcus Sinfonia che costa sui 1.500 Euro ma che non ne vale assolutamente tanto. Beppe, giustamente, sostiene che la qualità del suono provenga dalla qualità del materiale della bacchetta e da tutta una serie di piccolissimi particolari. Ma non credo che per la fibra di carbonio vi possa essere così tanta differenza, proprio ponendo a confronto l' Arcus con il Carbondix. Questa è l' idea che mi sono fatto! In questo tipo di archi conta molto di più il tipo di lavorazione della bacchetta e soprattutto il rapporto fra peso e bilanciamento. Non esiste esiste una fibra di carbonio più porosa ed una meno porosa, anche se i materiali fra le varie marche potrebbero avere delle piccole differenze. 
Sono curioso di provare un Glasser e sono certo che alla fine lo acquisterò. Le parole di Giorgio mi confortano e convincono. Ma la scelta è sempre un dilemma ???

Ciao

V.
  
vito liuzzi
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Amin
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W questo FORUM!!!

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Arco economico x studio.. carbonio?
Reply #5 - 08.11.2005 at 19:18:34
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Salve a tutti...
scusate se aggiorno il titolo del post ma senza aprirne uno nuovo mi inserisco e rilancio...!

Da oramai qualche tempo mi sconfinfera in testa l'acquisto di un altro arco, ma senza spendere soldi grossi...

Ho due archi francesi (uno bellissimo, da corsa! e uno un po' piu lungo e pesante, da orchestra, comunque valido).

Ne ho anche un terzo, ma non lo tengo neanche in considerazione perche' piu che un arco e' una canna da pesca..e' il mio primo arco in assoluto... fa tenerezza.. non suona nemmeno se lo preghi...

Avrei piacere a questo punto della mia vita di comperare un arco alla tedesca, se non altro per averne uno e ogni tanto cimentarmi per capire che succede.. Non ho alcuna intenzione di passare alla tedesca, sia chiaro... e' un discorso di cultura generale e comunque di sana curiosita'...

DOMANDONE:
Non volendo spendere tanti soldi, (anzi pochi!!!), pensavo di scartare archi in legno...per quella cifra forse trovo poca roba e magari scarsa... Forse il carbonio con quelle cifre (sicuramente non piu di 3-400euro) rende meglio e da di piu'? che dite? sbaglio?

si parla di Carbondix, Glasser, Arcus... 
cosa mi consigliate in definitiva...?
mi sembra che Glasser sia in pole position da quanto dite...
e di quegli archi in carbonio che si trovano spesso su ebay cosa ne dite...?
Grazie a tutti...
un abbraccio.
Amin
  
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dinibass
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Re: Arco Carbondix
Reply #6 - 08.11.2005 at 19:36:40
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C'è carbonio e carbonio.... lo vedi anche dai prezzi!

Mi pare di essere l'unico del Forum a usare il Glasser ma vi ho fatto due palle così... Wink

Il Glasser devi acquistarlo dagli USA a scatola chiusa direttamente e spendi max 350 euro spedizione e dazi inclusi.
Il Carbondix è reperibile in Italia più agevolmente (anche su Musicherie).

Vedi tu....

ciao
giorgio
  
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suskind
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maledetto contrabbasso!

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Re: Arco Carbondix
Reply #7 - 09.11.2005 at 14:01:23
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Ciao Popibass!
Io sto suonando con un Carbondix e mi trovo molto bene. In effetti come dice Giorgio non è bellissimo da vedere... comunque suona e cosa importante è perfettamente bilanciato. I crini (di bassa qualità ma montati bene) finchè durano non li cambio! non è che con quelli originali è insuonabile... (almeno x studiare) 
W il risparmio! 

Un saluto

Flavio
  
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