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Hot Topic (More than 10 Replies) Livello contrabbassisti italiani (Read 14088 times)
Amin
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Livello contrabbassisti italiani
15.11.2005 at 14:17:29
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E' un "pour parler" ovviamente...

Dividerei il topic in due sezioni: 

-STUDENTI 
(quindi il livello dei ragazzi -come me- che studiano in Conservatorio o strutture affini e frequentano masterclass, seminari, stages...)

-PROFESSIONISTI

Premetto: l'argomento del topic e' dettato dalla sensazione che il livello degli studenti italiani sia nettamente piu basso di quello dei cugini europei etc...

Mentre, tra i professionisti siamo messi direi non bene, ma BENISSIMO...! (penso a Ettorre, Bocini, Donati, Siragusa, Sciascia, Sciancalepore, Botto, Lanzillotta, e tanti tanti altri..!!) Grandi talenti che il mondo ci invidia... per non parlare dell'ormai leggendario Maestro Petracchi, esponente assoluto della didattica contrabbassistica.. vengono da tutto il mondo a studiare con lui...

Insomma, sarei curioso di sapere in tutta SINCERITA' anche e soprattutto dai Maestri del Forum le loro sensazioni...

grazie!
un abbraccio a tutti.
amin
  
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Giova
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Re: Livello contrabbassisti italiani
Reply #1 - 25.11.2005 at 01:13:09
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e il primo messaggio che mando ma questa sezione veramente mi spinge a scrivere. 
Io ho cambiato 2 insegnanti in questi ultimi anni e devo dire di avere lavorato con due grandi persone oltre che due impagabili professionisti.
il primo è Giovanni Valgimigli di Faenza, l'altro è Tiziano Negrello allievo del celebre Ludwig Streicher.
Ritornando al contesto sono dell'idea che in Italia in quanto a livello per chi studia in Conservatorio ha una marcia in meno.
In paesi come la Germania (parlo per esperienza, ci sono andato a suonare con l'orchestra) la cultura musicale è molto avanzata e l'insegnamento di uno strumento è minuzioso e accuratissimo.
  
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Beppe
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Re: Livello contrabbassisti italiani
Reply #2 - 25.11.2005 at 11:11:04
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Anche secondo me siamo messi bene. Tenete conto che, oltre a quelli citati (e ben noti) ci sono altri professionisti che suonano altrettanto bene (forse anche meglio) che, un po' per loro scelta, si pubblicizzano meno.

Qualche esempio:
Magrenzani (primo cb della RAI) che mi fece l'esame di 5°
Il primo del teatro regio di torino (ora mi sfugge il nome)
Fanchini (primo cb dell'orchestra di Bergamo) che mi fece il diploma
e tanti, tanti altri.
  
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proudhon_bakunin
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Re: Livello contrabbassisti italiani
Reply #3 - 25.11.2005 at 11:24:10
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Davide Ghio
  
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Beppe
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Re: Livello contrabbassisti italiani
Reply #4 - 25.11.2005 at 11:45:36
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intendevo Davide Botto (l'altro primo)
credo che anche Ghio sia molto bravo (anche se non lo conosco)
  
