Normal Topic corde, quando cambiarle? (Read 8747 times)
sergiao
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corde, quando cambiarle?
05.12.2005 at 09:16:19
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come si fa a capire che è giunta l'ora di cambiare le corde? voi generalmente ogni quanto lo fate? grazie
  
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rino65
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Il Contrabbasso: un amore
lungo una vita !

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Re: corde, quando cambiarle?
Reply #1 - 05.12.2005 at 09:54:32
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Quando il loro suono non ti soddisfa più e le senti sfiatate.
Eppoi quando la tasca lo permette.
Però so che mediamente suonate dovrebebro almeno durare 1 anno, 1 anno e mezzo.
Una chicca: mi risulta che Paul Chambers le cambiasse raramente. Chissà se è solo una leggenda metropolitana.
  

THE BEST WAS SCOTT LAFARO
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peppe85
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Re: corde, quando cambiarle?
Reply #2 - 05.12.2005 at 12:49:42
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un'anno un'anno e mezzo secondo me possono superarli. se sono corde di qualità almeno 2 o3 anni
  
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Amin
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Re: corde, quando cambiarle?
Reply #3 - 05.12.2005 at 13:00:12
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a mio avviso dipende molto da quanto si lavora/studia.

io sento l'esigenza di cambiarle dopo 7-8mesi.
(parlo comunque di corde di qualita').

E' vero pero' che alcune corde sono piu longeve, tipo le Thomastik..

ciao! amin
  
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peppe85
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Re: corde, quando cambiarle?
Reply #4 - 05.12.2005 at 13:12:25
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be se hai la possibilità tanto meglio cambiarle più spesso.
ma forse voi siete tutti jazzisti e credo che le corde suonate con il "pizzico" si deteriorino prima.
cmq in conservatorio ci sono degli strumenti che hanno delle corde montate da anche 7-8 anni(e puoi credermi che vengono suonati abbastanza spesso)e non suonano male .
certo, rispetto alle corde più nuove hanno una diversa emissione però............
  
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Amin
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Re: corde, quando cambiarle?
Reply #5 - 05.12.2005 at 16:49:13
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il contrabbasso pizzicato va amplificato tramite pickups e amplificatori attraverso i quali si puo' modificare il suono in un certo margine..

il contrabbasso suonato con l'arco invece si suona completamente acustico, e non si riesce a modificare la qualita' della sua emissione con marchingegni esterni.

ecco spiegato perche' ritengo importante -facendo, non nascondo, qualche sacrificio in piu- cambiare le corde quando la loro emissione inizia a non soddisfarmi piu'.
Tramite un amplificatore il suono si puo' aggiustare, acustici invece non si riesce a bleffare..

un caro saluto,
amin
  
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dinibass
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Re: corde, quando cambiarle?
Reply #6 - 05.12.2005 at 21:58:02
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Da quanto vedo in giro, più una corda è 'sofisticata' e pregiata, meno dura....
Per esempio, la tipologia Spirocore / Jazzer / Helicore dura parecchio - tipo 2-3 anni o più.

Le corde in budello non rivestito (che personalmente non ho mai montato su un mio strumento) possono durare veramente poco, specialmente se si usa poca manutenzione (pulire e detergere le zone più soggette a usura, come area del pizzicato, dove la mano suda di più, e area dell'arco, dove si attacca la pece).

Nel mezzo, tutto il resto..... se ben tenuta e se si fa una diligente manutenzione sono convinto che la stramaggioranza delle corde può durare almeno un paio d'anni, con un utilizzo professionale.

g
  
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emi
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Re: corde, quando cambiarle?
Reply #7 - 06.12.2005 at 09:50:59
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Le mie ultime Thomastik se non erro le ho montate circa un anno e mezzo fa' e vanno proprio bene. Per quello che ho potuto constatare per fare durare le corde nel tempo e' necessario tenerle pulite (Alcool) e di tanto in tanto mollarle quasi del tutto. (operazione che faccio appunto quando le pulisco). Queste operazioni rigenerano le corde (e non e' effetto placebo!)