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vitoliuzzi
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Re: Livello contrabbassisti italiani
Reply #5 - 25.11.2005 at 12:42:21
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In parte mi sento coinvolto in questa interessantissima discussione. 
Voglio però fare una piccolissima introduzione al tema. 
La nostra amata Italia, che tanti grandi compositori e solisti ha prodotto nel passato e che spesso sono stati costretti a trasferirsi all' estero per ottenere quel successo che in Patria non avrebbero mai ottenuto (la Storia insegna che le continue invasioni da parte di popolazioni straniere ed il relativo frazionamento in Regni o staterelli, non hanno mai permesso una sorta di "unificazione reale" del Paese), dimostra che sin' dai tempi più remoti (ma anche quelli più vicini a noi) la qualità di musicisti e compositori non sia mai stata ad un livello inferiore a quella, ad esempio, dell' area tedesca o nordica. Tuttavia, l' Italia per una serie di motivi legati anche a politiche istituzionali assenti totalmente in campo artistico e culturale, oggidì è rimasta indietro rispetto ai Paesi menzionati per una questione di "forma mentis". Vieppiù da dire che attualmente l' Italia è divisa in due parti nettamente distinte: la parte Meridionale (compresa la Sardegna) che, per fattori politi e storici, è molto indietro rispetto al Nord del Paese che a mio giudizio comincia da Roma capitale in sù. Se poi pensiamo che quasi l' ottanta per cento delle risorse pubbliche destinate al nostro settore vanno a finire nelle mani del Teatro alla Scala (Ente a partecipazione privata e pubblica), ci rendiamo conto che per gli altri enti od associazioni non rimangano che le briciole, in moltissimi casi finanziamenti formali che corrispondono alla mancanza di soldi per attività culturali.
Molti bravi contrabbassisti del meridione sono costretti a spostarsi a Nord per cercare fortuna o per perfezionarsi con nomi più blasonati che hanno a disposizione più Istituzioni per amplificare giustamente il loro nome. Non è una critica ma un dato di fatto. Ma non tutti i ragazzi hanno le disponibilità per rendersi a loro volta degli "immigrati forzati" e, pertanto, rimangono "in loco" dove le possibilità di incontro e di confronto, nelle realtà più "arretrate", rimangono sostanzialmente pari al nulla. Ma i valori, vi assicuro, ci sono (Siragusa è un' eccezione che conferma la regola). 
Una politica volta ad "unificare non di fatto ma realmente" la nostra Italia sotto il profilo artistico, renderebbe il livello dei musicisti ancora più alto visto che le "grandi menti" come si trovano al Nord così sono presenti al Sud, ma subiscono una disparità di trattamento notevole. Se vediamo bene la nostra Scuola a livello internazionale è molto apprezzata e, non è un caso, anche le registrazioni discografiche (che potrebbero essere molte di più se ci fossero maggiori aiuti) risultano di un livello qualitativo-artistico seconde a nessuno. Ciò nonostante il fatto che i Conservatori potenzialmente potrebbero lavorare meglio se le dotazioni organiche e patrimoniali fossero maggiori. La Riforma Moratti, in questo senso, potrebbe risultare molto pericolosa, inadeguata alla nostra realtà e avvalorare un' ulteriore frammentazione. Ma questo è OT.
E non è un caso, ancora, che molti contrabbassisti italiani abbiano vinto concorsi internazionali di sicuro e maturato prestigio, e che siamo sempre i principali benvenuti nei PAesi dell' Est come Giappone e Korea del Sud. La mentalità culturale di un Paese è sicuramente foriera di risultati maggiori ma non sempre migliori rispetto ai nostri. Il numero non sempre fa la qualità.
Allora, e concludo perchè sul tema in oggetto si potrebbe scrivere un saggio, ritengo che il livello dei contrabbassisti italiani sia molto buono e non inferiore agli altri di standard europeo. Romania, Bulgaria, Polonia e "Russia" dimostrano di avere musicisti più STACANOVISTI (e ne possiamo comprendere anche facilmente le motivazioni), mentre i nostri allievi sono costretti a diplomarsi in presso una scuola secondaria, frequentare il Conservatorio ma, per paura di non ottenere nulla a livello lavorativo sotto questo aspetto, si legano anche allo Studio Universitario di materie più o meno legate alla Musica, con un dispendio di energie enorme e risultati ovviamente non eccelsi, se non in rarissimi casi. 
Peccato! Il livello medio potrebbe essere ancora più alto se tanti errori in passato non fossero stati commessi. Il problema è che ancora oggi i predetti "mistakes" continuano a condizionare la realtà musicale in qualsiasi settore. C'è veramente da meditare!

Scusate il solito papiro, ma è stato anche uno sfogo che dovrebbe essere ancora più approfondito da parte di noi tutti.

Punto.

Vito
  
vito liuzzi
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emiliano_renzelli
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Re: Livello contrabbassisti italiani
Reply #6 - 25.11.2005 at 15:28:47
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   Buongiorno a tutti , è la prima volta che accedo a questo forum , mi chiamo Emilano Renzelli .



Credo che tante volte ci si dimentichi di un grande contrabbassista , che è stato un capo scuola del contrabbassismo italiano che è il maestro EZIO PEDERZANI , ho avuto la fortuna di studiare un'anno con lui in conservatorio a Milano , prima che andasse in pensione 4 anni fa , credo che il nostro amato strumento nelle sue mani fosse completatamente un trasmettitore di emozioni . Ho avuto la fortuna di ascoltare dei LIVE registrati per radio rai negli anni 70 e sono pazzeschi , non c'erano i tagli in quegli anni ...... ed erano trasmessi in diretta . Scusate non è proprio inerente alle domande di AMIN  , ma è una mia considerazione .
 



Per quanto riguarda i nomi fatti da AMIN , credo che siano indubbiamente grandi musicisti e concordo con lui su tutto , anche se ho una preferenza per il maestro SIRAGUSA , il suo cd su BOTTESINI  è qualcosa di sconvolgente e sarà una pietra miliare nella storia contrabbassistica ( ascoltare la tarantella ) , è la mia opinione logicamente liberi di conttraddirmi .

Per quanto riguarda i giovani , vorrei dire che l' ultimo concorso in SCALA l' ha vinto ROBERTO " RUPERT " BENATTI , che ha 26 anni , sono di parte perchè è un mio caro amico , ma tolto questo credo che anche in questa categoria siamo messi bene a livello europeo .

buono studio  ed un ' abbraccio a tutti .

EMILIANO RENZELLI .
  
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Beppe
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Re: Livello contrabbassisti italiani
Reply #7 - 25.11.2005 at 16:07:56
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Credo che anche Pederzani faccia parte di quella schiera di ottimi strumentisti che hanno preferito dedicarsi all'orchestra piuttosto che incidere dischi da solisti (pur avendone appieno le capacità).

Io ritengo che il contrabbasso in orchestra sia difficile tanto e più dei concerti. (Alzi la mano chi ha suonato tutte le note giuste della nona di Beethoven).
  
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paolo_86
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Re: Livello contrabbassisti italiani
Reply #8 - 22.01.2006 at 01:07:47
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ciao
  
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paolo_86
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Re: Livello contrabbassisti italiani
Reply #9 - 22.01.2006 at 01:29:27
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   CIAO , SCUSATE NON SONO ABITUATO A SCRIVERE SUI FORUM ED HO SUBITO , COMMESSO UN 'ERRORE.

VOLEVO DIRE LA MIA SU QUESTO ARGOMENTO....MOLTO CURIOSO E INTRIGANTE , ANCHE PER SAPERE I GUSTI DI TUTTI NOI ....

BHE' IO ESPORRO' I MIEI GUSTI :

SICURAMENTE UN DISCO SCIOCCANTE E' IL LIVE DEL MAESTRO BOCINI , DOVE SUONA  L'ARPEGGIONE , SUONO PAZZESCO , INTONAZIONE PURE E POI CHE DIRE SUL GUSTO IL 3°TEMPO E' STREPITOSO .

I LIVE DI PETRACCHI SUL SUO SITO , LO SI CRITICA PER I SUOI MODI UN PO' DA STAR , MA AVETE SENTITO KOUSSEVISKI ....???ALTRO CHE CRITICHE E' IL CAPO SCUOLA DEL CONTRABBASSO IN ITALIA MICA PER NIENTE , LA SCHIERA DI ALLIEVI CHE HA FORMATO ECC ECC 

IL MAESTRO ETTORRE , ALTRO GRANDE PAZZESCO , MUSICALITA' FINE ED UNICA .

BHE' SIRAGUSA ..... CHE DIRE , UN FUORI CLASSIFICA , IL CD DI BOTTESINI SECONDO ME E' IL MIGLIORE MAI INCISO , ADESSO NON C'E' NESSUNO COME LUI , MI PERMETTO DI DIRE A LIVELLO INTERNAZIONALE , GIUDICATEMI PURE MALE , MA E' IL MIO PENSIERO : PARGONO QUESTO CD AL CONCERTO DI ELGAR INCISO DALLA DU PRE' ..... 