Saluti
  
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andrea
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Re: corde, quando cambiarle?
Reply #8 - 06.12.2005 at 09:54:21
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per quanto riguarda la durata delle corde, vi riporto un trucchetto che si usa con le corde da basso elettrico, che potrebbe essere utile anche per le corde da contrabbasso in metallo.
spesso le performance della corda degenerano a causa del grasso e dello sporco che si accumula tra gli avvolgimenti. per rimuoverlo e' sufficiente lasciarle in immersione in alcool etilico (quello denaturato va benissimo) per una notte. l'alcool scioglie grasso e sporco senza danneggiare il metallo. l'unico inconveniente e' che le parti in tessuto acquistano una colorazione leggermente rosata.
io ho alcoolizzato una muta, che pero' non ho piu' montato, quindi non vi so dire se con le corde da contra la cosa e' utile.
di sicuro non si recupera sullo "sfibramento" del materiale.

ciao
andrea
  
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vitoliuzzi
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Re: corde, quando cambiarle?
Reply #9 - 06.12.2005 at 17:08:47
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E' chiaro che ci vuole un pò di esperienza per capire "ad orecchio" o sotto l' archetto o sotto le mani (nel pizzicato) quando un set di corde (od una o più di loro) siano andate (o sfibrate). Secondo me, ma forse indirettamente è già stato detto, non vi sono periodi di tempo ai quali attenersi per avere sempre delle corde allo stato ottimale. Molti sono i fattori da considerare. La pulizia della corda (o la loro cottura!!) come è stato specificato costituisce, a mio giudizio, un elemento importantissimo ma che su corde in acciaio o altra lega similare non influisce sulla loro durata. Per il budello, al contrario, anche quello rivestito, il discorso è praticamente opposto. 
Inoltre, a seconda delle diverse marche, gli anelli che in genere avvolgono la corda possono subito rovinarsi a capotasto o al ponticello (specie nelle Pirastro), ma non è detto assolutamente che siano sfibrate o che tale danneggiamento influisca sul suono.
Mollarle e rimetterle in tuning potrebbe essere un utile esercizio di stretchin' per la corda ma corde in Perlon come le Dominant o in budello potrebbero subire seri danneggiamenti. Per quelle in acciaio, se il tensionamento viene variato più volte, si corre il rischio che la rope core interna subisca sollecitazioni innaturali e si distenda maggiormente. Il risultato, allora, è che riportate in tuning possano dare l' impressione anche di avere un suono più dolce e meno tedioso, ma sicuramente meno riccho di armoniche e con una portante che viaggia molto meno. Insomma, suono apparentemente migliore sul posto ma solo più "roboante", meno focalizzato e che viaggia poco. 
Non sono queste verità assolute ma solo il frutto di tanti anni di insana sperimentazione (vedasi conto bancario sempre o quasi in rosso).

Allora io direi una cosa. Cacchio ..... il solito poema, scusatemi!!

Visto che la sfibratura delle corde è più difficile se si tira con l' archetto una nota a vuoto, il problema si potrebbe risolvere (ed in alcuni casi è addirittura palese) controllando gli ARMONICI naturali che solitamente utilizziamo per accordare lo strumento. Orbene, se le corde non sono ancora sfibrate, accordando il contrabbasso con questa tecnica standard, le singole corde tirate a vuoto con l' arco saranno permettamente accordate (un orecchio allenato lo sa distinguere). Controllando poi gli armonici naturali a metà tastiera e suonati  a bicordi poggiando leggermente l' anulare (o il dito che vi pare) (sol/re -re/la - la/mi), anche questi non dovranno dare dissonanze particolari. Ma se le corde sono sfibrate, già dal fatto che diventa impossibile accordare per bene lo strumento con gli armonici naturali (si ha la sensazione che gli armonici siano a posto ma poi la corda piena suona quasi sempre calante) capiamo che qualcosa non va. Andando poi a verificare gli armoci predetti suonati a bicordi, l' evidenza diventerà una realtà. Allora sarebbe il caso di cambiare.

Non è detto che le quattro corde di uno stesso set si sfibrino contemporaneamente. Se si riesce a trovare nel modo indicato quella che non va, allora si potrebbe rimuovere solo quella. Ma cambiarle tutte è forse la cosa più saggia.

Saluti cordiali.

VL
  
vito liuzzi
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