POI VISTO CHE E' STATO CITATO IL MAESTRO PEDERZANI , CREDO CHE SIA UNA GRAVE MANCANZA NON AVERE INCISIONI , MI DICEVA IL MIO BABBO , ANCHE LUI CONTRABBASSISTA AMATORIALE , CHE LO HA SENTITO SUONARE DAL VIVO A TORINO , ORMAI MOLTI ANNI FA E MI RACCONTA SEMPRE CHE E' STATA UN ESPERIENZA UNICA , CON IL SUO SANTAGIULINA HA SPACCATO TUTTI IL BELLO CHE HA IMPROVVISATO IL BIS .... 

SCUSATEMI PER QUEST GIUDIZI PERSONALI , MA MI ANDAVA DI DIRE CIO' CHE PENSO SU QUEST'ARGOMENTO ..... 

BUONA MUSICA A TUTTI .

PAOLO .
  
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vitoliuzzi
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Re: Livello contrabbassisti italiani
Reply #10 - 22.01.2006 at 12:27:12
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Paolo, non c'è bisogno di scrivere maiuscolo Wink!
Ti volevo dire solo una cosa, farti riflettere su un dato.

Il livello dei ragazzi in Conservatorio e IMP, per mia esperienza, dipende dalla disponibilità e preparazione del docente ma anche dalla partecipazione attiva del discente. Mi capita di vedere spesso giovani e più anziani che seguono questa strada quasi come un "passatempo", altri, invece, che vi dedicano anima e corpo e saranno quelli che avranno più soddisfazioni specie se si perfezioneranno sotto un Maestro più blasonato. Io andrei per il nostro Stefano, il nostro Alfredo, gente vi assicuro preparatissima e che DEVE meritare l' attenzione di noi tutti. Poi non tralascerei il mio amico Bocini, che purtroppo mi ha ingiustamente estromesso dal carnet dei suoi sostenitori per delle assurdità avvenute sul suo Forum senza tener conto quanto lavoro ho dedicato anche a quel contesto per farlo partire nel migliore dei modi. Spero che ci chiariamo una volta per tutte. Ma sulla validità "nulla quaestio". C'è Pino Ettorre, altra mente italiana. Ce ne sono tanti, insomma. Petracchi è Petracchi, che dire! Ma io andrei più su quelle che definisco "menti giovanili" nel senso che possono dare qualcosa di più a livello umano e di entusiasmo sano, oltre a disponibilità. Petracchi è un "totem", un Musicista che ha fatto la storia del contrabbasso col suo gusto fine e raffinato. Ma credo, con tutta onesta, e questo è anche bello, che molti suoi allievi abbiano superato il Magister. Allora apriamo le nostre menti e vagliamo tutte le possibilità. 
Perchè se poi escono i vari Siragusa e compagnia, questi hanno prima avuto una formazione didattico-strumentale a livello di Conservatorio, è innegabile. La fortuna è proprio quella di trovare un insegnante che "continui a studiare con e per i suoi allievi". 
Mio fratello viaggia moltissimo per lavoro ed è un appassionato di jazz ed anche classica, nel suo piccolo.
Austria, Germania, Francia, danimarca, Svezia, Norvegia non è che sono avanti rispetto a noi. Hanno un' organizzazione musicale più seria e, beati loro, strutture molto più all' avanguardia, dove c'è una full immersion in quella che è la tua attività musicale. Da noi è solo una "immersion" con rischio di annegamento.
La colpa di chi è? NOSTRA, cari amici e colleghi! Presi dalle nostre nevrosi musicali e dalle nostre divisioni interne, non abbiamo mai lottato per ottenere una perequazione a livello nazionale più completa. I pochi che stanno bene vanno avanti, gli altri tirano a campà. 
Alla fine, e per concludere, non consideriamo solo l' artista dal suo Cd (ah, dimenticavo Ragghianti che non deve essere sottovalutato perchè la sua pulizia esecutiva è un punto di arrivo di difficilissimo riscontro), ma se proprio lo dobbiamo fare possiamo fare alcune considerazioni:
1)Uno Stefano Scodanibbio detta ormai legge nel campo della "vera" musica contemporanea, non quella nevrotica di Leandre.
2)Confrontando i lavori discografici provenienti da tutto il mondo, direi proprio che l' Italia produce sempre contenuti lirico-espressivi che gli altri possono solo sognarsi. La nostra Tradizione vive sempre nei nostri cuori e questa non ce la può togliere nessuno. Molti stranieri sono bravissimi, che dire, ma quanti riescono veramente a fraseggiare con contrabbasso senza essere delle semplici macchine perfette. Vi dico solo una cosa. Un mio amico americano mi ha parlato dell' esecuzione di Stefano Sciascia alla ISB ultima. Lui mi ha detto: "Sciascia non è stato esente da qualche piccolissima sbavatura sull' intonazione, ma il suo innovativo modo di interpretare la frase, la sua passionalità, il suo carisma, l' estrema cantabilità mai sentita fino ad ora ci ha fatto alzare tutti in piedi per attribuirgli una standin' ovation". Ho il testo in Inglese, se volete ve lo mando. 

Quindi non facciamoci seghe mentali inutili. Ma dobbiamo sapere che tutto dipende da noi. Se lavoriamo duro, con decisione e pazienza, con intelligenza guardando anche chi suona meglio di noi per apprenderne i segreti, senza fare le star (la star fa meglio i brodini) ma lavorando con umiltà e saggezza, non saremo mai secondi a nessuno ... se non proprio a noi stessi.

Fine sermone.

Un abbraccio

Vito

p.s.: scusa Stefano la citazione dell' amico Eddie, ma lui era lì ed è stata fonte fedele del tuo successo in terra straniera Smiley!
  
vito liuzzi
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paolo_86
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Re: Livello contrabbassisti italiani
Reply #11 - 22.01.2006 at 20:55:07
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    come prima cosa mi scuso per gli errori di grammatica che ho commesso , ma erano le 2 del mattino ..... 

io ho dato una mia risposta alla domanda di amin , quindi una mia opinione , comunque concordo con tutto quello che ha detto lei maestro , ed aggiungo che ci sono ottime cattedre oltre quelle citate da lei , per esempio Colonna a piacenza , Murelli a milano , precedentemente Pederzani , Donati a mantova , Ragghianti a la spezia , Botto a torino ecc ecc . 
chi ha la fortuna di essere seguito d aqueste persone e' in una botte di ferro . 

comunque ribadisco che la mia era solo un opinione su cio' che ho ascoltato e la registrazione di Petracchi mi e' piaciuta , non volevo dire che sia solo lui il Docente da seguire ...

Buon tutto e buona musica 

  
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dinibass
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Re: Livello contrabbassisti italiani
Reply #12 - 22.01.2006 at 21:02:10
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Quote:
[...]"vera" musica contemporanea, non quella nevrotica di Leandre.


Qui Vito mi trovi d'accordo sul commento su Scodanibbio ma non sul paragone con Joelle Leandre; mi sono fatto l'opinione che è un'artista vera e sincera, che va per la sua strada con cocciutaggine ed entusiasmo perchè convinta: per questo a volte ci si imbatte in registrazioni meno all'altezza, dove forse sarebbe stato opportuno fare una selezione più attenta, ma questo non toglie la sua valenza artistica che nella maggior parte delle performance viene fuori alla grande.

Come didatta non saprei, nn ho avuto occasione di partecipare a suoi corsi ed ho sentito commenti diametralmente opposti. Questo mi pare tipico parlando di un'artista che si mette sempre in discussione.

ciao
g
  
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Mauro_Gargano
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Re: Livello contrabbassisti italiani
Reply #13 - 23.01.2006 at 09:27:37
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Salve a tutti , ho avuto l'occasione di fare delle master class di 2 giorni con Joelle Leandre e Stefano Scodanibbio. E secondo me non c'é paragone. La differenza fra i due é che la prima vuole essere un'artista a tutti costi , ma la sua personalità arriva prima della sua musicalità che secondo me é pompata in maniera ingiustificata. Nel secondo é arte spontanea , pura , e ricerca costante e senza condizioni! Stefano é un artista vero che si afferma suonando , senza gridare , senza fare proclami, senza  ego centrismi o istrionismi. Dal punto di vista pedagogico poi quello che ho vissuto con loro due é sintomo della loro visione diametralmente opposta dell'arte. Joelle Leandre in due giorni di master-class, non ha mai toccato il contrabbasso, non ha portato musica , ha demolito costantemente tutti i contrabbassisti senza poi aver il coraggio di mostrare la "retta via"(perché non voleva suonare..). Ed era pagata fior di soldi.. Scodanibbio in due giorni ha suonato 4 volte la "Sequenza per contrabbasso" di Berio, 2 volte la trilogia di Feyerhoogh, i suoi ultimi due dischi, + varie cose di Sciarrino, Nono, Berio"classico", Taira, Etc. Mostrandoci tutte le tecniche contenute nelle opere suonate e suonando senza sosta. Posso sbagliarmi ma quello che ho vissuto in quei 4 giorni con queste due persone ha marcato il mio giudizio su di loro. Un saluto a tutti! Wink
  
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matteo
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Re: Livello contrabbassisti italiani
Reply #14 - 23.01.2006 at 14:28:46
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Ciao a tutti,
Abitualmente non scrivo, però mi sento chiamato in causa, visto che sto studiando contrabbasso in un altro paese (in Germania) e conosco abbastanza la situazione italiana. 

La mia è solo una dolorosa testimonianza. Dolorosa perchè mi tocca subirla in prima persona.

Il livello MEDIO degli studenti di contrabbasso in Germania è notevolmente più alto del livello MEDIO in Italia. Non voglio essere saccente o prensuntuoso o sgradevole, ma è la verità. Questi fanno paura.... 

Con questo non voglio dire che i contrabbassisti italiani non siano bravi come quelli di qui o altro. Dobbiamo essere fieri dei nostri grandi talenti, che vincono e hanno vinto concorsi internazionali in Italia e all'estero, che vincono i concorsi d'orchestra in Italia suonando stupendamente. Ma è che sono delle punte, delle eccezioni...

Dico solo che qui il livello di una classe di contrabbasso di una Hochschule qualsiasi della Germania è altissimo.
Semplice osservazione...

Sul perchè ne riparleremo, è troppo lungo... devo andare a fare le scale!

A presto

Matteo
  
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Re: Livello contrabbassisti italiani
Reply #15 - 23.01.2006 at 16:14:21
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L'erba del vicino...
  
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matteo
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Re: Livello contrabbassisti italiani
Reply #16 - 24.01.2006 at 08:02:14
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....anche le orchestre del vicino? Smiley
  
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Beppe
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Re: Livello contrabbassisti italiani
Reply #17 - 24.01.2006 at 16:33:20
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Il discorso delle orchestre è diverso, 

il problema nostro è la mancanza di fondi e strutture, non di talenti. 

  
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Mauro_Gargano
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Reply #18 - 24.01.2006 at 16:58:22
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Infatti , credo che il talento non sia il problema.
  
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matteo
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Re: Livello contrabbassisti italiani
Reply #19 - 25.01.2006 at 14:43:35
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Lo può essere, credo...Nel senso che qui ce n'è troppo! E visto che al talento artistico in generale ci siamo abituati, appena ci sarebbe da fare sforzi collettivi che so' io, per risanare qualche situazione, per dare organizzazioni migliori al settore, buttiamo tutto in vacca... Che peccato! 
Comunque credo che questo no aiutare gli "artisti" sia un carattere peculiare della nostra Nazione e che comunque finisca per favorire il fiorire di grandi personalità che si sviluppano lottando contro tutto e tutti, in modo "unico". E che l'assenza di Grandi Scuole o Organizzazioni Didattiche in genere distrugga inesorabilmente il livello medio delle professionalità (e quindi le orchestre) ma coltivi la fantasia e la creatività (bisogna arrangiarsi quando è dure trovare la strada per emergere) e quindi dei grandi solisti (inteso in modo generico!).
Amo l'Italia e gli Italiani, incondizionatamente! (Beh, credo meglio le Italiane...)
A presto 
Matteo
  
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